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Tempo e luogo in cui fu pronunciatoLa Torre di Guardia 1978 | 1° luglio
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“Mentre ammaestrava le moltitudini, nelle sinagoghe, per la strada, lungo la riva del mare, e sui colli di Galilea, esprimeva le Sue verità religiose e i Suoi princìpi etici in concreti detti popolari, facendo un contrasto in molti modi semplici fra il Suo ideale modo di vivere e le nozioni e pratiche convenzionali, e illustrando il Suo insegnamento con esempi presi dalle comuni occupazioni ed esperienze e dall’ambiente dei Suoi uditori. Del tutto esente da scolasticheria e intellettualismo, . . . non insegnò queste materie alla maniera delle scuole antiche o moderne. Espresse le Sue idee in modo tale da rendere universale la Sua conoscenza. Parlò con una semplicità, una perspicacia e un fervore tali da suscitare l’interesse di tutti gli ascoltatori seri”.
Vi sono familiari le verità contenute nel sermone del monte? Probabilmente conoscete alcune sue massime, come la preghiera modello, o “Padre Nostro”, e la dichiarazione nota col nome di “regola aurea”, in cui Gesù disse: “Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. (Matt. 6:9-13; 7:12) Ma che dire del resto del discorso di Gesù? Vi piacerebbe considerarlo in modo più particolareggiato?
Nei futuri numeri de La Torre di Guardia uscirà una serie di articoli in cui verrà considerato l’intero sermone del monte. Perché non vi preparate a trarre pieno beneficio da queste informazioni leggendo attentamente l’intero sermone sin da ora o appena possibile? Leggetelo con attenzione. Meditate su ciò che disse Gesù. Sarà un’esperienza piacevole.
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Programma di studioLa Torre di Guardia 1978 | 1° luglio
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Programma di studio
6 agosto: Come il regno di Dio vi può recare benefici, §§ 1-15. Pagina 12. Cantici: 74, 92.
13 agosto: Come il regno di Dio vi può recare benefici, §§ 16-35. Pagina 15. Cantici:1, 84.
20 agosto: Come il regno di Dio vi può recare benefici, §§ 36-53. Pagina 20. Cantici:80, 119.
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Può l’uomo istituire un governo stabile?La Torre di Guardia 1978 | 1° luglio
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Può l’uomo istituire un governo stabile?
Che cosa indicano i fatti? Ci è mai riuscito l’uomo?
La storia è chiara: L’uomo non ha mai stabilito un governo che facesse del bene a tutti. E l’incapacità dell’uomo non è mai stata più evidente di ora. In un paese dopo l’altro i governi cadono. Ma c’è una soluzione.
È uno dei soggetti trattati dalla rivista Svegliatevi! Richiedetela oggi stesso in abbonamento annuo. La riceverete due volte al mese, inviando L. 1.800.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1978 | 1° luglio
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Domande dai lettori
● Che cosa si intende con la “grande città che in senso spirituale è chiamata Sodoma ed Egitto” menzionata in Rivelazione 11:8?
La “grande città” di Rivelazione 11:8 è Gerusalemme, e quindi Rivelazione si riferisce basilarmente a ciò che era simboleggiato dall’antica Gerusalemme.
L’undicesimo capitolo di Rivelazione presenta la visione che l’apostolo Giovanni ebbe di “due testimoni” di Dio. Sono menzionati in un contesto di commenti relativi al fatto che Geova Dio ha ‘preso il suo gran potere e ha cominciato a regnare’. I testimoni di Geova comprendono che ciò avvenne nel 1914 E.V. (Riv. 11:17, 18) Il linguaggio simbolico di Rivelazione dice che i due testimoni sono vinti e uccisi “e i loro cadaveri saranno sull’ampia via della grande città che in senso spirituale è chiamata Sodoma ed Egitto, dove fu anche messo al palo il loro Signore”. — Riv. 11:8.
