Edifichiamo una famiglia felice
1. (a) Perché la famiglia è l’unità basilare della società umana? (b) Quali potenti forze sono all’opera per minacciare l’esistenza della cerchia familiare?
LA FAMIGLIA è stata definita da esperti e da profani l’unità basilare della società umana. Con le famiglie si formano i villaggi, i paesi, le città, le province, gli stati e infine intere nazioni. Si ammette generalmente che le buone famiglie fanno le buone comunità, eppure la famiglia è soggetta ad una influenza mai subìta prima, sia dall’interno che dall’esterno. Sono all’opera forze potenti che minacciano l’esistenza stessa della vita familiare. La rivoluzione industriale, il sorgere del nazionalismo, la richiesta di indipendenza, i nuovi punti di vista sul sesso e sulla vita hanno imposto tutti il loro pedaggio sulla cerchia familiare. Pare quasi sia rovinata quale fondamento della società umana.
2. Descrivete le condizioni delle famiglie primitive.
2 Per i primi uomini l’agricoltura era il mezzo principale con cui procurarsi da vivere. Il padre era il capo e governante della sua famiglia. L’assoluta ubbidienza era la prima norma nella casa. Le famiglie crescevano insieme, vivevano insieme, lavoravano insieme e combattevano insieme. La casa era il centro dell’istruzione religiosa. Il divorzio era considerato con disapprovazione. Coloro che ottenevano il divorzio erano ritenuti violatori della legge di Dio. Benché nessuna di queste cose sia scomparsa interamente dalla vita familiare, nel complesso la loro influenza non è più la medesima. I tempi sono cambiati. Alcuni credono che la cerchia familiare stia per sparire.
3. Quali elementi, secondo alcune fonti autorevoli, contribuirono al tramonto di precedenti civiltà?
3 Molti storici ammettono che l’elemento primo che contribuì al tramonto delle civiltà greca e romana fu la decadenza e la rovina della cerchia familiare. Oltre a ciò, un noto sociologo dell’Università Harvard ha scritto recentemente: “Nei secoli passati l’immoralità ha contribuito alla rovina di parecchie grandi nazioni. Oggi essa minaccia anche gli Stati Uniti . . . Molti scienziati si chiedono già se non vi sia un nesso tra l’incerta condizione della nostra moralità sessuale e l’aumento nel ritmo dei delitti, dei suicidi, della delinquenza minorile e della pazzia”. Alla luce di questi commenti, che cosa ci vuole per salvare la cerchia familiare e riportarla alla sua giusta condizione di fondamento o unità basilare della società umana? Soprattutto, come si può ottenere la felicità in questa fondamentale unità? Ancora, come si può definire la famiglia, e per quale ragione fu portata all’esistenza la cerchia familiare?
4. Come si può definire il termine “famiglia”?
4 La famiglia è stata definita “un nucleo di individui o gruppi strettamente imparentati, o un gruppo comprendente parenti immediati, specialmente il gruppo formato dai genitori e dai figli”. Un’altra definizione è: “Un’unione formale stabilita secondo l’usanza e la legge che lega strettamente le persone unite dal matrimonio, i loro figli per nascita o per adozione e tutti gli altri che sono nella stessa casa, mediante diritti e doveri generalmente riconosciuti e resi esecutivi”. I figli sono di solito un importante aspetto della famiglia.
5. (a) Spiegate come venne all’esistenza la prima famiglia umana. (b) Che cos’è la felicità, e in che senso è essa indispensabile alla famiglia cristiana?
5 Sin dall’inizio Geova Dio determinò chiaramente che Adamo fosse un fedele uomo di famiglia. Il racconto di Genesi dice: “E Iddio li benedì e disse loro: ‘Prolificate, moltiplicatevi e riempite la terra, assoggettatela e dominate sopra i pesci del mare e su tutti gli uccelli del cielo e sopra tutti gli animali che si muovono sopra la terra’”. (Gen. 1:28, Na) È ovvio che con questo comando divino fu stabilito che lo scopo fondamentale del matrimonio era quello di generare figli, portando all’esistenza una cerchia familiare completa. Inoltre, poiché tali figli, generati mediante l’unione matrimoniale, potevano essere ammaestrati ad adorare Dio e a lodarlo come loro Creatore, cosa che egli desidera e richiede, possiamo capire perché fu inteso originalmente che l’uomo vivesse felice nella famiglia. (Eso. 20:5) Ma che cos’è la felicità? La felicità è definita una condizione di benessere e di piacevole soddisfazione. In questa gradita atmosfera la vita familiare contribuirebbe alla soddisfazione, alla sicurezza e alla lode a Dio.
