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TassazioneAusiliario per capire la Bibbia
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ESATTORE DI TASSE). Tuttavia, sia Gesù Cristo che l’apostolo Paolo spiegarono che era giusto pagare le tasse a “Cesare” o alle “autorità superiori”. (Matt. 22:17-21; Rom. 13:1, 7; vedi CESARE [Dio e Cesare]). Fra i vari tipi di tasse menzionati nelle Scritture Greche Cristiane c’è il tèlos (tributo, tassa o imposta indiretta; Matt. 17:25; Rom. 13:7). Viene menzionato anche il kènsos (una tassa ‘pro capite’; Matt. 17:25; 22:17, 19; Mar. 12:14) e il phòros (termine lato che si pensa indicasse una tassa imposta su case, terre e persone; Luca 20:22; 23:2).
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TatuaggioAusiliario per capire la Bibbia
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Tatuaggio
Segno o disegno permanente prodotto sulla pelle mediante cicatrice o inserendo materia colorante sotto la pelle. Agli israeliti era vietato seguire questa pratica, che era senza dubbio comune presso altri popoli antichi. (Lev. 19:28) Per esempio gli egiziani a volte si tatuavano il nome o il simbolo delle loro divinità sul petto o sulle braccia. Osservando la legge di Geova di non sfigurare il proprio corpo, gli israeliti avrebbero dimostrato di essere diversi dalle altre nazioni. (Deut. 14:1, 2) La proibizione inoltre avrebbe inculcato in loro giusto rispetto per il corpo umano, creazione di Dio, che doveva essere usato per onorarlo. — Sal. 100:3; 139:13-16; Rom. 12:1.
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TeatroAusiliario per capire la Bibbia
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Teatro
Rappresentazioni drammatiche, tragedie, commedie, danze, esecuzioni musicali e spettacoli avevano luogo in quello che i greci chiamavano thèatron. Spesso vi venivano rappresentate scene immorali, evitate dai cristiani fedeli. (Efes. 5:3-5) Ma serviva anche per riunioni pubbliche d’altro genere.
A Efeso, quando l’argentiere Demetrio fomentò un tumulto contro Paolo e i suoi compagni di viaggio, quei missionari cristiani furono condotti nel teatro. L’apostolo era pronto a presentarsi al popolo ivi radunato, ma i discepoli e alcuni amichevoli commissari delle feste e dei giochi lo dissuasero. — Atti 19:23-31.
In Grecia si costruivano teatri dal V secolo a.E.V. in poi, e col tempo se ne costruirono in varie città importanti. I teatri greci quasi sempre di forma semicircolare erano costruiti sul pendio concavo di una collina. I sedili potevano essere di legno o di pietra. Erano suddivisi in sezioni e allineati in più file lungo il pendio. Al centro c’era l’orkhèstra (spazio circolare per la danza o il coro), dietro la quale c’era un palcoscenico rialzato con uno sfondo o skenè.
Rovine di teatri esistono a Efeso, Atene e Corinto. Il grande teatro rinvenuto a Efeso aveva sessantasei file di posti a sedere, e poteva accogliere circa 25.000 persone. L’acustica era, ed è tuttora, così buona che anche a bassa voce dal palcoscenico si può farsi udire con facilità fino all’ultima fila.
Il termine greco thèatron può indicare sia il luogo dove si svolgeva lo spettacolo che lo “spettacolo teatrale” stesso. Paolo scriveva: “Mi sembra che Dio abbia messo in mostra noi apostoli per ultimi come uomini riservati alla morte, perché siamo divenuti uno spettacolo teatrale [thèatron] per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”. (I Cor. 4:9) Paolo alludeva in tal modo all’abituale conclusione dei ludi gladiatorii romani nell’arena dell’anfiteatro, quando alcuni partecipanti si presentavano nudi e indifesi per andare incontro a una carneficina e morte sicura.
