Come rugiada che viene da Dio e come un leone fra le nazioni
1. Chi era il governante della nazione spirituale nata nel 1919, e come la rivista La Torre di Guardia richiamò allora l’attenzione su questo fatto?
CHI era il governante della nazione spirituale nata nel 1919 per compiere sulla terra un servizio nel dopoguerra? Non il presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati, anche se il rimanente dell’Israele spirituale si è servito di questa Società e ha cooperato con essa fino a questo giorno. Il Governante venuto da Betleem, l’intronizzato Re Gesù Cristo, era il loro celeste, invisibile Re. Come disse la rivista Torre di Guardia inglese del 15 settembre 1919 ai suoi dedicati lettori nell’articolo “Annunciamo il Regno” (pagina 281):
Tu sei un ambasciatore del Re dei re e Signore dei signori, e mediante questo nobile incarico annunci alle persone la venuta dell’Età d’oro, il glorioso regno del nostro Signore e Maestro, per cui i veri cristiani hanno sperato e pregato per molti secoli.
2. Quali sufficienti prove aveva il rimanente nel 1919 circa Gesù Cristo, e come fu prefigurata nel 537 a.C. la liberazione del rimanente avvenuta quell’anno, circa il rimanente giudaico?
2 Il rimanente spirituale che sopravvisse alla prima guerra mondiale aveva le prove della cronologia biblica e le prove particolareggiate delle profezie bibliche adempiute che Gesù Cristo era tornato come aveva promesso, e che era invisibilmente presente nella gloria del potere reale che Geova Dio gli aveva dato nel 1914. Gesù era colui che Geova aveva usato per liberarli dalla schiavitù babilonese nel 1919, come Geova aveva usato l’imperatore persiano, Ciro il Grande, per liberare il fedele rimanente giudaico dalla cattività a Babilonia nel 537 a.C. — Isa. 44:26 fino a 45:7.
3. Come il Signore Gesù Cristo fu simile a Davide nel pascere le pecore del suo rimanente liberato?
3 Il celeste Governante venuto da Betleem, il Signore Gesù Cristo, cominciò a pascere il suo liberato rimanente di dedicati seguaci in modo amorevole, come Davide era solito pascere il suo gregge a Betleem quando era ragazzo. Gesù è fedele alle parole che disse quando era ancora sulla terra: “Io sono il buon Pastore, e conosco le mie [pecore], e le mie [pecore] conoscono me”. (Giov. 10:14, Na) Egli pasce le sue pecore sulla terra con reale dignità e con forza. Additando i benefici dell’opera pastorale del Governante, Michea 5:3, 4 (Na) dice: “Ed Egli si leverà e pasturerà il gregge con la forza del Signore [Geova], con la maestà del Nome del Signore [Geova], Iddio suo. E abiteranno in pace perché Egli allora estenderà il suo potere fino agli estremi limiti del paese. Ed Egli sarà pace”.
4. Come compie egli, dal 1914, un’opera pastorale in un duplice senso, e con quale forza?
4 Nel 1914 Gesù Cristo si levò come Re, e la sua seconda presenza, un’invisibile presenza in ispirito, ebbe inizio rispetto al suo reame, questa terra. Egli intraprese un’opera pastorale in un duplice senso, verso il suo piccolo gregge di perseguitati seguaci sulla terra e verso le nazioni avversarie, che figurativamente lo percuotono con una verga sulla guancia. (Mich. 5:1, NM; 4:14, Na) Egli deve pascere queste nazioni che rifiutano d’accettarlo come Re e cercano di distruggere il rimanente che predica il suo regno con la distruzione. Circa la nascita del regno di cui egli è l’unto Governante di Dio, Apocalisse 12:5 (Na) dice quindi: “Ed ella [la celeste organizzazione di Dio] dette alla luce un figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il suo figlio fu rapito presso Iddio e presso il suo trono”. Pascendo tutte le nazioni con una verga di ferro egli le frantumerà come fossero vasi di terracotta. (Sal. 2:8, 9; Apoc. 2:26, 27) Per far questo ci vuole forza. Il Governante venuto da Betleem ha la forza datagli da Geova; “la potenza appartiene a Dio”. (Sal. 62:11, VR) Con la stessa forza egli pasce il suo piccolo gregge, il suo fedele rimanente sulla terra.
