Liberazione in adempimento fino ai termini della terra
1. Geova ode i lamenti di chi, e perché ora è tempo di agire in loro favore?
FINO ai termini della terra esiste una vasta prigione sopra la quale la babilonica organizzazione mondiale di Satana presiede, tenendo il popolo in schiavitù politica, sociale, economica, militare e religiosa. L’Iddio di amore ode i gemiti dei prigionieri amanti della libertà più chiaramente di qualsiasi altro, ed egli ha suscitato il suo grande Servitore Cristo Gesù e lo ha rivestito di reale potenza proprio allo scopo di recare la loro liberazione. Ora è per lui il tempo di agire, poiché si avvicina per la grande Babilonia l’ora d’esser distrutta alla battaglia d’Harmaghedon, e tutte le persone che le sono schiave e partecipano ai suoi peccati saranno distrutte con lei.
2. Come mostrò Geova nel 1919 che egli era interessato in Sion, e per quale scopo?
2 Nel 1914 Geova Dio onorò il suo Servitore Gesù Cristo stabilendolo come re in Sion. Come la Sion in miniatura dei tempi antichi, questa Sion è l’organizzazione di Geova. Comunque, è un’organizzazione celeste, con una parte visibile sulla terra composta del rimanente dei suoi figli spirituali, Israeliti interiormente. Egli ha cura di quest’organizzazione visibile dell’Israele spirituale più di quanto una madre terrena ha cura del suo bambino nutrito dal suo seno. Perciò, quando l’organizzazione apparve desolata oltre ogni riparo nel 1918 e la potenza della grande Babilonia su di lei sembrò incrollabile, Geova mandò il suo Servitore per la liberazione. Egli infranse la Potenza del nemico sopra di loro nel 1918 e cominciò a liberare l’imprigionato rimanente, affinché riprendesse la sua adorazione di lui liberamente e senza paura. Per amor del suo nome Geova era interessato nella riorganizzazione del suo popolo nella libertà da Babilonia. Il suo proposito era quello di averlo radunato e unito in un’organizzazione che il nemico non avrebbe più potuto sparpagliare, perché la pura adorazione sussistesse.
3. Che cosa illustra che Geova non permetterà che la sua adorazione sia soppressa dalla terra da Babilonia?
3 Siate certi di quest’unica cosa: Geova non lascia che la sua adorazione sulla terra sia soppressa dalla babilonica organizzazione mondiale del Diavolo. La sua adorazione era qui prima ancora che Babilonia sorgesse ai giorni di Nimrod, e la sua pura adorazione sarà qui dopo che la moderna grande Babilonia sarà stata abbattuta. Questo è tanto sicuro quanto il fatto che il rimanente dell’antico Israele sopravvisse alla distruzione dell’antica Babilonia. E altrettanto sicuramente, i testimoni di Geova sopravvivranno e saranno qui dopo che Roma, la città che il suo vescovo nella Città del Vaticano chiama “Città Eterna”, sarà crollata nell’eterna distruzione, e con essa Mosca e le altre sedi di potenza totalitaria. Tutti i dittatori e i tirannici governanti sulla terra non sono che uomini. Essi giungeranno inevitabilmente alla loro fine nella polvere della terra, e questo fra breve. Ma l’adorazione di Geova sulla terra sussisterà per sempre.
4. Affin di avere un’organizzazione per ricevere tutti quelli che sulla terra adorerebbero lui prima di Harmaghedon, che cosa fece Geova al suo rimanente?
