Conformatevi umilmente alla via di Geova per la salvezza
“Salverai il popolo umile; ma i tuoi occhi sono contro gli alteri”. — 2 Sam. 22:28.
1. Che cosa accadde nel 1972 nelle congregazioni dei testimoni di Geova?
NEL settembre del 1972 ebbe luogo nelle congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo un grande cambiamento. Dal 1932 fino al 1972, in ciascuna congregazione un solo uomo era stato considerato il “sorvegliante di congregazione”, e in molti casi aveva prestato servizio in tale incarico per anni. Ma nel 1971 ci si ricordò che le Scritture narravano come nel primo secolo le congregazioni cristiane avevano un corpo di anziani o sorveglianti anziché uno solo. (1 Tim. 4:14; Filip. 1:1) In considerazione di ciò fu di nuovo seguita la disposizione scritturale che in ciascuna congregazione operasse un corpo di anziani e che si facesse ruotare di anno in anno nelle congregazioni la presidenza di tale corpo. Così, nella maggioranza delle 28.407 congregazioni dei testimoni di Geova esistenti nel settembre del 1972, ci fu un nuovo sorvegliante locale che presiedette.
2. In che modo il cambiamento della disposizione organizzativa ha aiutato ulteriormente a riconoscere l’odierno popolo di Dio sulla terra?
2 Come reagirono i precedenti “sorveglianti di congregazione” o “servitori di congregazione”? Quasi tutti accettarono umilmente il cambiamento e apprezzarono che Geova avesse guidato la Sua organizzazione affinché si conformasse più da vicino al cristianesimo primitivo. Essi rinunciarono volontariamente alla carica nel senso che divennero parte di un corpo di anziani, composto di uguali, anziché essere uno solo considerato il sorvegliante della congregazione. Si poteva fare un tale cambiamento in qualsiasi organizzazione mondana, cioè spostare tutti quelli che avevano posizioni chiave in altre posizioni, senza catastrofici risultati? Difficilmente. Tuttavia questo fu possibile fra i testimoni di Geova, poiché sono un popolo che non fanno “nulla per contenzione o egoismo, ma con modestia di mente, considerando che gli altri siano superiori”. — Filip. 2:3.
3. Come fanno i testimoni di Geova ad avere modestia di mente e umiltà?
3 Ma come fanno i testimoni di Geova ad avere tali qualità? Essi nascono peccatori, con la mortifera malattia del peccato, come il re Davide e il resto del genere umano. (Sal. 51:5) Comunque, hanno imparato che chi si conforma con umiltà alla via di Geova può salvarsi da tale condizione, come Naaman fu salvato o guarito dalla lebbra. Nel caso di Naaman, la via di Geova fu la sola via. Dio aveva preso una disposizione per mezzo del suo profeta Eliseo e non sarebbe cambiato. Dopo che si fu umiliato e conformato a quella disposizione Naaman fu benedetto con la guarigione e con la conoscenza della verità. L’umiltà è dunque una cosa su cui anche noi abbiamo bisogno di imparare.
4. Quale significato è attribuito in ebraico, greco e italiano alle parole che sono in relazione con umiltà?
4 La parola tradotta “umiltà” nelle Scritture Ebraiche viene da una radice che significa “essere chinato”. Umiltà, mansuetudine, condiscendenza e modestia hanno tutte a che fare con il significato di tale parola. La parola usata in origine nelle Scritture Greche Cristiane mette l’umiltà in stretta relazione con la modestia di mente. In italiano, viene dalla parola latina humus, che si riferisce al suolo, alla terra, e significa libertà da superbia o arroganza.
COME SI CONSEGUE L’UMILTÀ
5. Che cosa ci aiuta a capire il bisogno di coltivare l’umiltà?
5 L’umiltà è una qualità che si può coltivare. Anzitutto, bisogna avere il desiderio d’essere umili. Si può senz’altro migliorare questa inclinazione leggendo la Bibbia. In essa apprendiamo che “Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”. (Giac. 4:6) Ci rendiamo conto che Geova vuole che siamo ‘umili nel camminare’ con lui. (Mic. 6:8, NW, ediz. del 1960) Il desiderio di piacere a Dio ci fa dunque acquistare la qualità dell’umiltà.