5. Perché pasce egli nel nome di qualcun altro?
5 Egli sa che le pecore non appartengono realmente a lui, anche se diede la sua vita per esse come un buon pastore. Esse appartengono al suo Padre celeste. Per questo la profezia dice che il Governante venuto da Betleem “pasturerà il gregge . . . con la maestà del Nome del Signore [Geova], Iddio suo”. Egli pasce il gregge nel nome del vero Proprietario delle pecore, Geova suo Dio. In quale miglior nome potrebbe egli servire? Il nome di Geova è il nome supremo, il più grande nome dell’universo. Il nome di Gesù Cristo viene al secondo posto, dopo quello dell’Altissimo Dio, Geova.
6. Dove continuano ad abitare le sue pecore, e che cosa significa la cura che il Pastore ha di loro?
6 Il Governante venuto da Betleem è perciò al reale servizio del Supremo del cielo e della terra. Quale maestà gli conferisce ciò! Quale responsabilità! Non c’è quindi da meravigliarsi se Michea 5:3 (Na) dice riguardo alle sue pecore in contrasto con le nazioni nemiche: “E abiteranno in pace”. Non saranno mai più scacciate dal “paese” in cui sono state restaurate dopo la liberazione dalla schiavitù babilonese, il paese della loro pacifica, armoniosa, familiare relazione con Geova Dio. In questo paese spirituale il suo Governante venuto da Betleem, Gesù Cristo, le pastura. Questo significa che ricevono il dovuto cibo spirituale, che sono protette e fedelmente guidate nel servizio di Dio.
7. Che effetto ha il fatto che il Pastore e Governante “estenderà il suo potere fino agli estremi limiti del paese”?
7 In qualunque parte della terra si trovi qualcuna delle pecore spirituali del ristabilito rimanente, esse sono ben custodite dal Governante venuto da Betleem. La ragione di ciò è espressa in queste parole: “Perché Egli allora estenderà il suo potere fino agli estremi limiti del paese”. Egli ha agito dietro l’invito di Geova contenuto nel Salmo 2:8, e Geova gli ha dato come possesso le estremità della terra. Tutte le nazioni nemiche cercano di mantenere la loro sovranità nazionale sfidando la sovranità universale di Geova. Fra breve dovranno cedere il passo al Pastore e Governante venuto da Betleem. Allora il suo regno, come una grande montagna, riempirà tutta la terra. Sotto il suo regno tutti i mansueti abitanti della terra dimoreranno in pace per sempre.
8. Che cos’è la pace a cui fa riferimento Michea 5:4 (Na) quando dice: “Egli sarà pace”?
8 Il Governante venuto dalla più grande Casa del Pane fa la pace fra Dio e gli uomini mediante il potere del suo sacrificio umano offerto diciannove secoli fa. (Rom. 5:1; Efes. 2:14) Tuttavia, quando Michea 5:4 (Na) profetizzò: “Ed Egli sarà pace”, Michea si riferiva a un altro genere di pace, si riferiva al preservare la pace e la prosperità malgrado un formidabile nemico attaccante. Ai giorni di Michea, nell’ottavo secolo prima dell’Èra cristiana, quel nemico fu l’aggressiva potenza mondiale a nord d’Israele, cioè l’Assiria, nella parte settentrionale della valle della Mesopotamia.
9, 10. Come avanzò furiosamente la potenza mondiale assira verso Israele e la sua capitale Samaria, e verso Gerusalemme capitale di Giuda, ma come fu respinto l’Assiro nella sua tana?
9 Nel tempo in cui visse Michea la potenza mondiale assira distrusse nel 740 a.C. il regno delle dieci tribù d’Israele che aveva la capitale a Samaria. Otto anni dopo, nel quattordicesimo anno del regno del re Ezechia, che sedette sul trono di Davide, la città santa di Gerusalemme fu sotto la minaccia di esser presa o distrutta dal superbo imperatore assiro, Sennacherib. Ciò avvenne nel 732 a.C. Piombando dalla sua capitale Ninive, Sennacherib attraversò infuriato come un leone il Medio Oriente. Ma l’angelo di Geova esaudì le preghiere del suo rappresentante seduto sul “trono di Geova”, il re Ezechia. In una sola notte l’angelo uccise 185.000 soldati dell’assiro Sennacherib e lo fece ritornare frettolosamente nella sua tana di leoni, Ninive, dove, a suo tempo, fu assassinato. Servendosi dell’aggressore assiro sceso dal nord per fare un’illustrazione per i nostri giorni, Michea 5:4, 5 (Na) dice:
10 “Ed Egli [il Governante venuto da Betleem] sarà pace. Se l’Assiro entrasse nella nostra terra e mettesse il piede nei nostri palazzi, noi schiereremmo contro di lui sette pastori e otto prìncipi, che governerebbero la terra d’Assur con la spada, il paese di Nimrod con la lancia, e ci libererebbero dall’Assiro, se entrasse nella nostra terra e mettesse piede nei nostri confini”.