4 Ci dev’essere un’organizzazione visibile per ricevere tutti quelli che sono sulla terra i quali vogliono adorare Geova Dio nella libertà, prima della battaglia di Harmaghedon. Quindi dal 1919 in poi egli si servì del grande Servitore per restaurare il rimanente dell’Israele spirituale ed egli li riorganizzò perché agissero come suoi testimoni nell’importante periodo del dopoguerra. Egli li deterse delle sozze macchie religiose che essi s’eran fatte mentre erano sotto la potenza e l’influenza di Babilonia. Così la resero una pura organizzazione degna di ricevere quelli che abbandonavano Babilonia in ubbidienza al suo comando: “Via! Via! Uscitevene; non toccate niente d’impuro! Uscite di mezzo a lei; tenetevi puri, voi che portate i vasi del Signore [Geova]!” E poiché Geova aveva assunto il suo gran potere e ora regnava mediante il suo Servitore Re Cristo Gesù, egli fece vedere al suo riorganizzato popolo che la sola organizzazione che essi dovevano avere per servire era l’organizzazione teocratica, non l’organizzazione democratica. A causa del loro pentimento e del loro ritorno a lui con cuori fedeli, Geova rese il rimanente di Israeliti spirituali parte della sua classe del servitore, sotto il suo Principale Servitore Cristo Gesù. In tal modo essi potevano servire come lo “schiavo fedele e discreto” che Gesù aveva predetto e disse che avrebbe preposto a tutti i suoi terreni, visibili possedimenti, gli interessi del Regno. — Isa. 52:11, TA; Matt. 24:45-47, NM.
5. Ma doveva solo il rimanente dell’Israele spirituale esser radunato, e come era il loro pensiero simile a quello del rimanente giudaico molto tempo fa?
5 Ma doveva il radunamento di persone per la ricostruzione dell’organizzazione teocratica essere fatto solo di quelli che componevano il rimanente dell’Israele spirituale? Quelli del rimanente originale che sopravvissero alle prove della prima guerra mondiale citavano Salmo 50:5 (RG): “Radunatemi insieme i miei santi; quelli che hanno fatto un patto con me mediante sacrificio”. Essi pensavano che solo questi santi sarebbero stati radunati o raccolti, prima di Harmaghedon, sebbene fosse opportuno che sin dal 1918 annunziassero il messaggio: “Milioni di persone ora viventi non morranno mai”. Fu anche supposto che questa raccolta di tali santi spirituali finisse nell’anno 1924, dopo di che la celeste glorificazione di questi unti seguaci di Cristo generati con lo spirito avrebbe avuto luogo. (Vedere La Torre di Guardia inglese, 10 gennaio 1924, par. 11-32.) Diciannove secoli fa i primi membri del rimanente giudaico erano pure inclini a credere che il radunamento delle pecore del Pastore Cristo Gesù dovesse essere fatto solo fra la nazione giudaica, i Samaritani e i proseliti circoncisi. Per tre anni e mezzo dopo la morte, risurrezione e ascensione al cielo di Gesù e il pentecostale spargimento dello spirito santo, essi limitarono la loro predicazione intorno al Cristo a questi soltanto e non sarebbero entrati nella casa di un incirconciso Gentile per dirgli la buona notizia.
“LUCE AI GENTILI”
6. Mediante quale scrittura di Isaia 49 Gesù conosceva le cose meglio di tale pensiero?
6 Ma il grande Servitore di Geova conosceva le cose meglio. Egli lo aveva anche accennato poco prima di ascendere dai suoi discepoli al cielo. (Luca 24:45-49 Atti 1:6-9) Gesù sapeva che queste parole della profezia d’Isaia furono scritte particolarmente per lui: “Sì, egli dice: A una cosa troppo piccola che tu sia il mio servitore per rialzare le tribù di Giacobbe, e per restaurare i preservati d’Israele: Io ti darò anche come luce ai Gentili, affinché tu sia la mia salvezza fino ai termini della terra. Così dice Geova, il Redentore d’Israele, e il suo Santo, a colui che l’uomo disprezza, a colui che la nazione aborre, a un servitore di governanti: Re vedranno e sorgeranno; principi, ed essi adoreranno; a causa di Geova che è fedele, il Santo d’Israele, che ti ha scelto”. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se al principio del capitolo egli invita le isole, i paesi costieri o le distanti spiagge ad ascoltare e popoli lontani a prestargli attenzione! — Isa. 49:1, 6, 7, SA.
