Cristiani perseguitati: “Uno spettacolo teatrale per il mondo”
“Mi sembra che Dio abbia messo in mostra noi apostoli per ultimi come uomini riservati alla morte, perché siamo divenuti uno spettacolo teatrale per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”. — 1 Cor. 4:9.
1, 2. Quale timore hanno molti? Quale conforto possono avere?
IL PENSIERO di soffrire come soffrirono Gesù e gli apostoli spaventa molti. È vero, sanno che chi ha una veduta elevata e spirituale della vita riceve molti meravigliosi benefici. Ma non credono di poter personalmente resistere ai forti assalti che immaginano subirà un giorno la loro fede.
2 Nutri questo timore? In tal caso, pensa: Non è stato confortante apprendere nell’articolo precedente che puoi essere una persona spirituale? Sì, una ‘persona comune’ come te — un commesso, un boscaiolo o una massaia — può effettivamente avere “la mente di Cristo”. Troverai altrettanto incoraggiante sapere che puoi anche sopportare con successo qualsiasi prova ti venga da qualsiasi parte di questo mondo carnale.
3. Che cosa disse Gesù che dovevano attendersi i suoi seguaci?
3 Il cristiano deve attendersi d’essere detestato dal mondo. Gesù spiegò: “Veramente vi dico: Non c’è nessuno che, avendo lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per amor mio e per amore della buona notizia, non riceva ora, in questo tempo, cento volte tanto, di case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel sistema di cose avvenire la vita eterna”. (Mar. 10:29, 30) Ciò che disse si avverò nel caso degli apostoli. E oggi si avvererà ugualmente per i veri cristiani, per i veri uomini spirituali. Ma perché, si può chiedere, gli apostoli, uomini spirituali, subirono “persecuzioni”?
4. Perché gli uomini spirituali tra i cristiani del primo secolo subirono persecuzione?
4 In preghiera a Geova, Padre suo, Gesù risponde: “Il mondo li ha odiati [i seguaci delle sue orme], perché non sono parte del mondo, . . . Santificali per mezzo della verità; la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. . . . in realtà, il mondo non ti ha conosciuto, . . . questi han conosciuto che tu mi hai mandato”. — Giov. 17:14, 17, 18, 25.
5. Spiegate come il mondo carnale odiò quei primi cristiani.
5 Gli apostoli, uomini spirituali addestrati da Gesù, non furono “parte del mondo”. Per questo il mondo li odiò. Il vivo contrasto fra quegli uomini spirituali e il mondo carnale fu evidente a tutta la creazione. Dopo che Gesù ebbe lasciato la scena terrena gli apostoli si prodigarono incessantemente per adempiere il loro incarico di predicare e insegnare “fino alla più distante parte della terra”. (Matt. 28:16-20; Atti 1:6-8) Fin dall’inizio ci fu forte opposizione alla loro opera. I primi a fare resistenza erano della loro stessa nazione. (Atti 5:40; 12:1-5) Quando l’opera si estese oltre la Giudea e la Samaria, ci furono conflitti con i seguaci di divinità gentili i quali temevano che i loro oggetti di devozione fossero ‘ridotti a nulla’. — Atti 19:23-41; 14:1-7.
“UNO SPETTACOLO TEATRALE PER IL MONDO”: IN CHE SENSO?
6, 7. Che cosa intende Paolo in I Corinti 4:9 dicendo che gli apostoli furono “uno spettacolo teatrale per il mondo”?
6 In I Corinti 4:9, l’apostolo Paolo descrive vivamente la sofferenza subìta dai cristiani.
“Poiché mi sembra che Dio abbia messo in mostra noi apostoli per ultimi come uomini riservati alla morte, perché siamo divenuti uno spettacolo teatrale per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”.
7 Paolo non parlava lì degli apostoli come se fossero uno spettacolo nelle semplici cose normali della vita e come per dire che altre persone, vedendo che gli apostoli conducevano una vita onesta e costruttiva, si erano convinte della giustezza del modo di vivere cristiano. No, considerava la sofferenza subìta dagli apostoli, come se fossero riprovevolmente esposti in un teatro davanti a un uditorio universale. Lo “spettacolo teatrale” che gli apostoli presentano nella Bibbia, dice il Theological Dictionary of the New Testament, ‘secondo i criteri umani, non è uno spettacolo superbo, ma pietoso e spregevole’.
8, 9. (a) In che modo le traduzioni di Tertulliano e di James Moffatt ci aiutano a capire che quando Paolo dice che gli apostoli furono uno “spettacolo teatrale” parlava della sofferenza che subirono? (b) Fu mai Paolo in un’arena letterale?
