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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1981 | 15 marzo
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144.000 generati dallo spirito è ora molto più vicino alle cose enunciate da Paolo ai versetti 22 e 23 che non quei cristiani ebrei del I secolo e di questo si rallegra con loro una grande folla di “altre pecore”. Oggi questa “grande folla” sta veramente camminando per fede, proprio come i fedeli uomini e donne dei tempi precristiani.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1981 | 15 marzo
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Domande dai lettori
● Mancare alle adunanze cristiane costituisce di per sé un peccato imperdonabile, visto che l’apostolo Paolo, in Ebrei 10:24-29, parla di questo peccato subito dopo aver trattato l’importanza delle adunanze?
Non prestare ascolto al comando di assistere alle adunanze cristiane è una cosa seria e può avere conseguenze disastrose per un servitore di Geova. Tuttavia commettere il peccato imperdonabile implica dell’altro.
Leggendo per intero il decimo capitolo di Ebrei siamo aiutati a comprendere la cosa. L’apostolo indica prima che i sacrifici sotto la Legge non provvedevano alcun perdono dei peccati, ma erano un’ombra di buone cose avvenire, incluso il sacrificio di Gesù Cristo. Geova provvide Gesù Cristo quale perfetto sacrificio per togliere i peccati. Questo è un provvedimento specifico del “nuovo patto”. L’apostolo incoraggia a ‘ritenere la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza vacillare’. (Ebr. 10:23) Come possiamo farlo? Egli addita la necessità di riunirsi regolarmente per incitarsi alle opere eccellenti, non prendendo l’abitudine, come fanno alcuni, di saltare le adunanze cristiane. Dobbiamo invece assistervi, ‘tanto più mentre vediamo avvicinarsi il giorno’. — V. 25.
È in questo contesto che l’apostolo continua dicendo: “Poiché se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma vi è una certa paurosa aspettazione del giudizio e vi è un’ardente gelosia che consumerà quelli in opposizione. Chi ha trascurato la legge di Mosè muore senza compassione, sulla testimonianza di due o tre. Di quanto più severa punizione pensate che sarà ritenuto degno chi avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà stimato come di valore comune il sangue del patto mediante il quale fu santificato”? — Ebr. 10:26-29.
Quindi la congiunzione “poiché” con cui inizia il versetto 26 non si riferisce solo all’esortazione di assistere alle adunanze cristiane, ma si ricollega a tutto ciò che è detto precedentemente. Si deve accettare la via della salvezza provveduta da Dio tramite Cristo e continuare ad apprezzare questo provvedimento, tenendo in mente che le adunanze cristiane sono uno dei mezzi provveduti da Geova per mantenerci forti nella fede e attivi nelle opere buone. Che le cose stiano così è ulteriormente confermato dalle parole dell’apostolo al versetto 29, dove mostra che la punizione attende chi “avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà stimato come di valore comune il sangue del patto mediante il quale fu santificato”.
Non dovremmo quindi isolare Ebrei 10:24, 25 dal contesto e affermare che il non assistere regolarmente alle adunanze sia ciò che intende l’apostolo quando parla di quelli che commettono il peccato imperdonabile. Naturalmente se una persona ha l’“abitudine” di saltare le adunanze, opera contro i suoi interessi spirituali e corre il serio pericolo di indebolirsi nella fede e divenire inattiva nelle opere cristiane. A sua volta questo potrebbe portarla a rinnegare effettivamente il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo o a non prenderlo seriamente, e a perdere così la vita eterna.
Il peccato menzionato in Ebrei 10:26-29 non è un peccato di cui ci si possa sinceramente pentire chiedendo misericordia a Dio tramite Gesù. Il peccatore ha effettivamente rinnegato il Figlio di Dio quale suo salvatore e stimato il suo sacrificio come di nessun valore espiatorio. — Confronta Ebrei 6:4-6.
Tale persona pecca contro l’accurata conoscenza e l’operato dello spirito santo di Dio, e non c’è alcuna possibilità che si penta e si avvalga del provvedimento di Dio per la salvezza tramite Cristo. Dio non ha reso disponibili altri mezzi per salvare tale deliberato peccatore.
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Programma di studioLa Torre di Guardia 1981 | 15 marzo
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Programma di studio
19 aprile: “Non siate ansiosi di alcuna cosa”. Pagina 13. Cantici: 21, 82.
26 aprile: “La pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. Pagina 17. Cantici: 67, 71.
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Qual è il rimedio per un mondo dilaniato dalla violenza?La Torre di Guardia 1981 | 15 marzo
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Qual è il rimedio per un mondo dilaniato dalla violenza?
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