7. Come era “troppo poco” per Gesù rialzare solo le tribù naturali di Giacobbe e i preservati d’Israele?
7 Come era “troppo poco” o troppo insignificante per lui rialzare solo le tribù naturali di Giacobbe e restaurare il solo Israele naturale? Perché solo un piccolo rimanente di qualche migliaio dei circoncisi Giudei avrebbe accettato Cristo Gesù come Servitore di Geova per la loro salvezza, e questo rimanente non sarebbe stato abbastanza per completare i preordinati 144.000 membri del corpo di Cristo sul quale Gesù è il Capo. (Apoc. 7:4-8; 14:1, 3) Inoltre il sacrificio umano di Gesù non fu solo per i Giudei naturali ma anche per i non Giudei, uomini di tutte le specie. Fu necessario dunque che Iddio lasciasse pervenire ai Gentili il messaggio della salvezza e le opportunità di partecipare con Cristo Gesù al regno celeste. Quindi avrebbero potuto credere e divenire Israeliti spirituali con fede in Dio e nel suo Cristo, che li avrebbe generati col suo spirito.
8. A chi Gesù predicò personalmente, e quindi che cosa fu necessario se egli doveva essere una “luce ai Gentili” e salvezza fino ai termini della terra?
8 Ma quando Gesù fu sulla terra come uomo, un Giudeo, limitò la sua predicazione ai Giudei e ai Samaritani perché a questi per primo fosse estesa l’opportunità del Regno. In tal modo qui vediamo ancora il bisogno della classe del servitore, se il Servitore di Geova dev’essere una “luce ai Gentili” e la Sua “salvezza, fino ai termini della terra”. Il Principale Servitore avrebbe dovuto impiegare i suoi seguaci come suoi ambasciatori e inviarli alle nazioni dei Gentili, se la luce e la salvezza dovevano pervenire a tali nazioni incirconcise. Questo egli cominciò a fare quando mandò il suo apostolo Pietro nella casa del centurione italiano Cornelio a Cesarea perché predicasse la buona notizia riguardo a Geova e al suo Cristo. Ivi “Iddio ha per la prima volta rivolto la sua attenzione alle nazioni per trarre da esse un popolo per il suo nome”. Quindi la luce cominciò a risplendere sui Gentili. — Atti 15:14; 10:1-48, NM.
9. Come mostra l’ispirazione che la profezia d’Isaia comprende qui la classe del servitore sotto Gesù?
9 Che la profezia di Isaia qui inerente al Servitore include in un secondario senso la classe del servitore sotto il loro Capo Cristo Gesù è dichiarato sotto ispirazione. L’apostolo Paolo e il suo compagno Barnaba applicarono la profezia d’Isaia in questo modo quando la citarono ai miscredenti oppositori giudei nella loro sinagoga e dissero: “Era necessario che la parola di Dio fosse annunziata per prima a voi. Ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco! noi ci volgiamo alle nazioni. Infatti, Geova ci ha imposto comandamento con queste parole: ‘Io ti ho costituito come luce di nazioni, affinché tu sia una salvezza fino alle più distanti parti della terra.’” — Atti 13:44-47, NM.
10. Perché fu necessario mostrare al rimanente sin dal 1919 che questa parte della profezia d’Isaia si applica anche a loro?
10 Non c’è alcun dubbio in merito. Questa parte della profezia d’Isaia si applica pure al rimanente d’Israeliti spirituali sin dal 1919. Ma al principio essi non compresero questo fatto. Come si osserva sopra, essi pensarono che il radunamento degli adoratori di Geova nella sua organizzazione teocratica doveva essere solo di loro stessi, la classe spirituale, i santi del patto. Fino al 1931 gli sforzi furono concentrati principalmente nel radunamento degli eredi del Regno per completare il rimanente del corpo di Cristo. Ma tutti questi formarono il corpo del servitore sotto Gesù il Capo, e la classe del servitore non è solo per servire se stessa ma per servire anche altri ai quali Geova Dio manda la sua classe del servitore. Quindi con luce sulle Sacre Scritture egli aprì dovutamente gli occhi del rimanente perché vedessero che dovevano servire altri all’infuori di quelli della classe del servitore. C’erano altre pecore che non facevano parte del “piccolo gregge” degli eredi del Regno e questi il Giusto Pastore Cristo Gesù disse di dover radunare e addurre affinché fossero un solo gregge col rimanente sotto l’unico Pastore. — Giov. 10:16.
