Progredite con la verità
“Voi correvate bene. Chi vi ha impediti di continuare ad ubbidire alla verità?” — Gal. 5:7, NM.
1. Perché è necessario un continuo contatto della mente e del cuore fra Dio e l’uomo, e a tal fine che cosa è stato provveduto?
GEOVA quale amorevole Creatore e Benefattore dell’uomo ha fatto ampia provvisione perché i suoi servitori l’adorino con tutta la mente e con tutto il cuore. Infatti, l’intima affettuosa relazione che Geova stabilisce fra lui e i suoi veri adoratori richiede l’edificazione della mente e del cuore. Ciò viene fatto meglio progredendo con la verità. Quando si progredisce con l’afflusso delle nuove verità ha luogo un continuo contatto della mente e del cuore fra Dio e l’uomo. Le contribuzioni di denaro e le offerte di sacrifici materiali recano ora al Dio vivente una certa delizia. Ma egli desidera specialmente il “frutto di labbra” di quelli che lo servono e lodano di cuore. (Ebr. 13:15) Nel rigettare il re Saul, uomo non progressivo, materialista di mente e freddo di cuore, Samuele disse: “Geova certamente cercherà un uomo gradevole al suo cuore, e Geova gli darà l’incarico di comandante del suo popolo”. (1 Sam. 13:14; 15:22, NM) Quell’uomo in armonia col cuore di Geova era l’amato Davide, che più tardi fu unto come re. Proprio come Geova dimostrò durante tutta la carriera teocratica di Davide, Dio ha elargito un’abbondante messe di verità da cui ogni servitore può trarre inestimabili tesori di conoscenza e di sapienza per nutrire la sua mente ansiosa e saziare il suo cuore desideroso. “Poiché dall’abbondanza del cuore la bocca parla. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae fuori cose malvage”. — Matt. 12:34, 35, NM.
2. Come si è sviluppata la vera religione?
2 In armonia con questo Gesù insegnò che la vera religione non era materialista, che significava adorare Geova Dio “con spirito e verità”. (Giov. 4:24, NM) Questa vera religione è in realtà la sempre crescente adorazione intellettiva di Geova guidata dallo spirito santo di Dio. La vera religione è basata su una serie di celesti comunicazioni di verità rese note e scritte dal tempo di Adamo a quello dell’apostolo Giovanni. Tali comunicazioni dal cielo fecero appello alla mente e al cuore del vero adoratore e quindi sono essenzialmente spirituali. Pertanto l’unica completa religione progressivamente rivelata in tutta la Bibbia costituisce la vera religione di oggi. Per essere al corrente della vera religione si deve avanzare con l’espansione della vera religione e conoscere ogni fase del suo sviluppo.
3. Quale fu la verità con la quale progredì Enoc?
3 Al tempo di Enoc, circa 4.994 anni fa, la vera religione comprese la rincuorante promessa edenica di Dio di mandare una potente Progenie, un liberatore, che avrebbe rivendicato il nome di Geova contro Satana mediante l’istituzione di un giusto nuovo mondo senza fine. Indubbiamente la pura adorazione di Enoc comprese anche l’osservanza dell’esempio di Abele mediante l’offerta di sacrifici animali, che prefiguravano, in spirituale speranza, il grande sacrificio di riscatto necessario per redimere l’uomo dalla sua imperfetta condizione di peccato e di morte. (Gen. 3:15; 4:4; 5:23) Mentre camminava nei sentieri del vero Dio, Enoc fu premiato con un’ulteriore rivelazione dal cielo quale nuovo flusso di verità per la vera religione. Mediante una visione Enoc fu incoraggiato a mantenere l’integrità essendo dimostrato che l’empietà non è profittevole, poiché Geova si sarebbe servito di una vasta organizzazione di giudizio delle sue “sante miriadi” per compiere l’azione di distruzione su tutta la satanica e malefica organizzazione degli empi. — Giuda 14, 15.