11. (a) A chi rassomiglia Ezechiele colui che è servito dall’aggressore assiro? (b) Chi ha assunto il ruolo di “re del nord” dopo la seconda guerra mondiale, ma chi ebbe tale ruolo prima della guerra?
11 L’antico aggressore assiro era un servitore di Satana il Diavolo. Nella profezia di Ezechiele, ai capitoli trentotto e trentanove, Satana il Diavolo è raffigurato dall’avido, aggressivo Gog di Magog, che viene pure dal lontano settentrione. Satana il Diavolo è invisibile, essendo l’empio spirito che è “il principe di questo mondo”, “il dio di questo secolo”. (Giov. 12:31; 2 Cor. 4:4, Na) Ma oggi Satana il Diavolo è rappresentato sulla terra principalmente dall’aggressivo, totalitario blocco di nazioni che l’undicesimo capitolo della profezia di Daniele chiama “re del nord”. Dalla seconda guerra mondiale l’aggressivo blocco comunista capeggiato dalla Russia rossa ha assunto il ruolo di questo profetico “re del nord”. Con la sua empietà, la sua avidità di potere, i suoi metodi dittatoriali esso minaccia non solo la cristianità ma specialmente il rimanente dell’Israele (o Giacobbe) spirituale di Geova e tutti coloro che si associano ad esso. Prima della seconda guerra mondiale la parte di “re del nord” fu rappresentata dal blocco nazi-fascista. In qualità di “re del nord” questo blocco operò piuttosto a favore della parte cattolica romana della cristianità, e perché fosse ristabilito il Sacro Romano Impero della nazione tedesca. Ma anche sotto le spoglie nazi-fasciste il “re del nord” si oppose empiamente ai testimoni di Geova che si trovavano nei suoi territori e cercò di distruggerli.
12. Come agì il “re del nord” di prima della guerra come l’Assiro nell’invadere il paese del popolo di Geova?
12 Come l’antico invasore assiro, il moderno “re del nord” invase il territorio del popolo di Geova all’epoca in cui Hitler andò al potere in Germania nel gennaio del 1933. A quel tempo non vi erano molti mansueti compagni associati al rimanente spirituale, allora chiamato col nome di testimoni di Geova da meno di due anni. Nello stesso tempo, con Hitler cominciò ad opporsi ai testimoni di Geova l’Azione Cattolica, specialmente in America, dove la Società Torre di Guardia aveva la sede centrale. Questa volta il rimanente degli unti testimoni di Geova non indietreggiò com’era accaduto durante la prima guerra mondiale.
SETTE PASTORI, OTTO PRÌNCIPI
13. In che modo il rimanente levò “sette pastori” contro l’invasore assiro?
13 Michea disse che il rimanente stesso sarebbe passato all’offensiva, prendendo l’iniziativa contro i servitori politico-religiosi di Gog di Magog, Satana il Diavolo. Dal 1919 Geova aveva messo dei pastori visibili sopra il suo popolo, dei pastori spirituali, a cui aveva affidato il suo gregge di dedicate pecore. Perciò, anziché cedere ai diabolici abusi dell’invasore assiro dei nostri giorni, il rimanente dell’Israele spirituale levò contro di lui “sette pastori”. Questo significava il numero completo dei loro pastori spirituali, poiché nella Bibbia il numero sette simboleggia perfezione, completezza, specialmente in senso spirituale. Sotto l’urto delle forze avversarie molti testimoni di Geova morirono.
14. Come mostra la profezia di Michea se, mentre la battaglia continuava a infuriare contro l’aggressore assiro, vi fu una diminuzione nel numero di coloro che il rimanente pose per la difesa?