11. Quindi che cosa fu necessario fare riguardo alle “altre pecore”, e perché?
11 C’era una gran folla di queste sviate pecore maltrattate dai falsi pastori dei babilonici sistemi religiosi. Esse erano, infatti, prigioniere di Babilonia e si trovavano quivi nelle mortali tenebre religiose. Anch’esse avevano bisogno che il grande Servitore di Geova dicesse loro: ‘Uscite, mostratevi, venite alla libertà e alla luce della verità e del favore divino!’ Esse pure dovevano venire a Sion e sottomettersi all’organizzazione teocratica in modo da sfuggire alla distruzione ad Harmaghedon. Come il profeta Gioele aveva predetto: “Chiunque invocherà il nome di Geova sarà liberato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme saranno quelli che scampano, come Geova ha detto, e fra il rimanente quelli che Geova chiama”. — Gioele 2:32, SA; Rom. 10:13.
12 (a) Che specie di Israeliti forma il rimanente oggi, e quali sono perciò le altre pecore, relativamente parlando? (b) Che cosa si deve dir loro?
12 Notate come ora le Scritture applicano la profezia d’Isaia per renderci questo chiaro. Diciannove secoli fa, in paragone del rimanente di credenti israeliti, tutte le nazioni incirconcise alle quali doveva pervenire il messaggio erano Gentili naturali. Oggi il rimanente che compone la classe dello “schiavo fedele e discreto” è formato di Israeliti spirituali. In paragone con loro, le “altre pecore” del Pastore sono Gentili di tutte le specie, spiritualmente parlando. E ora la buona notizia dello stabilito regno di Dio deve pervenire a queste altre pecore per liberarle dalla schiavitù e dalla prigionia nel mondo babilonico del Diavolo. Geova dice alla sua classe del servitore alla quale appartiene il rimanente di oggi: “Per dire ai prigioni ‘Uscite!’ e a quelli che sono nelle tenebre: ‘Mostratevi!’ Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture; non avranno fame né sete, né miraggio né sole li colpirà più; poiché Colui che ha pietà di loro li guiderà, e li menerà alle sorgenti d’acqua. Io muterò tutte le mie montagne in vie, e le mie strade saranno riattate. Guardate! Questi vengon di lontano; ecco, questi altri vengon da settentrione e da occidente, e questi dal paese de’ Sinim [dal paese meridionale di Siene, Mo; TA]. Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiché l’Eterno [Geova] consola il suo popolo, ed ha pietà de’ suoi afflitti”. — Isa. 49:9-13.
13. In che modo Apocalisse descrive le altre pecore come Gentili?
13 Questa gioiosa profezia si estende ora alle “altre pecore” del Signore che devono essere liberate da Babilonia prima di Harmaghedon. Questo fatto ci è rivelato nell’Apocalisse. L’apostolo Giovanni descrive prima la sua visione del radunamento e suggellamento dei 144.000 membri delle dodici tribù dell’Israele spirituale. Quindi egli dice: “Dopo queste cose vidi, ed ecco! una gran folla, che nessun uomo poteva contare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. Questo la rende una folla di Gentili, quando si paragona coi 144.000 Israeliti spirituali. Ma dove sono essi, e che cosa fanno? “Stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di abiti bianchi, e delle palme erano nelle loro mani. Ed essi continuano a gridare a gran voce, dicendo: ‘La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, il quale siede sul trono, e all’Agnello.’”
14. Dove son venute queste altre pecore, e quale profezia è ora citata e applicata a loro?
14 È venuta questa “grande folla” a Sion, e si è sottomessa al governo teocratico di Geova che siede sul trono celeste? Si; poiché uno degli anziani identifica la folla a Giovanni e dice: “Questi sono quelli che vengono fuori della grande tribolazione [questo pone la loro venuta tra il 1919 e Harmaghedon], ed essi hanno lavato le loro vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello. Ecco perché sono davanti al trono di Dio, ed essi gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio [sul Monte Sion], e colui che siede sul trono spiegherà su di loro la sua tenda”. E ora l’anziano prosegue citando Isaia 49:10 e applicandolo alla “grande folla” che egli paragona a pecore, dicendo: “Essi non avranno più fame né avranno più sete, né li colpirà il sole né alcun bruciante calore, perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascolerà, e li guiderà alle fontane d’acqua della vita. E Iddio asciugherà ogni lagrima dai loro occhi”. — Apoc. 7:9, 10, 14-17, NM.
