Capitolo V
“Le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire”
1. Che cosa continua a dire Aggeo 2:7 che risulterà dallo scrollamento di tutte le nazioni, e che cosa dovremmo dunque desiderar di fare rispetto all’adorazione di Geova?
È evidente che la profezia di Aggeo 2:6 si è adempiuta da che Geova Dio l’Onnipotente assunse la sua sovranità universale in quell’anno 1914 E.V. contrassegnato dalla guerra. Ma la profezia continua a dirci che cosa risulterà dallo scrollamento di tutte le nazioni, oltre alla totale rimozione del sistema di cose che l’uomo ha costituito sulla terra. In Aggeo 2:7 il Sovrano Signore Geova continua a dire: “‘E per certo scrollerò tutte le nazioni, e le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire; e per certo riempirò questa casa di gloria’, ha detto Geova degli eserciti”. In vista di questa promessa divina, la quale mostra che Geova degli eserciti si compiace di glorificare il suo tempio o casa di pura adorazione, chi siamo noi da disprezzare e denigrare la vera adorazione di Lui in questi giorni difficoltosi?
2. Come, dal 1914 E.V., Geova ha scrollato le nazioni, e perché dovrà esserci da parte loro una reazione finale?
2 Avverando fedelmente questa profezia, Geova degli eserciti ha scrollato tutte le nazioni. Dal 1914 E.V. ha inviato i suoi ambasciatori del Regno per notificare a tutte le nazioni il critico cambiamento che ha avuto luogo nello status quo universale. Il risultato è stato proprio come Gesù Cristo predisse nella sua profezia sul “termine del sistema di cose”: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matteo 24:3-14) Tutte le nazioni sono obbligate a confessare d’essersi adirate contro gli ambasciatori del Regno. La testimonianza storica depone contro le nazioni. Ma l’ira delle nazioni non è ancora passata. Nel decisivo combattimento a oltranza che deve ancora venire, gli ambasciatori del Regno continueranno ad attenersi alla sovranità di Geova e a sostenere il messaggio dato loro da Dio. Perciò, come predice la profetica Parola di Dio, l’ira di tutte le nazioni dovrà esplodere in un’espressione finale.
3. Fino a che punto Geova scrollerà le nazioni, e che dire quindi di qualsiasi tolleranza religiosa che esse mostrino attualmente?
3 L’ostilità delle nazioni politiche della terra sarà mostrata nella sua massima pienezza, e Geova degli eserciti scrollerà conformemente tutte quelle nazioni finché precipiteranno nella rovina e saranno rimosse per sempre. Quindi qualsiasi tolleranza religiosa delle nazioni verso gli ambasciatori del Regno è attualmente solo temporanea. Nessuno ne sia ingannato.
4. Le nazioni, come intere istituzioni politiche, han forse adempiuto la profezia di Aggeo 2:7, e che cosa lo prova?
4 Prima della finale esplosione d’ira da parte di tutte le nazioni e poi della loro violenta rimozione, che cosa dobbiamo attenderci, secondo la profezia di Aggeo 2:7? Questo: “‘Le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire; e per certo riempirò questa casa di gloria’, ha detto Geova degli eserciti”. Or dunque, che cosa mostrano i fatti storici circa l’adempimento finora di questa profezia? Essi non mostrano che tutte le nazioni politiche come intere nazioni, come istituzioni politiche, sian venute dentro il vero tempio di adorazione di Geova e abbiano portato con sé quali doni volontari le cose desiderabili delle loro nazioni. Dopo tutto ciò che è accaduto dal 1914 E.V., le nazioni non rinunciano ancora alla loro propria sovranità terrestre e non vengono a favore della sovranità universale di Geova. Dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1945 istituirono le Nazioni Unite come organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza del mondo. A queste esse si attengono tenacemente, con disperazione, fino a questo giorno. Tale organizzazione internazionale è in assoluta opposizione alla sovranità di Geova.
5. Come hanno reagito i singoli cittadini entro le nazioni scrollate, e con chi si sono associati?
5 Tuttavia, che dire dei singoli cittadini di tutte le nazioni che hanno subìto un forte scrollamento durante il quale han cercato di tenersi insieme? Ebbene, finora ci sono state decine di migliaia di individui che hanno reagito alla predicazione del Regno in modo diverso da come han reagito i loro governi politici e le organizzazioni religiose che s’immischiano nella politica. Han visto che non c’è per loro sotto tali governi politici fatti dagli uomini nessun felice, pacifico, prospero futuro. Han visto che la sola speranza d’esser salvati dalla distruzione con le nazioni politiche di questo sistema di cose è il messianico regno del Sovrano Signore Geova. Sentono vivamente che Satana il Diavolo è “l’iddio di questo sistema di cose” e non vogliono adorare quel falso dio adorando le nazioni politiche. Riconoscono che ogni sovranità appartiene giustamente all’Iddio Altissimo. Quindi si sono dedicati interamente al Sovrano Signore Geova per adorarlo nella sua vera casa di adorazione. Si sono associati con i Suoi ambasciatori.