4. Come progredì con la verità Abrahamo?
4 Poi al tempo di Abrahamo, 3.739 anni fa, la vera religione non solo comprendeva tutto ciò in cui Enoc aveva posto fede ma anche fu estesa onde si ponesse affidamento nel racconto delle esemplari relazioni fra Dio e Noè prima del diluvio. In quell’occasione fu fatto un quadro globale della preservazione di una minoranza di giusti, superstiti su di una terra purificata, mentre un intero mondo malvagio di uomini ingiusti fu distrutto. Il nutrimento religioso di Abrahamo per la mente e il cuore comprese inoltre il riconoscimento del patto di Noè mediante l’arcobaleno, che decretò la santità della vita sulla terra dopo il diluvio. (Gen. 6:13, 14; 9:2, 3, 13) Come uomo di fede, la speranza di Abrahamo nel nuovo mondo venne immensamente rafforzata mediante la parola e il giuramento di Geova nel Suo patto speciale, costituenti le immutabili fondamenta legali di un nuovo mondo. Pertanto Dio rassicurò le menti dei suoi adoratori quando promise che il liberatore del nuovo mondo sarebbe disceso da Abrahamo, dicendo: “Per mezzo della tua progenie tutte le nazioni della terra si benediranno certamente”. (Gen. 22:17, 18, NM) La vera religione non condusse Abrahamo al materialismo nel tentativo di edificare qualche organizzazione umana che non avesse tenuto conto di Geova. No, “egli aspettava la città [l’organizzazione del nuovo mondo] che ha vere fondamenta e il cui edificatore e creatore è Dio”. (Ebr. 11:10, NM) Altre rivelazioni di verità furono date ad Isacco e Giacobbe. A Giacobbe prima della sua morte fu rivelato che la discendenza della Progenie, il Re, sarebbe venuta per mezzo del suo quarto figlio, Giuda, e che lo scettro non sarebbe stato rimosso da questo discendente. — Gen. 49:10.
5, 6. (a) Come si sviluppò la vera religione ai giorni di Mosè? (b) Quale verità fu nuova al tempo di Davide?
5 Mosè, grande uomo di Dio, morì 3.428 anni fa. Però, durante il suo lungo ministero la vera religione progredì moltissimo grazie alle molte comunicazioni celesti trasmesse per suo mezzo. Tutte queste nuove verità furono aggiunte alla vera religione di Abrahamo, Isacco e Giacobbe. L’enorme monumento legislativo costituito dal patto della legge per mezzo di Mosè con le sue seicento e più leggi tracciò un vasto disegno o modello di particolari, che raffiguravano profeticamente il regno del nuovo mondo che sarebbe stato stabilito dalla Progenie, il Re destinato a venire per mezzo di Abrahamo. Come parte dello sviluppo della vera religione, la legge impose agli Israeliti sistemi di sacrifici, sabati, feste, decime, sacerdoti, purificazioni e altri doveri di esclusiva devozione di mente e di cuore verso Geova, il loro invisibile Re. — Esodo, capitoli 19 a 23.
6 Sul trono di tutto Israele, 3.020 anni fa, il re Davide della tribù di Giuda portava in senso tipico il promesso scettro del regno. Geova fece un patto con Davide, più tardi conosciuto come “le amorevoli benignità di Davide”, in cui fu promesso che il Messia da molto tempo predetto, la Progenie, sarebbe stato della sua discendenza. (Atti 13:34, NM) Geova disse: “Egli mi edificherà una casa, ed io renderò stabile in perpetuo il suo trono. Io sarò per lui un padre, ed egli mi sarà figliuolo”. (1 Cron. 17:12, 13) Fu anche rivelata la verità che questo futuro Messia davidico avrebbe servito quale sacerdote e re a somiglianza di Melchisedec. — Sal. 110:4.