6. Quale modello segue la famiglia umana?
6 È pure utile riconoscere che, figurativamente parlando, Geova Dio stesso è chiamato marito, il capo della sua universale cerchia familiare. Sua moglie, la madre della sua vasta famiglia, è la madre di ognuno di quelli che sono nella sua organizzazione universale, e i figli sono i leali sudditi di questa unione. Isaia dichiara: “Il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è l’Eterno [Geova] degli eserciti; e il tuo redentore è il Santo d’Israele, che sarà chiamato l’Iddio di tutta la terra”. (Isa. 54:5, VR) La famiglia umana, che segue il modello di una così elevata e felice disposizione celeste, è virtualmente certa della felicità se solo vengono seguìti i princìpi che governano la vita familiare esposti da Geova nella sua Parola, la Bibbia.
7. (a) Quale duplice responsabilità ha il padre cristiano verso la propria famiglia? (b) Come considererà un buon padre la sua famiglia?
7 Poiché il grande Marito e Creatore Geova porta il carico di responsabilità nella sua famiglia, è più che logico richiedere al padre umano un simile esempio di direttiva. Invece che cosa succede oggi? Il dott. John J. Kane, preside della facoltà di sociologia nell’Università di Notre Dame, dichiarò che oggi “l’occupazione di padre è antiquata quasi come quella del sellaio o del fabbro”. Nonostante ciò, questo è il punto di partenza per avere una famiglia, sia dal lato spirituale che dal lato materiale. Egli vorrà far questo con amore. (1 Cor. 13:4-7) Perché? Perché l’amore non è né aspro né prepotente, ma non è nemmeno sentimentalismo. Un buon padre comprende che la famiglia è come una delicata macchina costituita di varie parti che funzionano strettamente collegate. Senza olio vi sarebbero logorio e attrito. Così il padre ragionevole prenderà l’iniziativa nel fornire l’olio dell’amore, che attutisce i colpi dell’incomprensione e dei dissensi e mantiene dovutamente equilibrati gli interessi familiari. Ma come si mostra in effetti l’amore? Principalmente con l’esempio, perché le azioni sono più eloquenti delle parole. Forse il miglior esempio viene dato quando il padre mostra di interessarsi vivamente a che la sua famiglia sia una felice famiglia di lodatori di Dio. A questo riguardo si noti che le famiglie felici non sono dovute al caso, ma alla predisposizione e sono edificate secondo norme specifiche.
8. (a) Che cosa indicano alcuni studi in merito a un importante elemento per aver successo nel matrimonio? (b) In che modo sia Mosè che l’apostolo Paolo mettono in risalto la responsabilità dei genitori relativamente all’ammaestramento religioso da impartire ai figli?
8 È interessante notare che, secondo alcune ricerche, i fatti mostrano che in genere la presenza di una fede religiosa nella nostra cultura è connessa a più favorevoli probabilità di successo coniugale. Facendo un rapporto del suo studio su uomini sposati felici e infelici, uno di questi studiosi dice: “Atteggiamenti sfavorevoli verso la religione caratterizzano la maggioranza degli uomini infelici. Gli uomini felicemente sposati costituiscono la netta maggioranza tra quelli . . . che credono sia indispensabile impartire ai figli istruzione religiosa”. Per molti genitori, tuttavia, questo significa mandare i figli alla scuola domenicale o alle funzioni della chiesa mentre essi forse restano a casa. È questo ciò che la Bibbia insegna? Al contrario, il comando di Geova è espresso in Deuteronomio 6:6, 7 (Na): “Queste parole, che oggi ti ordino, siano sempre nel tuo cuore, inculcale ai tuoi figli, parlane quando te ne stai in casa tua, quando cammini per la via, quando ti corichi e quando ti alzi”. La responsabilità dei genitori è quindi un comando divino quando si tratta di impartire istruzione religiosa mediante la Parola di Dio. Per mettere in rilievo questo principio notate ciò che scrisse l’apostolo Paolo: “Figliuoli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. Onora tuo padre e tua madre, ecco il primo comandamento nella promessa, perché tu abbia bene e abbia lunga vita sulla terra. E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli, ma allevateli nella disciplina e negli ammonimenti del Signore Geova”. — Efes. 6:1-4, Ri.
