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Hanno trovato il segreto della paceLa Torre di Guardia 1974 | 15 maggio
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pericolose. In una campagna l’esercito katanghese uccise ogni creatura, uomo e animale. Temendo di perdere la vita, feci un voto: ‘Se solo esco vivo di qui, tornerò ad andare in chiesa’. Ne uscii vivo. Il Katanga fu sconfitto e, come per miracolo, sfuggii alla morte.
“Molti anni prima avevo lasciato la Chiesa Cattolica. Ma ora vi ritornai. La prima volta che vi rimisi piede stavano facendo la predica sull’inferno. Gli illogici commenti dell’anziano sacerdote mi colpirono tanto che lasciai immediatamente la chiesa. Vi tornai in seguito la notte di Natale. Arrivai proprio a mezzanotte. La porta della chiesa era chiusa. Dopo aver bussato, mi fecero entrare. In fondo, in mezzo a celebranti del Natale ubriachi, sentii d’essere completamente sciolto dal voto fatto sul campo di battaglia. Lasciai la chiesa per non tornarvi mai più.
“Comunque, da quel tempo in poi pensai di più all’esistenza di Dio. Pregavo Dio di rivelarsi a me per mezzo di un segno così che potessi adempiere il voto che gli avevo fatto.
“Quindi accadde qualche cosa. Un testimone di Geova venne alla nostra porta e io accettai tutto quello che mi offrì e lo lessi con vivo interesse. Lo esaminai, lo confrontai e lo studiai.
“Subito dopo decisi di mettere alla prova quello che avevo imparato visitando la Sala del Regno. Meravigliato dall’atmosfera amichevole e felice, divenni subito un regolare frequentatore. In tutta la mia vita, per quanto fosse stata movimentata e avventurosa, con tutti i viaggi che avevo fatto, non avevo mai trovato l’amore e l’unità che trovai in questa Sala del Regno”.
Quest’uomo dovette fare enormi cambiamenti. Come disse lui stesso: “Per tutta la mia vita mi ero esercitato alla guerra carnale e ora dovevo imparare a divenire un soldato spirituale di Cristo”.
Veramente, dunque, una buona relazione con il Creatore, basata sull’accurata conoscenza della sua Parola, è il segreto per essere in pace con i propri simili. Se siete turbati dal rancore e dal pregiudizio oggi esistenti, perché non cogliete l’occasione di parlare con i testimoni di Geova? Apprendete per mezzo di essi quale sicura prova c’è che presto Dio porrà termine ai pregiudizi nazionali e razziali, oltre che alla guerra in tutta la terra. E apprendete pure quali passi sono stati già fatti a tal fine da centinaia di migliaia di cristiani in tutto il globo.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1974 | 15 maggio
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Domande dai lettori
● Come si è ‘segnati’ nel senso descritto in II Tessalonicesi 3:14, 15? — Samoa Americane.
L’apostolo Paolo scrisse alla congregazione di Tessalonica: “Se qualcuno non è ubbidiente alla nostra parola per mezzo di questa lettera, tenetelo segnato, smettete d’associarvi con lui, affinché si vergogni. Eppure non lo considerate come un nemico, ma continuate ad ammonirlo come un fratello”. (2 Tess. 3:14, 15) Poco prima, nella sua lettera, aveva dato simili istruzioni, dicendo: “Ora vi diamo ordini, fratelli, nel nome del Signore Gesù Cristo, di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente e non secondo la tradizione che avete ricevuta da noi”. (Versetto 6) Paolo proseguì quindi mostrando la “tradizione” ricevuta da lui e dai suoi associati con il laborioso esempio che avevano dato quand’erano con i fratelli a Tessalonica. Mentre la maggioranza della congregazione si comportava bene, ora vi erano certuni che camminavano “disordinatamente . . . non lavorando affatto ma intromettendosi in ciò che non li [riguardava]”. — Versetti 7-11.
Pertanto, questi ‘disordinati’ non commettevano gravi trasgressioni come fornicazione, idolatria o estorsione, trasgressioni che potevano costringere la congregazione a rimuoverli, se non si pentivano, disassociandoli. (1 Cor. 6:9-13) Ciò nondimeno, costoro davano un cattivo esempio ed esercitavano una nociva influenza nella congregazione. Non rappresentavano, almeno sotto certi significativi aspetti, ciò che dovrebbe essere il vero cristianesimo. Pur non essendo grave, la loro errata condotta non era nemmeno qualcosa di così piccolo o insignificante da poter essere trascurato o coperto dall’amore. (1 Piet. 4:8) Di qui il bisogno di ‘segnare’ costoro. Ma chi faceva questo e come?
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