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I cristiani che portano frutto manifestano santa contentezzaLa Torre di Guardia 1967 | 15 luglio
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risiedette quale forestiero nel paese della promessa come in un paese straniero, e dimorò in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa. Poiché egli aspettava la città che ha reali fondamenta, il cui edificatore e creatore è Dio”. A quel tempo, nel ventesimo secolo a.E.V., furono dunque disposti a rinunciare a molte comodità che il mondo offriva, perché desideravano una città permanente che Dio avrebbe costruita, un governo celeste sotto cui avrebbero potuto vivere. Se avessero continuato a pensare al luogo che avevano lasciato, avrebbero potuto tornarci. Ma non lo fecero. “Quindi Dio non si vergogna di loro, d’esser chiamato loro Dio”. (Ebr. 11:8-16) È Dio altrettanto soddisfatto della condotta che avete intrapresa nella vita?
19. (a) Perché il nostro tempo è urgentissimo? (b) Che cosa può far perdere ad alcuni che sanno queste cose le benedizioni del nuovo sistema di cose di Dio, e quale opportuno avvertimento dà Gesù?
19 Oggi viviamo in tempi critici. Questi sono gli “ultimi giorni” di questo malvagio sistema di cose. Sono già passati più di cinquantadue anni dall’istituzione del Regno in cielo nel 1914. La fine di seimila anni di storia umana è vicinissima. I fatti fisici che contrassegnano il nostro tempo come “termine del sistema di cose” sono inequivocabili. (Matt. 24:3) È un tempo urgentissimo. Lo crediamo? Il fatto è che alcuni che professano di crederlo possono perdere le benedizioni del nuovo sistema di cose di Dio perché non tengono la mente e il cuore rivolti alla speranza che hanno davanti. Invece di provare contentezza, avendo ‘nutrimento e di che coprirsi’, insieme a santa devozione, sono risucchiati nel vortice materialistico del mondo. La loro ricerca dei piaceri del mondo è più ardente del loro servizio a Dio. Per questa ragione Gesù avverte: “Prestate attenzione a voi stessi onde i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere e dalla ansietà della vita, e quel giorno non venga all’improvviso su di voi come un laccio. Poiché esso verrà su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Siate svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”. — Luca 21:34-36.
20. In che modo saremo in grado di continuare a dar prova che siamo cristiani che portano frutto?
20 Se il nostro amore verso Dio abbonda, e abbiamo accurata conoscenza della sua Parola, non ci lasceremo attirare dalle occupazioni mondane, ma orienteremo del continuo la nostra vita verso le “cose più importanti”. In questo modo daremo prova d’essere cristiani che portano frutto, “pieni del giusto frutto, che è per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio”. — Filip. 1:9-11.
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“Vigilo”La Torre di Guardia 1967 | 15 luglio
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“Vigilo”
◆ Il nome ebraico del mandorlo (shaqéd) significa letteralmente “colui che sveglia”. Questo è molto appropriato poiché il mandorlo è uno dei primi alberi a fiorire dopo il riposo invernale, fiorendo alla fine di gennaio o in principio di febbraio in Palestina. Nella Bibbia, in Geremia 1:11, 12, c’è un gioco di parole dove la parola “mandorlo” (shaqéd) è seguìta dall’espressione “vigilo” (shoqed): “La parola di Geova continuò ad essermi rivolta, dicendo: ‘Che cosa vedi, Geremia?’ Dunque dissi: ‘Vedo un germoglio di mandorlo’. E Geova continuò a dirmi: ‘Hai visto bene, poiché io vigilo riguardo alla mia parola per metterla in atto’”.
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