7. Che cosa era stato aggiunto alla vera religione fino al 607 a.C.? Al tempo di Daniele? Al tempo di Malachia?
7 Infine 2.562 anni fa la dinastia davidica tramontò quando il re Sedechia fu destituito e il trono dichiarato privo di regnante nel 607 a.C. Fino a questo tempo tutta la profezia d’Isaia e la maggior parte delle comunicazioni trasmesse mediante Ezechiele e Geremia e alcuni dei profeti minori erano state annunciate e diffuse pubblicamente. Questo flusso di verità profetiche riguardava la caduta e la restaurazione di Gerusalemme ed era veramente cibo spirituale per le menti e i cuori della fedele minoranza d’Israele. Sebbene queste profezie avessero i loro adempimenti in miniatura sull’Israele carnale, tuttavia servirono come ombre dei futuri beni da realizzarsi in tempi posteriori sull’Israele spirituale di Dio, un Israele molto più glorioso. In seguito mediante il profeta Daniele pervennero celesti verità profetiche concernenti la nascita e il tramonto dei regni dei Gentili fino al tempo in cui il regno del nuovo mondo del Messia sarebbe apparso sulla scena globale per fare a pezzi e consumare tutti questi regni del vecchio mondo. In vittoriosa rivendicazione questo regno sarebbe sussistito per sempre. Quindi 2.397 anni fa fu scritta l’ultima parte delle Scritture Ebraiche, la profezia di Malachia, con la sua proclamazione di verità intorno alla venuta di Geova al tempio per il giudizio insieme al Suo “angelo del patto” per istituire un sacerdozio purificato che dirigesse la pura adorazione per il nuovo mondo. — Ezech. 21:32; Gal. 6:16; Mal. 3:1.
PROGRESSO CRISTIANO NELLA VERITÀ
8. (a) Quali rivelazioni celesti ebbero luogo alla fine dei 400 anni di silenzio? (b) Che cosa accadde alla vera religione durante il primo secolo d.C.?
8 Per più di quattrocento anni la comunicazione dal cielo restò muta. Improvvisamente 1.958 anni fa, nel 3 a.C. e nel 2 a.C., fu stabilito un collegamento relativamente alla nascita a Betlemme del figlio di Davide, destinato ad essere la progenie di Abrahamo, Progenie e Liberatore della “donna” di Dio, l’organizzazione celeste. Ancora una volta la vera religione fu divinamente arricchita, grazie ai messaggi trasmessi per mezzo di Zaccaria, Maria, Elisabetta, Giuseppe, dei pastori, di Simeone e di Anna, la profetessa. Trent’anni più tardi questo Gesù divenne il Cristo di Geova allorché fu unto e nominato Re del nuovo mondo. La sua fenomenale campagna di predicazione di tre anni e mezzo fece scaturire un effettivo flusso di nuove verità che stimolarono e riempirono le menti e i cuori di quelli consapevoli delle loro necessità spirituali, come nessun’altra cosa aveva mai fatto. Egli parlò vigorosamente e pose le fondamenta di uno spirituale “regno dei cieli” che sarebbe stato l’adempimento della speranza e del più caro sogno d’Israele. Dopo che Gesù fu messo al palo quale redentore dell’uomo, ulteriori sacri segreti continuarono ad affluire mediante gli apostoli di Cristo. Le ultime rivelazioni furono trasmesse a Giovanni 1.860 anni fa nell’anno 96 (d.C.). Quindi durante un periodo di più di quattro mila anni una corda lunga e ben tessuta di rivelazioni celesti è stata preservata per noi nei sessantasei libri della Bibbia. Quivi sono contenuti i sacri oracoli o parole di verità progressivamente rivelati mediante lo spirito santo. La divina e progressiva provvista di tesori spirituali è stata così messa per iscritto per il nostro profitto. Da questa crescente e ricca mensa spirituale viene provveduto sufficiente cibo affinché tutti possano nutrire riccamente la mente e il cuore. — Luca, capitoli 1 e 2.
9, 10. (a) Perché è lodevole la condotta di Abrahamo? (b) In quale condizione si trovò la maggior parte dei Giudei al tempo di Stefano?