8 La traduzione di I Corinti 4:9 fatta nel terzo secolo da Tertulliano ci aiuta ad avere questa viva descrizione delle sofferenze dei cristiani quando parla di loro come di “uomini riservati ai combattimenti con bestie selvagge”. (On Modesty, capitolo xiv) Come dice la Bibbia del ventesimo secolo tradotta piuttosto liberamente dallo studioso James Moffatt, erano “come gladiatori condannati nell’arena!” Si può perciò raffigurare una processione trionfale dei tempi romani. In fondo viene la fedele schiera di apostoli e altri cristiani condotti come disprezzati criminali nell’arena dove gli spettatori proveranno piacere nella loro sofferenza e morte.
9 Naturalmente, è possibile, se non probabile, che l’apostolo Paolo, come altri primi cristiani, affrontasse effettivamente le bestie selvagge in un’arena, a giudicare da quello che dice in I Corinti 15:32: “Se, come gli uomini, ho combattuto in Efeso con le bestie selvagge . . .” È vero che Paolo aveva affrontato uomini “bestiali” nel “teatro” figurativo di Efeso. (Atti 19:29-41) Ma notate che in II Corinti 1:8-10 si riferisce alla “tribolazione accadutaci nel distretto dell’Asia [dov’era situata Efeso]” e dove, continua Paolo, “sentivamo in noi stessi d’aver ricevuto la sentenza di morte . . . [Dio] ci liberò”. Sembra che questo suggerisca l’idea che in un’occasione Paolo affrontò nell’arena di Efeso bestie selvagge letterali.
10. Elencate le sofferenze che secondo la narrazione di Paolo i seguaci di Cristo subirono.
10 Comunque, in I Corinti 4:9 Paolo fa un’illustrazione. Dice che ‘uomini e angeli’, un uditorio universale, erano spettatori del trattamento indegno, dell’opposizione e della persecuzione subìte da lui e dai suoi compagni mentre compivano il loro ministero. Egli prosegue descrivendo particolareggiatamente la sofferenza che patirono:
“Noi siamo folli per causa di Cristo, ma voi [certuni a Corinto] siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi forti; voi siete illustri, noi invece senza onore! Fino al momento presente, noi soffriamo la fame e la sete e siamo nudi e veniamo schiaffeggiati e andiamo randagi e fatichiamo lavorando con le nostre proprie mani. Svillaneggiati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; oltraggiati, rispondiamo con parole dolci; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti fino al presente!” — 1 Cor. 4:10-13, La Sacra Bibbia a cura di mons. S. Garofalo. Si paragoni Ebrei 10:32-34.
11. Chi permise che gli apostoli divenissero una tale mostra?
11 Malgrado la sofferenza sopportata dagli apostoli, a quel tempo le persone di mente spirituale sapevano che Dio sosteneva gli apostoli. Le loro costruttive fatiche ne erano la prova. Tali persone sapevano pure che, come disse Paolo, “Dio [ha] messo in mostra noi apostoli per ultimi come uomini riservati alla morte”. (1 Cor. 4:9) Sì, Dio permise che gli apostoli apparissero umili secondo i criteri del mondo.
12, 13. (a) Chi può, dunque, aspettarsi oggi di soffrire? (b) Quali domande sorgono?
12 Oggi i testimoni di Geova, mentre compiono il loro ministero mondiale, soffrono alla stessa maniera. Questo non vuol dire che Dio li abbia rigettati. Infatti, nell’articolo precedente è stato chiaramente mostrato che c’è oggi bisogno della moderna congregazione dei testimoni di Geova per essere una persona spirituale. La verità non si trova fra quelli che sono più benvisti dal mondo. L’apostolo Paolo ci rammenta: “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. — 2 Tim. 3:12.
13 Ma sorge la domanda: Molti che dicono d’essere “cristiani” e che non sono testimoni di Geova non sono oggi anch’essi perseguitati? È vero, oggi molti che si dichiarano “cristiani” soffrono. Anche pagani e atei sono perseguitati. Ma perché soffrono? I veri uomini spirituali credono e sostengono le stesse cose che credettero e sostennero Gesù e i suoi apostoli, per cui sono contrastati per la stessa ragione per cui lo furono loro.
È LA CRISTIANITÀ UN MODERNO “SPETTACOLO TEATRALE PER IL MONDO”?