6. Osservando tali moderni sostenitori della sovranità e dell’adorazione di Geova, quale profezia di Isaia vediamo adempiersi?
6 Osservando tali moderni sostenitori della sovranità universale e dell’adorazione di Geova, osserviamo un entusiasmante adempimento di quella profezia spesso citata di Isaia 2:2-4: “Deve accadere nella parte finale dei giorni che il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito sopra la cima dei monti, e sarà per certo alzato al di sopra dei colli; e ad esso dovranno accorrere tutte le nazioni. E molti popoli per certo andranno e diranno: ‘Venite, e saliamo al monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; ed egli ci istruirà intorno alle sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri’. Poiché da Sion uscirà la legge, e la parola di Geova da Gerusalemme. Ed egli per certo renderà giudizio fra le nazioni e metterà le cose a posto rispetto a molti popoli. Ed essi dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”.
7. Quando cominciò questo ad avvenire, e con quale specie di persone?
7 Non nella parte iniziale, ma nella “parte finale dei giorni” di questo “tempo della fine” questa folla internazionale ha cominciato ad affluire verso la più altamente esaltata adorazione di Geova, “l’Iddio di Giacobbe [o, Israele]”. Venendo come essi vengono da “tutte le nazioni”, non sono Israeliti spirituali, come lo sono gli ambasciatori del Regno.
8, 9. L’adempimento della profezia cominciò a osservarsi in quale anno, e dopo quali avvenimenti?
8 Quando questi individui da “tutte le nazioni” cominciarono ad affluire verso il simbolico “monte di Geova” per adorare unitamente nella “casa dell’Iddio di Giacobbe”? Fu osservabile dopo la pubblicazione dell’articolo in due parti intitolato “La grande moltitudine” nei numeri della rivista Torre di Guardia (inglese) in data 1º e 15 agosto 1935, quattro anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il materiale contenuto in questo articolo era stato in precedenza presentato a un’assemblea generale dei testimoni di Geova a Washington, nel Distretto di Columbia, U.S.A., il venerdì pomeriggio, il 31 maggio 1935. Il discorso e l’articolo stampato furono la spiegazione della “grande moltitudine” prevista e preannunciata in Rivelazione 7:9, 10, con le seguenti parole:
9 “Dopo ciò vidi, ed ecco, una grande moltitudine, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione, e tribù, e popolo, e lingua, stava in piedi davanti al trono, e davanti all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche, e palme nelle loro mani; e gridavano con alta voce, dicendo: Salvezza al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello”. — Versione Autorizzata della Bibbia (inglese) del 1611 E.V.
10. Da chi è formata questa non numerata “grande moltitudine”?
10 Questa non numerata “grande moltitudine” era distinta dagli Israeliti spirituali che erano raffigurati nei precedenti cinque versetti (Rivelazione 7:4-8) e che si dovevano suggellare col suggello dell’Iddio vivente. Questa internazionale “grande moltitudine” è costituita di recenti discepoli di Cristo che non sono suggellati col suggello di Dio onde siano associati a Gesù Cristo come re e sacerdoti nel tempio spirituale di Dio. (Rivelazione 20:4-6) Essi sono dedicati, battezzati discepoli di Cristo che non sono così suggellati ma che seguono Gesù Cristo come il Pastore Eccellente. Da lui sono condotti a un destino terrestre, la vita eterna su una terra paradisiaca sotto il celeste regno di Gesù Cristo e dei suoi 144.000 suggellati discepoli. Questi non suggellati discepoli appartengono alle “altre pecore” che Gesù Cristo menzionò in Giovanni 10:16, dicendo: “Ho altre pecore che non sono di questo ovile; quelle pure devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diventeranno un solo gregge, un solo pastore”. Ogni anno dal 1935 queste “altre pecore” che si son radunate sono aumentate di numero formando davvero una “grande moltitudine”.
PRESERVATE “LE COSE DESIDERABILI”
11, 12. (a) Che deve dirsi circa la domanda se sono cose da desiderare nel tempio di adorazione di Geova? (b) Che cosa mostra se sono fra le cose da scrollare fino a ridurle in rovina?
