Giusta veduta della disciplina
“NESSUNA disciplina sembra al presente esser gioiosa, ma dolorosa; ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. — Ebr. 12:11.
Quando il grande Sovrano universale, Geova, disciplina la persona, essa vorrà sforzarsi strenuamente per accettare le misure disciplinari in armonia con le esigenze di Geova. Non deve considerare con leggerezza la correzione che viene da Dio. L’apostolo cristiano Paolo disse: “Figlio mio, non disprezzare la disciplina di Geova e non venir meno quando sei corretto da lui; poiché Geova disciplina colui che ama”. (Ebr. 12:5, 6) A motivo del grande amore di Dio per i suoi servitori, e poiché “non desidera che alcuno sia distrutto”, egli disciplina con giustizia. — 2 Piet. 3:9.
Alcune forme di disciplina sono più severe di altre. In modo corrispondente, le conseguenze sono più severe, com’è indicato negli articoli “Che cosa significa la disassociazione” e “Responsabilità familiari per mantenere pura l’adorazione di Geova”, pubblicati nelle edizioni della rivista La Torre di Guardia del 15 dicembre 1963 e del 15 gennaio 1964.
Se si accetta la correzione con il giusto atteggiamento, si avranno molti benefici e molte benedizioni. Proverbi 6:23 (VR) dice: “Le correzioni della disciplina son la via della vita”. Sì, la vita eterna dipende dal modo in cui si accetta la disciplina di Geova.
Questo giusto atteggiamento verso la disciplina è specialmente necessario quando la persona è stata disassociata, o scomunicata, dalla visibile organizzazione di Geova. Colui che ha peccato contro Dio e contro l’uomo fino al punto di dover essere espulso dalla congregazione cristiana ha perduto il favore di Geova. È indispensabile che lo ottenga di nuovo se vuole la vita nel giusto nuovo mondo di Dio. Ma come può colui che è stato disassociato essere riammesso nell’organizzazione di Geova e ristabilire la giusta relazione con Geova?
COM’È POSSIBILE LA RIAMMISSIONE
Essere riammesso significa essere ammesso di nuovo o ristabilito, come in una precedente condizione. Per colui che è stato espulso dalla visibile organizzazione di Dio essere riammesso significa essere ammesso di nuovo o ristabilito come membro della congregazione.
Per mettersi in condizione di essere riammesso, l’individuo deve fare ciò che Geova comanda in Isaia 1:18: “Venite, ora, e mettiamo le cose a posto fra noi”. I risultati derivanti dal fare o dal non fare questo sono i seguenti: “Se siete disposti ad ubbidire, mangerete i prodotti migliori del paese; ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada”. — Isa. 1:19, 20, VR.
Per essere riammessi non basta solo aspettare che passi un certo periodo di tempo e fare la debita richiesta scritta alla congregazione. No; nel periodo della scomunica la condizione del cuore del malfattore, la sua attitudine fondamentale, deve subire un profondo cambiamento. Il peccatore deve comprendere pienamente la gravità della sua malvagia condotta e il grande biasimo che ha recato su Geova e sulla sua organizzazione. Dev’essere contrito di cuore. Ma deve fare di più. Deve fare qualcos’altro oltre a riconoscere la colpa e a sentirsi addolorato. Deve pentirsi, il che significa provare un tale dolore per il peccato o la colpa da essere disposto a cambiare in meglio la sua vita. Vi deve essere una conversione o un cambiamento in tutto il suo modo d’agire. Sì, deve ‘mettere le cose a posto’ in armonia con le giuste esigenze di Dio. Quindi può parlare al comitato della congregazione, riconoscendo la sua colpa, e dar prova che conduce una vita pura e continuerà a vivere così. In tal modo mostrerà di essere degno di ricevere l’immeritata benignità di Geova ed essere riammesso.
Se vi sono queste necessarie prove di dolore e cambiamento, il comitato della congregazione può considerare la sua riammissione dopo che è trascorso abbastanza tempo, che nella maggior parte dei casi è almeno un anno.
PERCHÉ CONFESSARE?
Quando il cristiano considera gli aspetti scritturali della disassociazione, essa dovrebbe renderlo vivamente consapevole del dispiacere che Dio esprime a coloro che persistono nel fare il male. Dovrebbe fargli capire quanto sia grave praticare il peccato. Dovrebbe indurlo a rafforzare la sua determinazione di non seguire mai una condotta cattiva. Che disastro essere disassociati! Che grande biasimo è recato su Dio, sulla congregazione di Dio, sull’interessato e sui componenti della sua famiglia!
