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È questa la strada della felicità?Svegliatevi! 1980 | 8 febbraio
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È questa la strada della felicità?
NELLA loro ricerca della felicità molti vanno agli estremi. Prendete ad esempio il caso di Caterina Fieschi. Veniva da una facoltosa famiglia italiana, era intelligente e religiosissima. La depressione mentale causatale da un matrimonio infelice spinse questa giovane donna a cercare sollievo nei divertimenti e negli agi che la sua posizione sociale le consentiva.
Le cose cambiarono, comunque, quando Caterina arrivò a 26 anni. A quell’epoca la giovane donna ebbe una cosiddetta, “conversione”. In seguito “fece grandi penitenze, così da mortificare tutti i suoi sensi. . . . Non appena si accorgeva che era portata a desiderare qualcosa, immediatamente se ne privava. . . . Indossava un cilicio, non mangiava carne né alcun’altra cosa le piacesse; non mangiava frutta, né fresca né secca . . . e conduceva una vita di grande sottomissione verso tutti, cercando sempre di fare tutte le cose contrarie alla sua volontà”.
Questo brano è tratto dalla biografia di colei che fu chiamata “Santa Caterina da Genova”. Chiestale la ragione per cui si torturava, rispose: “Non lo so, ma mi sento interiormente spinta a farlo . . . e penso sia la volontà di Dio”. Credeva di purificarsi torturandosi, per ottenere il favore di Dio e la felicità.
Un’idea simile fu sostenuta dallo spagnolo chiamato “San Giovanni della Croce”. Egli raccomandò, fra l’altro, di cercare ‘non ciò che ha il miglior sapore, ma ciò che è più sgradevole; non ciò che piace di più, ma ciò che disgusta; non ciò che è più alto e più prezioso ma ciò che è più basso e più spregevole; non il meglio di tutto, ma il peggio’. Egli consigliò: “Disprezza te stesso e augurati che gli altri ti disprezzino; parla a tuo danno, e prega che gli altri facciano altrettanto; abbi una bassa opinione di te stesso, e considerala una cosa buona quando gli altri la pensano così”. Idee simili trovano dei sostenitori anche oggi.
Ma con questa eccessiva umiliazione del proprio corpo si può trovare vera e duratura felicità? Secondo la Bibbia, no. L’apostolo Paolo scrive:
“Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché mai, come se viveste nel mondo, siete sottomessi a regole e precetti: Non prendere, non gustare, non toccare, le quali sono tutte cose che vanno in perdizione con l’uso, seguendo le prescrizioni e gli insegnamenti degli uomini? Tali cose hanno apparenza di sapienza a motivo della religiosità volontaria, della mortificazione e del trattamento severo del corpo, ma non servono contro l’indulgenza della carne”. — Col. 2:20-23, “La Bibbia Concordata”.
L’eccessiva “mortificazione” del corpo è una mistificazione e ha solo un’“apparenza di sapienza”. Non piace a Dio né è di alcun valore per ottenere la felicità.
Che dire dell’estremo opposto, quello di vivere soprattutto per i piaceri? È forse questa la strada che permette di trovare vera gioia nella vita? Molti credono di sì. Alcune delle cose che fanno per divertirsi sono descritte nell’articolo che segue.
[Immagine a pagina 3]
“Indossava un cilicio, non mangiava carne né alcun’altra cosa le piacesse”
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Per divertirsi fanno di tuttoSvegliatevi! 1980 | 8 febbraio
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Per divertirsi fanno di tutto
LA CERIMONIA nuziale aveva attirato centinaia di spettatori. Mentre passava il corteo, gli astanti cantavano la marcia nuziale. Il sindaco tenne una cerimonia alquanto diversa dal solito, e la ragione era ovvia a tutti i presenti. Non si trattava del matrimonio di due persone, ma di due paguri, cioè due crostacei.
La cosa era stata ideata dagli abitanti di Ocean City, nel New Jersey (U.S.A.), per trascorrere il loro tempo libero in modo divertente. È un indice del fatto che oggi il tempo libero sta diventando un’ossessione. Molti sono decisi a fare le cose più strane pur di divertirsi.
In America alcuni definiscono le attività del tempo libero l’industria numero uno. Nonostante i forti aumenti del costo della vita, il denaro speso nelle attività del tempo libero salì da 58.300 milioni di dollari nel 1965 a 160 miliardi di dollari nel 1977. “‘Meno lavoro e più tempo libero’ è la mentalità che si va affermando in America”, osserva un analista in materia di svaghi che lavora per il Dipartimento del Commercio americano. “L’attuale boom non dà segno di diminuire”. Si crede che entro il 1985 gli americani spenderanno 300 miliardi di dollari all’anno nelle attività del tempo libero.
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