14. Soffrono le chiese della cristianità? Perché?
14 Rappresenta alcuna chiesa della cristianità il vero cristianesimo? Ebbene, sono tali chiese formate di uomini spirituali e sono perciò odiate e perseguitate per la stessa ragione per cui lo furono i cristiani del primo secolo? Molte chiese della cristianità sono oggi in difficoltà. Perdono membri e denaro. Il loro ascendente sta sparendo. Ma non perché soffrano per amore di giustizia come avvenne per gli apostoli. (Si paragoni I Pietro 2:19-21). Come lo sappiamo? Considerate questo:
15. Come si possono paragonare le chiese con gli apostoli in quanto a credere che sia giusto o sbagliato uccidere?
15 Gli apostoli credevano che è male assassinare, anche odiare. (1 Giov. 4:20, 21; Riv. 21:8) Non hanno le chiese della cristianità fatto finta di non vedere, perfino sostenuto e incoraggiato gli stermini mondiali sul campo di battaglia? Il libro Black Jack Pershing di Richard O’Connor aiuta a rispondere a questa domanda. Dell’entrata dell’America nella prima guerra mondiale riferisce:
“Nessuno insisté più dei ministri di Dio che l’America entrasse in guerra. La Federazione delle Chiese di New York proclamò l’11 marzo ‘Domenica della guerra’. Da una costa all’altra predicatori militanti negarono che Cristo fosse un pacifista, che la guerra fosse un male, che l’uccisione dei Tedeschi fosse una violazione dei Comandamenti. L’evangelista Billy Sunday, parlando a una moltitudine in Times Square, formulava solo in modo più vivo i loro pensieri quando gridò: ‘Se si potesse capovolgere l’inferno, ci trovereste scritto sul fondo: “Made in Germany”!’”
Nei paesi dove sono imposte limitazioni sulle chiese della cristianità o sui loro capi, questo avviene di solito per la loro ingerenza nella politica. Pertanto nel Times di New York del 21 ottobre 1973 leggiamo: “Le autorità militari cilene hanno ordinato oggi l’espulsione di tre sacerdoti stranieri. I sacerdoti — due Spagnoli e un Francese — si erano impegnati in ‘attività estremiste’, secondo fonti ufficiali”. — Pagina 9.
16, 17. Credono e agiscono le chiese della cristianità come gli apostoli (a) in fatto di moralità? (b) in fatto di menzogna?
16 Gli apostoli aborrirono l’adulterio, la fornicazione e l’omosessualità e allontanarono dalla loro presenza quelli che praticavano tali cose. Paolo disse chiaramente: “Rimuovete l’uomo malvagio di fra voi”. (1 Cor. 5:11-13; 6:9-11) Ma quando è stata l’ultima volta che avete sentito che qualcuno è state espulso dalla vostra chiesa — da una chiesa qualsiasi della cristianità — per tali pratiche?
17 I bugiardi non potevano rimanere nella primitiva congregazione apostolica. (Atti 5:1-11) Ma quanti capi politici e uomini d’affari credete che non mentano mai? Tuttavia, non sono essi per la maggior parte seguaci di una chiesa, forse della vostra?
18. Perché possiamo quindi dire che la cristianità non è “uno spettacolo teatrale per il mondo”?
18 Le risposte a queste domande sono ovvie. Le numerose organizzazioni che tollerano tali pratiche, malgrado le loro esteriori professioni di “cristianesimo”, non sono uno “spettacolo teatrale per il mondo”. Piuttosto, si mischiano col mondo. La cristianità ha mostrato d’essere ‘amica del mondo’, e così anche ‘nemica di Dio’. Dio le chiama “adultere”. — Giac. 4:4.
19. A che cosa va ancora incontro la cristianità?
19 Pertanto, le pene subite attualmente dalle chiese della cristianità non son dovute al fatto che seguono le orme di Gesù e degli apostoli. Esse mietono quello che hanno seminato; lo meritano. La loro attuale sofferenza non è che un pregustare ciò che verrà sull’impero mondiale della falsa religione, descritta nel libro di Rivelazione come una prostituta riccamente adorna in groppa a una bestia. La falsa religione, come quella meretrice, cerca di dominare le nazioni bestiali. Ma la “bestia” a cui si fa riferimento in Rivelazione si rivolta contro di lei e la distrugge. Il tempo della fine di tutta la falsa religione è imminente. Quelli che ora ne fanno parte non sono uomini spirituali che soffrano per amor di giustizia. Essi hanno legittime ragioni per essere preoccupati, anche per aver paura. — Riv. 16:12-21; 17:15-18; cap. 18; si paragonino Ezechiele capitolo 24; Matteo 13:42.