14 Mentre la battaglia continuava a infuriare contro il totalitario aggressore, innanzi tutto sul campo dei nazi-fascisti e dell’Azione Cattolica, vi fu forse una diminuzione nel numero di coloro che si posero sulla difensiva per respingere il totalitario aggressore, nemico della pura adorazione di Geova, e per portare la battaglia nel suo stesso paese? La profezia di Michea dice di no. Il rimanente di Geova avrebbe suscitato qualcosa di più che “sette pastori”; avrebbe suscitato “otto prìncipi”, a parte il fatto che il Governante venuto da Betleem, Gesù Cristo, compie invisibilmente un’opera pastorale fra il rimanente nel nome del suo Dio Geova. Perciò la profezia di Michea intensifica il numero più basso “sette” usando subito dopo il numero più alto “otto”, per mostrare che ve n’era un numero considerevole, e che non vi fu diminuzione fra i pastori o prìncipi, che stanno a indicare uomini dedicati che prendono l’iniziativa. — Vedere Ecclesiaste 11:2.
15. Quale cambiamento operò la seconda guerra mondiale nell’identità del “re del nord”, e che cosa è stato fatto per respingere le sue aggressioni contro la pura adorazione teocratica?
15 La battaglia contro l’aggressore assiro dei giorni nostri sotto l’invisibile guida di Gog di Magog è continuata dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1945. In tale guerra il “re del nord” mascherato sotto le spoglie del nazismo e del fascismo fu sconfitto. Ma l’Azione Cattolica è rimasta, ed è ancora la compagna del “re del nord”. Dalla fine della seconda guerra mondiale l’Azione Cattolica ha al suo fianco contro il rimanente spirituale di Geova il “re del nord” sotto nuove spoglie, quelle di imperialisti mondiali del totalitario comunismo. Contro di essi il rimanente suscita e fa agire i coraggiosi pastori spirituali, i prìncipi spirituali delle pecore di Dio, per respingere tutti gli abusi contro la pura adorazione teocratica di Geova e la proclamazione del suo messaggio del Regno.
16. Come hanno essi governato la simbolica Assiria, il paese di Nimrod, con la spada e nei suoi territori?
16 Hanno essi governato la “terra d’Assur” dei nostri giorni con la spada, o il simbolico “paese di Nimrod”, com’è anche chiamata l’Assiria, nei suoi territori? Sì, con la “spada dello Spirito, che è la parola di Dio”, la Bibbia. (Efes. 6:17, Na) Il totalitario, comunista “re del nord” non li ha intimoriti più di quanto non li intimorissero il nazi-fascismo e l’Azione Cattolica uniti insieme. Dalla seconda guerra mondiale i testimoni di Geova hanno svolto la loro attività da sessantanove paesi prima, a centottantacinque paesi oggi. La loro attività e la loro organizzazione continuano ad espandersi perfino al di là della Cortina di Ferro e sotto i governi dittatoriali, e usano la Parola di Dio simile a una spada in oltre centocinquanta lingue.
17. Perché la battaglia deve continuare ancora, e con quale prospettiva mentale?
17 L’assalto finale dell’Assiro moderno non è ancora avvenuto. La battaglia deve continuare ancora, senza pensare di rimanere sconfitti ma con la certezza della vittoria. La Parola di Dio simile a una spada deve continuare a diffondersi. L’assalto definitivo da parte del satanico Gog di Magog non ha avuto luogo, e in esso egli userà il suo moderno aggressore assiro in un supremo tentativo contro coloro che sono fermamente schierati dalla parte del Governante venuto da Betleem, ritenendolo il legittimo Governante di tutta la terra, e che perciò predicano intrepidamente la buona notizia dell’istituito regno di Dio.
18. Quando sarà compiuta la liberazione finale da parte del Governante venuto da Betleem?
18 Il Governante venuto da Betleem ha già operato meravigliose liberazioni a favore degli adoratori del suo Dio Geova. La più grande liberazione, la liberazione completa, deve ancora aver luogo. Essa sarà compiuta quando il moderno Assiro si unirà a Gog di Magog nel suo finale, totale assalto in cui impegnerà tutto ciò che ha di visibile e invisibile, contro l’organizzazione degli adoratori di Geova. Allora questo Assiro darà prova di non essere nulla di meglio del presuntuoso Sennacherib dei tempi antichi.
19. A quel tempo, oltre che con l’aggressore assiro, con chi avrà anche a che fare il Governante venuto da Betleem, e che cosa farà?
