‘Tenete bene in mente la presenza del giorno di Geova’
“Quale sorta di persone dovete essere voi . . . aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova”. — 2 Piet. 3:11, 12.
1. Che cos’è il “giorno di Geova”, e perché ora dovremmo pensarci seriamente?
SI AVVICINA il tempo della resa dei conti per tutto il genere umano. È il tempo in cui sarà eseguito il giudizio divino contro i malvagi, e il tempo della liberazione dei giusti. Tutti quelli allora viventi saranno chiamati a rendere conto del modo in cui hanno usato la vita, se con egoistica mancanza di riguardo per la volontà di Dio e per il benessere dei loro simili o se con amorevole ubbidienza a Dio e altruistico interesse per il loro prossimo. Poiché sarà un tempo in cui il vero Dio farà i conti, il futuro periodo di tempo è chiamato nella Bibbia “giorno di Geova”. Merita la nostra seria considerazione. — Sof. 2:2, 3.
2, 3. Quale attitudine l’apostolo Pietro esortò tutti i cristiani ad avere verso il “giorno di Geova”?
2 Avete bene in mente la presenza del giorno di Geova? La tenete bene in mente? È una realtà per voi? L’apostolo Pietro si sentiva così. Egli incoraggiò tutti i cristiani ad avere tale attitudine. Nella Bibbia, in II Pietro 3:11-13, egli scrisse: “Giacché tutte queste cose devono quindi esser dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, per cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e gli elementi essendo intensamente caldi si fonderanno! Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”.
3 Tenete bene in mente quell’ardente giorno di Geova? È così reale per voi che lo potete vedere chiaramente, proprio davanti a voi? Secondo la Traduzione interlineare del Regno delle Scritture Greche Cristiane (inglese), l’espressione “tenendo bene in mente” è “affrettando”. Non dovremmo dunque rallentarlo, non dovremmo cioè guardare il giorno di Geova come se fosse lontano e rimandarlo.
4. Perché ce ne deriverebbe una grave perdita se non tenessimo bene in mente il giorno di Geova?
4 Quest’attitudine è necessaria per tutti i cristiani, in ogni tempo, indipendentemente da quando arriva il “giorno” di Geova. Perché? L’apostolo Paolo risponde: “Poiché la scena di questo mondo cambia”. (1 Cor. 7:31) È come la scena che cambia su un palco, la quale benché appaia affascinante, è subito seguìta da un’altra scena, con diversi scenari e diversi attori, così che non c’è nulla di permanente. (Eccl. 1:4) Perché il cristiano, che ha la speranza della vita eterna in un permanente mondo di veri valori, dovrebbe dunque dedicare il suo tempo e le sue energie vitali a una cosa transitoria e passeggera? Come dichiara I Giovanni 2:17, ‘questo mondo passa’. Presto sparirà completamente, per sempre. Ci credete?
L’ATTITUDINE DEGLI APOSTOLI
5, 6. In che modo gli apostoli ci diedero un eccellente esempio con la loro attitudine verso Cristo e il suo regno?
5 Se siamo desti e in armonia con ciò che Geova fa, riceviamo sempre grandi benedizioni. D’altra parte, siamo in pericolo se sviluppiamo un’attitudine scettica verso le cose additateci dallo “schiavo fedele e discreto”, quel corpo cristiano composto tramite cui Gesù Cristo provvede cibo spirituale ai suoi discepoli. Possiamo trovarci in una situazione simile a quella di chi si è allontanato dalla colonna di un esercito, facilmente bersagliato dal nemico. — Matt. 24:45.
6 L’attitudine degli apostoli di Cristo era contrassegnata dal desiderio di non perdere nulla di ciò che Dio provvedeva. Quando chiesero a Gesù: “Quale sarà il segno della tua presenza?” non sapevano che la sua futura presenza sarebbe stata invisibile. (Matt. 24:3) Anche dopo la sua risurrezione, chiesero: “Signore, ristabilirai in questo tempo il regno d’Israele?” (Atti 1:6) Attendevano che fosse ristabilito in modo visibile. Comunque, la loro domanda mostrò che tenevano bene in mente il regno di Dio retto da Cristo. Attendevano d’avere una parte ufficiale in quel regno. Non erano come gli increduli Giudei che videro Gesù visibilmente in mezzo a loro nella carne e tuttavia non riconobbero che era il promesso Messia, che ‘il regno di Dio era in mezzo a loro’. (Luca 17:21) Gesù aveva tutte le credenziali del Messia. Venne nel modo predetto dalle Scritture. Ma quei Giudei non lo accettarono. Inciamparono in lui. Perché?
