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Ci fu un diluvio universale?La Torre di Guardia 1968 | 1° dicembre
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essendo intensamente caldi si fonderanno!” Pietro mostrò che le persone che vogliono servire Dio possono avere una speranza simile a quella che ebbe Noè, quella di sopravvivere alla fine di un sistema malvagio. Inoltre, noi possiamo avere la speranza di entrare quindi in un giusto nuovo sistema stabilito da Dio. — 2 Piet. 3:11-13.
Date dunque ascolto all’avvertimento che Gesù diede riguardo al diluvio della Bibbia e al nostro giorno. Conformatevi alle esigenze divine. Tenete ben presente che viviamo in un giorno in cui, secondo la Parola di Dio, un sistema malvagio dev’essere distrutto. Ricevendo la protezione di Dio potete sopravvivere alla fine di questo sistema, come Noè sopravvisse alla fine del sistema di cose malvagio nel suo giorno.
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Le ricompense del tatto e del coraggioLa Torre di Guardia 1968 | 1° dicembre
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Le ricompense del tatto e del coraggio
I MINISTRI cristiani sanno che essendo ‘resi perfetti nell’amore’ possono rimanere liberi dal freno che il timore eserciterebbe su di loro. (1 Giov. 4:18) Ne abbiamo un’illustrazione da un caso nel Kansas, U.S.A. La moglie di uno zelante testimone di Geova era caduta in uno stato di apatia e inattività spirituale. Il Testimone che cercava di aiutarla narra un’esperienza che insegnò a questa donna inattiva il valore d’essere intrepidi e tuttavia di usare tatto:
“Una domenica mattina passai da loro per sapere a che ora il marito voleva che lo conducessi in automobile alla città vicina per il discorso che doveva pronunciare quel pomeriggio, poiché non avevano l’automobile. Mentre camminavo sul marciapiede, sua moglie corse fuori e mi venne incontro, dicendomi che avevano ospiti. Mi chiese di fare attenzione e di non menzionare la Bibbia poiché i suoi ospiti erano molto contrari. Le assicurai che sarei stato attento e avrei usato tatto.
“Quando entrammo in casa, erano seduti a tavola e, benché tardi, facevano colazione, una donna e il suo figlio diciannovenne. Accettai l’invito di prendere il caffè, ma il Testimone e sua moglie sembravano a disagio, come se temessero che dicessi qualcosa della Bibbia. Gli ospiti dissero che tenevano spettacoli nei ritrovi notturni ed erano andati a passare l’estate lì perché in città lo smog nuoceva ai loro polmoni.
“La madre disse che non poteva capire che senso avesse la città, perché erano fredde, dure e ostili come le pietre di cui erano fatte. Il figlio fu d’accordo e disse che spesso si era chiesto a che epoca risalissero le città. Notai che gli piaceva la storia, così dissi: ‘Sa, è strano che lei menzioni questo, poiché ho appena letto una storia sull’origine delle città. Essa mostra che una delle prime fu costruita da un uomo molto malvagio che divenne il primo uomo che sottopose a sé altri uomini in una disposizione governativa’. Chiesero dov’era stata costruita la città. Risposi che il libro diceva che era stata costruita in Asia su una pianura chiamata Sinar in Mesopotamia. Quindi vollero sapere quando, e dissi loro che tutto indicava che era accaduto non molto tempo dopo il Diluvio.
“Il figlio mi chiese allora bruscamente se credevo proprio al Diluvio. Gli dissi che la storia scritta mostra che ogni nazione e tribù della terra ha leggende intorno a un grande diluvio che coprì l’intera terra, ma il solo racconto autentico e ragionevole che avessi mai letto era nella Bibbia. Poiché questa era la prima menzione della Bibbia nella nostra conversazione, aggiunsi prontamente: ‘Ma forse voi non credete alla Bibbia’.
“‘Non sappiamo nulla della Bibbia, così non sappiamo se crederci o no’, rispose la madre.
“Il Testimone intervenne ora nella conversazione e rivolse la loro attenzione ai governi del mondo retti da uomini e al perché abbiamo bisogno del regno di Dio. Ascoltavano come se fossero assetati di conoscenza biblica. Infine egli disse che doveva prepararsi per il suo discorso di quel pomeriggio. Immediatamente dissi loro che ve l’avrei accompagnato in automobile e chiesi loro se volevano venire con noi. Accettarono prontamente l’invito. Vennero a udire il suo discorso e fecero molte domande. La sera questi ‘oppositori’ vennero a cena a casa mia e continuammo la conversazione fino a tardi.
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