Proviamo gioia oggi nel servizio di Dio
“I miei propri servitori grideranno di gioia a causa della buona condizione del cuore”. — Isa. 65:14.
1, 2. (a) Spiegate perché colui che vuole servire Dio è una persona rara. (b) Qual è l’attitudine del mondo verso tali persone?
VOLETE servire il vostro Creatore? Volete rendergli esclusiva devozione come gliela rese Davide? Volete ubbidire alle sue giuste leggi come vi ubbidì Daniele? Volete essere attivi in modo produttivo nell’opera che egli ha comandato di fare come fu attivo Gesù Cristo? In tal caso, siete una persona rara in questo ventesimo secolo. Degli oltre tremila milioni di persone oggi viventi, poche hanno il desiderio di servire il vero Dio. Come le passate generazioni, preferiscono servire i falsi dèi di immaginazioni religiose, di ideologie politiche o del materialismo. Riguardo a tali dèi un profeta di Geova il vero Dio scrisse: “Perché tutti gli dei delle genti sono un nulla, ma Jahve ha fatto il cielo”. (1 Cron. 16:26, Ga) Pochi sono stati quelli che hanno avuto la gioia di servire questo grande Creatore.
2 Dopo il diluvio del giorno di Noè la percentuale degli uomini che servivano Geova Dio, il Preservatore dei superstiti del Diluvio, diminuì rapidamente quando il genere umano si moltiplicò, finché essi divennero una minoranza non conformista del mondo antico. Furono quelli che rifiutarono di partecipare con la maggioranza alla costruzione della Torre di Babele. Furono gli eccezionali che rifiutarono di seguire la nazione d’Israele quando quella nazione smise di servire il vero Dio per volgersi all’adorazione di falsi dèi. Furono i pochi prodi che si attennero saldamente al cristianesimo sebbene la maggioranza delle persone nel primo secolo parlassero ingiuriosamente di loro e li perseguitassero. Riguardo all’attitudine del mondo verso di loro, un apostolo di Gesù Cristo scrisse: “Siamo divenuti come il rifiuto del mondo, lo scarto di ogni cosa, fino ad ora”. (1 Cor. 4:13) Ciò nonostante, ebbero una buona condizione di cuore perché facevano ciò che era giusto agli occhi di Dio. La situazione è oggi poco diversa. In armonia con la profezia di Gesù sul nostro giorno, i servitori di Dio sono ancora detestati dalla maggioranza del mondo. “Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. (Matt. 24:9) Malgrado questa persecuzione, vi sono buone ragioni per provare gioia oggi nel servizio del vero Dio.
3. Quale conoscenza del futuro ci dà Dio che è causa di gioia?
3 La consapevolezza che il grande Creatore, al tempo da lui fissato, porterà fine in modo permanente ai malvagi e libererà la terra per quelli che lo servono perché l’abitino in pace è causa di grande gioia. Immaginate di poter vivere su questa terra senza che si trovi alcun malvagio fin dove potreste cercare! Invece, trovate persone mansuete che amano la giustizia. Questo è ciò che Geova ha promesso, e le sue promesse non tornano a lui inadempiute. “Ancora un poco e l’empio non è più; cercherai il suo luogo e non lo troverai. E i miti saranno possessori della Terra e si delizieranno in una profonda pace”. (Sal. 37:10, 11, Na) Questa conoscenza è certo un incentivo a servire gioiosamente il giusto Creatore, ma è solo una delle molte cose che egli ha dato come incentivo per tale gioioso servizio.
4, 5. Spiegate come la verità e il portare il nome di Geova sono cause di gioia.