6. In che modo l’apprezzamento verso la nostra relazione con Geova ci aiuta a essere umili?
6 In stretta relazione con ciò è il fatto d’avere un buon apprezzamento per la nostra relazione con Geova. Dobbiamo avere il giusto timore di lui, cioè un salutare rispetto, il timore di dispiacergli, sapendo che quanto richiede da noi è giusto. (Sal. 111:10; Prov. 8:13) E Salomone mise il timore di Geova in relazione con l’umiltà dicendo: “Il risultato dell’umiltà e del timore di Geova è ricchezze e gloria e vita”. — Prov. 22:4.
7. Che cosa fa per noi l’esempio dato da Geova a questo riguardo?
7 Anche l’esempio di umiltà di Geova ci è d’aiuto. (2 Sam. 22:36; Sal. 18:35) Egli esercita misericordia e compassione verso i peccatori; sì, arrivò persino al punto di provvedere suo Figlio in sacrificio per i peccati dell’uomo. (1 Giov. 4:10) Se Geova, la più grande persona dell’universo, è umile, non dovremmo esserlo similmente noi, insignificanti creature?
8. Come le azioni e le parole di Gesù ci aiutano a coltivare umiltà?
8 Dobbiamo pure imitare il modello dato da Gesù se siamo cristiani, seguaci di Cristo. (1 Piet. 2:21) Non fu predetto che egli sarebbe stato “umile” mentre entrava in Gerusalemme per presentarsi come re? (Zacc. 9:9; Matt. 21:5) Come la Parola, il primogenito Figlio di Dio in cielo, colui che divenne Gesù aveva certo una posizione elevata, ma “quando si trovò nella forma d’un uomo umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte”. E Paolo consigliò saggiamente alla congregazione filippese di mantenere “in voi questa attitudine mentale che fu anche in Cristo Gesù”, attitudine mentale che includeva la qualità dell’umiltà. (Filip. 2:5-8) Come uomo sulla terra, Gesù parlò del prezioso attributo dell’umiltà, incoraggiando i suoi discepoli a essere umili come un fanciullino, rammentando loro che “chi si umilia sarà esaltato”. — Matt. 23:12; 18:4.
9. Che parte ha la preghiera per divenire modesti di mente?
9 Un altro mezzo che ci aiuta a umiliarci è la preghiera. Essa serve a rammentarci la grandezza di Dio e la nostra piccolezza, il fatto che vi sono altri desiderosi di stringere e mantenere una buona relazione con il “Padre nostro”; e quale meraviglioso provvedimento prese Geova per mezzo di suo Figlio affinché ottenessimo il perdono dei peccati! La preghiera ci aiuta a ricordare che in noi stessi non abbiamo realmente nulla di cui essere fieri. — Matt. 6:9-12.
10. Come rientra l’amore nella considerazione sull’umiltà?
10 La qualità dell’amore, uno dei frutti dello spirito di Dio, è necessaria per acquistare modestia di mente. (Gal. 5:22) “L’amore . . . non si gonfia”. (1 Cor. 13:4) Impariamo ad apprezzare che l’amore più importante è l’amore verso Geova, e poi, oltre ad esso, dobbiamo ‘amare i nostri prossimi come noi stessi’, cioè dobbiamo metterli alla pari con noi, non considerandoci superiori a loro. (Matt. 22:37-39) I testimoni di Geova desiderano essere umili. Dallo studio della Bibbia sanno che Geova lo richiede da loro. Hanno meditato sull’esempio di Geova e di Cristo a questo riguardo. Si valgono del provvedimento della preghiera e continuano a sforzarsi di mostrare amore, che Gesù disse avrebbe distinto i suoi seguaci e che li aiuta a coltivare modestia di mente. — Giov. 13:34, 35.
OGGI CI VUOLE UMILTÀ
11, 12. Come l’umiltà ci aiuta in questo mondo pieno di odio?
