Voi potete stroncare i pettegolezzi!
“Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto, fa oscurare il viso”. — Prov. 25:23
1. Con quali illustrazioni Giacomo mostrò il potere della lingua e l’inconsistenza di usarla per benedire e per maledire?
IL DISCEPOLO Giacomo rimproverò l’uso della lingua umana. Con buone illustrazioni egli mostrò la difficoltà di controllare questo piccolo membro del corpo. Il morso in bocca ai cavalli può far dirigere l’intero corpo. Piccoli timoni stabiliscono la direzione delle grandi navi. Così la piccola lingua può vantarsi di molto. Come una piccola favilla può infiammare una foresta, così la minuta lingua può infiammare l’intero corpo e corromperlo. Gli uomini possono domare le bestie della terra, “ma la lingua, nessuno del genere umano la può domare”. Infatti, “se alcuno non inciampa in parola, questi è un uomo perfetto”. La fontana non emette nello stesso tempo il dolce e l’amaro. Il fico non produce olive, né la vite fichi. Nemmeno l’acqua salata produce acqua dolce. Eppure la stessa lingua pronuncia sia benedizioni che maledizioni. Ciò non è appropriato. Sebbene nessun individuo sia perfetto e nessuno possa controllare perfettamente la lingua, tuttavia questo non autorizza a pettegolare o proferire maldicenze. Possiamo ridurre al minimo i suoi danni. Possiamo impedire che sia piena di veleno e che avveleni la mente di una persona contro un’altra. Possiamo evitare che divenga una spada che tagli o una freccia che penetri, non permettendo che essa distrugga con pettegolezzi micidiali il buon nome degli altri. Se è occupata pronunciando acque di verità non potrà essere infiammata di pettegolezzi. Giacomo spiegò che dev’essere controllata, dicendo: “Non è bene, fratelli miei, che queste cose accadano in tale maniera”. — Giac. 3:2-12, NM.
2. Che cosa spiega in parte perché la gente fa più presto a criticare che approvare?
2 Comprendere perché pettegoliamo potrebbe aiutarci a smettere prima di cominciare. È un fatto che le creature umane fanno più presto a criticare che ad approvare. Perché abbiamo tendenza a dire il male ed a tacere il bene? Accettiamo noi automaticamente ciò che è buono, ritenendolo giusto senza commenti? Distinguiamo ciò che è male perché ce ne sentiamo irritati o anche giustamente indignati? Questo potrebbe essere il caso in alcune circostanze. Si tratta forse di commentare estremi che attirano la nostra attenzione? Noi commentiamo il buono se è notevole e il male se è estremo. Tuttavia, il pettegolezzo il più delle volte è meschino, dedicato a questioni insignificanti. Quindi evidentemente si tratta di più che di estremi che afferrano la nostra attenzione, o di peccati così gravi da renderci giustamente indignati.
3. Quali attuali condizioni naturali potrebbero spiegare la ragione della tendenza a pettegolare, e quale conflitto ne consegue?
3 Gli uomini sono creature socievoli, e la natura stessa suggerisce loro di unirsi insieme in comunità. Essi desiderano comunicare gli uni con gli altri e hanno una forte tendenza a raccontare agli altri ciò che hanno imparato. Conoscere qualche cosa che un altro non sa e riferire tale cosa particolare ci fa sentire più saggi. Ma perché le leccornie del pettegolezzo sono le più prelibate? Ebbene, è “dall’abbondanza del cuore [che] la bocca parla”, e del cuore dell’uomo peccaminoso leggiamo: “Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?” Quindi leggiamo che Geova conosce il cuore, e viene rivolta a lui una preghiera perché lo guarisca. L’uomo decaduto con la sua peccaminosità ereditata tende verso il male, e il suo cuore, sede delle emozioni e degli affetti, è ingannevole, perverso e malato, e dal contenuto di questo piccolo organo della carne decaduta la bocca dell’uomo parla. La tendenza peccaminosa è di parlare in modo peccaminoso, ma la mente educata dalla Parola di Geova si sforza di seguire la legge di Geova. Pertanto nasce un conflitto tra la legge di Dio nella mente e la legge del peccato nella carne, con questo frequente risultato: “Non faccio quel che voglio, ma faccio quello che odio”. Dopo che abbiamo pettegolato ce ne pentiamo e desidereremmo aver tenuta a freno la lingua. Ci rammarichiamo della nostra debolezza nell’ascoltare pettegolezzi e nel riferirli. Dobbiamo rafforzare la mente nella legge di Geova e pregarlo di guarire il nostro cuore per aiutarci a stroncare la legge del peccato nella nostra carne e aver vittoria su di esso. I cuori malati e perversi desiderano vedere malattia e perversità negli altri, e dall’abbondanza di essi le bocche parlano. Molta pubblica stampa è schiava di questa inclinazione, pubblicando bassi delitti con grandi titoli in prima pagina e rubriche di pettegolezzi. — Matt. 12:34; Ger. 17:9, 10, 14; Rom. 7:15.