BISOGNO DI ALTRO TERRITORIO
15. Sin da quando fu resa chiara l’identità della “grande folla”, e come mostrano le statistiche che essi sono venuti a Sion sin da allora?
15 L’applicabilità ora della visione della “grande folla” alle altre pecore di tutte le nazioni fu rivelata al rimanente dell’Israele spirituale nel 1935. Per illustrare come la moltitudine di “altre pecore” è accorsa a Sion fin da allora, possiamo dire che ci furono 20.786 proclamatori del Regno attivi che fecero rapporto negli Stati Uniti d’America quell’anno, a confronto dei 135.356 dell’aprile 1951. Per rendere facile la loro venuta Geova ha fatto per loro una via sopra montagnosi ostacoli e per loro ha costituito delle strade su luoghi profondi. Lungo tutto il cammino egli li ha cibati e anche sui colli che sembravano nudi per loro ha trovato pascolo, provvedendoli sempre di viventi acque di verità dalla sua Sacra Parola.
16. Da quali parti Geova li ha condotti. e quali assemblee mostrano il loro numero, con sorpresa di Sion?
16 Da tutte le direzioni, come fu predetto dalla profezia, egli li ha condotti al solo gregge del suo Agnello, il Giusto Pastore, dall’oriente e dall’occidente, e dal settentrione e dal meridione, sì, dal nero continente dell’Africa come lo rappresenta il paese meridionale di Sinim o Siene (il moderno Assuan, Egitto). Sion, rappresentata sulla terra dal rimanente d’Israeliti spirituali, è sorpresa. Essa non può rendersene conto, non avendoli mai attesi prima di Harmaghedon. “Come è vero che io vivo, dice Geova, tu sicuramente ti vestirai di tutti loro come di un ornamento, e di loro ti cingerai, come una sposa”. (Isa. 49:18, SA) Guardate la dimostrazione che ne abbiamo alle assemblee di circoscrizione dei testimoni di Geova, alle loro assemblee di distretto, nazionali e internazionali! All’assemblea internazionale nella città di New York nel 1950 ci furono 123.707 persone con orecchi attenti all’adunanza pubblica della domenica, il 6 agosto, per ascoltare il discorso “Potete vivere per sempre nella felicità sulla terra?” Le nazioni e i governanti han disprezzato e odiato la classe del servitore dal suo Capo Gesù Cristo fino al suo rimanente ora, e non c’è da meravigliarsi che essi si sorprendano alla miracolosa vista. Per quanto ai re e ai principi non piaccia, essi devono ammettere che Geova, il Santo dell’Israele spirituale, è stato fedele verso la classe del servitore che scelse. — Isa. 49:7.
17. Che cosa ha richiesto questo riguardo all’estensione dell’organizzazione della sorpresa Sion?
17 Questo ha logicamente fatto aumentare nell’organizzazione le persone richiedendo la sua espansione e la suddivisione dei gruppi accresciuti, risultandone la formazione di nuovi gruppi in nuovi luoghi per accogliere i nuovi venuti e provveder posto perché altri ancora entrino e siano incorporati nell’organizzazione per la diffusione del messaggio di liberazione da Babilonia. “Nelle tue ruine,” dice Geova a Sion “ne’ tuoi luoghi desolati, nel tuo paese distrutto, sarai ora troppo allo stretto per i tuoi abitanti; e quelli che ti divoravano s’allontaneranno da te. I figliuoli di cui fosti orbata ti diranno ancora all’orecchio: ‘Questo posto è troppo stretto per me; fammi largo, perch’io possa stanziarmi.’ E tu dirai in cuor tuo: ‘Questi, chi me li ha generati? giacché io ero orbata de’ miei figliuoli, sterile, esula, scacciata. Questi, chi li ha allevati? Ecco, io ero rimasta sola; questi, dov’erano?’” Com’è commovente questa esclamazione di materna sorpresa di Sion nell’avere questa innumerevole moltitudine di figli e i loro leali compagni di ogni nazione, tribù, popolo e lingua! (Isa. 49:19-21) Ma come Geova fa questo?