11 Sono tali dedicate, battezzate “altre pecore” desiderabili nella casa dedicata alla pura adorazione del Sovrano Signore Geova? Verissimamente, Sì! Queste sono in realtà “le cose desiderabili di tutte le nazioni” le quali, come Geova degli eserciti predisse, sarebbero venute ad adorare nel suo tempio. Non sono i doni materiali e le contribuzioni finanziarie le cose che Geova desidera da tutte le nazioni. Piuttosto, desidera i begli adoratori viventi come questa innumerevole “grande folla” da ogni nazione, tribù, popolo e lingua. (Giovanni 4:23, 24) Queste non sono le cose che saranno scrollate e scosse fino a frantumarle, distruggerle, nella “grande tribolazione” che si abbatterà sul sistema di cose mondiale. Tali mansueti credenti nell’Agnello Gesù Cristo dovranno essere preservati attraverso quella distruttiva tribolazione. Questo è messo in risalto nelle seguenti domanda e risposta:
12 “E presa la parola, una delle persone anziane mi disse: ‘Questi che sono vestiti di lunghe vesti bianche, chi sono e da dove son venuti?’ E subito [io, apostolo Giovanni,] gli dissi: ‘Signor mio, tu lo sai’. Ed egli mi disse: ‘Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello’”. — Rivelazione 7:13, 14.
13, 14. (a) In che modo, dunque, si adempie l’ulteriore parte di Aggeo 2:7: “E per certo riempirò questa casa di gloria”? (b) Come fu predetto questo in Rivelazione 7:15?
13 È con la venuta di queste “altre pecore” le quali vengono da tutte le nazioni che Geova degli eserciti adempie l’ulteriore parte della sua profezia, dicendo: “E per certo riempirò questa casa di gloria”. (Aggeo 2:7) Un tempio vuoto, privo di adoratori, non sarebbe una gloria per Geova degli eserciti. Ma che avesse il suo luogo di adorazione gremito di adoratori in lavate lunghe vesti bianche e che agitassero rami di alberi di palma e che gridassero: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”, questo avrebbe riempito la casa di Geova di gloria più che ogni specie di ornamento materiale. Che la Sua casa di adorazione sia così riempita di gloria fu predetto nella successiva parte della risposta alla domanda di Giovanni:
14 “Perciò sono davanti al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio; e colui che siede sul trono spiegherà su loro la sua tenda”. — Rivelazione 7:15.
15. (a) Dove, per così dire, questa crescente “grande folla” rende servizio a Dio giorno e notte? (b) Chi sono, sulla terra, quelli che provano riverenza per il modo in cui Geova riempie così il suo tempio di gloria?
15 Centinaia di migliaia di questa “grande folla” di “altre pecore” sono già nel tempio spirituale di Geova Dio, che ora è intronizzato nella sua sovranità universale. Giorno e notte gli rendono lì sacro servizio, proclamando dappertutto il suo regno messianico e la salvezza per tutto il genere umano mediante il sangue dell’Agnello di Dio, Gesù Cristo. Non essendo suggellati Israeliti spirituali, essi sono, per così dire, nel Cortile dei Gentili che era parte del tempio in Gerusalemme ai giorni di Gesù Cristo e dei suoi apostoli. È pure in questo grande tempio spirituale che un rimanente di Israeliti spirituali rendono oggi servizio quali sottosacerdoti al comando del sommo sacerdote Gesù Cristo. A causa di ciò, il rimanente degli Israeliti spirituali che rende servizio quali sottosacerdoti spirituali ha ora amorevole compagnia con questa crescente “grande folla” di “altre pecore” che partecipano con sincerità alla pura adorazione del Sovrano Signore Geova. Tali sottosacerdoti provano riverenza al modo in cui Dio ha così riempito il suo tempio di gloria.
16. (a) In vista di preservarli attraverso la “grande tribolazione”, che cosa fa Geova? (b) Che cosa fa per loro il Pastore assomigliato a un Agnello?
16 In vista di preservare la “grande folla” di adoratori simili a pecore attraverso la “grande tribolazione” avvenire, viene fatta la promessa: “E colui che siede sul trono spiegherà su loro la sua tenda”. Che non siano scrollati nella distruzione e che non siano rimossi dalla terra è assicurato loro nelle successive parole inerenti a questa “grande folla” che è nel tempio spirituale di Geova: “Non avranno più fame né sete, né li colpirà più il sole né ardore alcuno [di dispiacere divino], perché l’Agnello, che è in mezzo al trono, li pascerà e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lagrima dai loro occhi”. — Rivelazione 7:15-17.
17. (a) È mai avvenuto nulla di simile nel tempio spirituale di Geova? (b) Come Gli è assicurata in sempiterno adorazione nel suo tempio?
