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Regno di DioAusiliario per capire la Bibbia
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regno di Dio”. (Mar. 12:28-34) In ogni particolare Gesù rese dunque chiaro che Geova Dio vuole solo sudditi volonterosi, che preferiscono le sue giuste vie e desiderano fervidamente vivere sotto la sua autorità sovrana.
Relazione di patto
Durante l’ultima sera trascorsa coi discepoli, Gesù parlò loro di un “nuovo patto” che sarebbe entrato in vigore per i suoi seguaci grazie al suo sacrificio di riscatto (Luca 22:19, 20; confronta 12:32), patto di cui lui stesso sarebbe stato il Mediatore tra il Sovrano Geova e i suoi stessi seguaci. (I Tim. 2:5; Ebr. 12:24) Inoltre Gesù fece personalmente un patto “per un regno” coi propri seguaci, affinché potessero godere con lui privilegi regali. — Luca 22:28-30.
Il Regno dalla Pentecoste in poi
Con l’ascensione di Gesù al cielo, quaranta giorni dopo la sua risurrezione, i discepoli cominciarono a comprendere la natura celeste del suo regno. Dieci giorni dopo, alla Pentecoste del 33 E.V., ebbero la prova che egli era stato “esaltato alla destra di Dio”, poiché versò su di loro spirito santo, autorizzandoli a prestare servizio quali suoi testimoni e ambasciatori del suo regno. (Luca 24:46-52; Atti 1:8, 9; 2:1—4, 29-33; II Cor. 5:20) Così entrò in vigore per loro il “nuovo patto” ed essi divennero il nucleo di una “nazione santa”, l’Israele spirituale. (I Piet. 2:9, 10; Gal. 6:16; Ebr. 12:22-24) Dal momento che Cristo sedeva ora alla destra del Padre suo ed era il Capo di questa congregazione, è evidente che dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi ha esercitato il suo potere regale nei confronti dei discepoli. (Efes. 5:23; Ebr. 1:3; Filip. 2:9-11) Perciò l’apostolo poté in seguito scrivere: “[Dio] ci ha liberati dall’autorità delle tenebre e ci ha trapiantati nel regno del Figlio del suo amore”. — Col. 1:13; confronta Luca 22:53.
Ma nei confronti di coloro che non erano disposti a sottomettersi, Cristo Gesù non doveva agire allora; infatti doveva sedere “alla destra di Dio, aspettando quindi che i suoi nemici fossero posti a sgabello dei suoi piedi”. (Ebr. 10:12, 13; Atti 2:34-36; confronta Ebrei 2:8). Gesù aveva predetto che ci sarebbe stato un intervallo di tempo tra la sua ascensione al cielo e il momento di giudicare sia i sudditi approvati che gli oppositori, e fece questo paragonandosi a un uomo “di nobile nascita” che “andò in un paese lontano per assicurarsi il potere reale e tornare”. Oltre a premiare i servitori fedeli, allora avrebbe messo a morte i nemici del suo Regno. — Luca 19:11-27.
IL REGNO ASSUME PIENI POTERI
L’apostolo Giovanni, che scrisse verso la fine del I secolo E.V., previde mediante rivelazione divina il tempo futuro in cui Geova Dio, per mezzo del Figlio suo, avrebbe manifestato in modo particolare la sua sovranità; infatti, come al tempo in cui Davide portò l’Arca a Gerusalemme, si sarebbe potuto dire che Geova ‘aveva assunto il suo gran potere e aveva cominciato a regnare’. Questo perché il Re delegato, il Figlio suo, avrebbe iniziato una speciale, più estesa fase di governo e “il regno del mondo [sarebbe] divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”. In quel tempo Gesù Cristo avrebbe preso tutte le misure necessarie per eliminare l’opposizione alla sovranità di Dio sia in cielo che sulla terra. — Riv. 11:15.