Date le gravi conseguenze che vi sono, alcuni che hanno peccato possono essere tentati di pensare in questo modo: ‘Ebbene, so che ho fatto male, ma so anche che se ne parlo con qualcuno posso essere disassociato. Ho imparato quanto è terribile questo, e non voglio subirlo. Faccio meglio a non parlarne ad alcuno. Nessuno lo saprà mai, e tutta questa vergogna sarà evitata’.
Questo ragionamento ignora molte cose. Una è la qualità della misericordia di Dio. Un’altra è il beneficio che deriva dall’essere disciplinati da Geova. L’attitudine del cuore di questa persona è sbagliata. Il suo ragionamento è fallace e pericoloso per essa. In primo luogo non comprende che questo comincerà a indurire la sua coscienza e aprirà la via ad altre cattive azioni. Poiché è rimasta impunita una volta, le sarà più facile farlo di nuovo. Il falso ragionamento consiste nel fatto che il suo peccato non è semplicemente contro un’altra persona, o solo contro la congregazione di Dio. Il suo peccato è contro Geova! Benché sia possibile nascondere ad altri una condotta empia per un po’ di tempo, non è possibile nasconderla a Geova!
Geova osserva quello che fanno gli uomini. “Jahve è nel suo tempio santo, Jahve ha nel cielo il suo trono. I suoi occhi osservano il mondo, le sue palpebre scrutano i figli dell’uomo. Jahve scruta il giusto e il perverso”. (Sal. 11:4, 5, Ga) “In ogni luogo sono gli occhi di Jahve e vedono i cattivi e i buoni”. (Prov. 15:3, Ga) “Poiché i miei occhi sono sopra le loro vie, che non sono nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi”. (Ger. 16:17, Ga) “Jahve vede il cuore”. — 1 Sam. 16:7, Ga.
Da ciò è evidente che colui che ha commesso gravi violazioni della legge di Geova non deve cercare di rimanere impunito per il suo peccato e pensare che sarà esente dalla disciplina di Geova. “Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”. (Giac. 4:6) Geova si opporrà a chiunque pecca gravemente e cerca di rimanere nella sua pura organizzazione senza confessare il proprio errore alle autorità visibili della congregazione cristiana. La persona che pecca, ma vuole fare ciò ch’è giusto, deve andare dal sorvegliante della congregazione e fare un’onesta confessione della sua trasgressione. Lo scrittore biblico Giacomo disse: “Perciò confessate apertamente i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri affinché siate sanati”. — Giac. 5:16.
Se non sono manifestate questa schiettezza, umiltà e prontezza a confessare, in futuro la persona sarà afflitta da una coscienza colpevole ogni volta che udirà o leggerà consigli riguardo a queste cose. Se diventa insensibile, sarà infine espulsa dalla congregazione di Dio dagli angeli. Gesù ammonì: “Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno fuori del suo regno tutte le cose che causano inciampo e le persone che fanno illegalità”. (Matt. 13:41) Geova ritira il suo spirito da questa persona, come nel caso del re Saul. (1 Sam. 16:14) Quando non ha più questa potente forza per proteggersi, l’individuo può essere indotto alla completa dissolutezza ed essere controllato da forze demoniche. — 1 Cor. 5:5.
La persona di cuore onesto non deve perdere di vista la meravigliosa qualità della misericordia di Geova quando considera la possibilità di parlare al sorvegliante per fare la confessione e ricevere correzione. Se qualcuno cede e viola la legge di Dio, ma confessa subito, può darsi che per immeritata benignità di Geova non sia espulso dalla congregazione. Possono essere prese invece altre misure disciplinari. Tuttavia, spetta al comitato della congregazione decidere in armonia con le giuste esigenze di Geova equilibrate dalla Sua misericordia e dal Suo perdono.
Che dire se il cristiano conosce con precisione il grave peccato commesso da un altro nella congregazione? Ha egli l’obbligo di portarlo all’attenzione della congregazione? Se il peccato è di quelli che recherebbero biasimo su Dio e sulla Sua congregazione, specialmente se potesse provocare la disassociazione, il cristiano ha l’obbligo di andare dal comitato della congregazione a dire ciò che sa al riguardo. Colui che non fa questo non mostra amore a Dio e alla congregazione, perché permette che l’impurità rimanga in essa.
COME EVITARE LA CATTIVA CONDOTTA
Per evitare la condotta che può condurre alla disassociazione, ogni cristiano vorrà stare vicino a Dio. Si può far questo nutrendosi di continuo alla mensa spirituale di Geova. Studiate continuamente la sua Parola, la Bibbia. Associatevi ad altri cristiani che vi rafforzeranno e saranno per voi compagnie sane in questo mondo pieno di cattiveria. Occupate il vostro tempo partecipando all’opera che Geova ha dato da fare ai suoi servitori in questo tempo.