4 È evidente dalle intricate meraviglie della creazione e dalle meraviglie dei cieli stellati che esiste un Creatore infinitamente saggio. Ma si può sapere poco di lui personalmente studiando tali creazioni. Per fornire all’uomo ulteriori informazioni ha provveduto la sua Parola scritta, la Sacra Bibbia. Ivi ci ha dato una gran quantità di informazioni intorno a sé, alle sue grandi opere del passato e ai suoi propositi per il genere umano. Questo deposito di informazioni provvede valide ragioni per servire gioiosamente lui anziché i falsi dèi delle nazioni. È verità, e il solo possederla può esser causa di gioia, specialmente perché contribuisce a una buona condizione di cuore. Essa reca libertà spirituale a quelli che la cercano avidamente, e lunghezza di giorni a quelli che l’accettano. Per certo la libertà da corruttrici falsità è indiscutibilmente ragione di gioia, ed è promessa a quelli che servono Geova Dio. Riguardo ad essa Gesù Cristo disse: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. — Giov. 8:32.
5 Egli ha posto il suo nome sulle rare persone che servono il vero Dio, Geova, e le ha benedette identificandole come suo popolo. Anche questo è causa di gioia. Egli non si vergogna di essere identificato con loro, sebbene siano considerate dal mondo “lo scarto di ogni cosa”. (1 Cor. 4:13) Questa stretta relazione col Creatore indica che hanno la sua buona volontà, e questo può significare per loro il dono della vita eterna, dono che solo Geova Dio, il grande Datore di vita, può dare. Comprendendo quale grande benedizione è avere associato a sé il nome dell’Onnipotente Dio, il profeta Geremia disse: “La tua parola fu la mia gioia e la letizia del mio cuore, perché il tuo nome è stato invocato su di me, o Jahve, Dio degli eserciti”. (Ger. 15:16, Ga) È importante continuare ad esser consapevoli di questa favorevole relazione con il grande Datore di vita per provare gioia nel suo servizio.
6. Quale espressione d’immeritata benignità di Geova è fonte di gioia per noi?
6 A motivo della sua benignità, che l’uomo non merita, Geova Dio ha provveduto un sacrificio di riscatto affinché quelli che lo servono possano essere liberati dal peccato adamico e riottenere la perfezione che Adamo perdette. “Dio ci raccomanda il suo proprio amore in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi. Tanto più, quindi, giacché ora siamo stati dichiarati giusti mediante il suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui”. (Rom. 5:8, 9) Questo magnifico provvedimento per la salvezza di quelli che servono il vero Dio è ancora un’altra causa di gioia per costoro. Esprimendo i loro sentimenti, l’apostolo Pietro scrisse: “Benché non lo vediate al presente [Gesù Cristo], esercitate fede in lui e vi rallegrate grandemente con gioia indicibile e glorificata, mentre ricevete il fine della vostra fede, la salvezza delle vostre anime”. (1 Piet. 1:8, 9) Pertanto Geova ha provveduto molte cause per provar gioia nel suo servizio in questi tempi moderni.
GIUSTA ATTITUDINE MENTALE
7. Perché la giusta attitudine mentale è importante per provare gioia nel servizio di Dio?
7 Con tutto ciò che Geova Dio ha provveduto per provar gioia nel suo servizio, oggi si può facilmente trovare la gioia, purché la persona abbia la giusta attitudine mentale. Quell’attitudine è importante, poiché edifica apprezzamento per il Creatore e per la sua Parola. Senza apprezzamento non ci si sentirà grati per ciò che Dio ha fatto o per le cose buone che Dio ha promesso di fare. Non si avrà il desiderio di fare ciò che è gradito al grande Governante dell’universo. Ma la buona attitudine mentale induce ad apprezzare tutto ciò che Geova ha fatto e farà. Suscita il giusto desiderio di servire Dio. Il ministero cristiano è un importantissimo modo per soddisfare quel desiderio.