L’azione iniziale avviene nel reame celeste: Satana e i suoi demoni vengono sconfitti e scagliati giù nel reame terrestre. Questo ha per risultato l’annuncio: “Ora son venuti la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo”. (Riv. 12:1-10) Nel breve periodo di tempo che gli rimane, questo principale avversario, Satana, continua a adempiere la profezia di Genesi 3:15 facendo guerra contro “i rimanenti” del “seme” della donna, i “santi” destinati a governare con Cristo. (Riv. 12:13-17; confronta 13:4-7; Daniele 7:21-27). I “giusti decreti” di Geova sono resi comunque manifesti, e i suoi giudizi si abbattono come piaghe su quelli che si oppongono a lui, provocando la distruzione della mistica Babilonia la Grande, la principale persecutrice dei servitori di Dio sulla terra. (Riv. 15:4; 16:1-19:6) Quindi il regno di Dio con Cristo Gesù unto Sovrano invia i suoi eserciti celesti contro i sovrani di tutti i regni terreni e i loro eserciti nella battaglia di Armaghedon, che porrà loro fine. (Riv. 16:14-16; 19:11-21) Questa è la risposta alla supplica rivolta a Dio: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:10) Satana viene quindi inabissato e inizia un periodo di mille anni durante il quale Cristo Gesù e quelli che sono re e sacerdoti con lui regneranno sugli abitanti della terra. — Riv. 20:1, 6.
Anche l’apostolo Paolo descrive il regno di Cristo durante la sua presenza. Dopo aver risuscitato da morte i suoi seguaci, Cristo si accinge a ridurre “a nulla ogni governo e ogni autorità e potenza” (logicamente ogni governo, autorità e potenza che si oppone alla sovrana volontà di Dio). Quindi consegna “il regno al suo Dio e Padre”, sottomettendosi “a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”. — I Cor. 15:21-28.
A questo segue tuttavia una prova finale dell’integrità e devozione di tutti i sudditi terreni. L’avversario di Dio viene sciolto dalla restrizione nell’abisso. Quelli che cedono alla tentazione lo fanno per la stessa questione suscitata in Eden: la legittimità della sovranità di Dio. Questo è reso evidente dal fatto che attaccano “il campo dei santi e la città diletta”. Poiché la questione è stata giuridicamente risolta e chiusa dalla Corte celeste, in questo caso non è permessa alcuna ribellione prolungata. Quelli che non rimangono leali a Dio non potranno ricorrere a Cristo Gesù come intercessore, ma Geova Dio sarà “ogni cosa” per loro, senza possibilità di appello o mediazione. Tutti i ribelli, spirituali e umani, riceveranno la divina condanna alla distruzione nella “seconda morte”. — Riv. 20:7-15.
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Reni
Come tutti gli altri organi del corpo, i reni sono stati progettati direttamente dal Creatore, Geova Dio. (Sal. 139:13) Negli animali destinati ai sacrifici, il grasso intorno ai reni era considerato una cosa particolarmente scelta, ed era specificato che nei sacrifici di comunione (Lev. 3:10, 11; 9:19, 20), nelle offerte per il peccato (Lev. 4:8, 9; 8:14, 16; 9:10) e nelle offerte per la colpa (Lev. 7:1, 4) lo si doveva far fumare sull’altare insieme ai reni. In occasione dell’istituzione del sacerdozio i reni del montone d’insediamento vennero prima agitati e poi bruciati sull’altare. (Eso. 29:22, 24, 25; Lev. 8:25, 27, 28) Con questo significato di cosa scelta, Mosè disse che Geova avrebbe cibato il suo popolo Israele col “grasso dei reni del frumento” (“cuori del frumento”, NW, ed. 1953, nota in calce). — Deut. 32:14.
La posizione dei reni nella parte più interna del corpo li pone tra gli organi più inaccessibili. La Bibbia usa il termine a proposito dei pensieri più intimi e delle emozioni più profonde. Una ferita ai reni sarebbe una
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Rena
Vedi SABBIA.
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