18. Come Geova fa questo, e prima di quale distruzione?
18 Ascoltate: “Così dice il Signore Dio [Geova]: ‘Ecco, io alzerò la mia mano alle nazioni, e ai popoli leverò il mio segnale; ed essi recheranno i vostri figliuoli nel loro seno, e le vostre figlie saran portate sulle loro spalle. E re saranno i vostri padri putativi, e le loro regine le vostre nutrici; con le loro facce a terra si prostreranno verso di voi, e leccheranno la polvere dei vostri piedi; e conosceranno che io sono il SIGNORE [Geova], nel quale nessuno che confidi sarà svergognato.“’ (Isa. 49:22, 23, TA; Mo) Ciò dimostra che questa profezia della liberazione dei prigionieri fino ai termini della terra si deve adempiere ora prima della battaglia di Harmaghedon mentre ci sono nazioni, popoli, re e regine non teocratici.
19. Possono sistemi e governanti terreni mantenere queste pecore, e come sono stati simili a padri adottivi e a nutrici?
19 Persino mentre i demoni dell’organizzazione invisibile di Satana sospingono le nazioni e i loro governanti verso il campo di battaglia di Harmaghedon, questi sistemi e questi governanti terreni non possono mantenere il loro proprio popolo di buona volontà sotto di loro quando ascolta l’invito di liberazione del grande Servitore di Geova: Uscite! Mostratevi! Venite alla libertà e alla luce! Malgrado la loro mobilitazione dei popoli con misure totalitarie, essi devono cedere queste “altre pecore” all’organizzazione teocratica di Sion. Come padri putativi e nutrici essi hanno appena governato queste persone di buona volontà affin di averle pronte al tempo dovuto per la consegna all’organizzazione di Geova. Essi devono prostrarsi e ammettere la disfatta dei loro malvagi sforzi per impedire tutto questo radunamento al Segnale che Geova ha innalzato su alto luogo.
20. Che cos’è quel Segnale, e qual è la prova che regna e che Geova è un Dio che non delude?
20 Questo Segnale è il suo Re Cristo Gesù, il suo grande Servitore della liberazione, che egli elevò al trono nel 1914 perché governasse in mezzo ai suoi nemici. (Isa. 11:10-12; Apoc. 12:5; Sal. 110:1, 2) Uno dei modi nei quali egli manifesta che governa in mezzo ai suoi nemici è mediante la liberazione dei prigionieri che essi tengono schiavi nei loro sistemi di controllo e conducendoli come un Pastore a Sion perché vi adorino Geova Dio nel suo tempio. In tal modo Sion espande il suo territorio anche in paesi che sono sotto governi dittatoriali e totalitari; e Cristo Gesù il Re mostra così che tutti i governanti della terra, i potenti e i deboli, sono sotto i suoi piedi come uno sgabello. Facendo rigurgitare Sion di figli, a lei, e specialmente al suo rimanente sulla terra, vien data la prova dimostrante che Geova è Dio e che coloro i quali attendono che egli agisca al suo tempo stabilito non saranno svergognati venendo delusi.
21. Che cosa devono fare la classe del servitore e i suoi associati ora, e fino a quale compimento?
21 Sei tu un membro della classe del servitore, o ad una delle “altre pecore” che cooperano con la classe del servitore? Sii dunque forte nella fiducia nella Parola di Dio e avanza nel lavoro che egli ha dato da fare al suo servitore in questo tempo. Geova Dio Onnipotente è col suo grande Servitore liberando i prigionieri che ancora rimangono da liberare, e l’opera di liberazione ora in adempimento continuerà sino a giungere ai confini della terra finché l’ultimo di loro sia liberato e s’impegni nell’adorazione e nel servizio di Geova al suo tempio in Sion.
22. Quale dichiarazione divina mostra se è possibile addurre altre pecore, specialmente dal dominio totalitario?
22 Non pensate che non se ne possano trarre più fuori, specialmente sotto il dominio totalitario. “Si può togliere a un guerriero la preda, o possono i prigionieri di un tirannoa esser liberati? Ma così dice il SIGNORE [Geova]: ‘Anche se i prigionieri di un guerriero fossero presi, e la preda di un tiranno venisse liberata, ai vostri oppositori mi opporrò io, e i vostri figli li salverò. Io farò mangiare ai vostri oppressori la loro propria carne, ed essi saranno ubriachi del loro proprio sangue come di vino nuovo; quindi ogni carne conoscerà che io il SIGNORE [Geova] sono il vostro salvatore, e che io l’Onnipotente di Giacobbe sono il vostro redentore.’” — Isa. 49:24-26, TA; Mo; Maredsous.
