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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1973 | 15 agosto
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riferisce alle “armi della giustizia a destra e a sinistra”? — U.S.A.
Secondo Corinti 6:7 fa parte di una considerazione del modo in cui l’apostolo Paolo e i suoi collaboratori si raccomandavano quali ministri di Dio. Uno dei modi in cui si raccomandavano come tali era “per mezzo delle armi della giustizia a destra e a sinistra”. Ciò può alludere al fatto che anticamente la destra era usata per brandire la spada e la sinistra per reggere lo scudo. In ogni caso, assaliti da ogni parte, Paolo e i suoi compagni erano completamente armati per combattere la guerra spirituale.
Questa guerra spirituale è descritta in II Corinti 10:3-5: “Benché camminiamo nella carne, non facciamo guerra secondo ciò che siamo nella carne. Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti mediante Dio per rovesciare cose fortemente trincerate. Poiché noi rovesciamo i ragionamenti e ogni cosa alta innalzata contro la conoscenza di Dio”. Affinché la congregazione cristiana di Corinto non fosse trascinata lontano dalla fedele devozione a Cristo, Paolo impegnò questa guerra spirituale contro i falsi insegnanti e gli “apostoli sopraffini”. — 2 Cor. 10:8-10; 11:12-14; 12:11.
In quanto alla carne, Paolo e i suoi collaboratori erano imperfetti, con inclinazioni peccaminose. Ma non ricorrevano alle armi della carne decaduta, all’astuzia, all’inganno o alla frode. (2 Cor. 11:3, 13; 12:16) Non facevano assegnamento sulla capacità, sulla sapienza e sulla potenza umana. Evitando i discorsi stravaganti o la dimostrazione di sapienza umana e della sua facoltà di persuadere, potevano aiutare altri a edificare la fede per mezzo dello spirito e della potenza di Dio. (1 Cor. 2:2-5) La principale arma per rovesciare gli errati ragionamenti era la “parola” o ‘messaggio’ di Dio. — Ebr. 4:12; Tito 1:9.
Il profondo amore e l’interesse per altri li spinsero a intraprendere la guerra spirituale. I loro motivi non erano in alcun modo carnali. Non cercavano onore, ricchezza o influenza. Come disse Paolo ai Corinti: “Se vi abbiamo seminato cose spirituali, è un gran che se mietiamo da voi delle cose per la carne? Se altri uomini partecipano a questa autorità su di voi, non l’abbiamo noi molto di più? Tuttavia, noi non abbiamo fatto uso di questa autorità, ma sopportiamo ogni cosa, onde non offriamo nessun impedimento alla buona notizia del Cristo”. (1 Cor. 9:11, 12) “Noi non abbiamo fatto torto a nessuno, non abbiamo corrotto nessuno, non abbiamo approfittato di nessuno”. — 2 Cor. 7:2.
Pertanto si può vedere che le “armi” che Paolo usò erano mezzi giusti o legittimi per promuovere la causa della vera adorazione contro ogni assalto.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1973 | 15 agosto
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Domande dai lettori
● Che cosa significa I Corinti 7:1 quando dice: “È bene per l’uomo non toccar donna”? — U.S.A.
Queste parole dell’apostolo Paolo introducono una considerazione in cui viene raccomandato il celibato come dono migliore del matrimonio per quelli che hanno padronanza di sé e sono decisi a dedicarsi interamente a promuovere la vera adorazione. (1 Cor. 7:6-9) Usata in modo simile nelle Scritture Ebraiche, la parola ‘toccare’ si riferisce ai contatti sessuali. Per esempio, riguardo a Sara, moglie di Abraamo, Geova disse ad Abimelec: “Ti ho anche trattenuto dal peccare contro di me. Perciò non ti ho permesso di toccarla. Ma ora restituisci la moglie all’uomo”. (Gen. 20:6, 7) Anche Proverbi 6:29 rende identici i contatti sessuali e il ‘toccare’: “Similmente per chiunque ha relazione con la moglie del suo prossimo, nessuno che la tocchi rimarrà impunibile”.
Secondo l’uso biblico del termine ‘toccare’, la dichiarazione di Paolo circa il non “toccar donna” si riferisce a evitare ogni contatto sensuale o sessuale. Il matrimonio è il solo modo onorevole in cui si può avere tale contatto. Stando così le cose, Paolo, scrivendo che “è bene per l’uomo non toccar donna”, diceva che per il cristiano è vantaggioso rimanere senza sposarsi e An American Translation e New Testament di Weymouth rendono in questo modo il passo. L’apostolo proseguì elaborando questo argomento.
È degno di nota che l’ammonizione di “non toccar donna” segue pure un vigoroso avvertimento contro la fornicazione. (1 Cor. 6:15-20) In un’occasione Gesù Cristo disse: “Io vi dico che chi continua a guardare una donna in modo da provar passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. (Matt. 5:28) Pertanto si può vedere che anche l’uomo che guarda una donna con un desiderio passionale fa male. Se ne avesse l’occasione, tradurrebbe in azioni l’adultero desiderio del suo cuore. (Si paragoni II Samuele 11:2-4). Per estensione, quindi, ‘toccar donna’ potrebbe includere qualsiasi contatto che ha origine dalla
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