Quanto presto si deve cominciare a insegnare ai figli
1. Quale attitudine verso l’istruzione in tenera età ha incoraggiato la teoria dell’evoluzione?
MA QUANTO presto è “abbastanza presto” per cominciare a insegnare ai figli? Molti pensano che i primi anni di vita siano solo cose di ordinaria amministrazione e che il bambino passi più o meno automaticamente per certi “stadi”, e che quanto accade in quei primi anni non influisca troppo sulla sua vita successiva. Difficilmente potrebbero sbagliare di più. Ora si riconosce che molto di questa idea divenne popolare mediante la teoria dell’evoluzione proposta da Darwin. Argomentando contro questa idea, il libro Pre-School Education Today mostra a che cosa essa conduca. Alla pagina 30 leggiamo: “Così, ogni qualvolta il piccolo Gianni fa qualche cosa di ‘cattivo’, la condotta [è] spiegata notando che è solo uno stadio che egli attraversa. Inoltre, seguendo la parabola [di un evoluzionista] della coda del girino — in cui le zampe posteriori non si sviluppano se la coda è amputata — l’indesiderata condotta di Gianni non dev’essere ostacolata, altrimenti non comparirà qualche desiderabile caratteristica futura”. Ora, seguirete tale idea evoluzionistica nell’ammaestramento di vostro figlio o sarete guidati dalla Parola di Dio?
2, 3. (a) Come ci insegna la Bibbia a considerare i primi anni della vita di un bambino? (b) Secondo quanto indica Marco 10:15, quando dovrebbe cominciare l’addestramento religioso di un bambino?
2 Esattamente al contrario di tale idea, la Bibbia mostra che quei primi anni sono preziosi, essenziali, critici e non dovrebbero essere sciupati dai genitori. Ricordate che Gesù Cristo disse: “Chi non riceve il regno di Dio come un fanciullino non vi entrerà affatto”. (Mar. 10:15) La parola greca per “fanciullino” è pai·diʹon. Si può usare per un dodicenne, come in Marco 5:40-42, che si riferisce a una ragazza risuscitata da Gesù; ma si può anche applicare a un bambino neonato, come quando si usa circa il bambino Gesù al tempo in cui fu visitato dai pastori. — Luca 2:17.
3 In vista della dichiarazione di Gesù, com’è stolto aspettare che un bambino superi gli anni della sua fanciullezza per cominciare a pensare seriamente di impartirgli l’essenziale istruzione scritturale! Infatti, allora il genitore dovrebbe dire: ‘Ora che non sei più un fanciulletto, ecco, semplicemente “torna indietro” e divieni di nuovo come un fanciullino così che ti si possano insegnare le verità intorno al regno di Dio e tu le possa accettare’. Perché non insegnare al fanciullo mentre ha ancora quelle preziose qualità di un fanciullino? Perché far passare l’aureo periodo dell’opportunità quando tuo figlio o tua figlia è un fanciullino, umile, plasmabile, volenteroso, perfino desideroso di imparare? Quando dovreste dunque incominciare a educare il vostro bambino per la vita nel favore di Dio? Dalla nascita in poi, non c’è tempo da perdere!
4. Fino a che punto si sviluppa il cervello di un bambino nei primi due anni di vita?
4 È questo pratico? È realistico? Lo è certissimamente. Si ammette che un bambino neonato può respirare, digerire cibo, sentire, piangere, sbadigliare e dormire, ma non molto di più. Tuttavia, già dopo alcuni giorni o settimane la sua mente comincia a ricevere impressioni. La sua intelligenza comincia già a funzionare. Forse uno dei più grandi errori che i genitori possano fare è quello di sottovalutare l’intelligenza dei bambini durante questi primi anni. Alla nascita il cervello di un bambino pesa solo un quarto del peso che raggiunge nell’età adulta. Ma sapevate che in soli due anni il cervello cresce così rapidamente che giunge ai tre quarti del suo peso da adulto?
5. (a) Quali interessanti commenti hanno fatto i ricercatori circa la crescita dell’intelligenza di un bambino? (b) Illustrate la capacità intellettuale che hanno i bambini.