8. Come la giusta attitudine mentale verso il ministero aiuta a coltivare la gioia?
8 Come mostrò Gesù Cristo, il ministero cristiano comporta la predicazione di verità scritturali ad altri per convertire i loro cuori all’incontaminata adorazione del vero Dio. Tale pubblica proclamazione e insegnamento della verità è un importante aspetto del modo in cui i cristiani servono il grande Datore di vita. L’apostolo cristiano Paolo disse: “Poiché col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza”. (Rom. 10:10) Avendo la giusta attitudine mentale verso quest’opera la persona riconoscerà il bene che fa trasformando la vita delle persone col metterla in armonia con le elevate norme morali della Parola di Dio. Capirà pure che è un’opera che preserva in vita la quale avvia le persone sulla via che conduce alla preservazione durante la futura guerra di Dio che distruggerà il presente malvagio sistema di cose. È un’opera che fa volgere un crescente numero di persone dalla falsa religione al servizio del loro Creatore. Avendo una buona attitudine mentale verso questa eccellente opera che Gesù cominciò, la persona è in grado di coltivare gioia in questo modo di servire Dio.
9, 10. (a) Che cosa tende a raffreddare la gioia nel ministero, e che cosa compensa per ciò? (b) Che cosa rende difficile coltivare la gioia nel ministero, e come si può sormontare ciò?
9 Per molti non è piacevole visitare le persone andando di casa in casa a parlare delle verità della Parola di Dio, specialmente quando i padroni di casa, in generale, non lo gradiscono. Benché non sia gioioso ricevere rifiuti da persone non interessate che non hanno nessun desiderio di servire il loro Creatore, o che sono male informate circa i servitori di Dio, è una gioia trovare una persona umile che apprezza sinceramente lo sforzo fatto per istruirla nelle verità della Parola di Dio. Osservarla crescere in conoscenza e vederla rompere a una a una le catene della falsa religione reca una gioia che caratterizza il ministero cristiano. Questo compensa largamente delle sgradevoli esperienze che si hanno con coloro che non mostrano apprezzamento.
10 Se siete un servitore dell’Altissimo Dio che vi impegnate nel ministero di casa in casa, non coltiverete gioia in quel servizio di Dio soffermandovi sulle sgradevoli esperienze che vi si hanno. Né proverete gioia in esso se il vostro servizio sarà riluttante, dovendo essere continuamente spronato da fratelli cristiani. In entrambi i casi è necessaria la giusta attitudine mentale per provare gioia. Anziché vedere solo il lato negativo o spiacevole d’esso, guardate il lato positivo. Pensate quanto apprezzano i vostri sforzi le persone di cuore buono quando riuscite a trovarle e a coltivare il loro interesse. Pensate quanto è necessaria questa opera per far conoscere a persone d’ogni specie i propositi di Geova, specialmente riguardo alle forze della futura guerra di Dio che cambieranno il mondo. Pensate quanto è importante questa opera per separare le persone in questi ultimi giorni e dare una grande testimonianza al vero Dio e ai suoi propositi. Pensate che questo servizio comandato divinamente è un mezzo in cui potete manifestare il vostro amore verso Dio e la vostra fede nelle sue promesse. Solo coltivando in tal modo la giusta attitudine verso il ministero cristiano potete provare la gioia che quest’attività del servizio di Dio può recare.
11. Perché è importante non preoccuparsi troppo della propria capacità di parlare?
11 Se pensate in modo negativo della vostra capacità di parlare ad altri delle cose che avete imparate nella Parola di Dio, permettete che si sviluppi un’errata attitudine mentale la quale vi priverà della gioia del suo servizio. Non paragonate la vostra capacità di parlare con quella di un fratello cristiano che è esperto nel parlare. Invece, paragonatela alle persone che incontrate nel ministero le quali si professano cristiane, nei paesi della cristianità, ma che non parlano ad altri delle verità di Dio. Per quanto la vostra capacità di parlare sia mediocre, è migliore della loro, perché esse non dicono nulla del Creatore. Usate la capacità che avete e sforzatevi di migliorarla. Ricordate che Dio ha scelto, non i saggi del mondo né i grandi oratori religiosi per proclamare i suoi propositi, ma le persone umili che non hanno speciale abilità oratoria. Nel giorno di Gesù erano persone comuni; alcuni erano pescatori. Avendo la giusta attitudine mentale, la gioia di servire Dio dichiarando pubblicamente ad altri le sue verità e i suoi propositi come comandò Gesù non andrà perduta. — 1 Cor. 1:26-29.