7, 8. Perché gli scribi e i Farisei non accettarono Gesù come promesso Messia?
7 Erano superbi e materialisti. Amavano la lode e l’approvazione degli uomini più di quella di Dio. Gesù disse loro chiaramente: “Guai a voi, scribi e Farisei, ipocriti! perché somigliate a sepolcri imbiancati, che in realtà di fuori appaiono belli ma dentro son pieni d’ossa di morti e d’ogni specie d’impurità. . . . [Voi] apparite giusti agli uomini, ma di dentro siete pieni d’ipocrisia e illegalità”. (Matt. 23:27, 28) Egli disse ai suoi discepoli che quei capi religiosi facevano tutte le loro opere per essere visti dagli uomini, amando i posti più preminenti e volendo essere pubblicamente adorati. Amavano il denaro ma non amavano Dio. — Luca 16:14.
8 Con quest’attitudine fu impossibile al clero giudaico accettare Gesù come Messia. Benché Cristo fosse proprio lì davanti a loro, nella carne, compiendo le più meravigliose guarigioni, i loro occhi erano ciechi. Essendo in questa condizione di mente e di cuore, furono delusi da Gesù perché il loro egoismo li spingeva ad attendere le cose sbagliate, secondo le norme del mondo. — Giov. 5:39-44; Isa. 8:14, 15; Matt. 13:57.
9. Come ne risentirebbe la nostra condizione spirituale, nella mente e nel cuore, se rimandassimo la presenza del giorno di Geova?
9 Oggi non dobbiamo divenire materialisti come loro. È assai pericoloso lasciarci cadere in una condizione sonnacchiosa e apatica, ‘rimandando’ nella mente e nel cuore la presenza dell’ardente giorno di Geova. Facendo questo, non discerneremo la guida di Dio, le istruzioni che ci dà. Non acquisteremo conoscenza di lui e non apprezzeremo le sue eccellenti qualità. Un’attitudine sonnacchiosa ci impedirà di vedere chiaramente che cosa c’è da fare nel servizio di Dio. Non saremo mai ‘pronti’ per il “giorno di Geova” né vorremo che venga. Saremo privi di equilibrio così che saremo presi alla sprovvista quando quel “giorno” arriverà. — 1 Tess. 5:2-5.
CIÒ CHE INDICANO LE CONDIZIONI DEL MONDO
10. (a) In che modo il nostro tempo è contrassegnato dalla cronologia biblica? (b) Quale veduta assumono i capi del mondo verso le situazioni critiche che ora si presentano al genere umano?
10 La cronologia biblica contrassegna in maniera determinata il tempo in cui viviamo come un tempo di grande importanza. I “fissati tempi delle nazioni”, durati dal 607 a.E.V. al 1914 E.V., sono finiti. (Luca 21:24) Seimila anni di storia umana finiranno presto. Alla luce di questi fatti, ciò che vediamo accadere nel mondo è molto significativo. Quale conclusione addita? Le condizioni del mondo forniscono una vigorosa testimonianza che la fine è vicina. Anzitutto, ora, per la prima volta, i capi del mondo hanno riconosciuto che la distruzione mondiale è una possibilità reale. Convengono che una guerra nucleare a oltranza sarebbe così micidiale che non potrebbero esserci vincitori, solo perdenti. Comunque, molti, particolarmente gli scienziati, dicono che c’è un pericolo anche più grande rappresentato dall’inquinamento mondiale, nonché dall’“esplosione della popolazione”, con le estese carestia, malattie e agitazione che minaccia di recare. Un servizio nel Post di Washington dichiarò: “In un illimitato numero di diversi paesi — Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Svezia, Cecoslovacchia, Unione Sovietica, India e Giappone — uomini influenti hanno improvvisamente avvertito un sovrastante pericolo diverso da qualsiasi altro noto all’esperienza umana”. Questi uomini riconoscono che, anche se il genere umano potesse sopravvivere alle sovrastanti crisi qualora si verificassero una per volta, non potrebbe sopravvivere se tutte, o anche parecchie di esse, si verificassero contemporaneamente. In ogni campo — guerra, aumento della popolazione, ecologia, delitti, carestia, malattie, agitazione — c’è un potenziale di distruzione, e potrebbero tutti esplodere simultaneamente.