Questo, ovviamente, si riferisce a Gerusalemme, poiché Gesù fu condannato a morte a Gerusalemme e fu messo al palo appena fuori le mura di quella città. Gli abitanti della Gerusalemme di quel tempo rispecchiarono le caratteristiche dell’antica Sodoma e anche dell’Egitto. (Confronta Isaia 1:10, 21). Gli antichi Egiziani, ad esempio, erano soddisfatti delle loro pratiche religiose pagane e respinsero il vero Dio ai giorni di Mosè e della prima pasqua. Similmente, gli Ebrei del primo secolo E.V. respinsero Gesù, “l’Agnello di Dio”, attenendosi invece alle loro tradizioni religiose. (Giov. 1:29; Matt. 15:3-9; 23:13-26) Come fanno notare da molto tempo i testimoni di Geova, la controparte moderna dell’antica Gerusalemme è la cristianità. Anche i suoi membri, per la maggior parte, affermano di adorare Dio correttamente ma, in generale, manifestano la stessa disposizione degli Ebrei che respinsero Gesù.
Perciò, il libro “Quindi è finito il mistero di Dio” (pubblicato in italiano nel 1971) diceva, in parte: “A causa della sua oppressione religiosa e della schiavitù del popolo di Geova, l’infedele Gerusalemme poté ‘in senso spirituale’ esser chiamata Egitto. Proprio come il primo agnello pasquale fu ucciso in Egitto nel giorno del profeta Mosè, così Gesù Cristo come antitipico Agnello pasquale, fu ucciso nell’infedele Gerusalemme”. Poi riguardo ai tempi moderni, il libro aggiunge: “L’espressione ‘la grande città’ deve significare l’infedele Gerusalemme antitipica, cioè la cristianità”. — Pagg. 272, 273.
Ma perché La Torre di Guardia del 1º novembre 1977 fa riferimento a Rivelazione 11:8 parlando del sistema politico mondiale ora esistente?
L’antico Egitto fu una notevole potenza politica al suo tempo. Ezechiele capitolo 31 contiene un avvertimento diretto a “Faraone re d’Egitto e alla sua folla”.a In uno studio su Ezechiele capitolo 31, La Torre di Guardia del 1º novembre 1977 si rifà appropriatamente a Rivelazione 11:8. Questo soprattutto per mostrare che è scritturalmente corretto attribuire un significato spirituale all’“Egitto”. Il moderno adempimento antitipico di Ezechiele capitolo 31 non si riferisce al letterale paese d’Egitto. Piuttosto, si applica al sistema di cose politico mondiale del nostro giorno. Come? L’antico Egitto fu un’importante potenza militare che, come un immenso albero, cercò di estendere la sua influenza dominatrice in tutto il mondo, su tutti i popoli. In maniera simile, oggi c’è un’organizzazione politica mondiale che si può paragonare a un alto cedro sui monti del Libano, sotto cui si rifugiano molte nazioni.
Quindi, sebbene il contesto di Rivelazione 11:8 mostri che l’adempimento moderno di questo versetto riguarda in modo specifico la cristianità, vi si potrebbe appropriatamente fare riferimento per mostrare che è corretto cercare una moderna applicazione spirituale dell’“Egitto” menzionato in Ezechiele capitolo 31.
[Nota in calce]
a Ezechiele 31:3 dice in parte: “Ecco, un Assiro, un cedro del Libano”. Vale la pena di notare che alcune traduzioni (Versione Riveduta, La Bibbia di Gerusalemme, ecc.) dicono qui: “Ecco, l’Assiro era un cedro del Libano . . ”. Da questo alcuni hanno dedotto che l’enorme “albero” raffiguri l’antica Assiria. Ma la parola “era” non compare nell’ebraico originale. E il contesto mostra che l’avvertimento fu rivolto a Faraone e alla sua folla, che si dice somigli a “un Assiro” e anche a “un cedro del Libano”. Quindi, evidentemente, il riferimento a “un Assiro” fu fatto semplicemente per dare l’idea di una grande potenza militare, e l’antico Egitto lo era.
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