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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1981 | 15 ottobre
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Domande dai lettori
● Su che base si può affermare che Luca abbia scritto il suo Vangelo prima di Marco, come indica in appendice (p. 1396) la Traduzione del Nuovo Mondo?
Molti teologi della cristianità ipotizzano che il Vangelo di Marco e un’altra fonte di informazioni indicata con la lettera “Q” (dalla parola tedesca Quelle, che significa “fonte”) siano stati usati come base per la compilazione dei Vangeli di Matteo e di Luca, e che quindi Marco e “Q” siano stati scritti prima. Il motivo per cui molti accettano questa ipotesi è il tentativo di spiegare le somiglianze esistenti fra i Vangeli, dal momento che non credono all’ispirazione divina. Ma tutte queste teorie dovute alla mancanza di fede cadono di fronte ai fatti, come l’incontestabile testimonianza dei primi sorveglianti della chiesa secondo i quali Matteo fu il primo a mettere per iscritto il suo Vangelo. Origene (185-254 E.V.) dice: “Il primo Vangelo fu scritto da Matteo”.
Quale fu il successivo? Marco o Luca? Per molto tempo gli studenti biblici cristiani pensarono che Marco avesse scritto prima di Luca, ma in seguito a un ulteriore approfondimento si comprese che molto probabilmente Luca aveva scritto il suo Vangelo prima di Marco. Un brano che fa luce sulla questione è il racconto di Atti 24:27–27:1, secondo cui l’imprigionamento di Paolo a Cesarea, durato due anni, finì poco dopo che Porcio Festo era succeduto ad Antonio Felice, quando Festo mandò Paolo a Roma in seguito al fatto che questi si era appellato a Cesare. Quando ebbe luogo questo?
Anche se non si è del tutto certi sull’anno esatto, è opinione comune che Festo sia succeduto a Felice nel 58 E.V. Un dizionario biblico (A New Standard Bible Dictionary) dice: “Tutto considerato, la data più probabile dell’inizio del procuratorato [di Festo] sembra essere stato il 58 d.C.”. Questo è lo stesso anno indicato dalla concordanza biblica di Young ed è confermato dall’Encyclopædia Britannica (edizione del 1959, vol. 3, pagina 528), che in un articolo sulla cronologia biblica dice fra l’altro: “L’equilibrio fra le due linee di ragionamento indica l’anno 58 come anno del richiamo di Felice e dell’arrivo di Festo. Se S. Paolo fu arrestato nel 56 e si appellò a Cesare nel 58, all’arrivo di Festo, allora, essendo giunto a Roma agli inizi dell’anno successivo ed essendovi rimasto prigioniero per due anni interi, si arriva agli inizi della primavera del 61 come fine del periodo a cui si riferiscono gli Atti”. — Atti 27:1–28:1, 11-16, 30.
Ne consegue che Atti dev’essere stato scritto allora, perché se fosse stato scritto dopo è ragionevole pensare che Luca ci avrebbe fornito ulteriori informazioni riguardo a Paolo. All’inizio di Atti, Luca dice all’amico Teofilo di aver già scritto il suo Vangelo. Pertanto il suo Vangelo dev’essere stato scritto prima del 61. Ma quando? Mentre Luca era a Roma con Paolo? Difficilmente, perché lì non avrebbe potuto accedere alle molte ‘compilazioni di racconti’ di cui parla, né avrebbe potuto intervistare di persona — cosa che senz’altro fece — testimoni come i familiari superstiti della famiglia di Gesù e altri discepoli e apostoli. (Luca 1:1-4) È quindi ragionevole concludere che lo fece prima che Paolo fosse imprigionato a Roma, e molto probabilmente mentre Paolo era detenuto a Cesarea, cioè fra il 56 e il 58.
In quanto al Vangelo di Marco, non può esserci dubbio che fu scritto a Roma e per i romani, come si deduce dal suo stile, dai latinismi e dai suoi commenti esplicativi, come pure dalla testimonianza dei primi sorveglianti della chiesa. (Vedi La Torre di Guardia del 1º agosto 1962, pagine 456, 457). Ma quando fu scritto? Si legge che Marco lasciò Paolo e Barnaba e poi che Paolo si separò da Barnaba a motivo di Marco, il quale accompagnò Barnaba a Cipro. (Atti 12:12; 13:13; 15:37-39) Poi per molti anni non si sa più nulla di Marco finché Paolo non ci dice che è insieme a lui a Roma. (Col. 4:10, 11; Filem. 24) Sembra che quando Paolo fu liberato, Marco abbia lasciato Roma, perché in II Timoteo 4:11, scritto quando Paolo era di nuovo a Roma, Paolo chiede a Timoteo di venire al più presto e di portare con sé Marco. Questo lascerebbe pensare che ogni volta era solo la presenza di Paolo a richiamare Marco a Roma, e che quindi fu solo dopo l’imprigionamento di Paolo che Marco scrisse il suo Vangelo per i romani.
Senza dubbio Marco ricevette le sue informazioni da Pietro, col quale dev’essere rimasto per un certo tempo se Pietro lo chiama: “Marco, mio figlio”. Molto probabilmente ciò avvenne dopo che Marco si fu separato da Paolo e fra il primo e il secondo imprigionamento di Paolo, quando sembra che Pietro abbia scritto la sua prima lettera, se non anche la seconda. — I Piet. 5:13.
Esaminando quindi la testimonianza delle Scritture possiamo capire perché è ragionevole sostenere che il Vangelo di Luca sia stato scritto prima di quello di Marco.
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Programma di studioLa Torre di Guardia 1981 | 15 ottobre
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Programma di studio
22 novembre: I cristiani e la speranza del millennio. Pagina 13. Cantici: 33, 27.
29 novembre: Trionfa la speranza del millennio. Pagina 19. Cantici: 98, 19.
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