9 Come ci è stato mostrato, Abrahamo, Mosè e i fedeli profeti furono fra i molti che si tennero al corrente della verità per rafforzare le proprie esigenze spirituali. Si tennero al corrente della verità secondo che veniva rivelata loro fino a quel tempo per mezzo dello spirito santo. Questi leali servitori di Geova erano lungimiranti nelle loro vedute religiose. Essi non ricaddero nella stasi, nel laccio della tradizione. Per loro la vera religione era qualcosa di dinamico, azione progressiva verso più nuovi privilegi di conoscenza e di servizio. Erano sempre desti a nuove rivelazioni dello spirito santo concernenti la loro grande speranza del prossimo nuovo mondo. “Quindi Dio non si vergogna di loro, d’essere invocato come loro Dio, poiché egli ha preparato per loro una città [l’organizzazione del nuovo mondo]”. — Ebr. 11:16, NM.
10 Ma i Giudei del secolo del cristiano Stefano non seguivano l’esempio progressivo di Abrahamo e Mosè. Piuttosto erano come molti loro infedeli antenati che non avevano avanzato con la verità, ma che avevano acquistato una mentalità materialista rifiutando di nutrire spiritualmente la mente e il cuore. I contemporanei giudaici di Stefano erano divenuti apostati; avevano abbandonato la vera religione, e avevano resistito allo spirito santo. Nella sua splendida difesa dinanzi al Sinedrio giudaico, Stefano descrive come la vera religione sia meravigliosamente progredita e sviluppata riguardo ai propositi divini dal tempo di Abrahamo fino a quello di Salomone per mezzo dello spirito santo. Poi nella sua conclusione Stefano denuncia quelli della sua generazione, malati spiritualmente per aver mancato di progredire con la verità, dicendo: “Uomini ostinati e incirconcisi di cuore e di orecchi, voi sempre resistete allo spirito santo; come fecero i vostri padri, così fate voi”. — Atti 7:51, NM.
11, 12. (a) Com’è oggi la vera religione progressiva? (b) Vi sono oggi alcuni che resistono allo spirito santo, e come?
11 Benché la Bibbia dopo i giorni degli apostoli abbia cessato di essere scritta, tuttavia oggi, con la restaurazione della pura adorazione sin dal 1919, la vera religione continua ad essere progressiva. Questo perché riceviamo una sempre maggiore alimentazione spirituale mediante gli adempimenti delle molte profezie contenute nella Bibbia. Queste profezie adempiute indicano i particolari dell’istituzione del nuovo mondo di Geova in questo “tempo della fine”. Queste prove di adempimenti moderni riempiono riccamente la mente di nuovi fatti e rafforzano il cuore con maggior speranza e fiducia in Geova. Ma come ai giorni di Stefano, così oggi la maggior parte del popolo ha chiuso la mente e il cuore respingendo la ricca provvisione di Geova. Gli uomini si sono allontanati dal vero Cristianesimo e quindi si sono ammalati spiritualmente. Essi seguono la religione cattolica o quella protestante, religioni legate a credenze pagane del quarto secolo. Non sono progressivi riguardo alla verità e all’intendimento della Bibbia. Perciò essi pure lottano contro la verità e resistono allo spirito santo di Dio. L’apostolo Paolo descrive correttamente queste persone quando dice: “Dunque questi pure continuano a resistere alla verità, uomini completamente corrotti di mente, disapprovati in quanto alla fede”. (2 Tim. 3:8, NM) Infine questi resistono allo spirito santo al punto di bestemmiare incorrendo in una sentenza di morte spirituale. Da questa sentenza non c’è nessun perdono. “Chiunque bestemmia contro lo spirito santo non ha giammai perdono, ma è reo di peccato eterno”. — Mar. 3:29, NM.