4. Quali motivi potrebbero esservi per pettegolare?
4 Talvolta i pettegolezzi sono deliberati e maligni, pronunciati con l’intento di vituperare una persona e di esaltare il pettegolo. Il calunniatore potrebbe macchinare contro un altro per ottenere il suo posto o per rubare i suoi amici o per acquistarsi la sua posizione di servizio nella congregazione. Potrebbe cercare di suscitare risentimento o opposizione contro una persona perché non gli piace. Spesso è lo spirito d’invidia e gelosia che provoca la maldicenza. Il pettegolo potrebbe essere invidioso della preminenza, reputazione o delle buone opere della sua vittima, e un paragone smaschera le deficienze del pettegolo. Perché Caino uccise Abele? “Perché le sue opere erano malvage, ma quelle del suo fratello erano giuste”. Per la stessa ragione i pettegoli cercano di innalzarsi abbassando gli altri. Tutti quelli che cercano in tal modo d’esaltare se stessi saranno certamente umiliati e abbassati, e così anche quelli che promuovono i disegni di tali persone spargendo le loro invidiose calunnie. Inoltre, per interessi o per cattivarsi la simpatia di una certa persona l’intrigante potrebbe pettegolare di qualcuno che egli sa di essere nel disfavore di tale persona. Questo diventa un modo di lusingare con un paragone che esalta l’ascoltatore mentre calunnia un altro individuo. Di tali intriganti leggiamo: “Le loro bocche dichiarano cose gonfie, mentre ammirano le personalità per amore del loro proprio beneficio”. I Cristiani imitano Paolo, che disse: “Nessuna volta ci siamo presentati o con parlare adulatore (come voi sapete) o con falso aspetto per cupidigia, Dio è testimone!” Geova odia “il cuore che medita disegni iniqui”. — 1 Giov. 3:12; Giuda 16; 1 Tess. 2:5, NM; Prov. 6:18.
5. Come si potrebbe usare il pettegolezzo per distogliere l’attenzione da se stessi?
5 Uno potrebbe pettegolare per distogliere l’attenzione da se stesso. Se fa rivolgere la critica verso un altro, l’attenzione non è su di lui. Perciò potrebbe cercar di nascondere il suo sudiciume gettando fango sugli altri. Oppure, il pettegolo potrebbe criticare altri per peccati che egli stesso commette. Egli desidera compagnia, perché così la disapprovazione non può essere concentrata su lui solo ma abbraccia tutto un gruppo. Se viene accusato egli può additare altri che fanno la stessa cosa, pensando così di giustificarsi o di scusarsi. A proposito, i pettegoli sono spesso i primi ad accusare altri di pettegolezzo. Sapendo di essere essi stessi colpevoli, accusano gli altri della stessa cosa, ma con più severità di quanto giudichino se stessi. Secondo loro, è sempre qualcun altro che ha pettegolato prima. Quindi avviene ciò che la Bibbia dice: “Perciò, o uomo, chiunque tu sii che giudichi, sei inescusabile; poiché nel giudicare gli altri, tu condanni te stesso; perché tu che giudichi, fai le medesime cose”. — Rom. 2:1, NM.
