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Saranno mai soddisfatti i bisogni dei poveri?La Torre di Guardia 1973 | 15 marzo
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non sono stati in grado di risolvere molti grandi problemi della vita. Non è forse vero che sono afflitti da agitate condizioni politiche, divisive fazioni nazionalistiche e declino familiare e morale, incluso il problema dell’alcolismo? E i loro sudditi hanno perso un notevole grado di libertà.
L’innegabile verità è che nessun governo umano ha mai potuto provvedere completo sollievo agli afflitti abitanti della terra. Significa questo che la sorte dei poveri sia senza speranza? che la povertà non cesserà mai? Niente affatto. C’è Uno più alto dell’uomo che è sia desideroso che capace di togliere la povertà. È il Creatore dell’uomo, Geova Dio. Di lui, la Bibbia dice: “Apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni cosa vivente”. — Sal. 145:16.
Ma come farà Geova Dio a soddisfare i bisogni dei poveri? Per conoscere la risposta a questa domanda, vi invitiamo a leggere il seguente articolo.
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Il governo che può soddisfare i bisogni di tuttiLa Torre di Guardia 1973 | 15 marzo
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Il governo che può soddisfare i bisogni di tutti
ESSENDO il Creatore, Geova Dio è il legittimo Sovrano dell’universo. Anche prima che esistessero i governi umani, sì, anche prima che esistessero gli uomini, egli aveva tale posizione. Non vi ha mai rinunciato. Comunque, per l’insurrezione dei nostri primogenitori, Adamo ed Eva, Geova Dio si propose di esprimere il suo dominio sopra il cielo e la terra mediante un governo sussidiario. Per mezzo di questo governo soddisferà i bisogni di tutti. Il corpo governativo stesso sarà composto di persone prese di fra gli abitanti della terra.
Il libro biblico di Daniele descrive il governante delegato da Geova come “qualcuno simile a un figlio d’uomo”. (Dan. 7:13) Egli appare nelle celesti corti di Dio e riceve “dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui”. (Dan. 7:14) Questo “figlio dell’uomo” è in seguito identificato nelle Sacre Scritture in Gesù Cristo. (Matt. 12:40) Il libro di Daniele parla anche dei governanti associati del “figlio dell’uomo” chiamandoli “santi del Supremo”. (Dan. 7:27) Nell’ultimo libro della Bibbia è indicato che il numero di quelli che sono associati con Gesù Cristo nel dominio è di 144.000. — Riv. 14:1-3.
Considerate, ora, la sicura speranza che offre tale governo ai bisognosi del mondo.
UN RE CHE SI INTERESSA DEI POVERI
Possiamo avere piena fiducia nel governante delegato da Dio, Gesù Cristo, poiché la sua più straordinaria qualità è l’amore altruistico che lo portò a sacrificarsi. Per darne prova lasciò la sua dimora nei cieli, dove aveva tutto. “Prese la forma d’uno schiavo, divenendo simile agli uomini”. Quindi si lasciò portare “proprio come una pecora allo scannatoio”, affinché mediante la sua morte rendesse possibile la vita eterna per quelli che esercitano fede in lui. — Filip. 2:6-8; Isa. 53:7.
Gesù Cristo può trattare con comprensione gli afflitti e i bisognosi, poiché sa che cosa significa essere povero. Riguardo alle circostanze umane in cui si trovò, una volta osservò: “Le volpi hanno tane e gli uccelli del cielo han dove posarsi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove adagiare la testa”. (Matt. 8:20) Inoltre, il cuore di Gesù era attratto dalle persone afflitte d’ogni specie. “Ne ebbe pietà” ed era sempre disposto ad aiutarle. (Matt. 14:14) In un’occasione un lebbroso gli disse: “Signore, se tu vuoi, mi puoi rendere puro”. Amorevolmente Gesù rispose: “Lo voglio. Sii reso puro”. (Matt. 8:2, 3) Non vi piacerebbe come re uno che fosse tanto compassionevole? Il passato di Gesù non vi ispira fiducia che le profetiche parole inerenti al suo dominio si adempiranno: “Proverà commiserazione per il misero e per il povero”? — Sal. 72:13.
Benché ora occupi una posizione esaltata nei cieli, Gesù Cristo è amorevole, compassionevole e interessato negli uomini come quando fu sulla terra. È altrettanto imparziale, ‘amando la giustizia e odiando l’illegalità’. (Ebr. 1:9) La Parola di Dio ci dice: “Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi, e per sempre”. (Ebr. 13:8) Uno che fu disposto a sacrificare il suo più prezioso possedimento — la vita — per soddisfare il bisogno umano di liberazione dal peccato e dalla morte merita di certo la nostra fede e fiducia!
UNO SGUARDO AI GOVERNANTI ASSOCIATI DEL RE
Quelli che sono stati scelti per essere governanti associati del Figlio di Dio devono manifestare la stessa specie di amore, essendo disposti a cedere la loro vita a favore d’altri. (Giov. 15:12, 13) Come Gesù Cristo, devono amare il bene e odiare il male. Riguardo a loro la Bibbia dice: “Nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”. (Riv. 14:5) Ai loro sudditi, quindi, non saranno fatte ingannevoli, ipocrite promesse.
Sotto ogni aspetto Gesù Cristo diede la perfetta norma a quelli che avrebbero regnato con lui. Mostrando come dovevano umilmente aver cura dei suoi sudditi sulla terra e soddisfarne amorevolmente i bisogni, disse loro: “Voi sapete che i governanti delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità sopra di esse. Non sarà così fra voi; ma chi vorrà divenire grande fra voi dovrà essere vostro ministro, e chi vorrà esser primo fra voi dovrà essere vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire”. (Matt. 20:25-28) Questo ci assicura che il loro dominio non avrà nessuna delle indesiderabili qualità degli imperfetti governi umani.
RAPPRESENTANTI TERRESTRI DEL RE
A questo punto vi chiederete: Dal momento che il regno di Dio è un governo celeste, come opererà il governo qui sulla terra? Salmo 45:16 rivela profeticamente che Gesù Cristo avrà sulla terra amministratori principeschi. Leggiamo: “In luogo dei tuoi antenati ci saranno i tuoi figli, che costituirai principi su tutta la terra”. Ciò significa che possiamo attenderci che alcuni fedeli antenati di Gesù, uomini degni come Abraamo, Isacco e Giacobbe, siano annoverati fra quelli che occuperanno queste posizioni principesche. Per di più, alcuni di quelli che saranno rappresentanti principeschi fanno servizio anche ora in posti di responsabilità nella vera congregazione cristiana. Questi uomini non sono né ‘amanti del denaro’ ne ‘avidi di guadagno disonesto’. (1 Tim. 3:3; Tito 1:7) Come pastori spirituali sono “esempi del gregge” e mostrano amorevole considerazione per tutti quelli che
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