12 Noi che adesso siamo sulla via della perfetta salute spirituale non dobbiamo esser di quelli che tornano indietro abbandonando il movimento progressivo della verità diretto dallo spirito santo. Se lo facessimo, meriteremmo la maledizione divina della morte seconda. “Ora noi non siamo di quelli che tornano indietro alla distruzione, ma di quelli che hanno fede per preservare in vita l’anima”. (Ebr. 10:39, NM) Avendo ora dimostrato perché vi è urgente necessità che riempiamo la mente e il cuore della verità, possiamo quindi chiedere: Come si potrebbe farlo saggiamente?
13, 14. (a) Che cosa dovrebbero riconoscere i testimoni di Geova, ora che sono nella vera religione? (b) Date esempi di ciò che si esige dai ministri.
13 Oggi, come sempre nel passato, la vera religione è connessa a quel popolo particolarmente guidato da Dio sulla terra. È un popolo organizzato teocraticamente, ora conosciuto quale società del nuovo mondo dei testimoni di Geova. Questi formano una società internazionale di ministri per intraprendere sulla terra l’opera oggi più importante, la predicazione della buona notizia dello stabilito regno di Geova (Matt. 24:14) Possiamo permetterci di essere come alcuni che considerano questo sacro ministero come se non richiedesse nessuna preparazione particolare? O come altri che dicono che non c’è bisogno di progredire secondo le comunicazioni di Dio per i suoi ministri?
14 Gli angeli del cielo sono descritti come ministri di Dio. Quando consideriamo gli angeli che apparvero sulla terra per adempiere speciali missioni ricevute nella celeste corte di Geova, risulta che tutti erano pienamente informati, desti, precisi nella loro proclamazione del messaggio divino, e che si comportarono con una dignità tipica dell’Onnipotente che li aveva mandati. (Dan. 7:10) Un altro esempio ci è dato dai governi mondani che hanno rigorose esigenze circa i loro ministri di stato. Questi ministri politici devono essere esperti, prima, rispetto alla legge fondamentale della loro nazione; secondo, rispetto alle norme direttive fornite nelle comunicazioni ricevute dai loro superiori; e, terzo, in quanto alla loro condotta di associazione con altri ministri dello stesso grado per un reciproco scambio di vedute. Quanto più dunque noi, che siamo ministri terreni di Dio, dovremmo essere esperti, prima, riguardo alla fondamentale e scritta Parola del nostro Dio; secondo, alle norme direttive fornite nelle attuali comunicazioni ricevute dall’organizzazione teocratica di Geova; e, terzo, alla nostra condotta di associazione coi nostri conservi ministri cristiani nelle adunanze per edificarci spiritualmente!
15, 16. (a) Che cosa dimostra il caso di Giosuè? (b) Come si dovrebbe considerare la Parola di Dio?
15 Riguardo alla prima esigenza notate come Giosuè, che rappresentò Geova nelle questioni governative d’Israele, venne a conoscere il segreto del successo nel suo ministero verso Dio e dove acquistare la sua fondamentale conoscenza della verità. “Questo libro dalla legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che v’è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai”. Come Giosuè noi prestiamo attenzione a questo consiglio di Geova. La Bibbia è veramente la nostra fondamentale sorgente di verità. Essa stabilisce i princìpi del governo che rappresentiamo. — Gios. 1:8.
16 La Parola di Dio fu scritta mediante la forza ispiratrice dello spirito santo di Geova. Al riguardo Paolo scrisse: “Perché è a noi che Iddio le ha rivelate mediante il suo spirito, poiché lo spirito investiga tutte le cose, anche le cose profonde di Dio”. Questo significa che leggendo le Sacre Scritture le nostre menti si concentrano sulla conoscenza spirituale, proveniente da fonte soprannaturale. Acquistando queste informazioni spirituali per mezzo della mente, formiamo una mentalità spirituale che ci dirige. Si potrebbe dire che fra le pagine delle nostre Bibbie abbiamo traduzioni in molte lingue dei carpiti detti dello spirito santo. Veramente, quale meraviglioso tesoro abbiamo nelle mani quando prendiamo le Sacre Scritture! — 1 Cor. 2:10, NM.