5 Anche l’intelligenza del bambino cresce. I ricercatori credono che l’intelligenza del bambino cresca tanto durante i suoi primi quattro anni quanto durante i successivi tredici anni. Alcuni dicono che “i concetti che il bambino impara prima del suo quinto compleanno sono fra i più difficili che mai incontrerà”. Uno di questi concetti appresi è il linguaggio, che un’altra fonte considera come “probabilmente la più difficile impresa intellettuale che un essere umano sia mai chiamato a compiere”. Se ne dubitate, solo cercate d’imparare una nuova lingua. In breve tempo vi renderete conto di quale meravigliosa impresa intellettuale il vostro bambino compie quando impara a parlare. E ricordate che, quando intraprendete lo studio di una nuova lingua, già conoscete un idioma e sapete come l’idioma opera. Il vostro bambino non lo sa. Pensate, poi, ai bambini i cui genitori sono di diversa nazionalità o che abitano in zone bilingui. Di frequente all’età di soli quattro o cinque anni, questi bambini conversano facilmente non solo in una lingua, ma in due, e spesso senza accento! È ovvio che l’intelligenza c’è. I fanciulletti hanno una sorprendente capacità d’apprendere, ma tale capacità dev’essere usata, sviluppata e guidata. Ha bisogno del vostro aiuto; dipende molto da voi.
6. (a) Che cosa merita anche più attenzione dello sviluppo mentale del bambino? (b) A questo riguardo, che cosa avviene nel primo anno?
6 Come veri discepoli, però, non vi dovreste preoccupare solo della mente e dello sviluppo intellettuale di vostro figlio. Dovreste preoccuparvi molto di più del cuore e dello sviluppo del cuore di vostro figlio, provvedendo la giusta motivazione. (Prov. 4:23) Alla nascita il cuore del bambino è relativamente grande, ma sapevate che durante il primo anno diventa due volte più grande? In seguito cresce più lentamente. Già in quel primo anno si cominciano a formare abitudini. Durante quell’anno il bambino comincia a mostrare la sua volontà, o la sua mancanza di volontà, in risposta alle richieste degli adulti. Sappiamo che l’ubbidienza è forse la più basilare di tutte le esigenze per ottenere il favore di Dio. Può significare la differenza fra la vita e la morte. Com’è importante, dunque, cominciare a plasmare il vostro bambino sin dalla nascita. — Eccl. 12:13; Ger. 7:23.
7. (a) In quanto alla formazione della personalità, che cosa dicono i ricercatori? (b) Che cosa indica che molte madri non lo comprendono?
7 A conferma di ciò vi è un articolo del Science Digest del marzo 1969. Secondo il dott. Marvin Ack, gli studi indicano che la “maggior parte della personalità dell’individuo si stabilisce prima dell’inizio della scuola. Certo, comunemente si sa che prima della scuola i bambini sono estremamente impressionabili e malleabili”. “Comunque”, egli dice, “abbiamo scoperto che ciò che hanno incontrato nella loro infanzia in quanto ad attitudini ed esperienze spesso stabilisce modelli di comportamento durevoli e a volte immutabili”. Significa questo che dopo i cinque anni d’età tali modelli non si possano cambiare? “No”, dice un altro ricercatore. “Il fanciullo rimane molto malleabile durante i suoi primi sette anni, ma più aspettate, più radicalmente dovete cambiare il suo ambiente, e le probabilità di cambiamento divengono un po’ minori a ciascun successivo anno”. Non tutti i genitori comprendono questo fatto. Nei soli Stati Uniti circa quattro milioni di bambini di età prescolastica hanno madri che lavorano fuori della famiglia. Forse alcune madri sono costrette a far questo. Ma evidentemente molte suppongono che ci sia poco che durante quegli anni esse possano in ogni modo insegnare ai loro figli. Quale tragico errore!