I TESTIMONI DI GEOVA: MODERNO “SPETTACOLO TEATRALE PER IL MONDO” NELLA PERSECUZIONE
20-22. In che modo soffrono i testimoni di Geova?
20 D’altra parte, i testimoni di Geova dei tempi moderni hanno sofferto moltissimo. Furono oggetto di odio violento nella Germania nazista. Un bollettino pubblicato dalla Commissione per gli Affari Ecumenici dell’Arcidiocesi di Hartford, nel Connecticut, riconosce questo fatto, dicendo: “Gli Ebrei tedeschi . . . non furono le sole vittime nei campi di concentramento di Hitler. Tutti i testimoni [di Geova] conosciuti nella madrepatria furono pure imprigionati. Fu quindi offerta loro la libertà se solo si inchinavano e ritrattavano . . . Né impiccagioni, né fucilazioni, né crudele tortura fisica o mentale riusciva a piegarli. L’ira dei catturatori delle SS era diabolica perché i testimoni non si lasciavano intimorire”.
21 Più recentemente, sotto gli odierni governi, come sono trattati i Testimoni? Nel libro Aspects of Religion in the Soviet Union 1917-1967 leggiamo: “I testimoni di Geova sono universalmente proscritti”. In altre nazioni, pure, i Testimoni sono divenuti oggetto di speciale attenzione. Sapevate, ad esempio, che in Turchia è un “reato” adorare Dio per i testimoni di Geova? Sono mosse contro di loro accuse completamente false. In Turchia i singoli Testimoni rischiano forti multe equivalenti a una notevole parte del reddito annuo di una persona.
22 Nel Malawi, sul continente africano, i testimoni di Geova sono stati oggetto di intenso odio per parecchi anni. Alcuni uomini sono stati percossi, sì, certuni sono stati assassinati. Hanno perso il lavoro e hanno visto violentare le loro donne. Come animali, sono stati cacciati a migliaia non solo dalle loro case, ma effettivamente dalla nazione.
23, 24. (a) Soffrono i testimoni di Geova perché si sono occupati della politica delle nazioni o perché sono immorali? (b) Perché allora soffrono?
23 Ma perché hanno sofferto in tal modo? Forse perché han cercato di amministrare gli affari politici delle varie nazioni in cui risiedono? No! Hanno abbandonato gli elevati principi sostenuti da Gesù e dai suoi apostoli? Considerate ciò che ha da dire della condotta dei Testimoni un estraneo, un osservatore imparziale. Bryan Wilson dell’Università di Oxford osserva riguardo alle loro sofferenze in Africa:
“Il bando . . . può essere più costoso di quanto non sembri, comunque. I Testimoni . . . hanno avuto un incomparabile successo facendo mantenere ai loro seguaci alte norme di rigore morale e autodisciplina. Inculcano i valori di strenuo lavoro, puntualità, sobrietà e rispetto di sé. I loro aderenti pervengono a un grado di relazioni familiari del tutto eccezionale nell’Africa Orientale. I loro sistemi di istruzione e addottrinamento sono della massima efficacia in quanto alla morale come pure in questioni dottrinali . . . La trita retorica degli uomini politici africani è la condanna dell’organizzazione tribale. Paradossalmente, i Testimoni sono forse quelli che hanno più successo di qualsiasi altro gruppo per la rapidità con cui eliminano la discriminazione tribale fra i loro proseliti”. — New Society, 12 luglio 1973, pagina 75.
Ovviamente, i testimoni di Geova non sono una minaccia alla legge e all’ordine. Sono veri cristiani. Realizzano le condizioni di vita che qualsiasi nazione illuminata vuole tra i suoi cittadini.
24 I testimoni di Geova rappresentano davvero l’autentica congregazione cristiana. Questo è dimostrato dal modo scrupoloso in cui cercano di mettere in pratica le Scritture nella loro vita. La loro moderna congregazione ha la stessa struttura di quella diretta dagli apostoli e dai profeti nel primo secolo. (Efes. 2:20-22) I suoi componenti insegnano le stesse verità. I testimoni di Geova sono un moderno “spettacolo teatrale per il mondo”, sopportando le stesse cose sopportate da Gesù e dai suoi apostoli. E come organizzazione, sanno che continueranno a subire tribolazione sino alla fine di questo malvagio sistema di cose. — 2 Tess. 1:6-10.
ENTRERAI NELLA MODERNA ARENA?
