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Glorifichiamo il ministeroLa Torre di Guardia 1981 | 1° agosto
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svolti dagli uomini del mondo in generale quando scrisse al suo conservo cristiano Archippo: “Continua a vigilare sul ministero che hai accettato dal Signore, affinché tu l’adempia”. (Col. 4:17) Durante la sua ultima prigionia Paolo scrisse a Timoteo, suo compagno nell’opera missionaria: “Fa l’opera [èrgon, in greco] di evangelizzatore, compi pienamente il tuo ministero”. (II Tim. 4:5) Queste istruzioni ispirate date a fedeli ministri della primitiva congregazione cristiana sono ottime esortazioni per tutti i dedicati e battezzati testimoni di Geova che vivono in questo “tempo della fine” del vecchio sistema di cose condannato, a eterna gloria di Dio. — Dan. 12:4.
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Ministri che lavoranoLa Torre di Guardia 1981 | 1° agosto
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Ministri che lavorano
1. In Romani 13:1-6 come sono chiamati i funzionari dei governi politici in relazione all’Iddio dei cristiani?
QUANDO nel 1607 tradusse la Sacra Bibbia in italiano, il lucchese Giovanni Diodati rese come segue il brano che parla delle “podestà” o “autorità superiori” di questo mondo: “Il magistrato è ministro di Dio per te, nel bene; ma, se tu fai male, temi, perciocchè egli non porta indarno la spada; conciossiachè egli sia ministro di Dio, vendicatore in ira contro a colui che fa ciò che è male. Perciò convien di necessità essergli soggetto, non sol per l’ira, ma ancora per la coscienza. Conciossiachè per questa ragione ancora paghiate i tributi; perciocchè essi son ministri di Dio, vacando del continuo a questo stesso”. — Rom. 13:1-6.
2. (a) Il fatto che i funzionari dei governi mondani siano chiamati “ministri” si basa forse sulla traduzione delle parole di Paolo? (b) L’uso che essi fanno di tale termine significa forse che Paolo e gli altri cristiani che non fanno parte del mondo non possano chiamarsi ministri?
2 Non c’è alcun motivo per ritenere che titoli come “primo ministro” o “ministro” attribuiti a certi funzionari dello stato da vari governi politici si basino sulle parole dell’apostolo Paolo che abbiamo appena menzionate. Se anche fosse, c’è un’enorme differenza fra il ministero secolare degli uomini politici chiamati ‘ministri di Dio’ e il “ministero” religioso dell’apostolo Paolo e dei suoi conservi cristiani che non fanno parte di questo mondo. Le rispettive sfere d’azione differiscono. Il fatto che i politici del mondo usino il termine “ministro” con riferimento all’attività di governo non esclude che nelle lingue in questione Paolo e i suoi conservi cristiani fossero chiamati “ministri” in senso religioso.
3. Ciascun testimone di Geova che oggi predica di casa in casa come facevano Tichico e Timoteo può ritenersi un “ministro di Dio nella buona notizia circa il Cristo”?
3 Quando in Efesini 6:21 l’apostolo Paolo chiama Tichico “fratello diletto e fedele ministro nel Signore”, non stava classificando Tichico fra gli ecclesiastici della cristianità. (Vedi anche Colossesi 1:7 e 4:7). Paolo chiamò anche Timoteo “nostro fratello e ministro di Dio nella buona notizia circa il Cristo”. (I Tess. 3:2) Certo gli odierni dedicati e battezzati testimoni di Geova che predicano questa “buona notizia” del Regno di casa in casa sono ‘ministri di Dio nella buona notizia circa il Cristo’. — Matt. 24:14; Mar. 13:10.
4. Secondo le Scritture, la congregazione cristiana nell’insieme, come anche i suoi singoli componenti, hanno un ministero?
4 Ma che dire della congregazione dei battezzati cristiani nel suo insieme? Alla
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