19 Dal Suo celeste posto di battaglia il Governante venuto da Betleem abbatterà l’attaccante assiro e tutte le sue orde nella battaglia di Armaghedon, “la battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente”. Non solo, ma legherà le forze invisibili che spingono l’aggressore assiro, Satana il Diavolo e tutti i suoi demoni. Li scaglierà nell’abisso dell’inattività e impotenza simile alla morte dove rimarranno per i mille anni del suo benedetto regno sopra l’umanità.
RINFORZI
20, 21. (a) È il rimanente impegnato soltanto nel promuovere l’offensiva contro le fortezze del totalitarismo? (b) Perciò quando si adempie Michea 5:6 (Na) circa la rugiada?
20 Nel frattempo il rimanente dell’Israele (o Giacobbe) spirituale non si impegna interamente nel promuovere l’offensiva contro le fortezze del totalitarismo mentre esso cerca empiamente di far sparire dalla terra la pura adorazione di Geova. Secondo l’incarico ricevuto dal loro Dio essi devono compiere l’opera più costruttiva che venga fatta oggi sulla terra.
21 Dopo aver menzionato che essi resistono con successo all’aggressivo nemico e portano la battaglia nel suo stesso paese, il profeta Michea (5:6, Na) dice: “E il resto di Giacobbea sarà, in mezzo a popoli grandi, come rugiada mandata dal Signore [Geova] e come pioggia che cade sull’erba, che non attende il comando dell’uomo e nulla spera dai figli d’Adamo”. Questa profezia non si applica per la prima volta al rimanente dell’Israele (o Giacobbe) spirituale nel giusto nuovo mondo, dopo che il rimanente sarà sopravvissuto alla battaglia di Armaghedon, come si credeva un tempo.b Viene adempiuta ora, ed è in via d’adempimento da quando il rimanente è stato liberato nel 1919.
22. Rispetto al paese dell’antico Israele, perché è appropriato usare la “rugiada” in senso figurativo?
22 Il paese dell’antico Israele faceva grande assegnamento sulla rugiada mandata da Geova e sulle piogge. Le piogge cadevano durante la stagione invernale, dal mese di ottobre fino a marzo, così che vi erano le piogge autunnali e le piogge primaverili. (Gioe. 2:23; Giac. 5:7) Da aprile a settembre non pioveva mai. Il paese sarebbe rimasto completamente asciutto e la vegetazione sarebbe inaridita del tutto se non fosse stato per le grandi quantità di rugiada che cadevano di notte, quando rinfrescava. La rugiada si formava e annaffiava la vegetazione nei mesi di aprile e maggio e di agosto e settembre. Non è mai menzionato che cadesse in giugno e luglio.
23. Quale scrittura indica la grande quantità di rugiada che cadeva?
23 Perciò la rugiada serviva a salvare i raccolti. Questi, a loro volta, salvavano delle vite e contribuivano all’abbondanza e alla prosperità in un paese agricolo. La rugiada cadeva in grande quantità, tanto che quando in un’occasione il giudice Gedeone pose di notte un vello per terra per mettere alla prova Geova Dio quale Fattore della rugiada, il mattino successivo “spremette dal vello tanta rugiada da riempirne una brocca”. (Giud. 6:38, Na) Quando l’amato pastore della Sulamita venne di notte a visitarla, egli disse: “Il mio capo è pieno di rugiada i miei riccioli, di brina della notte”. — Cant. 5:2; 6:13, Na.
24. (a) Che cosa indicava il fatto di trattenere o mandare la rugiada sul paese d’Israele? (b) Perciò, in che modo il rimanente dell’Israele spirituale doveva essere come rugiada mandata da Geova?
24 Quando Dio maledisse il paese d’Israele ai giorni del re Achab, il profeta Elia disse: “In questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia se non alla mia parola!” (1 Re 17:1, Na) Quando Geova maledisse il paese perché i suoi abitanti avevano mancato di ricostruire il suo tempio a Gerusalemme egli disse loro: “Su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e la terra pure ha diminuito il prodotto. Ho chiamato la siccità su la terra”. (Agg. 1:10, 11, Na) Quando promise di benedire il rimanente che aveva ricostruito il suo tempio, Geova disse: “La terra darà i suoi prodotti, i cieli daranno la loro rugiada”. (Zacc. 8:12, Na) Egli è, per così dire, “il padre della pioggia”, colui che “ha generato le stille della rugiada”. (Giob. 38:28, Ri) Perciò quando Michea predisse che il rimanente dell’Israele (o Giacobbe) spirituale sarebbe stato come rugiada mandata da Geova, volle dire che tale rimanente sarebbe stato una benedizione mandata da Dio alle persone, in un tempo di continuo calore.