9. Quale buona abitudine dovrebbero prendere i genitori cristiani, e in che modo si dovrebbe usare l’insegnamento?
9 Una buona abitudine che i genitori cristiani possono prendere è la quotidiana considerazione di un versetto della Bibbia. I testimoni di Geova seguono questo suggerimento leggendo il versetto riportato nell’ultima pagina della rivista La Torre di Guardia e i commenti indicati. Alcuni genitori pensano che questo sia un piccolo particolare che si può trascurare; tuttavia, i buoni genitori, come i buoni architetti, non possono trascurare i particolari. L’attenzione prestata anche ai minimi particolari è ciò che produce la qualità; e non volete voi che i vostri figli rendano a Geova lodi della massima qualità? Se non è possibile considerare queste informazioni bibliche ogni giorno al mattino, forse vi si può riservare il tempo all’ora della cena. Incoraggiate i figli a leggere il versetto e i commenti ogni giorno. Abbiate disponibile un dizionario ed esortateli a cercare le parole poco conosciute. Fate a turno domande semplici e appropriate. Addestrate ciascuno di essi a fare brevi commenti; quindi il padre può fare un interessante riassunto, includendo appropriati consigli per edificare la famiglia dal lato spirituale. Se verrà così considerata ogni giorno una scrittura della Bibbia, essa sarà attesa con vivo interesse, e ne risulterà un periodo di ristoratrice istruzione religiosa ogni giorno.
10. (a) Perché si dovrebbe incoraggiare il sistematico studio della Bibbia sin dalla tenera età? (b) Che cosa illustra che si dovrebbe insegnare ai bambini sin dalla tenera età a badare a sé e ad avere iniziativa?
10 Oltre a ciò è parte essenziale della responsabilità di un padre cristiano stabilire un regolare periodo per lo studio sistematico della Bibbia con la propria famiglia. I primi anni sono quelli dello sviluppo. Alcuni genitori si sorprenderanno nel vedere a quale tenera età la loro prole comincia a notare le cose nuove e i nuovi ambienti. Si può insegnare ai figli in un’età molto tenera a badare a sé e ad avere iniziativa. Molti genitori, specialmente quelli che hanno il loro primo figlio, non si rendono conto a quale tenera età si manifesta nel bambino l’impulso d’essere indipendente. Facciamo un esempio: La madre di un bambino di nove mesi si affannava per tutta la durata del pranzo con il bambino seduto nel seggiolone. Ogni volta che gli porgeva un cucchiaio pieno di cibo, il bambino le faceva muovere la mano e spesso riusciva a mandare il cibo o il cucchiaio per terra. Ella diceva: “Non so perché in questi ultimi tempi sia così noioso. Faccio veramente fatica a dargli da mangiare”. Un’amica le disse: “Perché non lo lasci fare da solo? Può darsi che faccia oscillare il cucchiaio perché vorrebbe afferrarlo e mangiare da solo, anziché prendere per forza il cibo da te”. La madre s’accorse presto, malgrado le sue proteste, che il bambino mangiava da solo senza rovesciare più cibo di quanto non ne rovesciasse quando la madre cercava di dargli da mangiare, e la grande soddisfazione che egli provava nel riuscire a mangiare da solo era chiaramente evidente nell’entusiasmo con cui il bambino accoglieva l’ora dei pasti. Sì, i bambini sono molto desti sin dalla tenera età e possono essere aiutati ad imparare molte cose utili e pratiche.
11. (a) Quali esempi mostrano che i bambini sono in grado di imparare molto dallo studio della Bibbia? (b) Con quale beneficio per i genitori? per i figli?