6. Come alcuni si esaltano astutamente, e con quale risultato?
6 Molte volte gli uomini pettegolano sugli altri per esaltare se stessi. Potrebbero non rendersene conto, ma le loro parole hanno un fine astuto. Nel criticare gli altri effettivamente si esalta se stessi. Si cerca di far credere che, poiché si disapprova tale difetto, non si può certo esserne colpevole. Questa specie di pettegolezzo può essere una specie di vanteria personale. Si addita la colpa in qualcun altro, per sentirsi superiori. Ci si sente in posizione sicura; si assomiglia al Fariseo il quale pregando Dio pettegolava sugli altri e lo ringraziava di non essere simile a loro, dicendo: “Non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; né pure come quel pubblicano”. Ma il pubblicano mentre pregava “si batteva il petto, dicendo: ‘O Dio, sii placato verso me peccatore!’” Egli non si sentiva troppo sicuro di sé e superiore agli altri, ma umilmente si rammaricava della sua condizione immeritevole. Quindi fu dichiarata la regola divina: “Perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato”. Chi astutamente si esalta pettegolando verrà umiliato. Per essere esaltati da Geova, considerate con umiltà le vostre proprie manchevolezze, non quelle degli altri. — Luca 18:9-14.
7. Quali altri fattori potrebbero contribuire a pettegolare, eppure quando tutto il camuffamento è strappato via che cosa è realmente il pettegolezzo?
7 Altri fattori potrebbero contribuire a pettegolare. Se si è troppo ostacolati nel fare certe cose, o per qualche motivo si è incapaci di compierle, si potrebbe cercare di rifarsi criticando quelli che le compiono, facendo apparire sbagliata la loro condotta. Potremmo sentirci incerti, e quindi per rassicurarci troviamo da ridire sul conto degli altri. Se si è forti in una certa cosa si potrebbe criticare quelli che sono deboli a quel riguardo, mancando di misericordia, e pensando egoisticamente di essere il modello su cui gli altri si devono conformare. Criticando questa debolezza degli altri si richiama astutamente l’attenzione sulla propria superiorità su quel punto. Molte volte la gente pettegola per attirare l’attenzione, per farsi udire. È lusingata di conoscere qualcosa che gli altri vogliono udire, e ciò la fa sentire saggia. Normalmente, è troppo superficiale o troppo pigra per pensare profondamente e guadagnarsi l’attenzione con discorsi intelligenti. È facile pettegolare, criticare, denigrare ed esagerare, perciò si agisce così per solleticare il prurito delle orecchie che desiderano udire storielle piccanti. Il pettegolo aggiunge due a due e ottiene cinque, e con la ripetizione la somma sale a sei o sette. Indubbiamente, ci sono molti motivi per cui le persone pettegolano. Ma quando il camuffamento è strappato via e vediamo il pettegolezzo per quello che è — scortese, ingiusto, dannoso, odioso, futile, calunniatore, maligno, micidiale — noi comprendiamo perché Geova lo detesta e i Cristiani dovrebbero evitarlo.
NON ASCOLTATE NÉ RIPORTATE PETTEGOLEZZI
8. Che cosa rende vile il pettegolezzo, e quale osservazione aiuterà a trattenere la lingua?
8 Comprendere ciò che i pettegolezzi veramente sono ci aiuta a non farli uscire dalla bocca. Sono parole vili e una grande parte di esse sono menzogne. Chi vuol bene ad un codardo e bugiardo? Geova, no. La Sua Parola dice: “Ma in quanto ai codardi, . . . e a tutti i bugiardi, la loro porzione sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la morte seconda”. Dire dietro le spalle quello che si teme dire in faccia è vigliaccheria. Non dobbiamo colpire alle spalle con parole. Rifiutate di permettere che l’accusato oda l’accusa? Non volete dargli l’opportunità di difendersi, di dire la sua parte, di chiarire, di smentire la diceria o di confutare la menzogna? E come può farlo se non lo affrontate? Siete giusti ed onesti con il vostro fratello? Quando cominciate a parlare contro qualcuno chiedetevi: Direi questo in sua presenza? Se sono pettegolezzi probabilmente risponderete No, ma se siete pettegoli probabilmente lo direte ugualmente. Potreste far giurare al vostro uditore di mantenere il segreto. Tuttavia un proverbio mette in rilievo come tale discorso viene riportato al calunniato: “Non maledire il re, neppure col pensiero; e non maledire il ricco nella camera ove tu dormi; poiché un uccello del cielo potrebbe spargerne la voce, e un messaggero alato pubblicare la cosa”. E potete giustamente lamentarvi? Voi non potevate mantenere il segreto. Perché aspettarvi che lo mantenga un altro? Perché pretendere da un altro più che da voi stessi? Se stare zitti è per voi uno sforzo troppo grande, perché aspettarvi che un altro resista allo sforzo a cui voi non potevate resistere? Inoltre, questi potrebbe voler bene alla persona che voi calunniate e desiderare di dare a tale persona l’opportunità di difendersi. Questo non è che giusto. Perciò quando cominciate a pettegolare, pensate a come vi sentirete quando la vostra vittima lo saprà, probabilmente mediante un racconto esagerato. Lasciate che questo pensiero vi aiuti a trattenere la vostra lingua. — Apoc. 21:8, NM; Eccl. 10:20.
