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“Venga il tuo Regno”La Torre di Guardia 1952 | 15 gennaio
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umana i membri della quale vorranno fare la volontà di Dio. Così la volontà di Dio di avere nuovi cieli e una nuova terra nei quali dimori la giustizia sarà compiuta, in adempimento della sua promessa. (2 Piet. 3:13; Isa. 65:17; 66:22) Non è volontà di Dio distruggere questa terra letterale, come non lo è distruggere i cieli letterali. Essi sussisteranno per sempre. Poiché la sua volontà è quella di far sussistere questo globo terrestre oltre la battaglia di Harmaghedon, la sua volontà può esser compiuta e sarà compiuta qui com’è compiuta lassù nel cielo.
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Pane quotidiano, perdono, e liberazioneLa Torre di Guardia 1952 | 15 gennaio
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Pane quotidiano, perdono, e liberazione
1. A chi si riferiscono le tre precedenti, e le quattro rimanenti invocazioni della preghiera del Signore?
LE PRIME tre invocazioni della preghiera del Signore trattano direttamente gl’interessi di Dio che sono di universale, prima importanza. Le rimanenti quattro invocazioni si riferiscono a noi creature individualmente e personalmente. Essendo il nostro Padre celeste, Iddio s’interessa amorevolmente di queste cose che influiscono in maniera vitale sui suoi figli sulla terra, e Gesù nostro Maestro ci assicura che possiamo presentarle a Geova Dio in preghiera.
2. Con quale considerazione per il domani chiediamo solo il cibo per oggi?
2 “Dacci oggi il nostro pane per questo giorno”. Chiedendo pane o nutrimento e bevanda per non più di oggi la preghiera adotta la corretta attitudine. Essa non presume che saremo in vita domani, tenendo presente Proverbi 27:1: “Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre”. Il discepolo Giacomo esprime questo stesso concetto e ci dice che dovremmo dire: “Se Geova vuole, saremo in vita e faremo pure questo o quello”. (Giac. 4:13-15, NM) In armonia con questa preghiera per una porzione di cibo per oggi solo Gesù dice poco dopo in questo stesso sermone sul monte come Iddio nutre gli uccelli e riveste i fiori, e aggiunge: “Quindi non siate mai ansiosi e non dite: ‘Che cosa mangeremo?’ o, ‘Che cosa berremo?’ o, ‘Che cosa indosseremo?’ Poiché tutte queste son le cose che le nazioni ansiosamente perseguono. Poiché il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Continuate quindi a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte. Perciò, non siate mai ansiosi del giorno seguente, perché il giorno seguente avrà le sue proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il suo proprio male”. (Matt. 6:31-34, NM) Perciò oggi noi chiediamo solo il nostro pane quotidiano.
3. In che modo la preghiera del Signore non incoraggia alcuno spirito di avidità?
3 Luca 11:3 (NM) mette la preghiera simile in queste parole: “Dacci oggi il nostro pane per il giorno secondo l’esigenza del giorno”. Questo non incoraggia nessuno spirito d’ammassamento di cose per negare tali cose ad altri figli di Dio, né quello di accantonare o monopolizzare derrate in modo da padroneggiare il mercato, controllare i prezzi e fare profitti pecuniari a spesa della miseria del popolo. La preghiera del Signore non consiglia uno spirito di avidità. Al contrario, raccomanda una sincera dedizione con contentezza, il che significa un gran guadagno in modo effettivo, un guadagno di felicità e benedizione ora e di vita eterna nel giusto nuovo mondo. “Perciò, avendo nutrimento e di che coprirci, con queste cose saremo contenti.” — 1 Tim. 6:6-8, NM.
4, 5. (a) In che modo questo pane quotidiano non è una concessione gratuita non guadagnata? (b) Perché non dobbiamo temere dato che viene sulla base di giorno per giorno?
4 Questa preghiera per il pane quotidiano non vuol dire che Iddio ci tratti come bambini e ci provveda il nutrimento senza sforzo da parte nostra e ce lo metta sulla tavola o addirittura in bocca. No; questo pane materiale non è qualche cosa gratuita, non guadagnata. Iddio ci ha circondati di tutti i mezzi necessari per procurarci il pane, ma noi dobbiamo darci da fare e lavorare per ottenerlo meritatamente. Non c’è nessun motivo per vivere sulle spalle dei nostri conservi che lavorano duramente, ma Dio impone ai suoi figli idonei la regola: ‘Se qualcuno non vuole lavorare neppure mangi.’ (2 Tess. 3:10, NM) In armonia con la nostra preghiera con la quale gli chiediamo la nostra razione quotidiana per oggi, noi confidiamo ch’egli ci provvederà la forza fisica e mentale per lavorare e meritarla. Durante i quarant’anni di peregrinazione degl’Israeliti nel deserto, Iddio fece cadere la manna sotto forma di rugiada ogni giorno della settimana salvo il settimo. Così vi fu abbondanza di nutrimento per loro, ma dovevano uscire a raccogliere la manna e quindi farne pani cotti al forno. Il sesto giorno Iddio ne faceva cadere il doppio, perché il settimo giorno era un giorno di riposo e non ne sarebbe caduta, perché altrimenti si sarebbe guastata dato che per legge era loro vietato di uscire a raccogliere.
5 Così la nostra preghiera di ricevere solo il pane per oggi ci metterebbe alla dipendenza di Dio per il nostro nutrimento giorno per giorno, ma egli ce lo provvederà paternamente durante il nostro viaggio attraverso questo vecchio mondo così fedelmente come provvide la manna agl’Israeliti.
6. Quale assicurazione ha dato Iddio relativamente al nostro pane e alla nostra acqua, e che cosa si può fare per quelli che hanno meno di noi?
6 A quelli che si rifugiano sotto l’organizzazione capitale di Dio, la Sion celeste, Geova fa quest’assicurazione come ha garantito finora: “Quegli dimorerà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata”. (Isa. 33:13-16) Per esempio, durante l’assedio di Gerusalemme ad opera degli eserciti di Nebucadnetsar, Geremia fu imprigionato, ma anche qui i suoi carcerieri gli davano “tutti i giorni un pane dalla via de’ fornai, finché tutto il pane della città fosse consumato”. (Ger. 37:16-21) Similmente, durante questo periodo travagliato della Cristianità e fino oltre la guerra di Harmaghedon Geova ci assicurerà il pane e l’acqua
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