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RomanoAusiliario per capire la Bibbia
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I cittadini romani godevano di molti privilegi e agevolazioni. Dopo la conquista della Macedonia avvenuta nel 167 a.E.V. i cittadini romani erano in massima parte esentati dal pagare tasse. Quei provvedimenti del diritto romano noti come Lex Valeria e Lex Porcia vietavano di percuotere, frustare, torturare cittadini romani o di infliggere loro qualsiasi punizione disonorevole, e sotto la repubblica concedevano inoltre loro il diritto di appellarsi al tribunale del popolo contro la decisione di un magistrato; in seguito gli appelli erano presentati direttamente all’imperatore. Nel caso di reati gravi, i cittadini potevano richiedere di essere mandati a Roma e giudicati dall’imperatore stesso. (Atti 25:11, 12) Era una cosa molto grave per chiunque violare le Leggi Valerie o Porcie, come fu dimostrato due volte in relazione a Paolo. — Atti 16:37-40; 22:25-29.
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RondineAusiliario per capire la Bibbia
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Rondine
[ebr. deròhr].
In certi versetti il termine ebraico deròhr è tradotto anche “libertà” (Lev. 25:10; Isa. 61:1), e alcuni commentatori ritengono descriva il volo aggraziato della rondine con la sua libertà di movimento. Altri associano il nome ebraico all’arabo darra, che significa fluire copiosamente o scorrere, e lo mettono in relazione col veloce sfrecciare dell’uccello che afferra insetti in volo.
Il salmista, nei rivelare la nostalgia che prova per i cortili della casa di Geova, fa riferimento alla rondine che si trova un nido in cui mettere i suoi piccoli. (Sal. 84:1-3) L’altro riferimento alla rondine ricorre in Proverbi 26:2: “Come un uccello ha una causa per fuggire e proprio come una rondine per volare, così la stessa maledizione non viene senza reale causa”. (NM) Alcuni traduttori rendono invece il testo ebraico come segue: “La maledizione senza motivo, non raggiunge l’effetto”. (VR; vedi anche CEI; PIB) Quindi ritengono che il senso del versetto sia che una maledizione senza motivo non “avviene” o “non raggiunge l’effetto”, ma piuttosto è come il volo incessante della rondine che rimane instancabile in volo a caccia di insetti. Nel contesto lo scrittore parla dello stolto e del suo comportamento, quindi nella prima versione citata (NM) il significato può essere invece che come il volo degli uccelli quando fuggono il pericolo o soro in cerca di cibo ha un motivo reale, così pure se la maledizione dello stolto ricade su di lui, non è senza vero motivo: ne è responsabile la sua stoltezza. — Confronta il versetto 3 e anche Proverbi 1:22-32.
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RondoneAusiliario per capire la Bibbia
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Rondone
[ebr. sis].
Ezechia, rimessosi da una malattia, disse in una ponderata composizione di aver ‘continuato a cinguettare come il rondone’, mentre il profeta Geremia usò il rondone migratore come esempio nel rimproverare alla popolazione di Giuda di non discernere il tempo del giudizio di Dio. (Isa. 38:14; Ger. 8:7) Che il termine ebraico sis si riferisca al rondone è confermato dal fatto che tale è il suo nome anche in arabo. Il grido del rondone, dal tono lamentoso, malinconico, rende molto appropriato il riferimento di Ezechia.
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RossoAusiliario per capire la Bibbia
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Rosso
Vedi COLORI.
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RotoloAusiliario per capire la Bibbia
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Rotolo
Le Scritture furono scritte e spesso ricopiate su rotoli di pelle, pergamena o papiro. (Ger. 36:1, 2, 28, 32; Giov. 20:30; Gal. 3:10; II Tim. 4:13; Riv. 22:18, 19) Un rotolo era costituito da pezzi di uno di questi materiali incollati insieme in modo da formare una lunga striscia, che veniva quindi arrotolata intorno a un cilindro. Per i rotoli molto lunghi si usava un cilindro per parte e il rotolo veniva arrotolato da entrambe le parti, verso il centro. Quando si accingeva a leggere un rotolo del genere, il lettore lo svolgeva con una mano e lo riavvolgeva con l’altra finché trovava il punto desiderato.