11 Acquistando la qualità dell’umiltà siamo aiutati ad affrontare le sfide di questo moderno, egoistico mondo pieno d’odio. Dio ispirò l’apostolo Paolo a predire “che negli ultimi giorni” gli uomini sarebbero stati “amanti di se stessi . . . superbi”. (2 Tim. 3:1, 2) Questa attitudine è fortemente radicata in persone d’ogni ceto sociale, e non vogliamo certo esserne contagiati.
12 Le lotte fra persone di varie nazionalità o di razze diverse, si ammette prontamente, sono dovute all’“orgoglio” nazionalistico o di razza. Ma l’orgoglio è il contrario dell’umiltà, e “l’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo”. (Prov. 16:18) Vogliamo scontrarci frontalmente con Dio a causa dell’orgoglio nazionale o di razza? Significherebbe la distruzione per noi.
13. Come l’umiltà aiuta le donne in questo malvagio sistema di cose?
13 Il movimento di liberazione della donna è qualcosa di cui si è a conoscenza in tutto il mondo. Alcune donne che vi sono associate, considerando la Bibbia un libro prodotto dagli uomini, asseriscono superbamente che la scrittura che dice che l’uomo è “immagine e gloria di Dio; ma la donna è gloria dell’uomo” non sia altro che una sciovinistica opinione maschile. (1 Cor. 11:7) L’orgoglio ha portato tali donne in diretto conflitto con Geova, che ispirò la composizione della Bibbia. Voi donne che desiderate avere l’approvazione di Dio evitate tale mancanza di umiltà? L’apostolo Paolo disse agli uomini della congregazione cristiana: “Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio”. Donne, non riscontrate che dando ascolto a vostra volta a questo comando scritturale la sottomissione è resa molto più facile e contribuite a una vita più felice? — 1 Piet. 5:6.
14. Come può essere umile il ‘capo di casa’?
14 L’idea dell’autorità maschile, naturalmente, può essere portata agli estremi. Per adempiere la sua funzione di padre e marito, l’uomo dev’essere umile, vedere i propri difetti e sforzarsi di superarli, e quando fa sbagli ammetterlo. L’umiltà gli farà avere empatia e tener conto degli altri familiari prima di prendere importanti decisioni. Lo aiuterà pure a essere clemente verso gli altri familiari e a non aspettarsi da loro la perfezione più di quanto Geova non se l’aspetti da lui. L’umiltà aiuta realmente tutti nella cerchia familiare a risolvere i problemi che derivano dalle differenze fra maschi e femmine, fra giovani e vecchi. La modestia di mente ci aiuta a continuare a ‘sopportarci gli uni gli altri nell’amore’. — Efes. 4:2.
15. Come l’umiltà ci aiuta in relazione alla predicazione e al sopportare la persecuzione?
15 L’umiltà ci è d’aiuto per impegnarci nell’opera che Gesù disse sarebbe stata fatta prima della fine di questo malvagio sistema di cose. Egli predisse una mondiale opera di predicazione, l’opera di parlare ad altri del Regno, il governo di Dio mediante il quale egli si propone di dominare la terra. (Mar. 13:10) La modestia di mente ci aiuta a tener conto della veduta di quelli ai quali predichiamo; ci aiuta a capire la loro attitudine mentre conversiamo con loro. Gesù predisse pure che i suoi seguaci sarebbero stati odiati, perseguitati perché lo seguivano. (Matt. 24:9) L’umiltà ci aiuta a resistere a tale opposizione perché riconosciamo che Geova è supremo, per cui non ci ribelliamo contro di lui perché permette che questo accada. Guardiamo l’esempio che Gesù diede col modo in cui affrontò la persecuzione, mantenendosi umile dinanzi a quelli che lo oltraggiavano e rimanendo leale al Padre suo. — 1 Piet. 2:23.