I DISCEPOLI PROVARONO GIOIA NELLA PREDICAZIONE
12. Come reagirono i discepoli di Gesù al ministero cristiano, e come considerarono la persecuzione?
12 Quando Gesù fece conoscere il ministero cristiano ai suoi discepoli, essi provarono diletto nell’esperienza. Alcuni dei primi che si impegnarono in essa tornarono da Gesù con grande esultanza. “Quindi i settanta tornarono con gioia”. (Luca 10:17) Essi andarono a proclamare le verità che avevano imparate senza timori circa la loro capacità di parlare. I loro cuori erano pieni delle buone cose che avevano imparate da Gesù Cristo, ed erano ansiosi di dire ad altri queste cose. Le esperienze spiacevoli e la mancanza d’interesse di molti ai quali parlarono non raffreddarono la loro gioia. Essa fu mantenuta viva grazie alla buona attitudine mentale che ebbero verso questa forma di servizio di Dio. Neppure il rigetto popolare da parte della nazione giudaica e la persecuzione per mano dei capi giudei poterono soffocare la loro gioia nel servire Geova Dio.
13. Quale effetto ebbe la persecuzione da parte del Sinedrio sugli apostoli di Gesù?
13 In un’occasione quando gli apostoli furono portati davanti al Sinedrio giudaico dopo che era stato loro proibito di predicare le buone cose che avevano imparate, dissero agli uomini eminenti di questo corpo governante: “Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) Dopo essere stati fustigati e ammoniti di non predicare più nel nome di Gesù, essi andarono via rallegrandosi di aver mantenuto l’integrità alla verità. Nulla poté raffreddare la loro gioia nel servire Geova Dio. “Questi se ne andarono perciò dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome”. — Atti 5:41.
14. Che cosa recò gioia a Paolo e ai suoi compagni malgrado la persecuzione che venne su di loro?
14 Durante la sua prima visita missionaria ad Antiochia in Asia Minore, l’apostolo Paolo e quelli che erano con lui trovarono molti che non accettarono la buona notizia da essi predicata. Furono persino cacciati dalla città da queste persone, ma questa spiacevole esperienza non li indusse a sviluppare un’errata attitudine mentale verso la loro opera e a perdere così la gioia che recava. Al contrario, si rallegrarono perché ad Antiochia avevano trovato alcune brave persone che avevano accettato con apprezzamento la buona notizia. “Sciolta l’assemblea della sinagoga, molti dei Giudei e dei proseliti che adoravano Dio seguirono Paolo e Barnaba, che parlando loro li esortavano a perseverare nell’immeritata benignità di Dio”. (Atti 13:43) Il fatto spiacevole d’essere stati cacciati dalla città da una turba fu eclissato dal piacere di aver trovato alcuni di cuore buono che accettarono favorevolmente le buone cose da essi predicate. “I discepoli erano pieni di gioia e di spirito santo”. — Atti 13:52.
15, 16. Quale particolare elemento del ministero è specialmente utile per coltivare la gioia, e che cosa aiuta a riconoscere questo fatto?
15 Il fatto che la pubblica proclamazione delle buone cose della Parola di Dio richieda di dare ad altri liberamente ciò che è edificante, che trasforma e sostiene la vita, reca gioia perché v’è felicità nel dare ad altri cose buone. Questo è un principio che l’apostolo Paolo indicò quando parlava del ministero cristiano. “In ogni cosa vi ho mostrato che, faticando così, dovete assistere quelli che son deboli, e dovete tener presenti le parole del Signore Gesù, che egli stesso disse: ‘Vi è più felicità nel dare che nel ricevere’”. (Atti 20:35) Come Paolo e i suoi compagni provarono gioia nel dare ad altri le buone cose che avevano imparate, così quelli che oggi servono Geova Dio possono pure provare gioia facendo la stessa edificante opera se mantengono la stessa buona attitudine mentale.