IL “ROTOLO DEL LIBRO” TESTIMONIA A FAVORE DI GESÙ
Gesù Cristo venne sulla terra per fare la volontà di Dio, come era stato predetto nelle Scritture Ebraiche, “nel rotolo del libro”. (Sal. 40:7, 8; Ebr. 10:7-9) Nella sinagoga di Nazaret Gesù aprì il rotolo di Isaia e lesse le parole profetiche relative alla sua unzione con lo spirito di Geova per predicare. Quindi Cristo riavvolse il rotolo, lo consegnò al servitore, si sedette e spiegò a tutti i presenti: “Oggi, questa scrittura che avete appena udita si è adempiuta”. — Luca 4:16-21; Isa. 61:1, 2.
Nella conclusione del suo Vangelo, Giovanni disse: “Vi sono, infatti, molte altre cose che Gesù ha fatte, le quali, se fossero scritte nei minuti particolari, suppongo che il mondo stesso non potrebbe contenere i rotoli che si scriverebbero”. (Giov. 21:25) Nel suo Vangelo Giovanni non cercò di scrivere tutto, ma solo quello che era sufficiente per confermare il suo argomento principale, cioè che Gesù Cristo era il Figlio di Dio e il Suo Messia. Senza dubbio c’è abbastanza nel “rotolo” di Giovanni (come nel resto delle Scritture ispirate) per dimostrare nel modo più soddisfacente che “Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio”. — Giov. 20:30, 31.
USO SIMBOLICO
In diversi casi il termine “rotolo” è usato nella Bibbia in modo simbolico. Sia Ezechiele che Zaccaria videro un rotolo scritto da entrambe le parti. Poiché di solito si usava scrivere solo da una parte, il fatto che un rotolo fosse scritto da entrambe le parti può indicare l’importanza, la portata e la serietà dei giudizi che vi erano scritti. (Ezec. 2:9—3:3; Zacc. 5:1-4) Nella visione di Rivelazione, colui che sedeva sul trono aveva nella destra un rotolo con sette suggelli, per impedire che si scoprisse cosa c’era scritto prima che l’Agnello di Dio li aprisse. (Riv. 5:1, 12; 6:1, 12-14) Nella visione venne poi consegnato allo stesso Giovanni un rotolo con l’ordine di mangiarlo. Questo aveva un sapore dolce per Giovanni ma rese amaro il suo ventre. Poiché il rotolo era aperto e non sigillato, si trattava di qualche cosa che si doveva comprendere. Era “dolce” per Giovanni ricevere il messaggio ivi contenuto, ma evidentemente c’erano cose amare che doveva profetizzare, come gli fu detto di fare. (Riv. 10:1-11) Ezechiele ebbe un’esperienza simile col rotolo che gli fu consegnato, in cui c’erano “canti funebri e gemiti e lamenti”. — Ezec. 2:10.
Dalla “fondazione del mondo” fra gli idolatri adoratori della simbolica “bestia selvaggia” nessuno è stato scelto da Dio per essere insieme all’Agnello. Perciò “il nome di nemmeno uno d’essi sta scritto nel rotolo della vita dell’Agnello che fu scannato dalla fondazione del mondo”. — Riv. 13:18; 21:27.
Giovanni osservò inoltre che “dei rotoli furono aperti” e che i risuscitati venivano “giudicati dalle cose scritte nei rotoli secondo le loro opere”. Questi rotoli a quanto pare contengono le leggi di Geova e le istruzioni che rivelano la volontà di Dio per gli esseri umani durante quel periodo di giudizio, e le loro opere che denotano fedele ubbidienza o disubbidienza alle cose scritte nei rotoli indicano se sono meritevoli di vita o di morte. I nomi di coloro che soddisfano pienamente i requisiti di Dio vengono infine scritti nel “rotolo della vita” di Geova. — Riv. 20:11-15.
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