11 Alcuni genitori sosterranno che i loro figli sono troppo piccoli per imparare molto dallo studio della Bibbia. Ma se i bambini di quattro o cinque anni possono ripetere parola per parola gli slogan pubblicitari uditi in televisione e imparare le frasi ripetute in certi programmi, certamente sono in grado di imparare i princìpi biblici. Un bambino di quattro anni sa già indicare le oltre ottanta illustrazioni della pubblicazione biblica della Società Torre di Guardia, Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, e dire che cosa rappresenta ogni figura o quale racconto è in relazione con ogni personaggio. Pensate quale ammaestramento riceve questo fanciullo e pensate anche quali benefici ne traggono i genitori. Perché? Perché essi devono studiare diligentemente la Bibbia per preparare studi edificanti da tenere coi figli. Quale sarà il risultato? Ricordate ciò che dice Proverbi 22:6 (VR): “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne dipartirà”.
12. Perché i genitori dovrebbero interessarsi di dare il buon esempio riguardo all’adorazione?
12 I genitori devono anche procurare che la famiglia si raduni regolarmente nel locale luogo di adorazione. I bambini sono imitatori nati. Genitori, date ai vostri bambini dei buoni esempi da seguire? O vi aspettate che vadano alle adunanze mentre voi state a casa a guardare il televisore o a fare qualche faccenda domestica? Ricordate pure che avete la responsabilità di dare il buon esempio nel fare commenti a queste adunanze, affinché i vostri figli imparino fin da piccoli che ciò non solo è giusto ma anche atteso. — Ebr. 10:24, 25.
13. (a) Quanto è importante prestare adeguata cura e attenzione alla propria famiglia? (b) Quali scritture indicano che la salvezza della famiglia dovrebbe essere la cosa di maggior interesse per i genitori?
13 E quando si tratta di ammaestrare i piccoli fanciulli, di indirizzarli sulla via della salvezza, è il momento in cui forse è messa più a dura prova l’abilità di insegnare dei genitori. Benché molti riescano ad ammaestrare altri, quali risultati ottenete coi vostri figli? Spesso i genitori cristiani sono così assorti nell’indicare la via della salvezza ad altri che non prestano adeguata cura e attenzione alla propria famiglia. Ricordate che la via della salvezza comincia dalla propria cerchia familiare. Aver cura della famiglia e ammaestrarla è un principio divino. Paolo scrisse a Timoteo: “Se uno non pensa ai suoi, e specialmente a quelli di casa, ha rinnegato la fede, ed è peggiore d’un infedele”. A questo proposito Paolo scrisse anche: “Medita queste cose, vivi in esse, affinché il tuo progresso sia palese a tutti. Attendi a te e all’insegnamento e persevera in queste cose, perché facendo così tu salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”. (1 Tim. 5:8; 4:15, 16, Ti) Genitori, volete ‘salvare’ i vostri figli? I figli così ammaestrati possono essere aiutati ad addestrare altri, come scrisse pure Paolo a Timoteo, in 2 Timoteo 2:1, 2 (Na): “Tu dunque, o figlio mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù, e quanto hai udito da me alla presenza di molti testimoni, confidalo a uomini fidati, capaci di insegnarlo ad altri”. Questo ammaestramento, cominciato su un piano familiare, si amplierà e si estenderà, provvedendo un numero sempre crescente di ministri qualificati per diffondere questa buona notizia del Regno. — Matt. 24:14.
14. Come si possono ammaestrare i figli in merito ai princìpi fondamentali del ministero cristiano? Con quali risultati?
14 Dall’esperienza molti genitori hanno appreso che il miglior modo di addestrare i figli nel ministero cristiano è quello di farli cominciare ad andare di casa in casa a distribuire le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! (Atti 20:20) Questa è un’opera salutare, in cui i fanciulli possono impegnarsi facilmente e che produce in genere buoni risultati, permettendo alle persone sincere di acquistare conoscenza in merito al regno di Dio. Genitori, aiutate i vostri figli a conoscere qualche punto da menzionare in ogni rivista, affinché le loro presentazioni siano efficaci ed istruttive? In effetti, insegnare ai figli è la principale responsabilità dei genitori, ed entrambi dovrebbero assumersela in pieno. L’ammaestramento e l’addestramento impartito dai genitori porta la famiglia alla maturità. — Efes. 4:13, 14.
15. (a) Spiegate qual è la responsabilità dei genitori relativamente all’applicazione dei princìpi biblici. (b) Come si dovrebbe impartire la disciplina?