16. Perché l’umiltà ci assiste in fatto di disciplina?
16 Chi è umile accetta i consigli e la disciplina. “Le riprensioni della disciplina sono la via della vita”. (Prov. 6:23) I superbi si offendono dei consigli; pensano di non fare nulla di male in alcun modo. Ma quelli che sono modesti di mente riconoscono di fare sbagli e apprezzano la correzione. “Veramente, nessuna disciplina sembra al presente esser gioiosa, ma dolorosa; ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. (Ebr. 12:11) Quelli che accettano i consigli e la disciplina sono dunque aiutati a fare eccellente progresso spirituale.
MODERNI ESEMPI DI UMILTÀ
17. In che modo un giovane fu aiutato ammettendo umilmente che era analfabeta?
17 Se non sapeste leggere, sareste abbastanza umili da ammetterlo e da chiedere aiuto? Un giovane dell’Africa Occidentale narrò questa esperienza: “Mi sentivo male perché a diciannove anni non sapevo né leggere né scrivere. Ma un giorno seppi che nella loro Sala del Regno i testimoni di Geova tenevano un corso per insegnare a leggere e scrivere. Benché non fossi Testimone, mi permisero di iscrivermi. Il periodo d’istruzione faceva parte di una delle loro adunanze di congregazione, e per mostrare apprezzamento assistevo al resto del programma di quella sera. Quelle adunanze mi piacevano molto e avrei voluto pronunciare un discorso come facevano altri giovani. Uno di questi uomini cominciò uno studio biblico a domicilio con me. In meno di due anni non solo imparai a leggere e scrivere, ma divenni qualificato per il servizio di campo, simboleggiai la mia dedicazione con il battesimo e ho il felice privilegio d’essere pioniere”. L’umiltà di quest’uomo gli permise di imparare a leggere e scrivere, di acquistare conoscenza della verità e di divenire ministro in servizio continuo, condividendo con altri la verità.
18. Come un uomo superbo cambiò? Quale fu il risultato?
18 Nella stessa parte della terra c’era un uomo che non era tanto umile. Infatti, al ministro dei testimoni di Geova che aveva incontrato disse superbamente di non aver bisogno che alcuno lo ammaestrasse, poiché era direttore di una grande ditta, e poteva studiare da solo la Bibbia. Comunque, accettò l’invito ad assistere a un’adunanza della congregazione. Fu molto colpito dalla Scuola di Ministero Teocratico e cominciò ad assistervi regolarmente. Si iscrisse subito alla scuola e tutta la sua attitudine cambiò allorché cominciò ad accettare e seguire i consigli ricevuti nella scuola. Chiese uno studio biblico a domicilio e fece eccellente progresso. Sì, si umiliò e ora ha il privilegio di fare servizio come dedicato e battezzato servitore di Geova Dio.
19. Come un ecclesiastico cieco mostrò umiltà?
19 In un’isola non lontana dall’Australia un giovane Testimone incontrò un uomo anziano, e dopo molte visite iniziò uno studio con un gruppo di cinque-dieci persone, trattenendosi due o tre ore a ciascuna visita. Tra i presenti c’era sempre un anziano cieco che mostrava profondo amore per la Bibbia. Egli cominciò presto a parlare delle verità apprese con tutti quelli che incontrava. In seguito si seppe che questo cieco era il locale pastore luterano. In pochi mesi questo gruppo cominciò a frequentare alcune adunanze dei testimoni di Geova benché dovessero a tal fine camminare per due ore e mezzo o tre. Ben presto, il vecchio pastore disse agli altri seguaci della chiesa che se ne andava perché si era reso conto che quanto aveva insegnato prima non era la verità. Sì, fu abbastanza umile da ammettere l’errore della sua passata condotta e fece i passi per mettersi in armonia con la via di Geova che reca salvezza.
20. Perché un altro ecclesiastico si dimise dalla sua chiesa?
20 Un altro umile ecclesiastico fu trovato in un villaggio di un’isola del Pacifico del Sud e anch’egli accettò lo studio biblico a domicilio. Riconobbe presto la differenza tra gli insegnamenti della sua chiesa e la Bibbia, e dopo due soli studi si dimise dalla chiesa. I suoi ex associati furono allarmati dalle sue dimissioni e cercarono di persuaderlo a continuare ad essere loro ministro. Egli li informò che ora avrebbe sostenuto solo il vero cristianesimo. Il suo progresso spirituale continuò e adesso è un battezzato servitore di Geova, che aiuta altri a conoscere la verità.