25, 26. (a) In che senso è questo un tempo di calore per le nazioni, e chi sono coloro che ricevono ristoro in questo tempo? (b) Come sparge il rimanente la simbolica rugiada su di loro, e com’è essa diversa dalle moderne armi da combattimento?
25 Questo è un tempo di calore per le nazioni mondane. Non che esse siano di continuo impegnate in una “guerra calda”, ma il calore dell’indignazione, della denuncia e dell’ira di Geova è su di loro perché si oppongono al regno retto da Cristo e lo mostrano odiando e perseguitando i Suoi testimoni. Quindi soltanto quelle persone che accettano la testimonianza del Regno che ora viene data e che si rivolgono ad esso quale unica speranza dell’umanità ricevono ristoro dal rimanente spirituale. Esse considerano il rimanente una benedetta rugiada mandata da Geova Dio.
26 In mezzo ad esse il rimanente sparge la rugiada della verità di Dio. Com’è piacevole! Proprio come disse il profeta Mosè: “Stilli come rugiada il mio parlare, come pioggia improvvisa sull’erba tenera, com’acqua grossa sulle zolle. Poiché celebrerò il Nome del Signore [Geova]”. (Deut. 32:2, 3, Na) Che ristoro è questo per le persone che muoiono di sete bramando il favore e il regno di Dio! Com’è vivificante, poiché questa rugiada è veramente la “parola di vita”! (Filip. 2:16, Na) Non è la mortale pioggia radioattiva dovuta all’esplosione di letali bombe atomiche o all’idrogeno né all’effusione di gas velenosi e di mezzi batteriologici. Questa vivificante rugiada mandata da Dio produce una buona, piacevole e pacifica unità fraterna. “È come”, dice il Salmo 133:3 (Na), “rugiada dell’Hermon, che scende sui monti di Sion; perché là il Signore [Geova] largisce la benedizione, la vita nei secoli”.
27. Quale pronta azione compiono esse, e simili a che cosa diventano a loro volta, e fino a qual punto?
27 Le mansuete persone che accettano con riconoscenza il rimanente spirituale come “rugiada mandata dal Signore [Geova]” sono rianimate. La loro sete di verità, di giustizia e di un perfetto governo è soddisfatta. Esse si dedicano a Geova Dio, il grande Creatore della rugiada e della pioggia. Quindi si uniscono al “resto di Giacobbe” per far conoscere ad altri la “parola di vita”. In tal modo esse divengono a loro volta come stille di rugiada per altre persone della terra che sono inaridite. Poiché v’è un’innumerevole “gran folla” di mansuete persone che fanno questo, esse divengono innumerevoli, come le stille della rugiada. — 2 Sam. 17:11, 12.
28. Come prendono dunque parte all’adempimento di Salmo 110:3 (VR)?
28 Oggi a centinaia di migliaia esse sono per il rimanente spirituale come un rinforzo nella proclamazione del Regno. Si offrono volenterosamente come ha fatto il rimanente in questo giorno in cui l’intronizzato Re di Geova domina in mezzo ai suoi nemici. Dando di ciò una bella descrizione, il Salmo 110:3 (VR) dice al Re di Geova: “Il tuo popolo s’offre volenteroso nel giorno che raduni il tuo esercito. Parata di santità, dal seno dell’alba, la tua gioventù viene a te come la rugiada [per il numero]”.
29. (a) Fino a quando deve continuare questa vivificante opera, e come? (b) Quale qualità dobbiamo avere per compiere ora quest’opera, e quando ne avremo specialmente bisogno?