9. Qual è la migliore ragione per smettere di pettegolare, e in quali diversi modi possiamo cercare di stroncare tale abitudine?
9 Però, la ragione per trattenere le labbra del pettegolo dovrebbe essere più che la paura della reazione della vittima quando lo venisse a sapere. I pettegolezzi piacciono a Satana, dispiacciono a Geova. A chi vogliamo piacere? Chi vogliamo servire? Noi serviamo colui a cui ubbidiamo. Satana vuole il pettegolezzo. Geova vuole che lo stronchiamo. I pettegolezzi diventano un’abitudine. Più seguiamo questa abitudine, più si rafforza. Stroncare questa abitudine richiede un cosciente, fermo, determinato e strenuo sforzo. Non dovete lusingarvi, cercando di smettere gradatamente. Cessate subito! Combattete una lotta instancabile! Ogni volta che resistete all’impulso, l’abitudine perderà terreno; ma ogni volta che soccombete ad esso l’abitudine si rafforzerà. Combattetela fino alla morte, senza indietreggiare o cedere. Combattetela fino alla radice, sradicandola dalla mente e dal cuore. Fate di più che togliervi i pettegolezzi dalla mente; metteteci al loro posto pensieri buoni. Gesù mostrò che quando uno spirito immondo fu cacciato da un uomo ne sarebbe tornato con altri sette se l’uomo non fosse riempito dello spirito di Geova. (Matt. 12:43-45) Quindi respingete i malefici pettegolezzi con i pensieri buoni. Pregate per l’aiuto di Geova: “O Eterno, poni una guardia dinanzi alla mia bocca, guarda l’uscio delle mie labbra”. I pettegoli cercano il male nelle persone. Formate l’abitudine di cercare in esse il bene. Invece di tener l’occhio sugli empi, “osservate coloro che camminano secondo il modello che avete in noi”, Paolo ammonisce. — Sal. 141:3; Filip. 3:17, Co.
10. Quali pensieri ci aiuteranno a trattenerci dal pettegolezzo anche quando ne siamo stati colpiti?
10 Ma che dire se qualcuno pettegola sul nostro conto? Non possiamo difenderci? Sì, con la verità, ma non con pettegolezzi. Perché permettere che altri ci provochino a peccare, come disse una volta Mosè: “Inasprirono il suo spirito, ed egli parlò sconsigliatamente con le sue labbra”. Perché permettere che il pettegolo vi faccia diventare a vostra volta pettegoli e vi renda simili a lui inducendovi a pettegolare come lui? Dimostratevi più forti di questa debole creatura, “non contraccambiando offesa per offesa o oltraggio per oltraggio”. “Non rendete ad alcuno male per male”. Rifiutate di mettere più combustibile sul fuoco dei pettegolezzi e piuttosto che lasciarvi scaldare da discorsi infiammatori rimanete tranquilli e calmi nello spirito. “Chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia”. Davide comprese il pericolo di risposte adirate: “Io dicevo: Farò attenzione alle mie vie per non peccare con la mia lingua; metterò un freno alla mia bocca, finché l’empio mi starà davanti. Io sono stato muto, in silenzio, mi son taciuto senz’averne bene; anzi il mio dolore s’è inasprito. Il mio cuore si riscaldava dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato”. Mentre meditava, internamente bruciava, ma quando parlò non rivolse accesi vituperi agli oppositori, ma una sincera preghiera a Geova. — Sal. 106:33; 1 Piet. 3:9; Rom. 12:17, NM; Prov. 14:29; Sal. 39:1-3.