15 Tuttavia, c’è una bella differenza tra il conoscere semplicemente alcuni princìpi biblici e capire quando e come applicarli. Ciò è particolarmente vero nel caso dei bambini. I genitori saggi se ne renderanno quindi conto e aiuteranno continuamente i figli a capire la ragione delle cose. Ad esempio, si può dire a un bambino di non rubare. Ciò non significa gran che per un fanciullo che non ha alcuna cognizione dei diritti di proprietà e che vede qualcosa che gli piace. In tal caso il genitore si metterà con calma a spiegare in termini semplici che cos’è il furto, che esso ebbe inizio con Satana e che, siccome non vogliamo assomigliargli e nemmeno finire come lui, non vorremo fare ciò che ebbe origine da lui. (Isa. 14:12-15) Inoltre, quando viene commessa qualche cattiva azione e si deve impartire la disciplina, ciò dovrebbe essere fatto amorevolmente e secondo le particolari necessità di quel bambino. Ad alcuni basta una parola per capire. Altri hanno bisogno di una più severa disciplina e di una buona e vigorosa sculacciata. Altri ancora saranno meglio disciplinati se saranno privati di qualcosa che hanno molto a cuore. I genitori saggi impareranno qual è il rimedio migliore e lo somministreranno nelle giuste dosi e nei momenti opportuni. — Prov. 23:13, 14.
16. (a) In che modo i genitori dovrebbero considerare le parole di Paolo in 1 Corinzi 15:33? (b) In che modo i genitori cristiani possono guidare con successo i loro figli durante gli anni della scuola?
16 Un altro particolare degno di nota è che questo è il tempo della fine, secondo la Bibbia. (2 Tim. 3:1-5) Perciò, i genitori saggi daranno ascolto al consiglio dell’apostolo Paolo in 1 Corinzi 15:33 (VR): “Non v’ingannate: Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi”. Genitori, proteggete i vostri figli dalle cattive compagnie e da un’errata mentalità. Quando i fanciulli cominciano a frequentare la scuola, molti genitori notano un cambiamento nella mentalità e nelle attitudini dei figli. Alcuni sono più difficili da trattare a motivo dell’ambiente in cui vengono a trovarsi. Altri sono così occupati nello studio, che trovano poco tempo o quasi nulla da dedicare agli studi scritturali, all’attività di ministero e alle occupazioni familiari. Questo è il tempo in cui occorre un’equilibrata direttiva da parte dei genitori. Gli anni della scuola possono essere anni costruttivi ma nello stesso tempo, mancando il dovuto ammaestramento e la guida dei genitori, possono essere anni difficili.
17. Come dovrebbero essere considerate le attività extrascolastiche dai genitori e dai figli?
17 Ad esempio, un caso nel quale la maggioranza dei ragazzi necessitano d’aiuto riguarda le attività extrascolastiche. Gli sport e altre attività possono far sciupare tempo e privare d’equilibrio il proprio modo di pensare. Paolo scrisse a Timoteo: “Esercitati nella pietà, perché l’esercizio è utile a poco, mentre la pietà è utile a tutto, avendo la promessa della vita presente e della futura. Questo è certo e degno di essere accolto da tutti. Noi lavoriamo, infatti, e combattiamo, perché riponiamo la speranza nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, in primo luogo dei fedeli”. (1 Tim. 4:7-10, Na) I genitori cristiani aiuteranno dunque i figli a considerare la scuola nella sua giusta prospettiva, cioè come un mezzo per ricevere l’istruzione necessaria. I fanciulli della società del Nuovo Mondo sono guardati come esempi e dovrebbero sforzarsi di avere delle buone medie scolastiche, poiché questo è di per se stesso una lode e una testimonianza. Anche alla loro condotta si dovrebbe badare gelosamente, per timore che sia recato biasimo sul nome e sull’organizzazione di Geova.