21. (a) Che cosa include la “nuova personalità”? (b) Quale eccellente elogio fu fatto riguardo alla “nuova personalità” dei testimoni di Geova?
21 L’apostolo Paolo incoraggia: “Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità, . . . rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità”. (Col. 3:9-12) La modestia di mente, l’umiltà, fanno dunque parte della nuova personalità cristiana. Queste qualità sono manifestate dal popolo di Geova e questo serve ad attirare altri. La seguente lettera inviata alla sede filiale della Società Torre di Guardia nelle Filippine dal direttore di un’azienda che ha alle sue dipendenze due Testimoni lo illustra: “Stiamo ristrutturando il nostro laboratorio e a questo riguardo desideriamo sapere se volete gentilmente aiutarci nella ricerca di operai specializzati. La ragione principale che ci ha spinto a rivolgerci alla vostra Società è essenzialmente il fatto che in seguito all’osservazione, all’attento studio e all’esperienza abbiamo riscontrato che gli uomini appartenenti alla vostra organizzazione sono molto fidati e si può contare che svolgano con altruistica diligenza e onestà qualsiasi determinata mansione, e siamo anche sbalorditi della loro capacità di capire e adattarsi agli esistenti problemi economici e sindacali”.
22. Come una Testimone mostrò apprezzamento per le adunanze di congregazione, e quale fu il risultato?
22 Benché riescano bene nel lavoro secolare, i testimoni di Geova non dimenticano che il credito va a Geova, e continuano ad apprezzare il privilegio di frequentare le adunanze della congregazione cristiana per continuare a coltivare la “nuova personalità”. La famiglia di una giovane Testimone si trovò nel bisogno ed ella dovette fare domanda per un impiego secolare al fine di dare un aiuto finanziario. Quando fu intervistata per l’impiego, riscontrò che avrebbe dovuto lavorare nel tempo in cui si tenevano alcune adunanze di congregazione, e il datore di lavoro rifiutò di fare un cambiamento. Ella lo informò: “Signore, ho bisogno di questo impiego, ma non posso scambiare la fede per un impiego”, e così lo rifiutò. Due giorni dopo, comunque, il direttore mandò un fattorino alla Sala del Regno a cercarla e offrirle l’impiego, concedendole il tempo di assistere a tutte le adunanze. Geova la benedisse per gli umili sforzi che ella aveva fatti di piacergli.
23. (a) Come un sorvegliante viaggiante espresse un’attitudine umile? (b) Di che cosa si interessano i sorveglianti dei testimoni di Geova?
23 I rappresentanti viaggianti dei testimoni di Geova hanno l’incarico di visitare regolarmente le congregazioni per edificarle spiritualmente mediante discorsi e partecipando con loro all’opera di predicazione. Qualche tempo fa queste visite furono diradate da una ogni quattro mesi a una ogni sei mesi, per cui alcuni di quelli che compivano quest’opera, chiamati sorveglianti di circoscrizione, non furono più necessari per questo particolare servizio. Uno di quelli che prestava servizio nella città di New York fece questo umile commento: “Quando udii che alcuni sarebbero stati tolti dall’opera della circoscrizione pregai Geova che, se le mie visite ostacolavano o non aiutavano le congregazioni quanto quelle di altri, fossi fra quelli che sarebbero stati tolti dall’opera dei sorveglianti viaggianti”. Che eccellente attitudine, tipica degli anziani o sorveglianti dei testimoni di Geova in tutto il mondo! Essi non sono orgogliosamente interessati nella loro posizione ma, piuttosto, desiderano avere umile cura dei seguaci di Gesù simili a pecore, riconoscendo che le “pecore” gli appartengono. — Giov. 10:14.
LA GIUSTA CONDOTTA DA SEGUIRE
24, 25. Che cosa dobbiamo fare se crediamo che la salvezza è per gli umili?