11. Perché è un male ascoltare il pettegolezzo?
11 Quando si pettegola non si aiuta nessuno e si fa male almeno a tre: colui a cui si parla, colui di cui si parla, e se stessi. La stessa cosa avviene quando si ascoltano i pettegolezzi. Si fa male alle stesse tre persone. Volete conoscere un modo sicuro per stroncare i pettegolezzi? Rifiutate di ascoltarli. Il pettegolo vuole che voi li ascoltiate. Non tendete le orecchie per ascoltarlo. Egli le riempirebbe soltanto di sudiciume, e voi potreste esser tentato di spargere il sudiciume ad altre orecchie. Aiutatelo e proteggete voi stessi non ascoltandolo. Quando ci si permette di ascoltare i pettegolezzi non si rimane semplici ascoltatori innocenti. I pettegolezzi non si devono né dire né ascoltare. Se si dicono pettegolezzi la lingua pecca; se si ascoltano le orecchie peccano. Se ascoltate i pettegolezzi e vi credete, in effetti vi pronunciate su una questione prima di averla udita, perché fino a quando non udite ambedue le parti non l’avete udita tutta. Quindi, secondo la Bibbia, sarete ingiusti e dimostrerete follia: “Chi risponde prima d’aver ascoltato mostra la sua follia, e rimane confuso”. Pertanto porgete orecchie sorde ai pettegolezzi. Soffermatevi e considerate: se un pettegolo vituperasse voi, non vorreste che l’ascoltatore lo fermasse? Quindi fate come volete che sia fatto a voi, come Gesù disse: “Perciò, tutte le cose che volete che gli uomini facciano a voi, voi similmente dovete pure far loro”. — Prov. 18:13; Matt. 7:12, NM.
12. Che cosa dovremmo ricordare sui pettegoli, e come possiamo cercare di aiutarli?
12 Ricordate sempre questo: un pettegolo non è un vero amico. Se egli pettegola con voi pettegolerà anche contro di voi. Pettegolando egli potrebbe indurvi a parlare e pettegolare, e “appena uscito, egli parla”. Questa è ipocrisia astuta. Ma un pettegolo non ha bisogno di avere due teste per mostrare due facce. Egli pettegolerà con chiunque, perché è dominato da questa abitudine radicata. Se rifiutando di ascoltarlo riuscite a fermare la lingua che egli non può frenare, lo aiuterete, e più tardi egli potrebbe apprezzarlo: “Chi riprende qualcuno gli sarà alla fine più accetto di chi lo lusinga con le sue parole”. Ma sia che egli più tardi l’apprezzi o no, come seguaci di Geova dovete esprimere disapprovazione e respingere i pettegolezzi mostrando disgusto: “Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto, fa oscurare il viso”. Se egli non si corregge e non sostituisce le sue parole stolte con parole di sapienza, fate come dice la Bibbia: “Vattene lungi dallo stolto; sulle sue labbra certo non hai trovato scienza”. Soltanto quelli che gli assomigliano lo ascolteranno: “Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua”. Per nostra propria protezione dobbiamo troncare l’associazione col pettegolo cronico: “Non v’ingannate. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. — Sal. 41:6; Prov. 28:23; 25:23; 14:7; 17:4; 1 Cor. 15:33, NM.