17 Una cosa così meravigliosa non ha mai avuto luogo nel tempio spirituale del Sovrano Signore Geova. Non è mai stato prima riempito di gloria con la venuta di tante “cose desiderabili” provenienti da tutte le nazioni. L’adorazione di Geova in questo tempio spirituale Gli è assicurata in sempiterno. Quando l’attuale scrollamento e scuotimento di tutte le nazioni, sì, dei simbolici cieli, terra, mare e asciutto, avrà raggiunto il suo grande culmine nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon e sarà stato quindi inabissato Satana, il suo tempio spirituale in cui siede sul trono rimarrà saldo. I suoi adoratori vi avranno amorevole protezione sotto la Sua tenda, essendo preservati per il suo sacro servizio in ogni tempo avvenire.
LA PIÙ GRANDE GLORIA DELL’ULTIMA CASA
18. Qual è la cosa di massimo valore che le “cose desiderabili di tutte le nazioni” possano dare al Creatore, e perché?
18 La cosa di massimo valore che le “cose desiderabili di tutte le nazioni” possano dare al grande Creatore è la loro pura adorazione verso di Lui quale loro Dio. I sistemi religiosi della cristianità e del giudaismo e le altre religioni prevalenti hanno riempito le loro case di adorazione d’oro e d’argento e di altri tesori materiali di alto valore terrestre. Ma tale ricchezza materiale non è ciò che il solo vivente e vero Dio desidera dai suoi adoratori. Egli è il Proprietario di tutte le cose materiali per il fatto che ne è il Creatore.
19. (a) Possiamo noi arricchire Dio con doni materiali? (b) Perché gli edificatori del tempio nel giorno di Aggeo non dovettero preoccuparsi delle spese?
19 Nessuno può arricchire Dio il Creatore portando tali valori materiali in un edificio dedicato a qualche specie di religione. Che si dia al Creatore ciò che già è del Creatore non lo arricchisce, benché possa rendere più ricchi i sacerdoti delle diverse religioni. Quindi allorché si riempie la casa di Geova di gloria tali cose materiali non sono richieste. Come la profezia di Aggeo continua a dire: “‘L’argento è mio, e mio è l’oro’, è l’espressione di Geova degli eserciti”. (Aggeo 2:8) In quel remoto giorno di Aggeo, nel 520 a.E.V., dovettero forse gli edificatori del tempio in Gerusalemme preoccuparsi delle spese? No! Non con un tale Dio ricco.
20. Come il Creatore avrebbe fatto in modo che tutte le cose necessarie fossero provvedute, e perché gli edificatori non dovettero scoraggiarsi dell’aspetto non promettente delle cose all’inizio?
20 In quel tempo, Geova degli eserciti quale Creatore era il Proprietario di tutte le cose materiali di cui gli edificatori del tempio avevano bisogno. Si poteva dipendere da lui perché fossero provveduti tutti i mezzi finanziari necessari per iniziare e finire la riedificazione del tempio della sua adorazione. Egli poteva anche fare in modo che, mediante il Suo spirito, certi possessori di ricchezze materiali facessero contribuzioni per l’opera di riedificazione. Il fatto che promise di riempire la proposta nuova casa di adorazione con la gloria fu una garanzia divina che la riedificazione della casa poteva iniziare con piena fiducia. Sarebbe stata completata e vi sarebbero venuti gli adoratori. L’aspetto non promettente delle cose all’inizio non fu pertanto una ragione per cui gli edificatori del tempio dovessero scoraggiarsi. Geova non li avrebbe incoraggiati a iniziare qualche cosa che in seguito sarebbero stati costretti ad abbandonare senza completarlo. La persona più ricca in tutto il vivente universo li sosteneva!
21. Quale dichiarazione stampata ne La Torre di Guardia di Sion (inglese) questo ci rammenta?
21 Questo ci rammenta la dichiarazione stampata nel secondo numero della rivista Torre di Guardia (inglese) in data agosto 1879, a pagina 2, sotto il titolo “Desiderate la ‘Torre di Guardia di Sion’?”
Non supponete che queste osservazioni siano una richiesta di denaro. No. La “Torre di guardia di Sion”, noi crediamo, ha GEOVA come suo sostenitore, e mentre le cose stanno così non elemosinerà né chiederà mai il sostegno degli uomini. Quando Colui che dice: “Tutto l’oro e l’argento dei monti son miei”, non riesca a provvedere i fondi necessari, capiremo che sia tempo di sospenderne la pubblicazione.
Questo fu stampato nelle 6.000 copie della rivista di allora.