29 Finché il crescente calore dell’ira di Geova non divampi nel fuoco della “battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente” e divori tutti i nemici del suo regno retto da Cristo, questa ristoratrice, vivificante opera di recare la “parola di vita” deve continuare, mentre invitiamo le persone a venire al simbolico “fiume d’acqua di vita”, dicendo: “‘Vieni!’ Chi ha sete venga, e colui che ne vuole, prenda gratuitamente l’acqua di vita!” (Apoc. 22:17, Na) Ma in questi giorni di odio e opposizione internazionale ci vuole coraggio per compiere quest’opera che allontana il calore dell’ira di Dio dai mansueti convertiti. Perciò ricordiamo che questo è il giorno dell’unto esercito del Re. Egli affronta le armate delle nazioni che si radunano sotto la direttiva di Gog di Magog, Satana il Diavolo, sul campo di battaglia chiamato Armaghedon. (Apoc. 16:14, 16) L’assalto finale del moderno Assiro sotto Gog di Magog verrà senz’altro lanciato, quando l’Onnipotente Dio lo permetterà. Allora avrà inizio per noi la più difficile prova di fede e devozione. Dobbiamo avere coraggio ora, ma che dire di allora? Allora avremo coraggio.
30. Come ci assicura Michea 5:7, 8 (Na) che allora avremo coraggio?
30 Michea 5:7, 8 (Na) ce ne dà l’assicurazione, poiché dice: “Allora il resto di Giacobbe (o Israele) sarà, fra le genti, in mezzo a popoli grandi, come un leone fra le bestie della foresta, come un leoncello fra i greggi di pecore, il quale, se entra, calpesta e sbrana e non c’è chi possa salvare. La tua mano si alzerà su tutti i tuoi nemici e tutti i tuoi avversari saranno sterminati”.
31. (a) Come il Governante venuto da Betleem è all’altezza dell’aggressore assiro simile ad un leone? (b) Come il popolo di Geova dal 1919 è stato simile a un leone fra le nazioni, e come dovranno essere i nostri cuori in futuro?
31 Il totalitario “Assiro” moderno viene dalla capitale dei leoni prefigurata dall’antica Ninive. (Nahum 2:11, 12) Ma il nostro Capo è il Governante venuto da Betleem, il Re più grande di Davide, che quando era un pastorello uccise un leone con l’aiuto di Geova. (1 Sam. 17:34-37) Egli è “il Leone della tribù di Giuda, la Radice di David”, e non sa che cosa sia la paura. (Apoc. 5:5, Na) Dal 1919 il rimanente o “resto” dell’Israele spirituale è stato come un leone fra le nazioni. Esso ha intrepidamente ubbidito al comando di Geova dato mediante Cristo e ha predicato ‘questa buona notizia del Suo regno istituito in tutta la terra abitata in testimonianza a tutte le nazioni’. Esso non si è spaventato per l’odio, l’opposizione e la persecuzione sia da parte del profetico “re del nord” che del “re del sud”. (Dan. 11:40-45) Le centinaia di migliaia di dedicati, battezzati loro compagni provenienti da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue hanno similmente mostrato leonino coraggio e intrepidezza mediante lo spirito di Geova. In futuro non si sgomentino mai i nostri cuori dinanzi alle manovre e al numero dei nostri crudeli nemici.
32. (a) Per chi sarà spaventoso il “giorno di Geova”? (b) Secondo Michea 5:8 (Na), che cosa ci invita ad avanzare, e mentre procederemo a che cosa assomiglieremo maggiormente?
32 Quando fra breve avrà inizio il gran giorno di Geova, esso sarà spaventoso solo per i nostri avversari, poiché Geova eseguirà il Suo giudizio di distruzione su di loro, non su di noi. La Sua mano trionferà al di sopra dei suoi avversari, e tutti questi nemici saranno sterminati. Questo significa pure che l’intrepido rimanente e i loro compagni saranno vittoriosi sui nostri nemici, e che tutti i nostri nemici saranno sterminati. La vittoria ci invita ad avanzare nel ministero del Regno che ancora ci resta da compiere in tutte le nazioni sotto la direttiva del “Leone della tribù di Giuda”. “Seguimi”, egli dice. Seguendolo, diverremo ancora più innumerevoli, come stille di rugiada, e saremo una ristoratrice benedizione mandata da Geova Dio fra molti popoli affinché ottengano la vita eterna nel Suo giusto nuovo mondo.
[Note in calce]
a Il nome di Giacobbe fu cambiato in Israele dall’angelo di Geova. Le tribù che ebbero origine dai dodici figli di Giacobbe si chiamarono perciò le dodici tribù d’Israele. — Gen. 32:27, 28; 35:9, 10; 49:28.
b Vedi La Torre di Guardia (inglese) del 15 dicembre 1928, pagina 376, §§ 35, 36; e del 1º maggio 1942, pagina 133, §§ 10-14.