17, 18. (a) È forse irragionevole cercare di leggere la Bibbia ogni giorno? (b) Quale suggerimento vien dato riguardo alla lettura biblica?
17 Era forse irragionevole che Geova esigesse dal suo ministro Giosuè la lettura giornaliera della legge biblica? Certamente no. Gesù ripeté le parole di Mosè quando disse: “L’uomo non deve vivere soltanto di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. Effettivamente, è bene dunque che ciascuno di noi si cibi giornalmente della spirituale parola di verità di Dio per mantenersi a un sano livello di mentalità spirituale. Come Giosuè dovremmo prendere l’abitudine personale di leggere ogni giorno la parola divina. — Matt. 4:4, NM.
SUGGERIMENTI PRATICI
18 Per tale personale programma di lettura biblica sono ora presentati alcuni suggerimenti pratici. Perché non leggere ogni mattina nella Bibbia l’intero capitolo della scrittura del giorno dall’Annuario (inglese) o dai vari numeri de La Torre di Guardia? Questo vi darà subito molte ricche informazioni relative ad uno stimolante studio della scrittura e del commento del mattino. La lettura di un capitolo al giorno significherebbe che in un anno si leggerebbero 365 capitoli o circa un terzo dell’intera Bibbia. Provatevi a fare un riassunto di ogni capitolo dopo che l’avete letto. Vedete se riuscite a trovare il tema centrale del capitolo.
19, 20. Quali altri due suggerimenti sono presentati?
19 Un secondo suggerimento sarebbe di riservare mezz’ora al giorno alla sola lettura della Bibbia. O mezz’ora prima della colazione quando la mente è riposata o di sera prima di andare a letto. Nel fare tale consecutiva lettura della Bibbia lo scopo principale non dovrebbe essere soltanto quello di sfogliare un dato numero di pagine. Piuttosto cercate di assimilare qualche cosa di durevole valore da ciò che leggete. Sforzatevi di ritenere uno o più princìpi fondamentali oppure consigli divini ogni giorno. Imparate quei punti a memoria e ripeteteli il giorno dopo.
20 A suggerimento di un terzo programma, perché non leggere ogni giorno un certo numero di scritture inerenti a un dato soggetto biblico come quelli tratti dal libro “Accertatevi di ogni cosa” (inglese)? Questa pratica metterà il proclamatore in grado di conoscere bene le prove della Bibbia per usarle nel campo di servizio di ministero. Mediante questa pratica si possono comporre brevi sermoni biblici ogni giorno per usarli nella predicazione di porta in porta.
21, 22. (a) Qual è il quarto suggerimento riguardo alla lettura della Bibbia? (b) Quali saranno i risultati di questo programma suggerito?
21 Una quarta pratica suggerita ha lo scopo di far imparare eventualmente l’intera Bibbia. Questo programma richiede la lettura consecutiva di uno o due capitoli al giorno. Quando il capitolo è stato letto attentamente cercate di riassumerlo per intero esprimendone il pensiero principale. Guardate se questo pensiero principale è contenuto in un versetto del capitolo che potreste segnare come ‘tema’ di quel capitolo. Cercate sempre di ridurre quel pensiero principale a poche parole che sarebbe bene scrivere e ricordare. Quando è stato così fatto lo schema di un libro biblico cercate di compendiare l’intero libro biblico in un pensiero principale, in un tema o soggetto. Prendete per esempio il libro di Filippesi di cui si potrebbe fare uno schema come segue:
Tema di Filippesi: Amorevole incoraggiamento alla fedeltà.
Capitolo ‘Versetto del tema’ Pensiero principale
1 7 Difendere la buona notizia.
2 5 Mantenete la giusta attitudine mentale.
3 14 Cercate di conseguire il premio.