16 La bella esperienza di vedere il conforto che la verità reca alle persone afflitte e l’apprezzamento di quelli che da essa son liberati dalla falsa religione, come pure la felicità di quelli che ricevono una sicura speranza per cui vivere, induce la persona a rallegrarsi che Dio l’abbia benedetta col privilegio di parlare della Sua verità. Finché non ha avuto questa esperienza personale nel ministero cristiano la persona non può capire pienamente la felicità che deriva dal dare ad altri la sua conoscenza della verità.
17. Perché Paolo disse ai Tessalonicesi ch’essi erano per lui una corona di esultanza?
17 L’apostolo Paolo, e coloro che viaggiavano con lui, recarono la verità ai Tessalonicesi in Macedonia. La congregazione che sorse come risultato della loro predicazione fu fonte di gioia per loro. La spiacevole esperienza d’affrontare oppositori della loro predicazione pieni d’odio lì a Tessalonica fu di gran lunga eclissata dalla gioia di vedere le brave persone della città accettare la buona notizia. Riguardo ai sentimenti di Paolo e di coloro che viaggiavano con lui, egli scrisse: “Poiché qual è la nostra speranza o gioia o corona di esultanza — sì, non siete infatti voi — dinanzi al nostro Signore Gesù alla sua presenza? Voi siete certamente la nostra gloria e gioia”. — 1 Tess. 2:19, 20.
AIUTIAMOCI A VICENDA
18, 19. (a) Quale attitudine mentale si dovrebbe assumere verso gli incarichi di responsabilità nella congregazione? (b) A chi sono dati tali privilegi?
18 In una congregazione di coloro che servono Geova Dio, vi sono incarichi di responsabilità. Applicandosi con diligenza ai doveri relativi a questi incarichi la persona serve Dio in un altro modo ancora, perché la congregazione è di Dio ed è dedicata alla sua adorazione e ad istruire le persone nella sua Parola. Avendo la dovuta attitudine mentale verso questi incarichi, le persone a cui sono affidati possono provare gioia portando le responsabilità che li accompagnano. Anziché guardare solo il lavoro, la responsabilità e i problemi che comportano questi incarichi di sorveglianza, dovrebbero guardare il bene che recano ai loro fratelli cristiani e il bisogno di organizzare la pubblica proclamazione della Parola e dei propositi di Dio. Le persone che hanno questi incarichi di responsabilità possono fare molto per aiutare i loro fratelli cristiani a mantenere buone relazioni col vero Dio e a servirlo in modo accettevole. Questo è in se stesso fonte di gioia.
19 Un incarico di sorveglianza in una congregazione del popolo di Dio si dovrebbe considerare una benedizione da Geova. È un’opportunità di allargare il proprio servizio a lui. Tali opportunità sono offerte a coloro che si son fatti una buona reputazione nel servizio di Geova e hanno manifestato maturità spirituale. Poiché hanno usato saggiamente la conoscenza della Parola di Dio che hanno acquistata, e si sono applicati con diligenza ai privilegi di servizio dati loro nella congregazione, ricevono maggiori privilegi di servizio con più responsabilità. Questo è in armonia con il pensiero espresso da Gesù quando disse: “A chiunque ha, sarà dato dell’altro e avrà abbondanza”. (Matt. 25:29) Naturalmente, questo non significa che debba andare all’estremo e impegnarsi a fare più di quanto gli è possibile.