18. Che cos’è la ricreazione, e come si può avere un punto di vista equilibrato della ricreazione nella famiglia?
18 A questo punto è bene considerare il soggetto della ricreazione. Che cos’è la ricreazione e quali aspetti può assumere? Ricreazione significa in genere ricreare o ristorare le forze e lo spirito dopo la fatica; è un passatempo o divertimento. In sostanza, è un cambiamento di ritmo, e pare che la ricreazione sia un elemento indispensabile per una vita equilibrata. Il genere di ricreazione da scegliere sarà deciso dal cristiano in base alla sua coscienza addestrata. (2 Cor. 1:12) Per alcuni potrebbe essere ricreazione la partecipazione a qualche gioco. Altri ritengono che la lettura, una passeggiata o una gita nei boschi o forse anche un hobby possa andar bene. Ciò che conta è di non lasciare che divenga la cosa principale della propria vita ma, invece, si dovrebbe tenere al suo posto, mettendo in rilievo la cosa più importante, cioè la predicazione della buona notizia del Regno. È tuttavia indispensabile che i genitori trascorrano un po’ di tempo divertendosi coi figli; e a questo proposito è stato detto: “Difficilmente un ragazzo sarebbe un problema se solo suo padre, quando va in cerca di vermi per pescare, lo portasse con sé, affidandogli qualche piccolo compito”. Indipendentemente dal genere di ricreazione, finché essa è salutare e non viola i princìpi cristiani, i suoi buoni effetti saranno apprezzati dai cristiani equilibrati.
19. (a) Contro che cosa i genitori dovrebbero fortificare i figli? Spiegate. (b) In che modo indicò Paolo che i cristiani avrebbero sofferto?
19 Un altro elemento che i genitori cristiani dovrebbero esaminare attentamente è il fatto che i giovani devono essere rafforzati per resistere alle beffe. I fanciulli, ancora più che gli adulti, desiderano essere apprezzati. È noto che alcuni fanciulli rubavano solo per avere il denaro necessario per vestirsi meglio o andare a divertirsi con gli amici. Per altri è difficile resistere alla pressione esercitata su di essi a motivo della determinazione che prendono quando sorgono certe contese. In tal caso sarebbe opportuno spiegare con pazienza e amore che il modo di vivere cristiano è superiore e segue la norma stabilita da Cristo Gesù. Lo stesso apostolo Paolo disse: “Tutti coloro che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati”. Quindi i fanciulli cristiani soffriranno o saranno disprezzati perché non partecipano a sfrenati trattenimenti, non si pettinano in modo diverso, non adottano certe mode nel vestire e non vanno in giro guidando l’automobile ad una pazzesca velocità. È male essere disprezzati? No! Le lodi di Geova sono meglio della popolarità, e la virtù è più desiderabile del vizio. — 2 Tim. 3:12, Na.
20. Quale consiglio scritturale viene dato per evitare le cattive compagnie?
20 Inoltre, è male che i genitori diano ai figli chiari ma amorevoli consigli, additando le trappole che vi sono nel dare appuntamenti a quelli che non hanno la loro fede o nello stare altrimenti in loro compagnia? No! I genitori saggi comprenderanno che in Deuteronomio 7:3 (VR) Geova comanda: “Non t’imparenterai con loro, non darai le tue figliuole ai loro figliuoli e non prenderai le loro figliuole per i tuoi figliuoli”. Anche l’apostolo Paolo asserì: ‘Sposatevi solo nel Signore’. (1 Cor. 7:39) Non si può trascurare questo comando divino e sperare di ottenere il beneplacito di Geova. Genitori, avete la seria responsabilità di guidare i vostri figli sulla via giusta, con la prospettiva di contrarre un matrimonio onorevole e approvato scritturalmente.
21. Perché la congregazione cristiana può giustamente aspettarsi dei buoni esempi dai padri cristiani?
21 Ancora, parlando dei padri cristiani che sarebbero stati qualificati quali sorveglianti e assistenti di ministero, Paolo scrisse a Timoteo: Egli dev’essere un uomo “che sappia dirigere bene la sua casa, tenere i suoi figli sottomessi e in perfetta onestà; perché se uno non sa dirigere bene la propria famiglia, come potrà avere cura della Chiesa di Dio?” (1 Tim. 3:1-7, Na) La congregazione cristiana può dunque giustamente aspettarsi che i sorveglianti e gli assistenti di ministero abbiano delle famiglie esemplari. I padri cristiani che non danno tale esempio difficilmente potranno ricevere l’incarico di sorvegliante.