23. Per mezzo di quali mezzi e metodi, quindi, l’opera prosegue e l’opera di liberazione si estende fino ai termini della terra?
23 “Nessuno dica, dunque: “Questo non si può fare! Questo non può andare!” Questo mondo militarizzato, con le sue coscrizioni e le sue universali leggi di ammaestramento militare, non può impedire l’opera del Servitore di Geova di liberazione dei prigionieri. Né lo possono gli oppressivi dittatori totalitari, sia di dentro che di fuori della “cortina di ferro”. La liberazione di quelli che essi predano e che hanno tenuto prigionieri ha luogo proprio sotto il loro naso, sia per mezzo di metodo legale o clandestino. I servizi pubblici che tutti questi governanti rendono al popolo, e per i quali noi giustamente ‘rendiamo a Cesare le cose di Cesare, queste cose la classe del servitore impiega per compiere l’opera di Geova, radunando ora le sue “altre pecore” al lato del suo governo teocratico. Altro posto è richiesto per i figli di Sion, e questo viene acquistato. Ma non mediante aggressione militare e ingiusta usurpazione, invadendo e portando via le terre di altri popoli con la forza e la violenza. No. ma mediante pacifica espansione, con la buona notizia della pace. Così quelli che pensano che non c’è sufficiente posto per loro se ne vanno come famiglie missionarie e missionari all’estero in altri territori e in altri paesi stabilendo ivi l’adorazione di Geova. Così l’opera di liberazione si espande sino ai termini della terra.
24. Che cosa farà fare Geova ai suoi oppositori, e che cosa farà conoscere egli a loro e a noi di lui?
24 A quelli che si oppongono a noi ha promesso di opporsi Geova Dio. Questo significa che egli è dalla nostra parte e ci sostiene. Alla battaglia d’Harmaghedon egli confonderà i nostri oppressori e oppositori. Egli li farà combattere gli uni contro gli altri facendoli in tal modo distruggere a vicenda. Così accadrà che essi mangeranno l’uno le carni dell’altro e berranno l’uno il sangue dell’altro, e non sarà neanche mediante trasfusione di sangue nel tentativo di salvare la loro vita. La fine conclusiva sarà che a ogni carne — i nostri nemici mentre sono ancora vivi nella carne, e noi, anche — sarà fatto vedere che Geova è il solo Salvatore del suo popolo, quelli che vengono a Sion. Se noi ci atteniamo a lui e serviamo col suo grande Servitore Cristo Gesù, noi siamo destinati a ottenere alla fine piena liberazione. Nessuna potenza diabolica può ostacolarla prima che abbiamo avuto il privilegio di aiutare a liberar altri.
25. Quindi quale alto onore abbiamo noi ora, e fino a qual punto vi dovremmo prendere parte?
25 Qual onore liberare il popolo di Geova dalla prigione! Al culmine della seconda guerra mondiale le truppe alleate potrebbero essersi sentite privilegiate e grandemente onorate di liberare le vittime dai campi di concentramento e dalle prigioni naziste. Ma ora quale maggior privilegio e onore è quello di liberare le vittime dal carcere di Babilonia, e farlo con mezzi pacifici mediante il Regno, e tutto questo perché essi adorino e servano Geova Dio sul Monte Sion! Conseguentemente, con profondo apprezzamento e coraggiosa fiducia nell’Iddio Onnipotente, la classe del servitore e i suoi leali compagni avanzino nell’opera di liberazione sino ai termini della terra. Il finale trionfo di Sion su tutti i nemici e gli oppressori è assolutamente assicurato, insieme a un giusto nuovo mondo di infinita libertà.
[Nota in calce]
a La Pergamena del Mar Morto di Isaia (DSIa) in ebraico, del secondo secolo a.C., legge “di un tiranno” qui, e non “giusto”; e la stessa cosa fanno l’antica Versione Siriaca e la Versione Vulgata latina; e la versIone greca dei Settanta esprime il medesimo pensiero.