24 Credete realmente alle parole che lo scrittore biblico Davide disse nella sua preghiera a Geova: “Salverai il popolo umile; ma i tuoi occhi sono contro gli alteri”? (2 Sam. 22:28) Se ci credete, vorrete quindi eliminare dalla vostra vita ogni traccia di alterigia, del pensiero che siate migliori di altri a motivo di razza, nazionalità, istruzione o classe sociale. Veniamo tutti dal peccatore Adamo, per cui non abbiamo realmente nulla in noi stessi di cui essere orgogliosi. — Atti 17:26.
25 Abbiamo la speranza della salvezza se ci conformiamo umilmente alla via di Geova. Dobbiamo riconoscere che “tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo. Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. (1 Giov. 2:16, 17) La via di Geova significa che non possiamo permetterci di farci completamente assorbire dalle materialistiche occupazioni del mondo. Esse potrebbero ben farci perdere tutto, come avvenne nel caso dell’avido Gheazi.
26. Quale linea di condotta vogliamo seguire personalmente?
26 La condotta da seguire è dunque quella di studiare le Scritture per conformare la vostra vita alla volontà di Geova e divenire uno dei suoi dedicati e battezzati servitori, aiutando altri a osservare la via di Geova per la salvezza. Quelli che hanno già fatto questo passo, devono continuare ad andare nella direzione giusta. “Fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta”. (Filip. 3:16) Non vogliamo mai sentirci a disagio per le parole di Paolo: “Considerando che gli altri siano superiori a voi”, nelle nostre relazioni con i fratelli cristiani. (Filip. 2:3) Vogliamo apprezzare pienamente lo spirito di umiltà nelle file del popolo di Dio e operare per favorire tale spirito. Vogliamo trarne un senso di benessere, di soddisfazione. Esso crea e mantiene un’atmosfera rimuneratrice, questo esprimere umilmente amore per l’intera associazione dei fratelli. Ricordate pure che l’organizzazione di Geova non può cambiare solo per adattarsi ai singoli.
27. Perché sarebbe errato criticare l’opera del corpo degli anziani della congregazione?
27 Se troviamo da ridire su qualcosa che fa il corpo degli anziani o critichiamo il modo in cui è risolto qualche problema, siamo sleali all’organizzazione di Geova. Ricordiamo che gli anziani non sono nuovi convertiti; servono Geova da anni. (1 Tim. 3:6) E che cos’è che spinge a trovare da ridire o a lamentarsi? Non è spesso il desiderio di innalzarci agli occhi di altri? In altre parole, l’orgoglio è la radice del problema. Questa linea di condotta può in effetti far resistere allo spirito santo, perché lo spirito santo è responsabile della nomina degli anziani nella congregazione. (Atti 20:28) Perché dovremmo dunque criticare un fratello che cura gli interessi del Regno nel modo in cui sembra guidarlo lo spirito santo? E se il fratello ha fatto qualcosa nel modo sbagliato, dovremmo avere fede che lo spirito santo lo correggerà.
28. Che cosa dobbiamo tutti riconoscere, per il nostro eterno benessere?
28 In un mondo di accanite rivalità, in cui ogni contenziosa fazione combatte per i suoi propri personali interessi, c’è un’organizzazione che si distingue per la sua diversità, i veri seguaci di Gesù, i cristiani testimoni di Geova. Alcuni di essi, come la ragazzina israelita nella vita di Naaman, hanno manifestato coraggiosa fede, proferendo ciò che sanno essere la verità nella speranza che rechi beneficio ad altri. Possono essere considerati persone innominate, insignificanti, ma hanno l’approvazione di Geova. Altri hanno prestato servizio in incarichi più preminenti, come fece Eliseo, ma anch’essi si interessano anzitutto d’avere il favore di Geova; non desiderano trarre un guadagno personale. Sia consentito a tutti noi di lavorare con loro, riconoscendo che non c’è nessuna salvezza senza umiltà e la prontezza a conformarsi alla via di Geova.