La Bibbia e la creazione alla luce della scienza moderna
“Sappiate che il Signore [Geova] è Iddio, Lui che ci ha fatti e non noi”. — Sal. 100:3, Na.
1, 2. Perché molti pensano che la scienza abbia confutato la Bibbia?
LA CORSA verso la luna e lo spazio interplanetario fa rivolgere lo sguardo di molti alla scienza e alle sue conquiste. Si cerca di proteggere le nazioni mediante progressi scientifici nelle armi militari. Le nazioni sottosviluppate considerano le macchine inventate dalla scienza come il modo per ottenere il progresso industriale. Nel campo della medicina si pensa che la scienza dia molta speranza per l’eliminazione dell’infermità e della malattia. Sì, il progresso che la scienza ha fatto in alcuni campi induce molti a pensare che si possa avere da essa la risposta definitiva in molti altri campi di conoscenza.
2 Perciò, quando scienziati rispettati fanno commenti sull’origine dell’uomo, si pensa che parlino di realtà. Poiché la maggioranza degli scienziati accettano e insegnano che l’uomo si evolse da animali inferiori, le masse dell’umanità credono che questo sia vero. Poiché la scienza è definita “un ramo della conoscenza o dello studio relativo a un insieme di fatti o verità sistematicamente disposte e indicanti l’operato di leggi generali”, le persone pensano che gli scienziati si basino sui fatti quando parlano dell’ascesa dell’uomo dalla bestia. Poiché questa idea contraddice l’insegnamento biblico che l’uomo fu creato da Dio, molti pensano di non poter più credere nella Bibbia; pensano che la scienza moderna l’abbia confutata.
3. Che cosa mostreranno i fatti?
3 Comunque, la scienza moderna non ha confutato la Bibbia, neppure una riga d’essa. In effetti, è avvenuto il contrario. Benché la Bibbia non fosse scritta come un trattato scientifico, quando si riferisce a cose scientifiche non è in contrasto coi fatti, ma è in contrasto con alcune teorie e speculazioni degli uomini non comprovate. “L’insieme di fatti o verità” venuti alla luce nei tempi moderni non ha in alcun modo contraddetto la Bibbia, specialmente il suo racconto della creazione dell’uomo. Al contrario i moderni “fatti o verità” della scienza, in contrasto con le speculazioni, hanno corroborato ripetutamente le parole di Gesù quando disse: “La tua parola è verità”. — Giov. 17:17.
PERCHÉ MOLTI SONO INCREDULI?
4, 5. Perché alcuni non credono alla Bibbia?
4 Se la scienza corrobora la Bibbia, perché oggi tanti non credono alla Bibbia e non l’accettano quale Parola di Dio, quale guida della loro vita? Indubbiamente, ciò non avviene perché la scienza abbia confutato la Bibbia. Alcuni sono stati indotti a crederlo, e per questa ragione si allontanano. Ma vi sono anche altre ragioni per cui molti non credono alla Bibbia, ragioni che il cristiano farebbe bene a tenere presenti per non farsi ingannare dalle dichiarazioni scientifiche solo perché sono fatte da eminenti scienziati. Tenendo presenti queste ragioni sarete aiutati a custodire “il deposito che [vi] è affidato, evitando le parole vuote che violano ciò che è santo e le contraddizioni della falsamente chiamata ‘conoscenza’. Per far mostra di tale conoscenza alcuni han deviato dalla fede”. — 1 Tim. 6:20, 21.
5 Alcuni non credono alla Bibbia semplicemente perché ne ignorano il contenuto, non avendola studiata con mente imparziale. Altri abbandonano la Bibbia a causa delle ridicole spiegazioni del suo contenuto date dalla cristianità, come l’insegnamento che i giorni creativi di Genesi fossero lunghi solo ventiquattr’ore letterali. Inoltre, la dottrina dell’inferno, l’incolpare Dio della malvagità, le guerre, le inquisizioni e le intromissioni nella politica della cristianità hanno inasprito verso la Bibbia molti che erano stati indotti a pensare che la base della cristianità fosse la Bibbia. Molte di queste persone, se sono di cuore onesto, possono accettare il messaggio della verità quando comprendono che anche la Bibbia è in disaccordo con gli insegnamenti e le malvage pratiche della cristianità.