20. Qual è un fattore che rende possibile servire Dio nella congregazione per lungo tempo?
20 La persona non mostra buon senso portando più responsabilità nella congregazione di quello che la sua salute le permette di portare o più di quanto è in grado di fare. Impegnandosi a fare più di quanto le è possibile, può soffocare la sua gioia nel servizio di Dio nella congregazione. Si deve dunque usare buon senso. Le persone che hanno la giusta attitudine mentale saranno ansiose di fare tutto il lavoro permesso dalle loro capacità, mentre quelli che hanno poco apprezzamento cercheranno scuse per evitare i privilegi di servizio. A questi ultimi, saranno offerti sempre meno privilegi di servizio. Il servitore cristiano sa quali responsabilità gli consentono le sue possibilità fisiche e nervose, e per poter continuare a servire gioiosamente nella congregazione per lungo tempo non deve andar oltre quelle possibilità. Permettendo ad altri nella congregazione di condividere le sue responsabilità, si può tenere il carico di lavoro a un livello che non danneggi la sua gioia né la sua salute.
BUONA CONDIZIONE DI CUORE
21. (a) Come i servitori di Dio hanno una buona condizione di cuore? (b) Spiegate come si può perdere la gioia nel servizio di Dio.
21 Per mezzo del profeta Isaia, Geova predisse: “I miei propri servitori grideranno di gioia a causa della buona condizione del cuore”. (Isa. 65:14) Oggi in tutto il mondo, le relativamente poche persone che servono Geova Dio hanno quella buona condizione di cuore. I loro cuori non sono amareggiati da diversità razziali o politiche. I loro cuori non sono stati resi cattivi dal declino morale del mondo. I loro cuori non sono esacerbati dalla filosofia ateistica né da false credenze religiose. Le edificanti verità della Parola di Dio, le sue giuste leggi, le sue confortanti promesse per il futuro, e l’opera d’amore che ha dato loro da fare dà loro una buona condizione di cuore. Ma spetta a ciascun individuo mantenere quella buona condizione. Se si permette che si sviluppi una cattiva attitudine mentale verso qualsiasi attività del proprio servizio a Dio, si può perdere la gioia di quel servizio e la buona condizione di cuore può cominciare a guastarsi. Fu con buona ragione, dunque, che la Parola di Dio avvertì: “Custodisci il tuo cuore più d’ogni altra cosa”. (Prov. 4:23, VR) Mantenere una buona attitudine mentale, con vivo apprezzamento ed entusiasmo per le verità e i propositi di Geova, è importante per salvaguardare la buona condizione del cuore.
22. Di che cosa è un frutto la gioia, e com’è reso evidente ciò?
22 La gioia provata da quelli che hanno una buona condizione di cuore è effettivamente prova che lo spirito di Dio opera per mezzo di loro, poiché la gioia è uno dei frutti dello spirito menzionati nel quinto capitolo di Galati. Dio pone il suo spirito su quelli che lo servono, quelli che gli rendono esclusiva devozione. Esso opera sui suoi testimoni del giorno moderno, facendo loro compiere una grandiosa opera mondiale di proclamazione delle stesse verità liberatrici che furono proclamate dagli apostoli. Operando direttamente su loro come pure mediante la Parola e l’organizzazione di Dio, lo spirito santo li aiuta a edificare una buona condizione di cuore, e li aiuta ad essere spinti a compiere la pubblica proclamazione dei propositi di Geova. Così la gioia che la persona coltiva come risultato di ciò è effettivamente un frutto dello spirito.
23. Che cosa dovreste permettere che Dio vi faccia per mezzo del suo spirito?
23 Se siete una di quelle rare persone che volete servire oggi il Creatore, che volete rendergli esclusiva devozione, che volete compiere l’opera gradita ai suoi occhi, che volete ricevere la sua approvazione e il suo dono della vita, lasciate che Geova, per mezzo del suo spirito, coltivi in voi la buona condizione di cuore che distingue il suo popolo. Aprite il cuore alle sue istruzioni. Lasciate che sviluppino in voi la giusta attitudine mentale verso il suo servizio. La buona notizia della sua Parola e le sue verità che trasformano la vita vi spronino a coltivare la caratteristica gioia che si può provare servendo il grande Dio dell’universo.