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Mantenere l’organizzazione puraLa Torre di Guardia 1952 | 15 agosto
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furono divorati dal fuoco di Geova. Numeri 16:32, 35 dice: “La terra spalancò la sua bocca e li ingoiò: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Kore, e tutta la loro roba. E un fuoco uscì dalla presenza dell’Eterno e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano il profumo”. Iddio mostrava la sua disapprovazione a persone che bestemmiarono contro di lui, che non vollero accettare la disposizione che Dio aveva fatto. Ora dunque, quelli che si ribellano contro Dio egli li disassocerà. Egli se ne sbarazzerà. Egli li espellerà dalla congregazione.
15. Come l’esempio di Maria illustra la questione?
15 Ora possiamo considerare un altro esempio della Bibbia. Numeri 12 ci parla di Maria e Aaronne. Essi insuperbirono un poco. Maria era la sorella di Aaronne e di Mosè, ma divenne orgogliosa e stolta. Perché volle prendere il posto di un uomo nella congregazione e aver qualche cosa da dire intorno alle disposizioni del Signore fra gl’Israeliti, ella fu colpita di lebbra. Dovette essere disassociata o cacciata dalla congregazione per sette giorni; e poi solo dopo la supplicazione del fratello Mosè a Geova di salvare la vita di lei affinché Egli non la uccidesse con lebbra, fu purificata e ritornò. Ella aveva agito con superbia e stoltezza. Il Signore Dio non avrebbe avuto quella specie di persone nella sua congregazione. Ella si ravvide. Ella tornò, ma prima fu punita, e Aaronne imparò il suo proprio posto da questa esperienza della sorella.
16. Come mostra l’esperienza di Acan che Dio non tollererà i ladri?
16 Vi sono poi dei ladri, che il Signore Iddio non tollererà nella sua organizzazione. Abbiamo l’esempio di Acan. Quando i figli d’Israele attraversarono il Giordano e presero Gerico sotto la direzione di Geova, vincendo egli per loro le loro battaglie, furono date le istruzioni agli Israeliti che tutte le cose che erano nella città eran destinate alla distruzione, eccetto le cose di oro, argento, ottone e ferro che dovevano essere riservate per Geova. Nessuno doveva prendere alcuna cosa del bottino per sé. Ma Acan la pensò un po’ differentemente. Quando entrò a Gerico trovò un mantello babilonese, 200 sicli d’argento, e una verga d’oro del peso di 50 sicli, e disse: ‘Ebbene, io mi porterò questo a casa e lo seppellirò tenendolo per mio conto. Nessuno lo verrà mai a sapere.’ Ma egli era nella congregazione di Geova; ora la corruzione era dentro di essa. Questa doveva essere scoperta. Andarono a combattere ad Ai e gli eserciti israeliti venivano meno. Essi non potevano vincere. Giosuè seppe che c’era corruzione nella congregazione. Essa doveva essere espulsa, e secondo la disposizione di Geova l’evidenza indicò Acan come il corruttore. Trovarono che aveva il suo bottino nascosto nella sua tenda. Ora che cosa accadde? Iddio non lo cacciò semplicemente dalla congregazione allontanandolo per sette giorni come aveva fatto a Maria. Egli fece lapidare a morte Acan, e la sua famiglia con lui, perché era un ladro. — Gios. 6:17 fino a 7:26.
17. Come i caduti “figli di Dio” illustrano la disassociazione?
17 Secoli prima, ai giorni di Noè prima del diluvio, ci furono quegli angeli nei cieli, creature spirituali, che divennero disubbidienti. Essi videro che le figlie degli uomini erano belle, e lasciarono la loro posizione e vennero giù sulla terra e presero per se stessi delle mogli. In questo essi furono disubbidienti. E 2 Pietro 2:4 (NM) ci dice quindi di loro: “Iddio non si trattenne dal punire gli angeli che peccarono”. No, ma li precipitò nel Tartaro, consegnandoli “ad abissi di densa oscurità onde siano riservati per il giudizio”. Furono disubbidenti, violarono la legge di Dio, ed egli li escluse dai suoi consigli. Per una prova delle sue creature fedeli essi sono ancora in esistenza, sì, ma i giudizi di Dio sono scritti contro di loro per la loro finale distruzione.
18. Come mostra Giuda che l’impegnare uno strenuo combattimento per la fede ha relazione con questa questione?
18 Infine possiamo riferirci alla lettera di Giuda. In essa ci è detto che dobbiamo impegnare uno strenuo combattimento per la fede. Questa fede ci è stata trasmessa mediante Cristo Gesù; dobbiamo combattere per essa. Essa è la fede che fu data alla congregazione dei seguaci di Cristo Gesù, ed egli non vuole che tale fede sia corrotta o mutata in alcuna maniera. Chiunque tenta di mutarla, sia egli ribelle, superbo, ladro, disubbidiente o corrotto moralmente, sarà espulso. Egli sarà rimosso. Ora noi in realtà vediamo uomini malvagi che s’infiltrano, uomini empi, e questi dobbiamo cercar di trovare e cacciare fuori dalla congregazione. Come Giuda dice ai versetti 8º e 16º: “Questi, anche, che indulgono in sogni, corrompono la carne e trascurano la signoria e parlano ingiuriosamente di persone gloriose. Questi sono mormoratori, lamentatori della loro sorte nella vita, che procedono secondo i loro propri desideri, e le loro bocche dichiarano cose gonfie, mentre ammirano le personalità per amore del loro proprio beneficio”. Sì, questi tipi di persone che sono state appena descritte sono la specie che non vogliamo nella congregazione del Signore, e se ci sono devono pertanto esser rimosse dalla congregazione. Altrimenti un poco di lievito fa fermentare tutta la pasta.
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Giustezza della disassociazioneLa Torre di Guardia 1952 | 15 agosto
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Giustezza della disassociazione
1. È giusto disassociare, e che cosa dice Tito 3:10, 11?
È GIUSTO disassociare? Sì, come abbiamo appena visto nel precedente articolo, Dio cacciò dalla sua congregazione quelli che si opponevano a lui e che erano corrotti. Egli li disassociò. Si sbarazzò di loro, e ci consiglia di far così con tali persone. In Tito 3:10, 11 (NM) leggiamo: In quanto all’uomo che promuove una setta, allontanalo dopo una prima e una seconda ammonizione, sapendo che un tal uomo è stato sviato e pecca, essendo condannato da se stesso”. Quindi viene conferita autorità dalle Scritture Greche perché chiunque origina sette o divisioni sia allontanato dopo essere stato ammonito
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