6-8. Quali egoistiche ragioni vi sono per rigettare la Bibbia?
6 Altri, comunque, abbandonano la Bibbia perché sono contrari alle sue pure leggi, benché esitino ad ammetterlo. Vogliono soddisfare le loro brame, la loro avidità di denaro, potere, fama, piaceri o immoralità. I giusti princìpi della Bibbia condannano tali brame e perciò sono d’ostacolo a coloro che vi si abbandonano. Anziché fare ciò ch’è giusto, mettono da parte la Bibbia. I loro egoistici desideri vengono prima. — 2 Tim. 3:1-4; 2 Piet. 3:3.
7 Alcuni non credono alla Bibbia perché accettarla li umilierebbe. Desiderano avere una buona reputazione nel mondo. Accettare la Bibbia significherebbe umiliarsi in sottomissione a Geova, a suo Figlio e alla sua visibile organizzazione. A loro questo non piacerebbe, perché la loro adorazione e adulazione da parte di altri, o di se stessi, dovrebbe cessare. Inoltre, dovrebbero ammettere che molti dei loro precedenti concetti erano errati. La superbia non permetterà loro di far questo. E come dice Giovanni 12:42, 43 di alcuni uomini eminenti dei giorni di Gesù: “Non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; poiché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio”.
8 Altri ancora riscontrano che la Bibbia è troppo vigorosa per loro. Dovranno fare la volontà di Dio, associarsi alla sua visibile organizzazione, impegnarsi nell’attività di predicazione e studiare per progredire verso la maturità spirituale. Pensano che questo sia troppo disturbo; perciò seguono la via della minor resistenza e cercano una religione più facile o nessuna religione del tutto. — Luca 13:24.
9. Perché tale miscredenza non dovrebbe turbare il cristiano?
9 Per queste ed altre ragioni simili molti non credono alla Bibbia; perciò quando viene presentata una teoria come l’evoluzione l’accettano premurosamente per ricevere qualche conforto nella loro ribellione a Dio e alle sue giuste esigenze. Ma non siate turbati perché molti non credono alla Bibbia. Questo è in completa armonia col fatto che viviamo negli ultimi giorni di questo sistema di cose. Gesù lo predisse quando dichiarò: “L’amore della maggioranza si raffredderà”. (Matt. 24:12) Satana il Diavolo, l’iddio di questo sistema di cose, sa che il suo tempo sta per finire. Egli cerca disperatamente di allontanare tutti gli uomini da Dio. Come possiamo dunque aspettarci che la maggioranza degli uomini si volgano alla Bibbia? Solo una minoranza si volgerà ad essa. “Stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi son quelli che la trovano”. (Matt. 7:14) Non che la strada sia inaccessibile, ma la maggioranza non la cerca. Gesù ci assicurò che coloro che cercano sinceramente la via giusta l’avrebbero trovata: “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”. — Matt. 7:7, 8.
IDDIO CREÒ
10. Quale fiducia possono avere coloro che cercano la verità?
10 Coloro che cercano la verità possono aver fiducia che “tutta la Scrittura è ispirata da Dio”. (2 Tim. 3:16) Possono anche aver fiducia sapendo che la scienza moderna ha corroborato la Bibbia in modo meraviglioso. Questo avviene specialmente riguardo alla parte della Bibbia che è stata maggiormente attaccata, e cioè i primi capitoli di Genesi, capitoli che gli schernitori pensano siano stati smentiti dalla scienza. Ma ricordate che la scienza è definita un “ramo della conoscenza o dello studio relativo a un insieme di fatti o verità”, per cui è necessario distinguere i fatti dalla fantasia.
11. Come sono state confermate le prime parole della Bibbia?
11 Una volta gli evoluzionisti si facevano beffe delle primissime parole della Bibbia, che dicono: “Nel principio Iddio creò”. Essi asserivano, come avevano asserito secoli fa i filosofi greci, che la materia era sempre esistita e che perciò l’universo fisico non aveva avuto principio. Ma con l’avvento dell’èra dell’energia atomica si apprese che alcuni elementi della terra liberano radioattività. Se la materia fosse sempre esistita, questo processo di liberazione della radioattività si sarebbe completato molto tempo fa. Ma esso continua ancora. Perciò, ora si riconosce che l’universo ebbe un principio, e si calcola che abbia miliardi d’anni, cosa permessa dal racconto biblico. Un gruppo di scienziati ha detto: “È interessante notare che dichiarando che l’universo ebbe un principio, la Bibbia precedette la scienza moderna di qualche migliaio d’anni”.a