22. Perché gli edificatori del tempio dovettero avere straordinaria fede, e quale veduta dovettero avere?
22 Quando si accinsero a riedificare il tempio di Geova in Gerusalemme, il governatore Zorobabele e il sommo sacerdote Giosuè figlio di Iozadac e il resto degli Israeliti dovettero esercitare straordinaria fede in Dio, specialmente giacché il bando ufficiale dell’Impero Persiano era ancora in vigore contro la riedificazione della casa di adorazione di Geova. Oltre a ciò, gli edificatori dovettero combattere lo scoraggiamento perché gli umili inizi dell’opera sembravano come nulla in paragone con il glorioso tempio precedente edificato dal re Salomone. Era necessario che la veduta di Geova li incoraggiasse ulteriormente. Geova impiegò dunque il suo profeta Aggeo per rivelare quale fosse la veduta divina, con queste parole: “‘La gloria di quest’ultima casa diverrà più grande di quella della precedente’, ha detto Geova degli eserciti. ‘E in questo luogo darò pace’, è l’espressione di Geova degli eserciti”. — Aggeo 2:9.
23. Riguardo alla ‘gloria di quest’ultima casa che fu più grande di quella della precedente’, che cosa dobbiamo ricordare circa il vero tempio di Geova?
23 Per capire queste parole profetiche, dobbiamo ricordare che il tempio spirituale di Geova ha come suo Santo dei Santi il santo luogo di residenza di Geova Dio nei cieli invisibili e che questo Suo tempio spirituale non fu distrutto dagli eserciti babilonesi nell’anno 607 a.E.V., quando tutta Gerusalemme fu resa desolata. Ne fu distrutta solo la rappresentazione tipica sulla terra. Il reale tempio spirituale di Geova doveva ancora venire all’esistenza e non si sarebbe dovuto riedificare. Questo tempio spirituale allora futuro è durato dunque fino a oggi e il finale e completo adempimento della profezia di Geova si applica nel nostro giorno a quel solo tempio spirituale dell’unico vivente e vero Dio.
24. Nel giorno di Aggeo, che cos’era “quest’ultima casa” e che cos’era quella “precedente”, e come la gloria dell’una divenne più grande di quella dell’altra?
24 Allora nel tempo di Aggeo, più di 2.490 anni fa, si dovette costruire a Gerusalemme un nuovo e secondo tempio. Sarebbe stato “quest’ultima casa”, mentre il distrutto tempio di Salomone era il tempio “precedente”. Entrambe quelle case erano “rappresentazioni tipiche delle cose dei cieli”. (Ebrei 9:23) Secondo l’assicurazione di Geova in Aggeo 2:9, la gloria del tempio edificato a Gerusalemme sotto la sovrintendenza del governatore Zorobabele e del sommo sacerdote Giosuè doveva essere più grande di quella del tempio del re Salomone. Come si avverò questo? Da una parte, durò più a lungo, dal 515 a.E.V. al 70 E.V., o per 584 anni, mentre il tempio di Salomone era stato in piedi per 420 anni. Così “quest’ultima casa” durò fino alla venuta del Messia, ed egli stesso vi insegnò. Per giunta, nell’anno 17 a.E.V. il re Erode il Grande della provincia romana di Giudea cominciò la graduale riedificazione del tempio di Zorobabele, spendendovi molto denaro e conferendogli una magnificenza che rivaleggiava con quella del tempio di Salomone. Ma ciò che ha valore presso Dio è l’apprezzamento della Sua casa da parte degli adoratori.
25. Che cosa significò la maggior gloria di “quest’ultima casa” in quanto agli adoratori nel tempio?
25 Senza dubbio, dunque, nella riedificata casa di adorazione di Geova in Gerusalemme affluirono più adoratori che non nel caso del tempio di Salomone. Questo accadde specialmente in un più lungo periodo di tempo. Inoltre, siccome il tempio fu riedificato più di novant’anni dopo la dispersione dei Giudei in molte parti della terra quali esiliati e fuggiaschi, gli adoratori vennero da più estese parti della terra che non nel caso del tempio precedente. Il giorno di Pentecoste del 33 E.V. nel tempio di Erode a Gerusalemme c’erano Giudei naturali e proseliti provenienti da Partia, Media, Elam, Mesopotamia, Cappadocia, Ponto, provincia dell’Asia, Frigia, Panfilia, Egitto, Libia, che è verso Cirene, Roma, Creta, Arabia, e anche dalla Giudea. (Atti 2:1-11) In questo modo la casa successiva ebbe più frequentatori religiosi e quindi maggior gloria, nel tipico adempimento della profezia.