11. (a) Perché è irragionevole aspettarsi che la tecnologia risolva i problemi? (b) Perché la distruzione mondiale non verrà dalle fonti che gli uomini temono? (c) Secondo la Bibbia, quando scoppierà la “grande tribolazione”?
11 Benché alcuni dicano che la moderna tecnologia può risolvere e risolverà i problemi, che cosa sta facendo la tecnologia? Non è stata forse in parte responsabile della peggiorata situazione, particolarmente nei campi della guerra e dell’inquinamento? E anche se la tecnologia potesse risolvere questi problemi, li risolverà? No, c’è troppo egoismo tra le persone, troppi egoistici interessi che ostacolano gli sforzi di porre rimedio alla cattiva situazione. Tuttavia la predetta distruzione non verrà dalle fonti che gli uomini temono. Il presente sistema mondiale non crollerà da solo. Ora che il suo completo fallimento è chiaramente evidente, è prossimo il tempo stabilito da Geova per annientarlo. E molto tempo fa egli indicò chiaramente questo tempo nella sua Parola. Inequivocabilmente, la Bibbia addita il 1914 E.V. come tempo in cui il “regno del mondo” divenne il regno del Signore Dio e del suo Cristo. Prima che la generazione che allora era in vita scompaia dalla scena, scoppierà la “grande tribolazione”. — Riv. 11:15; Dan. 4:10-17; Matt. 24:21, 34.
12. Quali avvenimenti dimostrano la diminuita influenza della religione mondana in molti luoghi?
12 Anche gli avvenimenti nel campo religioso interessano vivamente gli studenti della Parola di Dio. Molti lasciano il sacerdozio e il ministero, e le chiese vengono chiuse. Ma non è solo la chiusura delle chiese, la perdita di aderenti in molti luoghi, e le dimissioni degli ecclesiastici a presagire la distruzione della religione mondiale, come se dovesse crollare da sola. C’è dell’altro.
13. Che cosa causò la desolazione di Gerusalemme e del suo sistema religioso nel 70 E.V.?
13 Considerate quanto segue: Che cosa recò effettivamente l’ira di Dio che causò la desolazione di Gerusalemme e del suo sistema religioso nell’anno 70 E.V.? Il fatto che avevano respinto la Parola di Dio, ciò che aveva portato a ogni sorta di corruzione morale. Anche il fatto che rifiutarono il Figlio di Dio come Messia e scelsero invece di confidare in Cesare. (Matt. 15:1-9; Giov. 19:14-16) La fine di Gerusalemme fu pienamente meritata. L’odierno clero della cristianità è in alcun modo migliore? No, essi sono le controparti di quei corrotti capi religiosi dell’antica Gerusalemme.
14. In che modo l’avere il clero respinto la Bibbia come ispirata Parola di Dio ha influito sulla loro veduta della morale?
14 Anch’essi hanno respinto la Bibbia come ispirata Parola di Dio. In alcuni casi ne hanno apertamente definito alcune parti “mito”. Ma non è tutto qui. Ascoltate solo alcuni dei molti titoli apparsi nella pubblica stampa. Dall’Australia: “Il ministro sollecita la chiesa perché benedica gli omosessuali”. Dalla città di New York: “È malvagia l’omosessualità? I sacerdoti episcopaliani dicono di no”. Dalla Svezia: “Mitigate la legge sul sesso, dice il clero”. Da Londra: “Il vescovo vuole che i rapporti sessuali siano resi legali a 14 anni”. Ciò accade quando ci si allontana dalla Parola di Dio.
15. In quali modi il clero della cristianità ha dimostrato d’avere rifiutato il messianico regno di Dio?
15 Anche il loro rifiuto del messianico regno di Dio nelle mani di suo Figlio merita d’essere menzionato. Come i Farisei, il clero della cristianità ha riposto fiducia nei governi degli uomini. Essi sono presenti per pregare quando presidenti e re assumono la carica. I cappellani benedicono i soldati che vanno alla guerra. E sono volenterosi e ansiosi di additare l’organizzazione delle Nazioni Unite come mezzo tramite cui il genere umano otterrà la pace e la sicurezza che solo il messianico regno di Dio può recare.