12. Com’è stato confermato il racconto di Genesi sulla creazione della vita?
12 Un altro problema degli evoluzionisti era spiegare come cominciò la vita. Essi scartavano il racconto della creazione di Genesi e dicevano che la vita ebbe origine per caso dalla materia morta. Credevano in modo molto simile al filosofo Aristotile, che scrisse: “Tutti i corpi asciutti che divengono umidi, e tutti i corpi umidi che divengono asciutti, danno origine a vita animale”. Il poeta romano Virgilio disse seriamente che talvolta le api erano prodotte dagli organi interni del bestiame in via di deterioramento. Un famoso fisico durante il regno di Luigi XIV di Francia scrisse: “Gli odori che emanano dal fondo delle pozzanghere producono rane, lumache, sanguisughe, erbe, e altre cose”.b Ma poi il chimico francese Luigi Pasteur compì i suoi famosi esperimenti che dovevano distruggere la nozione che le cose viventi fossero sorte spontaneamente dalla materia morta. Dimostrò che le più piccole forme di vita non avevano avuto origine da sé ma provenivano da altri batteri già esistenti. Questo mostrò che le cose viventi che sono sulla terra provengono solo da altre cose viventi.
13, 14. Perché una cellula vivente non poteva originare per caso?
13 Malgrado questa evidenza, gli evoluzionisti che sono atei credono ancora che una cellula vivente originasse per caso. Ma anche gli scienziati più esperti, con tutti i loro complessi strumenti, non sono riusciti a creare nemmeno una piccola cellula vivente! Come ammise “un’insigne autorità nel campo dell’evoluzione”: “Nessun chimico vivente può plasmare un dinosauro, nessuna mano vivente può dare origine alle fantastiche estensioni tentacolari che caratterizzano la vita della più semplice cellula ameboide”. (Harper’s Magazine del marzo 1964) Se ciò non è possibile nelle migliori condizioni sperimentali, non avrebbe potuto avvenire per caso. La Bibbia addita correttamente la fonte della vita in Salmo 36:9 (VR) quando dice: “In te [Geova] è la fonte della vita”.
14 Si potrebbe esser tentati di pensare che una cellula vivente sia così semplice che potesse avere origine per caso dalla materia inanimata. Comunque, come disse uno scienziato, ogni cellula è “un sistema così complesso e delicato che finora il suo completo funzionamento ha eluso il nostro studio”.c Circa il suo operato, egli dichiarò: “Ogni cellula compie . . . attività con una precisione tale che al confronto persino il funzionamento dell’orologio migliore è una cosa grossolana”. Un altro descrisse la cellula come “un piccolo universo, formato di una schiera di organismi che si propagano da sé, inconcepibilmente piccoli e numerosi come le stelle del cielo”.d Una rivista diceva: “La cellula è complicata come la città di New York”.e
15. Mostrate perché ogni cosa organizzata deve avere un organizzatore.
15 Nessuna persona ragionevole asserirebbe che New York, Londra, Mosca, Parigi, Tokio o altre città vennero all’esistenza da sole. Come disse un fisico: “Nessuna cosa materiale può crearsi”.f Ma una sola cellula vivente contiene trilioni di minuscole unità, ciascuna delle quali compie automaticamente funzioni più complicate di quelle compiute in qualunque città. Inoltre, vi sono trilioni di cellule in un solo corpo umano adulto! E ci è chiesto di credere che tutto ciò avvenne per caso! No, nessuna cosa organizzata può aver luogo per caso. Se una donna volesse fare una torta di mele, aspetterebbe ella che alcune mele cadessero per caso dall’albero nel forno, dove vi fossero per caso farina, uova e altri ingredienti, e spererebbe quindi che queste cose formassero accidentalmente una torta, che si cuocesse accidentalmente per la giusta durata di tempo? Questo, naturalmente, sarebbe ridicolo. Ma fare una torta è semplice in paragone col fare cose viventi, e se le cose semplici non possono avvenire per caso, di certo nemmeno le cose infinitamente più complesse potrebbero avvenire per caso.