L’AMORE SRADICA IL PETTEGOLEZZO
13. Come l’amore sradica il pettegolezzo?
13 I pettegolezzi si nutrono e crescono sulle debolezze e le mancanze, ma l’amore li spoglia della loro sostanza nascondendo questi difetti: “L’amore copre una moltitudine di peccati”. L’amore sradica i motivi dei pettegolezzi e li elimina dalle nostre discussioni, e quindi l’amore con il suo potere di coprire le mancanze degli altri è necessario ai Cristiani: “Più di ogni cosa, abbiate intenso amore gli uni per gli altri”. Voi amate voi stessi. Questo amore è capace di trovare scuse per i vostri sbagli, o circostanze attenuanti per coprire i vostri errori. V’induce a pregiudizi in vostro favore e conseguentemente vi è difficile vedere i vostri falli. Bene, ‘dovete amare il vostro prossimo come voi stessi’. Permettete che lo stesso amore che copre le vostre manchevolezze operi per coprire i difetti del vostro fratello. Lasciate che vi faccia essere tanto comprensivi, misericordiosi, e tolleranti verso di lui quanto lo siete verso voi stessi. Geova “conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere”. Siete felici che Dio lo ricordi e che non si aspetti troppo? Ricordate quindi che anche il vostro fratello è polvere e non vi aspettate troppo da lui. Dovete perdonare se volete essere perdonati. Secondo la preghiera modello di Gesù, voi domandate che Geova vi perdoni come voi perdonate gli altri. Se non perdonate, in realtà neanche potete chiedere perdono. Quando perdonate le offese, dimenticatele. Se più tardi le ripetete e ne pettegolate, il vostro perdono proveniva da labbra ingannevoli, non da un cuore sincero. Vi manca l’amore che copre una moltitudine di peccati. — 1 Piet. 4:8; Matt. 19:19, NM; Sal. 103:14.
14. Quale buon ammonimento troviamo in Proverbi 16:2, e che cosa distruggerà i pettegolezzi se i nostri cuori ne saranno colmi?
14 Proverbi 16:2 dichiara: “Tutte le vie dell’uomo a lui sembran pure, ma l’Eterno [Geova] pesa gli spiriti”. Le bilance di Geova sono esatte, insensibili a favoritismo, parzialità o pregiudizio, e su di esse egli pesa lo spirito, la disposizione, gli impulsi che ci fanno pensare, parlare o agire. L’amore dell’uomo per se stesso lo rende indulgente a se stesso e le sue azioni gli sembrano giuste, ma le bilance imparziali di Geova mettono alla prova la sincerità dei suoi sentimenti in pensieri, parole o azioni. Quindi state attenti, e non siate troppo sicuri di essere puri mentre considerate gli altri contaminati. Quando Geova esamina la bilancia il suo occhio è imparziale e misericordioso verso tutti. Voi dovete essere imparziali e misericordiosi quando esaminate voi stessi e gli altri, non indulgenti a voi stessi ed esigenti verso gli altri. “L’amore copre tutte le offese”. Nel suo amore Geova provvede il riscatto di Cristo per coprire tutte le offese delle persone ubbidienti. Dovremmo coltivare la specie di amore che coprirà misericordiosamente le offese dei nostri fratelli contro di noi. Ecco una descrizione di questa qualità di amore: “L’amore è longanime e gentile. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, non si comporta indecentemente, non cerca i suoi propri interessi, non viene provocato. Esso non tiene conto dell’offesa. Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. Esso sopporta ogni cosa, crede a ogni cosa, spera ogni cosa, tollera ogni cosa”. Se parliamo col cuore colmo di questa specie di amore, non diremo mai pettegolezzi! — Prov. 10:12; 1 Cor. 13:4-7, NM.
15. Quale debito avremo sempre, e quale errore dovremmo evitare?
15 È meglio che comprendiamo la nostra posizione. Non potremmo mai pagare il debito, non importa quanto tempo viviamo, anche se è per tutta l’eternità. Saremo sempre debitori. In che cosa? Romani 13:8 (NM) risponde: “Non siate debitori a nessuno di alcuna cosa, se non d’amarvi l’un l’altro”. Saremo sempre in debito nel mostrare amore l’uno all’altro. Dovremmo cominciare ora a pagare il nostro debito senza cessare mai di pagare. Un modo di cominciare è stroncare ogni pettegolezzo. E se pensate che il vostro discorso su un altro sia puro, ricordate che Geova pesa il vostro spirito e se c’è macchia nel vostro parlare, sulla bilancia risulterà. E considerate questo pensiero prima di sciogliere la vostra lingua su qualcuno. Ricordate che nell’illustrazione di Gesù intorno alle pecore e ai capri, i capri furono sorpresi quando fu loro detto della loro indifferenza e trascuratezza verso Cristo; poi seppero che ciò che avevano fatto o mancato di fare per i suoi fratelli era contato come se fosse stato fatto a lui. Ora, pettegolereste intorno a Cristo, vi lamentereste di lui, raccontereste dicerie contro di lui? Se non lo fareste contro di lui, non fatelo contro i vostri fratelli. Non commettete l’errore dei capri. Il modo in cui trattate i vostri fratelli è il modo in cui trattate Cristo. Infatti, la Bibbia dice che se dite di amare Geova ma odiate il vostro fratello siete un bugiardo, “poiché chi non ama il suo fratello, che ha veduto, non può amare Dio, che non ha veduto”. Perciò, cominciate ora e non cessate mai di pagare il debito di amore che dovete ai vostri fratelli. — 1 Giov. 4:20, NM.