I greci e i romani avevano la consuetudine di far sfilare per il teatro i criminali condannati a morte, che subivano gli scherni delle folle radunate. Paolo scrivendo ai cristiani ebrei fece a quanto pare riferimento a questa usanza. Benché non ci siano prove che quei cristiani avessero subìto un trattamento del genere, essi avevano sopportato sofferenze simili. E l’apostolo li esortò: “Richiamate alla memoria quei primi giorni nei quali, dopo essere stati illuminati, avete dovuto sopportare una grande e penosa lotta, ora esposti pubblicamente a insulti e tribolazioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo”. — Ebr. 10:32, 33, CEI.
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TebetAusiliario per capire la Bibbia
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Tebet
(tebèt).
Nome dato dopo l’esilio al decimo mese lunare ebraico del calendario sacro, ma quarto mese del calendario secolare (Est. 2:16), corrispondente a parte di dicembre e parte di gennaio. In genere veniva chiamato semplicemente il “decimo mese”. — I Cron. 27:13.
Il nome “tebet” si pensa significhi “affondare” o “sprofondare”, e ciò si poteva riferire al fango sempre presente durante quel mese invernale che vedeva il massimo delle precipitazioni. Il 10 tebet del 609 a.E.V. Nabucodonosor iniziò l’assedio di Gerusalemme. (II Re 25:1; Ger. 39:1; 52:4; Ezec. 24:1, 2) Il “digiuno del decimo mese”, menzionato in Zaccaria 8:19, venne osservato d’allora in poi dagli ebrei in ricordo di quell’avvenimento.
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TechelAusiliario per capire la Bibbia
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Techel
Vedi MENE.
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TecoaAusiliario per capire la Bibbia
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Tecoa
(Tecòa).
Villaggio del territorio di Gerusalemme comunemente identificato con Khirbet Tequ‘, circa 16 km a S di Gerusalemme, a un’altitudine di 820 m circa. A E si stende il deserto di Giuda, di cui a quanto pare faceva parte il “deserto di Tecoa”, dove durante il regno di Giosafat gli ammoniti, i moabiti e gli eserciti provenienti dal monte Seir subirono una schiacciante sconfitta. (II Cron. 20:20, 24) Il re Roboamo, nipote di Davide, ricostruì e fortificò Tecoa, e per secoli la città fu un avamposto del sistema difensivo giudaico. (II Cron. 11:5, 6; confronta Geremia 6:1). Icches, padre di Ira, uno degli uomini potenti di Davide, abitava a Tecoa. (I Cron. 11:26, 28) Di là venne la donna saggia che, istruita da Gioab, parlò al re Davide a favore di Absalom. (II Sam. 14:1-21) E, nel IX secolo a.E.V., il profeta Amos vi allevava pecore. — Amos 1:1.
Il Tecoa menzionato nelle registrazioni genealogiche di Giuda (I Cron. 2:3, 24; 4:5) poteva essere figlio di Assur. Tuttavia Tecoa non è elencato in I Cronache 4:5-7 fra i sette figli delle due mogli di Assur, il che fa pensare che Assur, più che essere il padre di un figlio di nome Tecoa, fosse il fondatore del villaggio o il capostipite della sua popolazione.
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TemanAusiliario per capire la Bibbia
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Teman
(Tèman) [a destra, meridionale].
Località collegata da alcuni studiosi con Tawilan, alcuni km a E di Petra. Evidentemente era una città o regione edomita (il “paese dei Temaniti”), dove risiedevano i discendenti di Teman. (Gen. 36:34; Ger. 49:7, 20; Ezec. 25:13; Amos 1:11, 12; Abd. 9) Teman era nota per la sua sapienza. (Ger. 49:7) Nel libro di Abacuc viene detto che Dio “veniva da Teman, pure il Santo dal monte Paran”. Questo si poteva riferire allo splendore della gloria di Geova, splendore riflesso dai monti mentre conduceva la sua nazione appena costituita oltre Edom, verso la Terra Promessa. — Abac. 3:3, 4; confronta Deuteronomio 33:2.
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TempioAusiliario per capire la Bibbia
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Tempio
[ebr. hehkhàl, tempio, palazzo; gr. hieròn, tempio; naòs, santuario, dimora (specie di un dio), tempio].
Templi, letterali, visti in visione e simbolici sono descritti nelle Scritture, e i principali sono i templi
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