16. In che modo le parti del corpo umano parlano di un Creatore?
16 Considerate anche parti del corpo umano come l’occhio, così complesso che gli scienziati hanno impiegato secoli per ottenere una certa conoscenza di come funziona. La macchina fotografica è una grossolana imitazione dell’occhio, ma per fabbricarla ci sono voluti anni per gli ingegnosi inventori, gli accurati matematici e gli abili artigiani. L’occhio umano molto più complesso si è dunque formato per caso da solo, perché qualche cieca medusa voleva vedere? Come sapeva che voleva vedere quando non poteva sapere che cosa fosse la vista? No, l’occhio umano è una meraviglia della creazione, portato all’esistenza da Uno che poteva già vedere, come dice il Salmo 94:9 (VR): “Colui che ha piantato l’orecchio non udirà egli? Colui che ha formato l’occhio non vedrà egli?”
17, 18. Come le invenzioni moderne mostrano che l’universo ebbe un Creatore?
17 Un astronauta torna dopo aver fatto un giro intorno alla terra in una capsula di poche tonnellate ed è acclamato come eroe. Gli scienziati che hanno progettato il meccanismo sono lodati. Che cosa penserebbero se diceste che solo per caso migliaia di pezzi di metallo si sono riuniti per formare una capsula e un razzo, che solo per caso si è riempito di combustibile, che solo fortuitamente si è acceso quando l’uomo era per caso nella capsula, e che solo per caso tutto ciò è stato lanciato in orbita? Vi direbbero che scherzate o che siete deficienti. Eppure, Geova pose in una perfetta orbita la terra, che si calcola pesi sei sestilioni e mezzo di tonnellate, con milioni di cose viventi su di essa, senza problemi di rientro, senza preoccupazioni per le provviste di ossigeno, senza bisogno di trarre il cibo da un tubetto e senza preoccuparsi di come liberarsi dei rifiuti del corpo. E ci è chiesto di credere che tutto ciò avvenne per caso!
18 Ci vogliono migliaia di uomini che lavorino di continuo per evitare errori nei programmi delle ferrovie o delle linee aeree onde non capitino incidenti, eppure gli incidenti vi sono lo stesso. Nello stesso tempo, soli e pianeti di incredibile grandezza si muovono nello spazio con una velocità e una precisione tali che sfidano l’immaginazione, e si suppone che tale grande sistema non abbia avuto progettista! Le persone ragionevoli comprendono la veracità delle parole scritte da Isaia: “Levate gli occhi in alto, e guardate: Chi ha create queste cose? Colui che fa uscir fuori, e conta il loro esercito, che le chiama tutte per nome; e per la grandezza del suo potere, e per la potenza della sua forza [di Geova], non una manca”. (Isa. 40:26, VR) Similmente Davide esclamò: “Quando contemplo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu [Geova] hai fissato; che è mai l’uomo?” (Sal. 8:3, 4, NM; 8:4, 5, Ga) Perciò, anche nei nostri giorni, le persone oneste riconoscono che le moderne scoperte e invenzioni scientifiche non fanno altro che porre ripetutamente in rilievo la fondamentale verità scritta in Genesi, che “nel principio Iddio creò”. In merito a coloro che non vi credono, il salmista dichiara: “Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è Dio”. — Sal. 14:1, VR.
CONFUTATE LE SPECULAZIONI
19, 20. Quali mutevoli teorie hanno presentato gli evoluzionisti?
19 Durante il secolo scorso gli evoluzionisti credevano che le diverse forme di vita provenissero da cose che cambiavano lentamente da una specie all’altra. Alcuni pensavano che le giraffe avessero fatto il collo lungo stirandosi sempre più per prendere le foglie più alte degli alberi, e che la loro progenie nascesse col collo lungo. Si pensava che coloro che abitavano vicino all’equatore si fossero abbronzati a causa del sole cocente, e che avessero quindi trasmesso l’abbronzatura ai loro figli, da cui era derivata la pelle scura. Ma poi l’Austriaco Gregor Mendel scoprì i fattori dell’ereditarietà, dimostranti che tali cose non sono vere. Egli appurò che leggi definite e ordinate fissavano certe cose dal genitore alla progenie “secondo la sua specie”, proprio com’era scritto in Genesi. Questo rendeva impossibile il lento cambiamento da una forma di vita ad un’altra, poiché anche se ciò permetteva grande varietà di colore, dimensione e forma, non ne risultavano nuove forme di vita.
