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Gli animali sono meravigliosi, al loro postoSvegliatevi! 1972 | 22 dicembre
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così dire, ‘deve cedere’. Questo avviene in minor misura se la famiglia tiene l’animale nel cortile. È essenzialmente il proprietario che deve ‘cedere’ ed egli può dover rimodellare il proprio modo di vivere per adattarlo all’animale.
Talvolta i proprietari fanno sforzi straordinari per accogliere un animale preferito. Una famiglia che teneva una lontra aveva due camere da letto nella casa. Le persone stavano tutte in una stanza, avendo ceduto l’altra all’uso privato della lontra. Come riferisce l’articolo di Life: “Lentamente, molti proprietari si accorgono che l’animale è divenuto il padrone”.
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Veduta equilibrata degli animali preferitiSvegliatevi! 1972 | 22 dicembre
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Veduta equilibrata degli animali preferiti
FORSE non tenete un leopardo, una lontra o un boa constrictor in casa vostra o nel vostro cortile. Forse avete un animale del tipo più comune, piccolo, domestico, forse solo un cane o un gatto. Anche se è così, può esserci sempre il problema che l’animale sia o no “fuori luogo”, tanto in senso fisico che in altri modi. La vostra stessa attitudine e il vostro modo di agire con l’animale potrebbero essere la causa di tale relazione sbagliata. Come possiamo determinarlo? Considerando lo scopo per cui furono fatti gli animali dal loro Creatore e quello per cui fummo fatti noi, nonché la relazione con l’uomo che Egli assegnò loro.
Il racconto biblico mostra che, fra tutte le creature della terra, solo l’uomo fu fatto a immagine e somiglianza di Dio. Gli fu dato il dominio sopra tutte le altre creature della terra. (Gen. 1:26-28) Benché si interessasse della creazione animale e di dare un nome ai suoi molti rappresentanti, Adamo “non [trovò] un aiuto come suo complemento” fra loro. (Gen. 2:19, 20) Erano tutti subumani, e i discepoli di Gesù, Pietro e Giuda, li descrissero appropriatamente dicendo che erano “animali irragionevoli”. — 2 Piet. 2:12; Giuda 10.
È vero che gli animali giocano, mostrano emozioni come piacere, depressione, affetto, paura, ira e ansietà. Differiscono anche gli uni dagli altri come singoli, rivelando distintive caratteristiche fra una specie e l’altra ed entro le specie. Tuttavia, come precisa Hans Bauer, in base a molte prove e ricerche, nel suo libro Animals Are Quite Different (tradotto dal tedesco da James Cleugh): “Per quanto
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