25. Quale domanda si presenta a ciascuno?
25 Ma ciascuno deve porsi la domanda: “Sono personalmente disposto ad accettare la stessa opposizione e a far parte del moderno ‘spettacolo teatrale per il mondo’ presentato dai moderni uomini spirituali?” Se lo desiderate, potete prendere a cuore il consiglio dato da Paolo a Timoteo: “Non ti vergognare della testimonianza intorno al nostro Signore, né di me prigioniero per amor suo, ma prendi la tua parte nel soffrire il male per la buona notizia secondo la potenza di Dio”. — 2 Tim. 1:8.
26. In che modo si può sopportare avversità come una persona veramente spirituale?
26 Ma come può alcuno, chiederete, sopportare tale avversità? C’è solo un modo in cui un cristiano può rimanere fermo pur ‘soffrendo il male’: Dev’essere una persona spirituale, vedere le cose dal punto di vista di Dio. Tale persona saprà che soffre per amore della verità. (Matt. 5:11) Ma se il pensiero carnale regola la sua vita e ha una veduta mondana, anche se afferma di conoscere la via della verità può razionalizzare e fare compromesso quando è sotto pressione. Questo potrebbe condurre alla sua eterna rovina. Perciò, ora, mentre c’è relativa calma nella maggior parte del mondo, è tempo di impegnarsi a fondo per acquistare “la mente di Cristo” e lasciare che domini ogni aspetto della propria vita. Sforzatevi di divenire il tipo di persone che Dio approverebbe in qualsiasi tempo.
27. Quale tendenza vuole evitare la persona spirituale? Piuttosto, quale dovrebbe essere la sua veduta?
27 Non è saggio nutrire oscuri, morbosi timori circa le prove future e soffermarsi a pensarci. Né è sensato angustiarsi pensando alle cose perverse che il nemico potrebbe fare un giorno al popolo di Dio. Invece, giorno per giorno il cristiano darà prova della sua lealtà verso Dio. L’opposizione sopportata dagli apostoli non fu solo l’aperta persecuzione di natura violenta. Ricordate, in I Corinti 4:10-13 (secondo La Sacra Bibbia di mons. S. Garofalo) Paolo disse: “Noi siamo deboli . . . senza onore . . . soffriamo la fame e la sete e siamo nudi e veniamo schiaffeggiati . . . randagi . . . svillaneggiati . . . oltraggiati”.
28. In che modo possono soffrire oggi i veri cristiani oltre che a causa dell’aperta violenta persecuzione da parte del nemico?
28 Oggi i veri cristiani devono sopportare un simile trattamento. Non viene sempre dai “nemici”, ma può venire da coloro che amiamo, dai nostri stessi familiari (1 Piet. 2:18–3:6), o da persone con le quali siamo cresciuti. Il cristiano può a volte essere oggetto di discriminazione nel suo lavoro a motivo dei suoi alti princìpi. Oppure può sentirsi spinto a rinunciare a una posizione di prestigio e ben rimunerata perché non è compatibile con la sua coscienza addestrata secondo le Scritture; per questo può essere oggetto di forti pressioni e scherni. Oppure un giovane cristiano può essere beffato dai compagni di scuola perché sostiene come cristiano ciò che sa esser giusto. Se oggi i cristiani sono in grado di sopportare tutto questo trattamento — e lo sopportano ogni giorno — perché avere troppa paura del futuro? La persona spirituale sa di poter resistere a tutto ciò che Dio permette, come vi resisterono gli apostoli. A somiglianza degli apostoli e di Gesù stesso, la persona spirituale si prefigge perciò d’avere buon coraggio e gioia. — Giov. 16:33; Rom. 12:12; Col. 1:24; 1 Piet. 1:6, 7; 3:14; 4:12-16.
29. Quali prospettive ha ogni persona veramente spirituale?
29 Ovviamente, essere una persona spirituale non vuol dire solo assumere un atteggiamento superficiale. Lo si deve rispecchiare in tutto quello che si fa. Continuate ad approfondire la vostra devozione verso Geova. Se lo farete potrete resistere a qualsiasi futuro problema e persecuzione. Sopportando tale persecuzione continuerete a far parte dello “spettacolo teatrale per il mondo” fino alla fine di questo intero sistema di cose. Sì, come persona spirituale sopravvivrete al concertato attacco di Gog contro quelli che “dimorano al centro della terra”, per vivere in un meraviglioso nuovo sistema di cose. — 1 Cor. 4:9; Ezec. 38:12; Riv. 21:1-4.
[Immagine a pagina 568]
I veri cristiani sono “uno spettacolo teatrale per il mondo” essendo oggetto della sua persecuzione