4 7 Custodite il cuore e le facoltà
mentali
22 Quando in altre occasioni volete ricordare scritture principali mettetele sempre in relazione col ‘tema’ o pensiero preminente che avete già stabilito in quel capitolo. Quindi conservatele ordinatamente nel vostro deposito mentale secondo il giusto titolo del tema. In questo modo avrete una mirabile, salda presa sulla Parola della vita. Invece di dover ricordare le parole della Bibbia, che nella Versione del Re Giacomo (inglese) sono 773.696 nei suoi 31.102 versetti, per dire di conoscere la Bibbia, si dovranno ricordare soltanto alcune parole principali per ciascuno dei 1.189 capitoli della Bibbia onde poterla adoperare perfettamente nella pratica opera di ministero.
23-25. (a) Quale provvedimento è stato preso affinché un ministro di Geova possa progredire con le comunicazioni dalla Sua organizzazione? (b) Come si dovrebbe cercare di edificare un sempre più luminoso quadro oggettivo del nuovo mondo?
23 Avendo considerato il giornaliero programma della lettura della Bibbia per mantenere sempre fresca la conoscenza spirituale delle Scritture, il ministro deve anche disporre di tenersi al corrente delle comunicazioni che vengono dall’organizzazione teocratica di Geova. Per questo servizio, Geova Dio, il Grande Interprete delle profezie, usa ancora il suo spirito santo per schiudere i sacri segreti e comunicarli ai suoi ministri. Gesù, parlando ai suoi discepoli, disse: “Io ho molte cose ancora da dirvi, ma voi non siete in grado di sostenerle al presente. Comunque, quando quello giunge, lo spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo proprio impulso, ma dirà le cose ch’egli ode, e vi dichiarerà le cose avvenire”. — Giov. 16:12, 13, NM.
24 Finora abbiamo appreso come, sin dal 1918, Geova ha diffuso la sua approvazione sulla classe dello “schiavo fedele e discreto” dell’unto rimanente, costituendola “sopra i suoi domestici per dar loro il cibo a suo tempo”. (Matt. 24:45, NM) Come sappiamo, questa classe dello “schiavo fedele e discreto” usa la rivista Torre di Guardia per portare a noi, che siamo i “domestici” di Dio, le correnti comunicazioni spirituali necessarie alla nostra ulteriore edificazione spirituale. Per questa ragione è molto consigliabile riservare un certo tempo ogni settimana allo studio privato e all’opera di ricerca relativa alle pubblicazioni della Torre di Guardia. Se stoltamente trascurassimo questo studio personale, in realtà chiuderemmo i nostri orecchi ai messaggi che il medico Geova ritiene vitali per la nostra attuale buona salute spirituale.
25 Quando avanziamo con il progresso della vera religione mediante uno studio proficuo de La Torre di Guardia, dovremmo nello stesso tempo cercar di edificare un sempre più luminoso quadro oggettivo del nuovo mondo. I testimoni di Geova sono veramente un popolo con una visione brillante. Continuate a sforzarvi per rendere questa visione sempre più vivida. Mentre le nuove rivelazioni dei propositi di Dio acquistano maggior chiarezza devono esser poste in giusto rapporto con i propositi già compresi. Mettendo ogni nuovo punto delle informazioni de La Torre di Guardia in un quadro completo di propositi, voi acquisterete la capacità di predicare con maggiore efficacia. Più avete chiaro nella mente il maggiore modello che si va sviluppando rispetto al grande governo del regno di Geova, più chiaramente potrete rappresentare tale governo.
26, 27. Qual è un ultimo servizio ora reso ai testimoni di Geova mediante lo spirito santo di Dio?
26 C’è ancora un ultimo punto da considerare in quanto al progredire con la verità. Mentre la lettura giornaliera della Bibbia, la Parola di Dio, è fondamentale, e mentre il progredire con le comunicazioni spirituali trattate ne La Torre di Guardia è importante, dobbiamo considerare una terza operazione dello spirito santo. È l’operazione dello spirito santo quale meraviglioso strumento organizzativo, soccorritore della congregazione nel suo insieme. Parlando ai suoi discepoli collettivamente, Gesù promise: “Ma il soccorritore, lo spirito santo che il Padre invierà nel mio nome, quello v’insegnerà ogni cosa e richiamerà alla vostra mente tutte le cose che vi ho dette”. — Giov. 14:26, NM.