16. Quindi, anziché la semplice diminuzione della frequenza alla chiesa, quali cose rendono certo che la distruzione della cristianità è prossima?
16 Questi sono soltanto un esempio dei peccati commessi dalle religioni della cristianità. Hanno recato la più grande bestemmia sul nome di Dio e di Cristo, e cercato di cancellare dalla terra la vera adorazione di Geova Dio. Queste cose rendono sicuro che la distruzione della cristianità è imminente.
ULTERIORE EVIDENZA CHE IL ‘GIORNO’ È VICINO
17-19. (a) Dove possiamo trovare un’ulteriore prova che il “giorno di Geova” è vicino? (b) Quali sono alcuni fatti verificatisi fra il popolo di Dio indicanti che la venuta del nuovo ordine di Dio è molto vicina?
17 Senza dubbio le condizioni del mondo indicano che la “presenza del giorno di Geova” è vicina. Ma questa non è la sola prova. Possiamo anche trovare la chiara prova che è vicina in quello che avviene nella vera congregazione cristiana di Dio, in ciò che Geova fa rispetto al suo popolo. Da come Dio ha operato in anni recenti si vede che il nuovo ordine di giustizia è così vicino che possiamo vederlo prendere forma proprio dinanzi a noi.
18 Considerate questi fatti: Dal lato organizzativo, le congregazioni del popolo di Geova sono state ora messe più pienamente in armonia con le Scritture, con la disposizione degli anziani e dei servitori di ministero. Inoltre, sono stati aiutati a capire la visione di Ezechiele relativa alla visione della sede dell’amministrazione mondiale sulla terra simile a una città, chiamata “Geova stesso è lì”. Comprendono che ci sarà un corpo amministrativo il quale presterà servizio sotto il regno celeste, un corpo chiamato “capotribù” nella profezia di Ezechiele. (Ezec. 45:7; 48:35) Inoltre, comprendono ora che la “grande folla” di superstiti della “grande tribolazione” sarà il fondamento della “nuova terra”, la nuova società terrestre stabilita mediante il regno millenario di Cristo. L’intendimento della profezia di Zaccaria li ha illuminati per capire che tutto ciò che il popolo di Dio farà sarà per la santità e l’esaltazione della sovranità di Geova, senza che vi sia assolutamente nulla d’impuro o nocivo, così che Dio non avrà più motivo di trovare a ridire sul suo popolo. (Zacc. 14:20, 21) Per giunta, sono stati attentamente istruiti su come le persone devono vivere ora se vogliono sopravvivere alla “grande tribolazione”. Tutto questo aiuta a preparare le persone di cuore onesto per la vita nel nuovo ordine di Dio. Vediamo pure come mai prima il rapido, perfino fenomenale afflusso di coloro che formeranno la “grande folla”. Veramente, la separazione delle “pecore” dai “capri” procede a ritmo sorprendente. Oggi quelli che bramano giuste condizioni rispondono molto in fretta alla buona notizia. — Mar. 13:10; Matt. 25:31-46; Riv. 7:9.
19 In considerazione di queste prove, si sarebbe veramente duri d’orecchi e lenti a osservare non comprendendo che siamo nella generazione che Gesù predisse avrebbe immediatamente preceduto la venuta del giusto nuovo ordine di Dio. E siamo molto avanti in quella generazione, secondo tutte le prove che abbiamo sotto gli occhi. — Matt. 24:34.
LA FINE DELLA FALSA RELIGIONE VERRÀ ALL’IMPROVVISO
20, 21. (a) Quale situazione inerente alla religione mondana può indurre alcuni a essere inclini a ‘rimandare’ l’ardente giorno di Geova? (b) Ma come Rivelazione 17:16, 17 dice che verrà la distruzione di “Babilonia la Grande”?