26. Quale gloria ebbe il tempio spirituale di Geova dalle sue rappresentazioni tipiche edificate dagli uomini sulla terra?
26 In che modo, però, la profezia di Geova si adempie rispetto al tempio spirituale, che è il solo tempio indistruttibile, che non sarà mai riedificato o sostituito? In questo modo: Nel periodo in cui quei templi materiali che erano stati edificati da Salomone, Zorobabele ed Erode erano in piedi, si richiamava l’attenzione sul vero tempio spirituale di Geova mediante quelle rappresentazioni tipiche sulla terra a Gerusalemme. Anche il tempio miracolosamente visto in visione dal profeta Ezechiele nell’anno 593 a.E.V. richiamava in modo tipico l’attenzione sul tempio spirituale di Geova. (Ezechiele da 40:1 a 47:2) Tali templi terrestri, benché destassero l’ammirazione degli uomini che li osservavano, non avrebbero mai potuto dare agli adoratori che vi si recavano il pieno discernimento dell’indescrivibile gloria del vero tempio spirituale di Geova. Queste rappresentazioni tipiche delle realtà continuarono finché Gesù il Figlio di Dio fu battezzato in acqua e venne unto con lo spirito di Geova nel 29 E.V. perché fosse il promesso Cristo o Messia. — Matteo 3:13-17; Giovanni 1:29-34.
27. Come, nel 29 E.V., il vero tempio di Geova cominciò ad avere più che una sua rappresentazione tipica sulla terra?
27 Da quell’avvenimento in poi il tempio spirituale di Geova cominciò ad avere più che una propria rappresentazione tipica a Gerusalemme. Da allora in poi assunse in effetti realtà, mediante l’unzione di Gesù con lo spirito di Dio onde fosse “sommo sacerdote secondo la maniera di Melchisedec”. (Ebrei 6:20; Salmo 110:4) Gesù Cristo fu portato nella condizione spirituale raffigurata dal primo compartimento o Santo del tempio, dov’erano situati il candelabro d’oro, la tavola dei pani di presentazione e l’altare aureo dell’incenso. Inoltre, egli era pervenuto alla condizione raffigurata dal cortile del tempio per i sacerdoti, dove si trovava l’altare di rame, e s’era accostato all’altare di Dio equivalente per presentare il suo perfetto corpo umano quale sacrificio d’espiazione per il “peccato del mondo”. Così l’antitipico Giorno di Espiazione rispetto al vero tempio spirituale di Geova era cominciato. (Ebrei da 8:1 a 10:10) Questa procedura continuò per tre anni e mezzo, fino al 33 E.V.
GLORIFICATO IL TEMPIO CELESTE
28. Come e quando Gesù Cristo passò oltre la barriera che fu illustrata dalla cortina interna del tempio, e per quale scopo?
28 Il 14 Nisan dell’anno 33 E.V., Gesù Cristo in qualità di spirituale sommo sacerdote completò il suo sacrificio sulla terra, essendo il suo carnale corpo morto posto in una tomba. Il terzo giorno, il 16 Nisan 33 E.V., fu risuscitato dai morti come persona spirituale, oltrepassando così la barriera raffigurata dal velo del tempio fra il Santo e il Santissimo, cioè la sua carne. Poté così entrare nel vero Santissimo, alla presenza di Geova Dio nel cielo stesso, per presentarvi quale sommo sacerdote il valore del suo sacrificio umano e fare espiazione per il genere umano. — Ebrei 9:23-28; 6:19, 20; 10:19, 20.
29. Come la comparsa di Gesù Cristo alla presenza di Dio impartì gloria al vero tempio di Geova?
29 Quando questo Gesù Cristo entrò nel vero Santissimo di Dio, ciò impartì al vero tempio spirituale di Geova una gloria che non aveva mai avuto prima. Poiché, ecco, ora stette lì alla Sua santissima presenza il Suo eterno Sommo Sacerdote, destato “nella gloria”, immortale, dotato del “potere di una vita indistruttibile”! — 1 Corinti 15:42-57; Ebrei 7:15-24.
30. Quando altri furono portati nella condizione raffigurata dal Santo del tempio, e quanti passeranno infine al di là della barriera raffigurata dalla cortina interna?
