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“Perseguiamo le cose che contribuiscono alla pace”La Torre di Guardia 1973 | 15 novembre
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(NW)? “Fratelli, continuate a rallegrarvi [ora], ad essere raggiustati [ora], ad essere confortati [ora], a pensare concordemente [ora], a vivere in pace [ora]; e l’Iddio dell’amore e della pace sarà con voi”. Seguendo ora questo buon consiglio la nostra adorazione sarà pura e accettevole dinanzi a Dio.
25. Quale veduta di Geova ci aiuterà a mantenere la pace con i nostri fratelli?
25 Per aiutarci a mantenere la veduta di Geova sulla vita, Efesini 4:32 dice: “Siate benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberamente gli uni gli altri, come anche Dio vi ha liberamente perdonati mediante Cristo”. Come potete nutrire risentimento verso un fratello a cui Geova ha mostrato amore? In una situazione tesa, ricordate che ci sono due lati e che la vostra imperfezione contribuisce in parte alla tensione. Si deve tirare una corda da ambo le parti per tenerla tesa. Il vostro fratello vuole la vita quanto la volete voi. Voi avete bisogno del suo sostegno com’egli ha bisogno del vostro.
26. Quali punti dovremmo ricordare e mettere in pratica per essere in pace con il nostro Dio e gli uni con gli altri?
26 Ricordate le cose grandi quando comincia a sorgere tensione per una cosa piccola. Chiedetevi: ‘Perché siamo ministri di Geova? Dove siamo diretti? Qual è lo scopo della nostra vita?’ Tenete sempre dinanzi a voi queste importantissime cose. Sappiate che Geova ama il suo popolo; gli sono tutti preziosi. Agevolate la via del vostro fratello, come vorreste che egli agevolasse la vostra via. Per ottenere il premio della vita eterna dovete essere in pace con la Fonte della vita, Geova. Ma tale pace è sicura solo se siete in pace con il vostro fratello. In tutte le cose, dunque, perseguite la pace, alla gloria di Geova e a vostra eterna felicità.
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Manteniamo pura la congregazione di Dio nel tempo del Suo giudizioLa Torre di Guardia 1973 | 15 novembre
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Manteniamo pura la congregazione di Dio nel tempo del Suo giudizio
“Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa?” — 1 Cor. 5:6.
1. Perché i cristiani si preoccupano seriamente della purezza?
LA PUREZZA opera per il bene del corpo umano, sia la purezza fisica che la purezza morale. Badando bene ad essa si promuove una vita sana. Ciò che si può dire del corpo umano può dirsi anche della congregazione simile a un corpo formata di veri discepoli di Cristo Gesù, che si trovano in ogni parte della terra. Geova Dio richiede tale salutare purezza in quel corpo dei suoi servitori, per l’onore del suo proprio nome e per il duraturo bene di tutti quelli che lo amano. — 2 Cor. 6:17; Isa. 52:11; Mal. 3:2, 3.
2, 3. In armonia con il consiglio apostolico, quale dovere devono perciò cercare di assolvere i pastori o sorveglianti cristiani?
2 Scrivendo ai conservi cristiani millenovecento anni fa, l’apostolo Paolo esortò: “Perseguite la pace con tutti, e la santificazione senza cui nessuno vedrà il Signore, vigilando attentamente perché. . . . non spunti nessuna radice velenosa e non causi difficoltà e affinché molti non ne siano contaminati; affinché non vi sia fornicatore né alcuno che non apprezzi le cose sacre, come Esaù, che in cambio di un pasto cedette i suoi diritti di primogenito”. — Ebr. 12:14-16.
3 Quindi, pur mantenendo la pace con tutti, i pastori del gregge di Dio devono proteggerlo dall’infiltrazione o dalla comparsa di elementi indesiderabili. Devono realisticamente riconoscere che un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa”. — 1 Cor. 5:6; Atti 20:28.
AFFRONTIAMO IL PROBLEMA DEL VIZIO DELLA DROGA
4, 5. (a) Quale problema è stato recentemente oggetto di considerazione in preghiera? (b) Facendo un paragone fra coloro che partecipano a tali programmi inerenti alle droghe e coloro che ricevono altri tipi di farmaci, quali importanti differenze ci sono?
4 Oggi il vizio della droga è divenuto come un flagello in molti paesi. Non vi è certamente posto nella pura congregazione di Dio per tale pratica.a Ma che dire di coloro che partecipano a qualche programma intrapreso dal governo in cui vengono somministrate dosi controllate di un prodotto (come quello chiamato metadone) in sostituzione di una droga più pericolosa, come l’eroina? Forse coloro che partecipano a tali programmi governativi dicono di non fare nulla d’‘illegale’; di non avere le allucinazioni così caratteristiche del vizio della droga; di poter agire come ‘parte operante della società’. Che dire se cercano di divenire riconosciuti, battezzati componenti della mondiale congregazione dei testimoni di Geova? Devono essere accettati per il battesimo?
5 Queste domande sono state oggetto di considerazione in preghiera. Dal punto di vista biblico è chiaro che chi partecipa a tali programmi non è scritturalmente qualificato, giacché si può giustamente ritenere che abbia ancora il vizio delle droghe. C’è, naturalmente, un corretto uso dei farmaci in medicina, nella cura di malattie fisiche od organiche. Ma chi prende, ad esempio, il metadone non si può giustamente paragonare al diabetico che ha una malattia organica per cui deve prendere insulina, né a chi soffre di artrite cronica o di cancro nello stadio terminale e a cui vengono somministrati farmaci per alleviare il dolore. Chi ha il diabete, l’artrite o il cancro non prende questi medicinali per evitare la sgradevole, perfino tormentosa, esperienza della “disassuefazione” dal vizio di droghe “pesanti”; né si serve dei medicinali come di un ‘sostegno’ per mantenere l’equilibrio mentale ed emotivo. E, benché i medici prescrivano un sedativo per dare temporaneo sollievo o favorire il sonno in un momento critico, o per preparare un paziente a un’operazione chirurgica, non è lo stesso che essere schiavi di una droga essendovi assuefatti.
6, 7. Benché forse siano ‘legali’, qual è una notevole debolezza di questi programmi, e quali domande questo fa sorgere?
6 La ‘legalità’ del consumo di un prodotto, come il metadone, in qualche programma governativo inerente agli stupefacenti non è il fattore decisivo. In alcuni paesi i drogati possono ottenere ‘legalmente’ l’eroina da dispensari governativi. Questo non lo rende scritturalmente corretto.
7 In tali programmi si tratta generalmente di sostituire una droga con un’altra, una droga considerata meno nociva di una droga come l’eroina. Tuttavia leggiamo ora nei giornali che il metadone si vende ai drogati per le strade come altre droghe ‘illegali’. Anziché sopportare le sofferenze della “disassuefazione” e intraprendere quindi una vita libera dal vizio della droga, chi partecipa a questi programmi cerca di sottrarsi al problema o di rimandare il momento di affrontarlo e risolverlo. Sorgono così le domande: Quanto significato avrebbe il loro battesimo? Che senso avrebbe?
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