20 Comunque, ci sono alcuni che, guardando la situazione religiosa, sono inclini a ‘rimandare’ l’ardente “giorno” di Geova. Possono ragionare nella seguente maniera: ‘È vero che in alcune zone vediamo la religione mondana indebolirsi, chiese che vengono chiuse, meno rispetto per le chiese e altri segni indicanti che perdono terreno. Tuttavia, anche in queste zone, non vediamo spesso che le chiese hanno forti legami politici? Inoltre, spesso possiedono molti beni industriali, anche grandi isolati di edifici residenziali che usano per un profitto commerciale. Hanno una solida posizione finanziaria. E, da altre parti la frequenza alle chiese è ancora alta. Molti continuano a far parte delle chiese nonostante la corruzione esistente. Non possiamo dunque dire che queste forze manifestate dalle chiese sono indicazioni che l’ardente giorno di Geova tarderà ancora molti anni?’
21 Non v’ingannate. La fine della falsa religione non verrà solo perché cessi d’esistere per mancanza d’appoggio. Piuttosto, verrà nel modo che Dio disse sarebbe venuta, nella sua visione all’apostolo Giovanni, in Rivelazione 17:16, 17. Ivi si legge: “Le dieci corna che hai viste, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco. Poiché Dio ha messo nei loro cuori d’eseguire il suo pensiero, e d’eseguire il loro comune pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”. Geova Dio stesso darà il comando per la distruzione di “Babilonia la Grande” al principio del suo “giorno”, e quella distruzione verrà con sorprendente subitaneità.
22-24. (a) In che modo gli aderenti della religione mondana considerano la loro religione e il loro clero? (b) Come Geremia 25:34, 35 illustra la subitaneità con cui il clero e la sua falsa religione subiranno la distruzione?
22 Non dovremmo dimenticare che la religione babilonica mondiale è considerata dai suoi aderenti come qualche cosa di sacro, di bello. I suoi capi, particolarmente gli ecclesiastici della cristianità, sono stati considerati come uomini di Dio, santi. Anche persone non religiose di fra uomini politici e d’affari si rivolgono loro con titoli altisonanti come reverendo, reverendissimo, padre, santo padre e con altri termini adulatori. Certo, la religione mondana ha dato ad alcuni le cose che desideravano. Ad alcuni dà una posizione sociale; ad alcuni, il potere politico; ad altri procura un guadagno finanziario. Alcuni frequentatori di chiesa ritengono che, per adorare Dio, devono frequentare una chiesa o farne parte, perché la cristianità afferma di adorare Dio, perché afferma di rappresentare la Bibbia e d’essere la depositaria della verità.
23 Ma che cosa dice Geremia 25:34, 35 di questo? Riguardo a ciò che accadrà ai capi della cristianità come riguardo a ciò che doveva avvenire ai capi giudei poco dopo la caduta di Gerusalemme nel 607 a.E.V., dice: “Urlate, pastori, e gridate! E voltolatevi, maestosi del gregge, perché i vostri giorni per essere scannati e per le vostre dispersioni si sono compiuti, e dovete cadere come un vaso desiderabile!”
24 Non sarà dunque un lento decadimento mediante la perdita di aderenti a causare la fine delle false religioni della cristianità e del loro clero. Invece, proprio come un bel vaso, un “vaso desiderabile”, cade all’improvviso dal suo piedistallo, con sgomento degli astanti, così il clero e la loro falsa religione subirà un improvviso, sorprendente crollo a sua distruzione.
25. (a) Similmente, in Rivelazione 18:10, 21 com’è mostrata la rapidità della caduta di Babilonia la Grande? (b) Contro che cosa può salvaguardarci l’intendimento di questi fatti scritturali?
25 E in quanto alla rapidità della caduta di Babilonia la Grande, che cosa dice Rivelazione capitolo 18, versetto 10? “[Quelli che fanno cordoglio, inclusi molti commercianti] staranno a distanza per timore del suo tormento e diranno: ‘Sventura, sventura, la grande città, Babilonia la città forte, perché in un’ora è arrivato il suo giudizio!’” E quindi, al versetto 21, continua: “E un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata’”. Comprendendo questo fatto possiamo proteggerci dall’inclinazione a ‘rimandare’ il giorno di Geova solo perché in alcune zone la religione babilonica esercita ancora considerevole influenza.
“Geova stesso esamina sia il giusto che il malvagio, e la Sua anima per certo odia chiunque ama la violenza. Poiché Geova è giusto; in effetti ama gli atti giusti. I retti son quelli che guarderanno la sua faccia”. — Sal. 11:5, 7.
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Le false religioni della cristianità e il loro clero subiranno un improvviso crollo a loro distruzione, come un bel vaso che cade all’improvviso dal suo piedistallo