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Che cosa significa per voi il nome di Dio?La Torre di Guardia 1973 | 1° ottobre
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fra datore di lavoro e dipendente sono simili a quelli inerenti a uno schiavo e a un padrone. Come cristiani, le nostre abitudini di lavoro danno ad alcuno motivo di ‘parlare ingiuriosamente del nome di Dio’? Ad esempio, vi capita spesso di presentarvi tardi al lavoro? Rendete al vostro datore di lavoro “pieno onore”, anche quando non siete in sua presenza? Lo fate anche se è un datore di lavoro esigente? Se avete un datore di lavoro “credente”, un altro cristiano, approfittate della sua gentilezza? Se il nome di Geova è veramente santo per voi, anche le vostre relazioni di lavoro lo mostreranno.
AMIAMO IL NOME DI DIO SERVENDO ALTRI
Si mostra amore per il nome di Dio anche col modo in cui si trattano i propri conservi cristiani. Notate ciò in Ebrei 6:10: “Poiché Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome, in quanto avete servito . . . i santi”.
Quando Paolo scrisse queste parole, le buone ‘opere’ includevano senz’altro il prestare aiuto materiale ai conservi cristiani che erano nel bisogno o che erano perseguitati. (Ebr. 10:32-34) Praticate l’ospitalità cristiana?
Da ciò che abbiamo considerato si vede che la domanda: “Che cosa significa per voi il nome di Dio?” include molto di più che conoscere semplicemente come pronunciare il nome personale di Dio. Esso rappresenta Dio stesso. Quindi, le sue ammirevoli qualità dovrebbero essere evidenti in ogni opera cristiana.
Siete fra coloro che non conoscono ancora Geova? I suoi testimoni saranno felici di insegnarvi intorno a lui. Potete mettervi in contatto con loro scrivendo agli editori di questa rivista. Apprendete come potete rendere veramente onore con la vostra vita al ‘nome di Dio’.
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Chi fu “Dario il Medo”?La Torre di Guardia 1973 | 1° ottobre
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Chi fu “Dario il Medo”?
IL RACCONTO biblico ci dice che un certo Dario era “figlio di Assuero del seme dei Medi”. (Dan. 9:1) A circa sessantadue anni ricevette il regno del re caldeo Baldassarre dopo la conquista di Babilonia ad opera delle forze di Ciro. — Dan. 5:30, 31.
Durante il regno di Dario il Medo, fu concessa al profeta Daniele un’alta carica governativa. In seguito, quando Dario intendeva fare Daniele primo ministro, altri alti funzionari complottarono per far gettare Daniele nella fossa dei leoni. Ma Daniele fu miracolosamente liberato, mentre i cospiratori e le loro famiglie furono essi stessi gettati ai leoni. Il re Dario fece allora emanare in tutto il reame un proclama secondo cui “in ogni dominio del [suo] regno, si deve tremare e si deve temere dinanzi all’Iddio di Daniele”. — Dan. 6:4-27.
A parte le informazioni contenute nelle Sacre Scritture, non si sa nulla di preciso su Dario il Medo. Non si trova neppure il nome nelle antiche iscrizioni. Perciò si potrebbe chiedere: Se Dario esisté effettivamente, perché non è menzionato in fonti extrabibliche? Può darsi che fosse conosciuto con un altro nome?
Certi studiosi credono che in antichi scritti storici si faccia riferimento a Dario il Medo con un altro nome. Ma spesso la loro identificazione non corrisponde precisamente ai particolari della Bibbia. Alcuni
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