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Trasformato dal potere della Parola di DioLa Torre di Guardia 1968 | 15 settembre
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Trasformato dal potere della Parola di Dio
L’apostolo Paolo consigliò: “Siate trasformati rinnovando la vostra mente”, sì, siate “rinnovati nella forza che fa operare la vostra mente”, rivestendovi “della nuova personalità, che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova”. (Rom. 12:2; Efes. 4:23; Col. 3:10) L’applicazione di tali parole in quest’èra moderna produce risultati? La seguente esperienza di una testimone di Geova dà la risposta:
“Mentre lavoravo come segretaria in una grande ditta, il lavoro mi mise a contatto con un giovane tipico di questo vecchio sistema di cose. Fumava di continuo e, quand’era irritato, usava un linguaggio orribile. Era di modi rozzi e faceva osservazioni molto pungenti. Passava le serate e i giorni di fine settimana in cattiva compagnia e in luoghi equivoci.
“Un giorno a mezzodì venne alla mia scrivania. Di solito pranzavo lì per poter stare sola e studiare. Indugiò per un attimo come se avesse qualcosa in mente e infine disse: ‘Posso farti una domanda?’ Risposi di sì, dopo di che spinse una sedia verso la mia scrivania e mi chiese qual era la mia religione. A quel tempo non sapevo perché me lo chiedeva, ma in seguito scoprii che aveva notato che io agivo in modo diverso dagli altri dell’ufficio.
“Gli dissi che ero testimone di Geova, ma questo non provocò nessuna reazione, poiché non mutò espressione. Disse che non ne aveva mai sentito parlare e chiese che cosa li rendeva così diversi da ogni altra religione. Benché spiegassi che c’erano molte differenze, misi in risalto la speranza della vita eterna sulla terra sotto il regno di Dio. Con la Bibbia, gliene diedi la prova scritturale. Fu ben presto ora di tornare al lavoro, ma il giorno dopo venne di nuovo per continuare la conversazione. La donna con cui lavorava mi disse in seguito qual era stata la sua reazione alla nostra prima conversazione. Le disse di aver passato tutta l’ora del pranzo a parlare di religione con me. Quando ella gli chiese a quale religione appartenevo, rispose: ‘Non ricordo esattamente, ma qualunque sia, ce l’hanno!’
“Dopo un po’ smise di lavorare lì e gli suggerii di fare un regolare studio biblico a domicilio. Presi disposizioni affinché il ministro che presiedeva la congregazione dei testimoni di Geova nelle sue vicinanze lo visitasse e lo aiutasse. Non ne ebbe mai il modo, poiché il giovane cercò da solo la Sala del Regno e dispose per lo studio biblico.
“Come mi rallegrai di vederlo presente a tutte le sessioni della nostra assemblea di circoscrizione! Immaginate la gioia che provai udendolo fare il suo primo discorso nella Scuola di Ministero Teocratico nella sua congregazione! Presto si battezzò. In seguito ebbi l’ulteriore gioia di udirlo pronunciare il suo primo discorso pubblico. Mentre ero seduta ad ascoltarlo, non potei fare a meno di ricordare com’era al lavoro, le sue cattive abitudini e il suo linguaggio scurrile. Ora dinanzi a me c’era la stessa persona trasformata dalla potente Parola di Dio in un ministro qualificato. Egli continuò a progredire così che ora si dedica di continuo all’opera di aiutare altri a ‘rivestire la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà’. — Efes. 4:24”.
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Atei in chiesaLa Torre di Guardia 1968 | 15 settembre
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Atei in chiesa
“Lo storico Martin Marty della Chiesa Luterana asserisce che troppi banchi la domenica sono pieni di persone praticamente atee, di increduli mascherati che nel resto della settimana si comportano come se Dio non esistesse”. (Time dell’8 aprile 1966) Questo è il frutto della cristianità religiosa, che esteriormente professa d’essere cristiana ma il cui cuore interiormente è molto lontano dal vero cristianesimo. Sotto questo aspetto essa è come i capi religiosi del primo secolo di cui Gesù disse: “Ipocriti, Isaia profetizzò appropriatamente di voi, quando disse: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me’”. — Matt. 15:7, 8.
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