8. Spiegate come l’ambiente domestico influisce in bene o in male sul bambino.
8 L’ambiente che provvedete al vostro bambino durante quei primi anni ha una parte grandissima nel processo di formazione. Non si tratta solo della specie di casa in cui abitate, ma si tratta della specie di famiglia che formate in quella casa. È essa pulita, linda, ordinata? È la famiglia pacifica, senza liti, grida, ira? Siete genitori rispettosi l’uno verso l’altro? Se no, potete ragionevolmente attendervi che il vostro bambino sia diverso e vi mostri rispetto? Ammettete voi genitori gli errori? Se un ragazzo non ode mai suo padre o sua madre esprimere umiltà, come può l’umiltà essere la sua norma? C’è anche questo pericolo: Se i genitori danno l’idea che essi non sbaglino mai, il figlio può pensare di poter fare qualsiasi cosa che essi fanno con la sicurezza che sia sempre giusto. Se i genitori dicono quelle che possono considerare “piccole” bugie, forse a un vicino o a un esattore delle tasse, il figlio penserà di poter dire le sue proprie “piccole” bugie. E se i genitori non sono d’accordo sulle cose inerenti alla disciplina del figlio, o se pronunciano sempre avvertimenti ma di rado li adempiono, il figlio presto lo noterà e il suo rispetto per le norme che stabiliscono rapidamente si indebolirà. Non ne dubitate mai, nella tenera mente del fanciullo queste cose fanno impressioni forti, quasi indelebili. La naturale innocenza e l’innato senso di onestà e giustizia del bambino riceveranno inevitabilmente dei colpi col proseguire della vita. Ma, fate in modo che quei colpi non vengano da voi.
USIAMO LA BIBBIA STESSA, “DALL’INFANZIA”
9. Perché l’uso stesso della Bibbia è importante per educare i figli, e quanto presto si dovrebbe cominciare?
9 Per quanto sia essenziale, comunque, l’esempio non basta. Il bambino ha bisogno di sapere perché i suoi genitori si attengono alle norme che stabiliscono e perché richiedono che egli si attenga alla stessa disciplina. Questo significa usare la Bibbia, e, di nuovo, questo dovrebbe farsi dall’infanzia. A Timoteo, l’apostolo Paolo scrisse: “Tu, comunque, rimani nelle cose che hai imparate e sei stato persuaso a credere, sapendo da quali persone le hai imparate e che dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù”. — 2 Tim. 3:14, 15.
10. La parola greca che Paolo usò lì significa realmente “infanzia” o si riferisce semplicemente alla ‘fanciullezza’?
10 La parola greca breʹphos, che Paolo qui usa, significa in effetti un semplice bambino? Sì. Infatti, è generalmente usata per un nascituro, come in Luca 1:41, 44, dove, relativamente alla visita di Maria a Elisabetta, il racconto dice che ‘il bambino saltò nel seno di Elisabetta’ quando Elisabetta udì il saluto di Maria. Ma breʹphos può anche significare un bambino neonato, come quando è usato in Atti 7:19, 20 circa il bambino Mosè di tre mesi. Paolo non dice quindi che Timoteo avesse conosciuto gli scritti sacri semplicemente dalla sua ‘giovinezza’ o dalla sua ‘fanciullezza’, ma dice che in effetti li conobbe dall’infanzia. Come poté avvenire questo?
11. Come poteva Timoteo conoscere le Scritture dall’“infanzia”?
11 Ebbene, Paolo diceva evidentemente che, non importa a quando potesse risalire la memoria di Timoteo, egli non avrebbe potuto ricordare un tempo in cui non ricevesse istruzione dalla madre e dalla nonna nell’ispirata Parola di Dio. (2 Tim. 1:5) I primi ricordi della consapevole infanzia di Timoteo comprendevano le memorie degli scritti sacri e dei loro insegnamenti. Timoteo poté dire a Geova come disse Davide in Salmo 22:10: “Dal ventre di mia madre sei stato il mio Dio”. Potrà vostro figlio dir questo? Ciò che fecero la madre e la nonna di Timoteo, oggi potete farlo voi genitori e potete propriamente sperare in eccellenti risultati, come nel caso di Timoteo.
12. (a) Chi deve impartire l’istruzione nella casa? (b) Perché è importante dedicare tempo ai propri figli, prestando loro attenzione personale?