30 Il giorno della festa di Pentecoste, 6 Sivan 33 E.V., il glorificato Gesù Cristo fu impiegato da Geova Dio per versare lo spirito santo sui suoi fedeli discepoli. (Atti 2:1-38) Con questo mezzo divennero figli di Dio generati dallo spirito e furono unti per essere sottosacerdoti spirituali del sommo sacerdote Gesù Cristo. (Giovanni 3:3, 5; 2 Corinti 1:21; 1 Giovanni 2:20-27; 3:1, 2; 1 Pietro 2:9) Conforme a ciò furono portati nella condizione del sacerdozio spirituale raffigurata dal Santo del tempio in Gerusalemme per godere la luce dell’antitipico candelabro d’oro e la tavola dei pani di presentazione e per offrire l’incenso delle preghiere sull’altare d’oro dell’incenso. (Ebrei 9:1, 2; Luca 1:8-12, 21, 22) La congregazione degli Israeliti spirituali raggiungerà infine il numero di 144.000 sottosacerdoti spirituali, e alla loro risurrezione dai morti saranno destati ciascuno con un corpo spirituale, “nella gloria”, rivestito d’immortalità, dopo l’istituzione del regno di Cristo. — Romani 6:5; 2 Corinti 5:1-5.
31. Come ciò aggiungerà gloria al tempio spirituale di Geova?
31 Partecipando così alla “prima risurrezione”, saranno introdotti nel Santissimo dei cieli; e “saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. (Rivelazione 7:4-8; 14:1, 3; 20:4-6) Avendo Geova concesso a questi fedeli Israeliti spirituali tale glorioso ingresso nel Santissimo della sua propria presenza, egli aggiungerà un’ulteriore gloria al suo tempio spirituale come non ne avrà avuta in precedenza mentre il tempio materiale di Zorobabele riparato da Erode era in funzione sulla terra come un tipo.
32. Qual era la situazione nei cortili esterni di quei templi tipici fatti dagli uomini in Gerusalemme, e fino a quando?
32 Ai giorni di quei templi tipici in Gerusalemme i loro cortili, fuori del cortile dei sacerdoti, erano affollati di adoratori provenienti da luoghi vicini e lontani. (Salmo 84:1, 2, 10; Luca 1:21) Dall’anno 70 E.V. le folle degli adoratori non hanno affluito più nei cortili della casa di adorazione di Geova in Gerusalemme, poiché il tipico tempio materiale per l’adorazione divina è scomparso per sempre. (Giovanni 4:20-24; Atti 21:26-28; Matteo 24:1, 2; Luca 21:5-7, 20-24) La gloria dei templi tipici fatti da mani umane è svanita per ogni tempo, poiché ora non viviamo più al tempo delle ombre delle buone cose avvenire. Viviamo ai giorni delle gloriose realtà che sussistono. (Colossesi 2:16, 17; Ebrei 10:1-4, 10) Ma che dire dei cortili del vero tempio?
33. Riguardo al tempio spirituale di Geova, che cosa siamo indotti a chiederci in questo tempo di scrollamento in quanto alle “cose desiderabili di tutte le nazioni”?
33 Parlando del suo vero tempio spirituale, Geova degli eserciti impiegò il suo profeta Aggeo per preannunciare la venuta delle “cose desiderabili di tutte le nazioni” nella sua casa di adorazione. Questo sarebbe stato un tempo in cui i cieli e la terra e il mare e l’asciutto sarebbero stati scrollati. Ora ci avviciniamo allo spettacolare culmine di quel tempo di agitazione universale. È ora opportuno chiedere: Quelle cose desiderabili sono effettivamente venute da tutte le nazioni prima che queste siano scrollate fino a frantumarsi e che siano rimosse? Sì!
34. Come, dunque, i cortili del tempio spirituale di Geova si sono riempiti con una gloria che non hanno mai avuta in precedenza?
34 Centinaia di migliaia d’esse son “venute”, nella forma di dedicati, battezzati discepoli di Gesù Cristo. Questi egli ha condotti come sue “altre pecore” facendone “un solo gregge” con il superstite rimanente dei suoi spirituali sottosacerdoti nei cortili del tempio di Geova. (Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9, 10) Mentre questa non numerata “grande folla” rende ordinatamente sacro servizio nei cortili di Geova e attribuisce la propria salvezza al proprio Dio e all’Agnello, costituisce una veduta che glorifica il Sovrano Signore Geova. Essi riempiono non le chiese e le cattedrali della cristianità e le sinagoghe del giudaismo, ma i cortili del vero tempio spirituale di Geova con una gloria che non ha avuta in precedenza. In verità s’è già adempiuto che “maggiore sarà la gloria futura di questa Casa, di quella della Casa precedente”. (Aggeo 2:9, Na) “La nuova gloria di questo Tempio sorpasserà quella dell’antico, dice Yahweh Sabaoth”. (Je) “Grande sarà la gloria di questa Casa, dell’ultima, più che della prima”. — Ri.
