-
Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1959 | 15 novembre
-
-
ha stabilito che lo “schiavo fedele e discreto” provveda lo spirituale “cibo a suo tempo” ai suoi servitori. (Matt. 24:45-47) Coloro che sono associati a questa classe dello schiavo ed accettano questo incarico hanno un grave carico di responsabilità dinanzi a Geova Dio. Devono esercitare devota vigilanza per attenersi strettamente all’ispirata Parola di Dio e non ‘insegnare comandamenti di uomini come dottrine’. (Matt. 15:9) Devono stare attenti di non abusare mai del loro incarico “insegnando cose che non dovrebbero per amore di disonesto guadagno”. (Tito 1:11) E devono assolvere la loro responsabilità di vivere in armonia con i giusti requisiti della Parola di Dio che essi insegnano, com’è messo in risalto in Romani 2:21-23.
Proprio perché questi insegnanti hanno una grave responsabilità Giacomo consiglia: “Non molti fra voi dovrebbero essere insegnanti, fratelli miei, sapendo che riceveremo un giudizio più severo”. (Giac. 3:1) Questo non significa che chiunque riceve un tale incarico teocratico debba rifiutarlo. Si dovrebbe avere il dovuto apprezzamento per la disposizione teocratica esposta in Efesini 4:11, dove si legge: “Egli ha dato alcuni come apostoli, alcuni come profeti, alcuni come missionari, alcuni come pastori e insegnanti, in vista dell’ammaestramento dei santi per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo del Cristo”. Quindi assolverà umilmente il suo incarico, cercando la guida di Geova. Ma in armonia con il consiglio delle Scritture al riguardo, nessuno dovrebbe essere troppo ansioso o cercare di imporsi per ottenere un simile incarico di responsabilità.
Nessun cristiano vorrebbe tentare di prendere il posto di istruttore di Dio o quello di Cristo Gesù né usurpare la responsabilità dello “schiavo fedele e discreto”, ma le cose che impariamo mediante l’organizzazione teocratica possiamo comunicarle ad altri, aiutandoli a capirle e ad apprezzarle, e in questo senso siamo insegnanti. Pensando a questo genere di insegnamento Gesù rivolse ai suoi discepoli il comando: “Andate dunque e fate discepoli le persone di tutte le nazioni, . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che io vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) E a coloro che erano lenti ad accettare i loro privilegi di servizio Paolo disse: “Mentre dovreste esser insegnanti in considerazione del tempo, voi avete ancora bisogno di qualcuno che v’insegni dall’inizio i primi princìpi delle sacre dichiarazioni di Dio, e siete diventati tali da aver bisogno di latte, non di cibo solido”. (Ebr. 5:12) Tutti fra il popolo di Geova dovrebbero cercare di essere insegnanti qualificati, e rimanere al proprio posto nella disposizione teocratica delle cose.
-
-
Scritture per dicembreLa Torre di Guardia 1959 | 15 novembre
-
-
Scritture per dicembre
16 Ogni tralcio che in me non porta frutto egli lo toglie, e ognuno che porta frutto lo purifica, perché porti più frutto. — Giov. 15:2. TG 1/1/59 8, 9, 5a
17 La tua parola è divenuta la mia gioia, l’allegrezza del mio cuore, perché il tuo nome è invocato sopra di me, o Signore [Geova] degli eserciti. — Ger. 15:16, Ti. TG 1/3/59 38-40
18 Poiché gli uomini . . . [avranno] una forma di santa devozione ma [si dimostreranno] falsi alla sua potenza. — 2 Tim. 3:2, 5. TG 1/4/59 28a
19 Si recano dai re di tutta la terra abitata, per radunarli per la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente. — Apoc. 16:14. TG 1/4/59 1a
20 Fate discepoli . . . [battezzandoli] nel nome del Padre. — Matt. 28:19. TG 1/2/59 7, 8a
21 Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. — Sal. 145:18. TG 1/12/58 22-24a
22 Non confidate nei principi, né in alcun figliuol d’uomo, che non può salvare. Il suo fiato se ne va, ed egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi disegni. — Sal. 146:3, 4, VR. TG 15/10/58 5, 6
23 Mi laverò le mani nell’innocenza stessa, e marcerò intorno al tuo altare, o Geova. — Sal. 26:6. TG 1/3/58 20
24 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. — Matt. 26:41, Ti. TG 1/4/59 20-22a
25 Pensan essi di far dimenticare il mio nome al mio popolo . . . benché io non li abbia mandati e non abbia dato loro alcun ordine, ed essi non possan recare alcun giovamento a questo popolo. — Ger. 23:27, 32, VR. TG 1/3/59 28, 29
26 O Geova . . ., mantieni il patto e l’amorevole benignità verso i tuoi servitori . . ., tu che hai mantenuto ciò che avevi promesso al tuo servo Davide, mio padre. — 1 Re 8:23, 24. TG 1/7/59 14, 15, 17, 18
27 Rivestitevi della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò. — Col. 3:10. TG 1/11/58 20a
28 Più di ogni cosa, abbiate intenso amore gli uni per gli altri, perché l’amore copre una moltitudine di peccati. — 1 Piet. 4:8. TG 1/12/58 35
29 Chi pensa di avere una salda posizione guardi di non cadere. — 1 Cor. 10:12. TG 1/12/58 29, 30a
30 Voi siete la luce del mondo. Non può rimanere nascosta una città sopra una montagna. — Matt. 5:14, Ti. TG 15/6/59 18, 19a
31 Santo, santo, santo è Geova Dio, l’Onnipotente, che era e che è e che viene. — Apoc. 4:8. TG 1/4/59 32a
-
-
Studi “Torre di Guardia” per le settimaneLa Torre di Guardia 1959 | 15 novembre
-
-
Studi “Torre di Guardia” per le settimane
del 27 dicembre: “Ecco, io faccio tutte le cose nuove”, §§ 1-29. Pagina 677.
del 3 gennaio 1960: “Ecco, io faccio tutte le cose nuove”, §§ 30-56. Pagina 683.
-