20 Successivamente, gli evoluzionisti dissero che le cose dovevano essersi evolute non con lenti cambiamenti, ma con rapidi cambiamenti nei geni, mediante le mutazioni. Comunque, qualche tempo fa uno scienziato ha detto a questo riguardo “Sia che le mutazioni siano naturali o prodotte con qualche mezzo artificiale come la radiazione . . . oggi l’evidenza suggerisce che molto più del 99 per cento delle mutazioni sono indesiderabili”.g Le mutazioni alterano, non creano nuove specie.
21. In che modo l’evidenza dei fossili corrobora la creazione?
21 Per uscire dalle difficoltà gli evoluzionisti hanno fatto un’estesa ricerca di resti fossili che dimostrassero i legami tra le specie delle famiglie. Ma non è stato trovato nessun fossile di creature le cui pinne stessero diventando braccia o gambe, né i cui piedi si trasformassero in ali. In breve, tutte le molte lacune tra le specie di famiglie rimangono, semplicemente perché non è mai esistito nessun legame! Come diceva su questo soggetto un articolo del Times (19 maggio 1963) di Londra: “L’evidenza dei fossili è realmente di scarsa utilità [per l’evoluzione] qui . . . solo con un’esagerata immaginazione sì può visualizzare una specifica trasformazione di particolari esemplari . . . nei loro presunti discendenti moderni”.
22. Che cosa ha scoperto l’archeologia?
22 Come gli animali furono creati improvvisamente, così lo fu l’uomo. Egli ricevette un’elevata capacità mentale di cui gli animali erano privi. Questo è proprio ciò che viene corroborato dalla scienza, e non una lenta ascesa da una pozzanghera. Nel libro New Discoveries in Babylonia About Genesis l’autore dichiara: “Ci si aspettava che più antico era il periodo, più primitivo lo trovassero gli archeologi, finché le tracce di civiltà scomparissero del tutto e apparisse l’uomo aborigeno. Né a Babilonia né in Egitto, i paesi dove si trovano le più antiche abitazioni note dell’uomo, si è verificato questo. Quando la civiltà compare è già pienamente sviluppata. . . . Di fronte a questi fatti, il lento progresso dell’uomo primitivo è un’ipotesi smentita, e l’idea che un periodo infinitamente prolungato trascorresse prima della comparsa della civiltà non si può sostenere”.
23, 24. Quali sono alcuni fatti che smentiscono il concetto secondo cui esistettero uomini “preistorici”?
23 Ma che dire dei cosiddetti uomini “preistorici” di cui si sente parlare così di frequente? Alcuni di questi resti fossili non sono affatto umani, ma animali. Altri sono semplicemente varietà della famiglia umana viventi nello stesso tempo in cui viveva l’uomo del “tipo moderno”, come anche oggi vi sono persone viventi di diverse grandezze e forme. L’uomo di Neanderthal un tempo era considerato “preistorico”, un antenato dell’uomo moderno nella scala dell’evoluzione, ma si noti ciò che ora dice un’enciclopedia: “L’uomo di Neanderthal non si può considerare un antenato dell’uomo moderno. L’uomo di Neanderthal e gli uomini del tipo moderno . . . si devono considerare discendenti di un comune antenato”.h
24 Molti di questi cosiddetti uomini “preistorici” non furono affatto tipi “inferiori”. In merito a quelli chiamati “Cro-Magnon” un professore d’università dichiarò: “La razza Cro-Magnon . . . dal punto di vista intellettuale e fisico è considerata limitatamente alla pari con la migliore razza d’oggi”.i Un altro scienziato riferì: “Questi uomini rappresentano in molti modi il miglior tipo che il mondo abbia mai visto”.j Mettendo in imbarazzo coloro che insistono nel credere alla speculazione dell’evoluzione, il Science Digest (aprile 1961) diceva: “Dal tempo dell’uomo Cro-Magnon . . . la grandezza del cervello umano è andata diminuendo”. Com’è accurato il semplice racconto di Genesi sulla creazione dell’uomo, sulla sua caduta nel peccato e conseguente degenerazione!