RISPETTATE LA MENTE CHE DIO VI HA DATO!
16, 17. Quali illustrazioni mostrano la stoltezza dell’usare la mente per pettegolare, e quale citazione rivela le meraviglie della mente?
16 Se aveste la più bella automobile mai costruita, con il più meraviglioso congegno meccanico, e con una carrozzeria lucente, nuova, scintillante, bellissima, la usereste per trainare un aratro o trasportare concime? Se aveste una bellissima casa di stile moderno, con finestre di larga veduta panoramica e tappezzerie colorate, artisticamente decorata, squisitamente ammobiliata, comodamente rifornita in tutte le camere, con lucidi pavimenti e spessi tappeti molleggianti, permettereste ai porci di girare in tutta la casa? Non vi permettereste mai di far un uso così cattivo di un’automobile tanto bella o una casa tanta elegante! Sono state costruite per un uso più raffinato e meritano un trattamento molto migliore.
17 Così per la mente dell’uomo. Merita un più alto uso che non quello di essere riempita di pettegolezzi, imbottita di calunnie, rimpinzata di sudiciume e fatta per usare la lingua come uno strumento per spargere questa sporcizia fra gli altri. Il cervello è un dono meraviglioso di Geova, così intricato e complicato che i più sapienti non possono cominciare a scandagliare pienamente il suo funzionamento. Uno scienziato ha detto che la mente è capace di ritenere informazioni cinquanta volte più numerose di quelle contenute nella Libreria del Congresso (Stati Uniti). Un altro articolo nel Reader’s Digest (inglese) di luglio 1955 dichiarò: “Per avere una vaga idea di ciò che succede continuamente nel cervello e nel midollo spinale, pensate a 1.000 centralini telefonici, ognuno grande abbastanza per una città come New York, in piena attività, riceventi e trasmittenti domande, problemi, ordinazioni. . . . Mediante la sua incredibile abilità di collegare migliaia di circuiti riflessi in un attimo di secondo, ognuno d’essi rappresentante una memoria o idea, il cervello è in grado di riunire in un grande circuito le informazioni necessarie per pensare e decidere. Molti scienziati credono che ogni esperienza della nostra vita sia registrata e preservata per mezzo di questi circuiti elettrici, compresi milioni di esse che noi crediamo aver completamente dimenticate. Gli psichiatri hanno scoperto che quando un paziente si sforza giorno dopo giorno può ricordare avvenimenti dimenticati della sua fanciullezza, anche se comincia invariabilmente dicendo: ‘Non ricordo nulla’”. L’articolo conclude dicendo che l’uomo più intelligente non “adopera durante tutta la vita più di una piccolissima parte della capacità del suo cervello”.