Cercate costantemente di migliorare la qualità della vostra adorazione. Esercitate le vostre facoltà di percezione usando le cose che imparate nella vita quotidiana. Questo vi aiuterà a progredire verso la maturità cristiana, poiché l’apostolo Paolo disse che le persone mature sono quelle “che per mezzo dell’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male”. (Ebr. 5:14) Questo non significa che la persona matura possa essere negligente riguardo al peccato. Tutti devono ‘guardare accortamente che il modo in cui camminano non sia da persone non sagge ma da saggi, riscattando il tempo opportuno, perché i giorni sono malvagi, comprendendo qual è la volontà di Geova’. (Efes. 5:15-17) Sì, “avendo questa anticipata conoscenza, state in guardia, affinché non siate trascinati con loro dall’errore delle persone che sfidano la legge e non cadiate dalla vostra propria saldezza”. — 2 Piet. 3:17.
Il peccato comincia nella mente. Il cattivo desiderio si svilupperà se non è soffocato. Infine partorirà il peccato. In Giacomo 1:14, 15 dice proprio questo: “Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato”. Il cattivo desiderio è come le sabbie mobili e può far sprofondare l’individuo nel peccato se non ci si oppone ad esso immediatamente.
Se sono suscitati cattivi desideri, e questo non è difficile alle imperfette creature umane, determinate la fonte di questi desideri e state lontani da essa. Se si è portati a bere troppo, non si devono comprare bevande alcoliche né accettarle quando sono offerte da altri. Se ci si trova in situazioni pericolose con membri dell’altro sesso, si deve limitare l’associazione alle riunioni in cui non si sarà soli con questa persona dell’altro sesso. Non sopravvalutate la vostra capacità di resistere a tentazioni di questo genere. “Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere”. (1 Cor. 10:12) I giovani accetteranno saggiamente di radunarsi con altri, sotto la guida di un adulto maturo o di una coppia cristiana. I genitori cristiani guideranno attentamente i loro giovani per tenerli lontani dall’immoralità non permettendo loro di fidanzarsi o di prendere appuntamenti quando sono troppo giovani. Non lasciate che le corrotte norme di questo mondo morente siano le norme che guidano i vostri figli. Poiché il matrimonio è la ragione appropriata per cui persone di sesso diverso si tengano compagnia, ovviamente, essi devono avere un’età in cui siano responsabili prima di uscire insieme. Tuttavia, anche gli adulti devono badare attentamente alla loro condotta col sesso opposto. Non solo i giovani possono mettersi nei guai.
Non fate il primo passo verso il peccato, sia riguardo all’alcol, alla moralità sessuale, o a qualsiasi altro genere di difficoltà. Le piccole cose conducono alle grandi cose. I piccoli furti renderanno insensibile la coscienza e permetteranno grandi furti. Le piccole bugie preparano la mente per le grandi bugie. Non dire “no” a una bevanda in più indebolirà tale determinazione e preparerà la via all’ubriachezza. Baci e abbracci possono condurre alla fornicazione. L’irregolarità nell’adempiere gli obblighi cristiani indebolirà l’abilità dell’individuo a rendere la sua adorazione a Dio.
Traete profitto dalla disciplina impartita ad altri. Quando la disciplina è data mediante le pubblicazioni cristiane o dal podio nelle adunanze cristiane, prendete a cuore i consigli. Notate come possono applicarsi a voi. Vi siano d’avvertimento per rimanere desti e non infiacchire la vostra vigilanza dove si tratta di compiere la volontà di Dio. — 1 Tim. 5:20.
Mentre state vicini alla Parola di Dio e alla sua organizzazione, e pregate perché il suo spirito vi guidi, l’amore verso Dio aumenterà. Questo amore verso Dio sarà un potente baluardo contro le infiltrazioni del peccato, poiché vi aiuterà ad accrescere l’amore per ciò che è giusto e l’odio per ciò che è male.
La giusta veduta della disciplina aiuterà tutti i componenti delle congregazioni del popolo di Geova. Accrescerà il nostro apprezzamento per il modo in cui tratta col suo popolo. Ci farà capire che, poiché migliaia di persone sono state disassociate, può accadere a noi se non camminiamo attentamente nelle vie che Geova ha esposte nella sua Parola. Ci incoraggerà anche a servire Geova Dio, che si interessa tanto del suo popolo, quando comprendiamo le ragioni della disciplina e i benefici che ne derivano.
Possiamo dunque attendere con fiducia il nuovo mondo di Dio, in cui tutti i viventi saranno istruiti e ammaestrati affinché adorino Geova giustamente e godano dell’amorevole, pura associazione col loro simile.