PACE IN MEZZO ALLO SCROLLAMENTO
35, 36. (a) Con quali confortanti parole Geova terminò la seconda profezia che fece per mezzo di Aggeo? (b) Si fece scomparire il tempio di Gerusalemme in maniera pacifica, e dove si ottiene oggi pace sulla terra?
35 Geova terminò la seconda profezia che fece per mezzo di Aggeo con queste consolanti parole: “‘E in questo luogo darò pace’, è l’espressione di Geova degli eserciti”. — Aggeo 2:9.
36 Nell’anno 70 E.V. la scomparsa di Gerusalemme e del tempio ch’era stato edificato da Zorobabele e rinnovato dal re Erode non fu pacifica, ma avvenne in mezzo al più terribile tempo di tribolazione. (Matteo 24:1-22) Ma il vero tempio spirituale di Geova è un luogo di durevole pace. Riguardo al corretto modo di tenere le adunanze dei veri cristiani in quella spirituale casa di adorazione, è scritto: “Dio è un Dio non di disordine, ma di pace. . . . ogni cosa abbia luogo decentemente e mediante disposizione”. (1 Corinti 14:33, 40) Questa regola di condotta è osservata nelle adunanze dei cristiani testimoni di Geova, così che fra loro prevale lo spirito di pace. — Galati 5:22, 23.
37. Nonostante tutto lo scrollamento che avviene intorno a noi, come si dà pace nei cortili della casa di Geova riguardo al rimanente e alla “grande folla”?
37 Mentre Geova degli eserciti scrolla i simbolici cieli, terra, mare e asciutto, dà pace nei terrestri cortili del suo tempio spirituale. L’unto rimanente dei Suoi spirituali sottosacerdoti si occupa strettamente dei propri doveri nella Sua casa di adorazione e si mantiene libero da ogni implicazione nelle controversie e nei conflitti di questo mondo. La “grande folla” delle “altre pecore” che è salita al “monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe”, ha fatto figurativamente ciò che Isaia 2:2-4 predisse di loro. Hanno fatto delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Non imparano più la guerra carnale. Nella prossima “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” in Har-Maghedon, non alzeranno una mano in nessuna violenza contro i nemici di Dio. Lasceranno che Egli combatta la Sua guerra, fiduciosi nella Sua gloriosa vittoria. (Rivelazione 16:14-16; 2 Cronache 20:15) Con questa condotta manifesteranno lo spirito di Dio e riveleranno la “sapienza dall’alto”. — Giacomo 3:17.
38. Quale prospettiva, una volta posta dinanzi ai frustrati edificatori del tempio nel giorno di Aggeo, vede adempiersi oggi in tutto il mondo il rimanente degli Israeliti spirituali, e quale ammonizione viene data loro?
38 Com’è splendida la pace che i cristiani testimoni di Geova oggi godono nella sua spirituale casa di adorazione! Com’è rallegrante per i nostri occhi vedere la gloria di Geova che riempie il suo tempio spirituale mentre continuano a venirvi le “cose desiderabili di tutte le nazioni”! Molto tempo fa la prospettiva di tale sorprendente avvenimento fu posta dinanzi al cuore e alla mente dei già frustrati edificatori di un nuovo tempio in Gerusalemme da Aggeo profeta di Geova. Oggi vediamo in realtà il meraviglioso adempimento della profezia di Aggeo in questi giorni nei quali sono scrollate tutte le nazioni, e questo dovrebbe spronare l’unto rimanente degli Israeliti spirituali nel loro sacro servizio a Geova Dio nella sua spirituale casa di adorazione. A questo rimanente si applica l’ispirata esortazione di non perdere l’immeritata benignità di Geova come per mancanza di apprezzamento la perse Esaù: “Per cui, visto che riceveremo un regno che non può esser scosso, continuiamo ad avere immeritata benignità, per mezzo della quale possiamo accettevolmente rendere a Dio sacro servizio con santo timore e rispetto. Poiché il nostro Dio è anche un fuoco consumante”. — Ebrei 12:16, 17, 28, 29.
[Diagramma a pagina 85]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
TEMPIO RIEDIFICATO DA ERODE
(Planimetria)
Valle di Tiropeon
Valle di Chidron
M. degli Ulivi a est
Colonnato
Colonnato reale
Colonnato di Salomone
Colonnato settentrionale
Cortile dei Gentili
Cortile esterno
Barriera di pietra
Cortile delle donne
Cortile di Israele
Cortile dei sacerdoti
Tempio
Mura della città
Mura della città
Porta Bella
Porta
Porta
Porta
Porta
Porta
Porta
1. Santissimo
2. Santo
3. Altare degli olocausti
4. Mare fuso
5. Porta interna del Tempio