12 Il padre di Timoteo non era cristiano. Ma i padri cristiani non lasceranno l’istruzione dei loro figli solo alla loro moglie. Se faranno questo ne pagheranno le conseguenze in diminuito rispetto da parte dei loro figli. Il consiglio dell’apostolo in Efesini 6:4 (NW) dice: “E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. Un modo di irritare un figlio è quello di negargli l’attenzione che i figli naturalmente bramano, mediante cui prosperano dall’infanzia in poi. Non è forse vero che, se mostrate qualche interesse a un bambino, presto quella piccola bocca si aprirà in un largo sorriso (forse mostrando solo un dentino), mentre qualche semplice atto di attenzione del padre o della madre può generare una risatina o gorgoglii di allegrezza? Anche i bambini più grandi bramano che i propri genitori s’interessino in loro. Essi possono perfino comportarsi male come mezzo per ottenerlo. Sì, uno dei più eccellenti doni che voi genitori potete fare ai vostri figli di qualsiasi età è un po’ del vostro tempo, della vostra attenzione, del vostro interesse personale. Il semplice comando o la semplice riprovazione non basta; tale disciplina da sola può suscitare irritazione. Il bambino vuole e ha bisogno che voi vi mettiate a sedere con lui, che troviate il tempo di spiegare i ‘perché’ e i ‘percome’, non solo i ‘fa questo’ e ‘non fare quello’. Fate in modo che abbiano questo aiuto, perché è la cosa amorevole da fare.
13. Che cosa si guadagna quando i genitori prendono il tempo di spiegare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato dal punto di vista della Bibbia?
13 Pensate a ciò che guadagnate prendendo il tempo di istruire i vostri figli nella Parola di Dio. Senza ciò, i fanciullini possono pensare che questa ubbidienza sia solo qualche cosa che dicono i loro genitori con tante parole: ‘Guarda, noi eravamo qui prima di te e siamo più grandi e più forti di te, perciò quello che diciamo bisogna farlo!’ Ma quando i genitori prendono il tempo di spiegare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato dal punto di vista della Bibbia, i figli apprezzano che i loro genitori non esprimono solo la loro idea. È ciò che dice il loro Creatore; è la sua volontà. Questo dà forza al consiglio dei genitori in un modo che non si può paragonare a nessun’altra cosa, facendo scendere le parole nel profondo della mente e del cuore del figlio. Per di più, è anche una meravigliosa fonte di ulteriore forza per i figli. Permette loro di afferrare fermamente i giusti princìpi quando cominciano ad apparire nella loro giovane vita momenti difficili. I vostri figli potranno amarvi e rispettarvi grandemente come loro genitori. Ciò nondimeno, dovete per certo capire che il rispetto e l’amore verso Dio serviranno loro molto di più nei tempi di tentazione e crisi. — Sal. 119:109-111; Prov. 6:20-22.
INSEGNAMENTO CHE TOCCA IL CUORE
14. (a) Perché i bambini fanno tante domande, e che cosa può accadere se i bambini si accorgono che le loro domande non fanno altro che annoiare? (b) Fino a che punto Geova disse agli Israeliti di prestare attenzione ai loro figli?
14 Naturalmente, una volta che i fanciulletti hanno imparato a parlare sembra che divengano una fabbrica di domande con produzione in serie. Ma, ricordate che le domande sono i più potenti strumenti per imparare che i fanciulletti abbiano. Se le domande di un fanciullo son messe da parte, o incontrano orecchi sordi, egli può alla fine smettere di farle. Ma in questo modo i genitori rischiano di cominciare a interrompere le linee di comunicazione. Di nuovo, ciò che i vostri figli vogliono e ciò che occorre loro è un po’ del vostro tempo. Il vostro Creatore dice che lo dovreste dar loro in quantità. Geova disse agli Israeliti: “Queste parole che oggi ti comando devono essere nel tuo cuore; e le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi”. Presti a tuo figlio questa specie di attenzione? — Deut. 6:6, 7.
15. Perché è utile incoraggiare i figli a fare domande nei periodi di studio?
15 Mentre studiate la Parola di Dio con i vostri figli, vorrete che abbiano la Parola di Dio non solo nella loro testa, ma anche ‘nel loro cuore’. In vista di ciò, incoraggiate le loro domande. Incoraggiateli a esprimersi. Fateli parlare, scoprendo ciò che pensano, come si sentono, che cosa c’è nel loro cuore.
16. Qual è il duplice scopo delle domande che si trovano nel materiale di studio provveduto dalla Società Torre di Guardia perché i genitori lo usino con i loro figli?
