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Salvato “tutto Israele” per benedire tutta l’umanitàLa Torre di Guardia 1985 | 15 aprile
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privilegiate con la speranza di ereditare, fin dall’inizio, il Paradiso ristabilito sulla terra durante il Regno millenario di Cristo, il Re. Perciò quando Gesù Cristo, in qualità di “messaggero del patto” di Geova, giunse al tempio spirituale per compiervi un’azione giudiziaria, venne allo scopo di benedire le “altre pecore”, e non per maledirle. (Malachia 3:1-3) Questa benedizione sarà più che mai evidente allorché esse verranno preservate durante l’imminente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” contro i Suoi nemici terreni radunati ad “Har-Maghedon”. (Rivelazione 16:14-16) Nell’antichità Geova conseguì alcune vittorie presso la città di Meghiddo. (Giosuè 17:11; Zaccaria 12:11) Nel simbolico Har-Maghedon Dio otterrà la sua più grande vittoria, a sua gloria eterna. Lì il suo Figlio innalzato, Gesù Cristo, sarà a capo del suo esercito. — Rivelazione 19:11-21.
14. (a) Per la salvezza di chi le “altre pecore” hanno motivo di esser liete? (b) Quante sono già le “altre pecore”?
14 Le “altre pecore” saranno protette durante quella dimostrazione così spettacolare di potenza e maestà divine. Quanto saranno lieti tutti i superstiti di quel conflitto decisivo per il fatto che il rimanente di “tutto Israele” venne “salvato” durante il periodo di pace intercorso tra la prima e la seconda guerra mondiale! Dalla primavera del 1935 a questo Israele salvato si è andata aggiungendo una “grande moltitudine” dal numero imprecisato. Il numero delle “altre pecore” del Pastore eccellente Gesù Cristo si avvia a toccare i tre milioni. Sono uscite da “ogni nazione e tribù e popolo e lingua” dell’umanità, in adempimento della promessa fatta da Geova Dio a colui che lo prefigurava, vale a dire al suo “amico” Abraamo. (Rivelazione 7:9-17; Giacomo 2:23) E il radunamento di queste “altre pecore” non è ancora finito. Non sappiamo a quante ammonteranno infine, quando il Pastore eccellente avrà terminato di radunarle prima della distruzione di Babilonia la Grande e prima della guerra di Dio contro gli amanti politici di quest’ultima ad Armaghedon. — Rivelazione 17:1–18:24.
15. Di quale benedizione l’unione delle “altre pecore” con il rimanente di “tutto Israele” è l’inizio?
15 L’unione delle “altre pecore” con il rimanente di “tutto Israele” in “un solo gregge” sotto il Pastore eccellente, Gesù Cristo, Componente principale del “seme” di Abraamo, si è rivelata l’inizio di qualcosa. Di che cosa? È stata l’inizio della piena benedizione che “tutto Israele” dovrà conferire a quelle “altre pecore” durante il Regno millenario di Gesù Cristo, nel quale esse entreranno grazie alla protezione divina.
16. Perché le “altre pecore” sono decise a continuare a servire Geova a fianco del rimanente di “tutto Israele”?
16 In adempimento di Rivelazione 7:14-17 le “altre pecore” hanno già “lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. Ecco perché, spiritualmente parlando, è loro concesso di adorare Dio “giorno e notte nel suo tempio”. Sì, “l’Agnello di Dio”, Gesù Cristo, le sta già nutrendo di cibo spirituale così che ‘non hanno più fame’. (Giovanni 1:29) Inoltre il loro Pastore fedele le sta guidando “alle fonti delle acque della vita”, cioè la vita su una terra paradisiaca. Grati di tutte le benedizioni che stanno già ricevendo tramite il rimanente di “tutto Israele”, i componenti della “grande folla” continueranno a servire Geova al fianco di questo rimanente fedele. Queste “altre pecore” lo faranno nel “solo gregge” sotto il “solo pastore” negli interessi del Regno di Dio retto da Gesù Cristo. Sono decise a far questo finché tutti i nemici del Regno non siano stati eliminati dalla faccia dello “sgabello” di Dio, la terra. — Isaia 66:1; Matteo 5:34, 35; Atti 7:49.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1985 | 15 aprile
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Domande dai lettori
◼ Se un cristiano ritiene che qualcuno della congregazione non sia una buona compagnia a motivo della sua condotta o del suo atteggiamento, lo dovrebbe ‘segnare’ personalmente secondo le parole di II Tessalonicesi 3:14, 15?
Coloro che divengono parte della congregazione cristiana lo fanno perché amano Geova e desiderano sinceramente vivere secondo i suoi princìpi. È meglio stare in compagnia di questi che con persone del mondo. Forse ci sentiamo più a nostro agio con alcuni cristiani, come Gesù “amava” specialmente l’apostolo Giovanni ed era amico intimo in particolare di tre dei dodici apostoli. Eppure li scelse tutti, interessandosene e amandoli. (Giovanni 13:1, 23; 19:26; Marco 5:37; 9:2; 14:33) Anche se tutti i fratelli hanno difetti che dobbiamo comprendere e scusare, sappiamo che la maggioranza di loro sono ottime compagnie. (I Pietro 4:8; Matteo 7:1-5) L’amore reciproco contraddistingue la congregazione cristiana. — Giovanni 13:34, 35; Colossesi 3:14.
A volte, però, qualcuno può avere un atteggiamento o un comportamento
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