27 Questo soccorritore, o “paracleto”, è un’invisibile forza attiva manifestata con assistenza direttiva su un’intera assemblea di veri Cristiani. Questo spirito al comando di Gesù è il mezzo mediante cui egli adempie la promessa: “Perché dove sono due o tre adunati in nome mio ci sono io in mezzo a loro”. (Matt. 18:20, Ti) A causa di questa stessa promessa, lo spirito santo o soccorritore di Dio è sentito in ogni congresso del popolo di Geova. Ciascuno dei presenti riceve un effetto pacifico e stimolante dalla partecipazione alle riunioni ufficiali dei ministri di Geova. Mentre ci raduniamo insieme questo stesso spirito santo permette alle nostre menti di assimilare più prontamente informazioni spirituali, di provare nei nostri cuori uniti stimoli di lode al nostro grande Creatore e di mostrare amore verso i nostri associati che ci circondano. È anche superata la molesta opposizione.
28, 29. Per quali ragioni è vitale e necessario assistere a tutte le riunioni ufficiali della locale congregazione e alle assemblee indette dalla Società?
28 Perciò quando la nostra congregazione locale si raduna dovutamente per tenere l’adunanza di servizio, lo studio de La Torre di Guardia o il settimanale studio di libro, lo spirito santo di Dio è presente come soccorritore organizzativo. Questo soccorritore è anche presente ad ogni assemblea di circoscrizione o di distretto. Tutti i congressi nazionali e internazionali dei testimoni di Geova hanno similmente questa particolare benedizione spirituale. È alquanto manifesto che lo spirito santo di Geova non è sulle riunioni di quelli spiritualmente malati delle false e divise organizzazioni religiose. Ma una lunga esperienza mostra che lo spirito santo di Dio dimora meravigliosamente col suo popolo! Poiché conosciamo questo fatto, per avanzare con la verità noi dobbiamo dunque immancabilmente essere presenti ad ogni adunanza ufficiale del popolo di Dio col quale siamo attivamente associati. Si può forse concepire un ministro angelico del cielo che cerchi una scusa per non esser presente quando la corte di Dio si raduna ufficialmente in cielo? Certo no. Così noi come ministri di Dio non dovremmo avere scuse per assentarci dalle adunanze.
29 L’associazione e l’amicizia nelle adunanze bibliche edificano, rafforzano e incoraggiano. Nessuno può permettersi di fare a meno di questo provvedimento preso per il nostro reciproco aiuto spirituale. Quanti di noi hanno detto: “Ho studiato La Torre di Guardia a casa ma non mi sono reso conto di quel punto finché non l’abbiamo considerato nello studio della congregazione!” Questo dimostra che il soccorritore di Dio, lo spirito santo, ha operato sulla congregazione nel suo insieme per mettere in risalto quel punto importante.
30. Che cosa significa progredire con la verità al tempo presente?
30 Ora veramente comprendiamo che progredire con la verità significa in realtà progredire con lo spirito santo di Dio. In questo movimento progressivo dello spirito di Dio in questo ventesimo secolo, Cristo Gesù quale campione di Geova conquista il mondo. Egli continua a marciare verso la conquista finale ad Armaghedon. Nella sua trionfale processione egli conduce noi quali suoi felici seguaci terreni con l’infallibile potenza dello spirito santo di Dio. Avanziamo noi nella sua marcia vittoriosa? Portiamo il passo con la sua invincibile organizzazione? Di questo dobbiamo accertarci ciascuno per proprio conto. Se avanziamo con lo spirito al comando di Cristo Gesù noi non morremo spiritualmente per esser morti per sempre come il resto del mondo, ma otterremo sicuramente il glorioso premio della vita eterna. “Chi semina in vista dello spirito raccoglierà la vita eterna”. — Gal. 6:8, NM.