16 Nel materiale di studio che la Società Torre di Guardia ha provveduto ai genitori da usare con i loro figli, ci sono in genere alcune domande ben situate. Esse servono a stimolare la conversazione. Ricordate che ai bambini piace partecipare. Senza questa partecipazione il bambino perde presto l’interesse. Queste domande aiuteranno a mantenere vivo l’interesse se vi soffermate e lasciate che vostro figlio si esprima. Ma di maggiore importanza è che queste domande vi aiuteranno a conoscere ciò che è nella mente e nel cuore di vostro figlio.
17. In che modo la lettura personale è utile al bambino, ma perché non dovrebbe completamente sostituire la lettura fatta insieme ai genitori?
17 Col tempo vostro figlio sarà in grado di leggere gli articoli da sé. Incoraggiatelo a far questo. Più leggerà le sane informazioni della Parola di Dio, più i suoi buoni consigli si imprimeranno nella sua mente e nel suo cuore. Ma, per rafforzare i legami di affetto e rispetto fra voi genitori e vostro figlio, non mancate di leggere regolarmente insieme tali informazioni.
18. Per quanto riguarda la durata dei periodi di studio, che cosa si dovrebbe considerare?
18 Per toccare il cuore, rendete il tempo dello studio piacevole, non una prova. I bambini piccoli non sono in grado di concentrarsi per lunghi periodi di tempo. Anche nel gioco, si stancano presto di un gioco e ne cercano un altro, sebbene possano presto tornare a quello che hanno appena lasciato. Per natura, i bambini cambiano frequentemente interesse; dopo un po’ la loro piccola mente fa come se si chiudesse per volgersi altrove. Quando giungono a questo punto, si conclude poco cercando di forzare l’interesse. Non vi preoccupate se vostro figlio non afferra tutti i punti la prima volta. Quei punti potranno essere messi in risalto in successive occasioni.
19. (a) Che valore ha l’entusiasmo dei genitori nei periodi di studio familiare? (b) In che modo la lode influisce sul progresso del bambino?
19 Una cosa essenziale che il genitore deve mostrare per avere successo quando studia con i figli è l’entusiasmo. Forse non siete un tipo portato alle dimostrazioni o vivace. Ma almeno potete mostrare che realmente provate gioia e piacere studiando con vostro figlio. Siate come il padre di Proverbi 23:15, 16 che dice: “Figlio mio, se il tuo cuore è divenuto saggio, il mio cuore si rallegrerà, pure il mio. E i miei reni esulteranno quando le tue labbra parleranno di rettitudine”. Mostrate tale gioia. E in ogni modo, lodate, incoraggiate e approvate vostro figlio o vostra figlia ogni qualvolta avrà agito bene, imparando e applicando le verità della Parola di Dio. Questo gli scalderà il cuore e lo aiuterà a mantenerlo sensibile ai consigli della Parola di Dio.
20. (a) Che cosa può aiutarvi a edificare in vostro figlio l’amore verso Geova? (b) Perché questo è molto importante?
20 Vorrete edificare nel loro cuore l’amore verso Dio. Assicuratevi, dunque, che Dio e il suo Figlio non siano considerati solo sotto un aspetto negativo, sempre associato ai “fa questo” e “non fare quello”. Aiutate vostro figlio ad apprezzare la bontà, la benignità e la generosità di Dio. Allora edificherete veramente l’amore verso Dio nel cuore di vostro figlio. Come scrive l’apostolo Giovanni: “Amiamo, perché [Dio] per primo amò noi”. (1 Giov. 4:19) È molto importante che vostro figlio senta di voler servire Dio per amore, non semplicemente che sappia di doverlo servire. (Sal. 110:3; 112:1) Se la base non è l’amore, il servizio del fanciullo non diverrà mai una cosa durevole o rimuneratrice. Dando enfasi alle cose che la richiedono — alla bontà e alla misericordia di Dio — vostro figlio potrà imparare a confidare in Dio, a pregarLo, fiduciosamente, con quel perfetto amore che “caccia via il timore”.— 1 Giov. 4:17, 18.
21. Per di più, se i bambini devono divenire veri discepoli di Gesù, che cosa devono imparare circa i loro rapporti con altri?