18. Siamo noi “vasi screpolati”, come alcuni hanno detto?
18 Notate l’opinione espressa che “ogni esperienza della nostra vita sia registrata e preservata”. Come può essere compatibile questo con l’affermazione di alcuni che noi siamo “vasi screpolati”, affermazione basata su un testo biblico? (Ebrei 2:1, King James Version) La Traduzione del Nuovo Mondo rende chiaramente il giusto pensiero: “Perciò è necessario che prestiamo attenzione più del solito alle cose che abbiamo udite, affinché non ci sviamo”. Non sono le verità udite che escono come se le nostre menti fossero vasi screpolati, ma noi stessi siamo in pericolo di scivolare o di essere sviati, se non prestiamo accurata e particolare attenzione a ciò che impariamo. Quindi le nostre menti non sono vasi screpolati e le cose imparate sono registrate e ritenute, ma le informazioni potrebbero essere seppellite e perdute, per quanto concerne la nostra abilità di ricordarle e farne uso, se non abbiamo prestato attenzione ad esse “più del solito” quando le studiavamo. Sarà difficile ricordarle e ciò richiederà strenui sforzi mentali con un diligente sondaggio della memoria. Ma non riuscire a richiamarle alla memoria non prova che non vi siano più. Le meraviglie della mente mettono grandemente in risalto le parole di gratitudine pronunciate da Davide: “Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo meraviglioso, stupendo”. — Sal. 139:14.
19. Di che cosa dovremmo riempire la mente?
19 Ringraziate Geova per avervi dotato di una mente fatta in modo meraviglioso, stupendo? E come? Riempiendola di pettegolezzi e usandola per spargere pettegolezzi? Sono questi i ringraziamenti che egli riceve da voi? Se è così, è tempo che abbandoniate la vostra abitudine di pettegolare e i vostri pensieri di calunnia e dimostriate che rispettate e apprezzate la mente che Geova vi ha data riempiendola di buone abitudini e pensieri elevati, con le vie e i pensieri di Geova: “Lasci l’empio la sua via, e l’uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all’Eterno che avrà pietà di lui, e al nostro Dio ch’è largo nel perdonare. Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così son le mie vie più alte delle vostre, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri”. Le sue vie e i suoi pensieri sono espressi nella Bibbia e mediante essa egli ci parla. E di che cosa ci parla? Di chi accompagnava Matteo ieri sera. O dell’ultimo pettegolezzo sul conto di Priscilla? Niente affatto! Egli non degrada le nostre menti né stimola le peccaminose tendenze della carne caduta; piuttosto cerca di edificare e rafforzare in giustizia. La sua Parola rivela l’alto livello che i nostri pensieri dovrebbero raggiungere: “Tutte le cose vere [non dicerie o calunnie], tutte le cose di seria importanza [non triviali o meschine], tutte le cose giuste [non ingiuste o cattive], tutte le cose caste [non cattivi sospetti o sporchi pettegolezzi], tutte le cose amabili [non dispregiative od odiose], tutte le cose delle quali si parla bene [non denigratorie o malignamente menzionate], se vi è qualche virtù [non cattiveria] e qualche cosa lodevole [non condannata], continuate a considerare queste cose”. — Isa. 55:7-9; Filip. 4:8, NM.
20. Quale conclusivo riassunto di questo studio viene qui dato?
20 Ricordate quindi che i pettegolezzi cominciarono con Satana. Guardatevi da essi, poiché danneggiano. Geova li proibisce. Percepite i cattivi motivi che li creano. Non permettete che vi sporchino la lingua o le orecchie. Non divenite il loro schiavo soltanto perché qualcuno cerca di farvi sua vittima. Rimanete veramente amichevoli e amorevoli, ricordando che il pettegolo non è né l’uno né l’altro. E adoperate giustamente la vostra mente creata in modo meraviglioso e stupendo. Riempitela col bene. Il latte e la carne della Parola di Dio nutrono e rafforzano la mente umana. Allargate e approfondite in maturità la vostra mente finché apprezzi cibo ricco. La mente pettegola è una mente superficiale, e un cervello vuoto e una lingua ciarliera sono sempre in compagnia. È meglio avere più nella mente e meno nella lingua che avere una mente vuota e una lingua piena. Certo noi non siamo ignoranti dei danni dei pettegolezzi, del modo di combatterli, e di come usare giustamente la lingua. Il discepolo Giacomo disse: “Se uno sa come fare ciò che è giusto e tuttavia non lo fa, è peccato per lui”. (Giac. 4:17, NM) Con la legge di Geova nella nostra mente noi possiamo intelligentemente combattere questo peccato nella nostra carne. Dobbiamo stroncare i pettegolezzi dalla nostra vita prima che i pettegolezzi diano a Dio motivo di distruggere noi!