25, 26. Quali altri fatti mostrano che gli uomini “preistorici” non esistettero?
25 Gli evoluzionisti hanno anche cercato sistematicamente in tutta la terra un popolo che parlasse una lingua primitiva, poiché pensano che ciò sosterrebbe la loro teoria. Il libro The Miracle of Languages dice: “Non ne hanno trovato nessuno. . . . La lingua degli uomini della foresta [dell’Australia] e dei Sari [della California inferiore] sono complicate, e danno prova di declino. . . . È evidente che tutte le lingue sono discese da un’unica lingua madre universale”. Science News Letter (del 3 sett. 1955) lo confermava dicendo: “Non vi sono lingue primitive. L’idea che i ‘selvaggi’ parlino con una serie di grugniti e siano incapaci di esprimere molti concetti ‘civili’ è molto errata. . . . Tipicamente, la loro grammatica è molto più complessa . . . di quella di qualsiasi lingua moderna”. Come corrisponde bene questo al racconto biblico secondo cui l’uomo aveva una sola lingua che venne confusa dopo il Diluvio, da cui derivarono molte lingue che si diffusero in tutto il mondo, degenerando gradualmente.
26 I cosiddetti uomini “preistorici” esistono solo nell’immaginazione di coloro che vogliono ignorare i fatti, perché nessuna prova tratta da tutta la storia dell’archeologia ha sostenuto le speculazioni dell’evoluzione. È proprio come diceva un articolo di Harper’s Magazine (luglio 1963): “Dobbiamo ancora scoprire le tracce delle scimmie intelligenti che diedero origine all’umanità”. E questo articolo fu scritto per sostenere l’evoluzione! Pensate, dopo oltre un secolo di frenetiche ricerche da parte di schiere di evoluzionisti la storia delle rocce grida più forte che mai che “Iddio creò”! Gli evoluzionisti non possono “scoprire le tracce delle scimmie intelligenti che diedero origine all’umanità” semplicemente perché non sono mai esistite, tranne che, come suggeriva il Times di Londra ‘nell’immaginazione di qualcuno’.
27. Quale verità è sostenuta da tutta l’evidenza?
27 Di fronte a tale evidenza, le persone di cuore onesto si convinceranno, ma lo scettico non si convincerà mai, perché vuole attenersi all’errore che soddisfa il suo scopo. “Per questo Dio fa andare da loro un’operazione d’errore, affinché credano alla menzogna, onde sian tutti giudicati perché non hanno creduto alla verità ma han preso piacere nell’ingiustizia”. (2 Tess. 2:11, 12) Le persone timorate di Dio non sono ingannate dalle sataniche speculazioni che disprezzano la Bibbia, la Parola di Dio, e ne indeboliscono l’effetto; che rendono Dio non necessario quale Creatore, Sostenitore e Provveditore; e che scartano le realtà della caduta dell’uomo nel peccato e del suo bisogno di redenzione. Gli umili dicono come il salmista dei tempi antichi: “Oh, quanto amo la tua legge! è la mia meditazione di tutto il giorno”. (Sal. 119:97, VR) Essi sanno con certezza, come indica l’evidenza della scienza moderna, che “il Signore [Geova] è Iddio, Lui che ci ha fatti e non noi”. — Sal. 100:3, Na.
[Note in calce]
a Recent Theories of the Origin and Nature of the Universe, W. E. Filmer, pag. 32. (Opuscolo pubblicato per il 919º Convegno Ordinario Generale dell’Istituto Victoria presso la Caxton Hall, Westminster, Inghilterra, del 7 dicembre 1953).
b How Did the World Begin? M. Price, pagg. 35, 36.
c The Evidence of God in an Expanding Universe, pagg. 122, 124.
d “After Its Kind”, B. C. Nelson, pag. 27, citato da Heredity and Environment di Conklin, 5ª ediz. pag. 210.
e Look del 16 gennaio 1962.
f The Evidence of God in an Expanding Universe, pag. 71.
g Herald della Nuova Zelanda del 17 gennaio 1963, pag. 16.
h The Encyclopædia Britannica, 1946, Vol. 14, pag. 764.
i Creation, Not Evolution, A. Baker, pag. 76.
j Creation, Not Evolution, A. Baker, pag. 76.