21 Insieme all’amore verso Dio c’è l’amore verso il prossimo. I fanciullini hanno un’innocenza affascinante, dilettevole, che intenerisce. Ma non dura per sempre, non è vero? Essa svanisce e la vita del fanciullo continua. Che cosa sostituirà quell’innocenza infantile? Potete aiutare vostro figlio non solo ad esser pulito e lindo, ma anche ad essere rispettoso verso tutti, a mostrarsi riguardoso, benigno, soccorrevole verso altri. Queste sono qualità assai più attraenti della semplice fanciullaggine. La Bibbia, incluse le parole del grande Insegnante, vi aiuterà a insegnare ai vostri figli quanto sono essenziali queste qualità. (Luca 6:31; 1 Giov. 4:20, 21) Con tale sapienza, e con vero amore verso i vostri figli, potrete aiutarli a divenire veri discepoli del Figlio di Dio.
POTETE IMPARARE, ANCHE ORA
22. In che modo alcuni che nella fanciullezza non ricevettero il migliore addestramento cercano di scusare la loro condotta?
22 Benché qui sia stato detto molto in quanto ad aiutare i figli a imparare dal grande Insegnante, questo apprendimento non si limita ai giorni della nostra fanciullezza, non è vero? Alcuni di voi giovani uomini e donne che non siete sposati e alcuni di voi che siete sposati potete pensare che i vostri genitori non vi abbiano dato tutto l’aiuto di cui avevate bisogno ai giorni della vostra fanciullezza. Potete vedere ora il valore di alcune cose che avrebbero potuto insegnarvi ma non ve le insegnarono, forse perché non erano allora discepoli del grande Insegnante o semplicemente perché non apprezzavano pienamente la necessità di studiare con voi e di darvi regolare aiuto. Vi servirete ora di questo come di una scusa per tenere una condotta non conforme alle norme bibliche? Quando si richiamano alla vostra attenzione alcune maniere sbagliate, dite: ‘Non dare la colpa a me. Dà la colpa ai miei genitori. Io sono stato allevato così. Non posso farci niente’? È questo un ragionamento assennato?
23. Quali moderni esempi mostrano che chiunque può mettere la propria vita in armonia con gli insegnamenti di Gesù se realmente vuole farlo?
23 Quando leggiamo racconti ne La Torre di Guardia e nell’Annuario dei Testimoni di Geova (inglese), apprendiamo che ci sono persone, uomini e donne, che a volte si trovarono nei peggiori ambienti, tuttavia fecero un cambiamento. La Parola di Dio mostra che persone di ogni sorta, persone che hanno praticato cose vili, possono cambiare e hanno fatto un cambiamento divenendo veri discepoli del Figlio di Dio. Voi non trarrete profitto dando per tutta la vita la colpa ai vostri genitori per ciò che non fecero. Avete ora la piena opportunità di imparare dal grande Insegnante, ed egli può aiutarvi a rinnovare la vostra personalità per conformarla alla sua, a rinnovare la vostra mente, cambiando le abitudini errate e acquistando un cuore puro e uno spirito nuovo. (Sal. 51:10) Solo sorge la domanda: Volete realmente far questo?
24. Quale aiuto ha provveduto Dio a quelli che realmente vogliono fare i cambiamenti necessari per ottenere la vita eterna?
24 La sapienza che potete ricevere dal Figlio di Dio è ampia per risolvere qualsiasi vostro problema e lo spirito di Dio è abbastanza potente da aiutarvi a superare precedenti sfavorevoli, abitudini radicate ed errati modi di pensare e agire. Ricordate che ‘chi trova la sapienza per certo troverà la vita, ma chi perde la sapienza fa violenza alla sua anima’. Mostrate di amare la vita, non la morte, cercando quella sapienza con tutto il vostro cuore. Continuate ogni giorno a imparare dal grande Insegnante.
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Nel primo anno il cuore di un bambino diventa due volte più grande; in due anni il cervello giunge ai tre quarti del suo peso da adulto. Il debito addestramento a quel tempo ha notevole effetto sulla vita in seguito. Usate bene quegli anni per educare vostro figlio?
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La Parola di Dio rende chiaro che i bambini si possono profittevolmente ammaestrare “dall’infanzia” intorno al Creatore e alle sue opere