Lode al fondatore del nuovo mondo
“Lodate Jah poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re”. — Apoc. 19:6, NM.
1. A motivo di che cosa possiam dire Alleluia! e che cosa significa?
ALLELUIA! Geova ha assunto il suo legittimo potere sopra la nostra terra e ha cominciato a regnare come suo re. Questo è un fatto che tutti i popoli della terra dovrebbero prendere seriamente in considerazione durante l’anno 1951. Questo significa che un giusto nuovo mondo è alle porte e con certezza sopravverrà mediante la potenza dell’Onnipotente Iddio. È qualche cosa che merita d’essere acclamato! È certo che vi sarà un meraviglioso cambiamento su tutto il globo che ridonderà alla lode del governo di Dio e che significherà vita tranquilla, sicura e prospera, per tutti gli uomini di buona volontà. Gli uomini non penseranno più che Iddio abbia abbandonato la terra né chiederanno più perché egli ha permesso all’empietà di signoreggiare sulla terra per questi trascorsi seimila anni. È venuto il suo tempo fissato per svelare il gran mistero e sistemare la violenta controversia sulla sovranità dell’universo.
2. Che cosa oggi ogni persona bene avvisata ha il dovere di fare?
2 Quale minuscola parte dell’infinito universo è la nostra terra! Eppure è ora il punto rovente dove questa contesa della sovranità universale dev’essere finalmente decisa. E sarà decisa, no, non a favore delle Nazioni Unite o di altri elementi di questo vecchio mondo, ma a favore del Giusto, Geova. Ecco perché egli ha cominciato a regnare come re con un nuovo governo mondiale per questa terra dalla fissata data del 1914 d.C. È vero che questo è avvenuto trentasei anni or sono, ma questo è un maggior motivo per cui ogni persona informata dovrebbe esaminare la sua condotta di vita e i suoi piani per il futuro per vedere se sono in armonia con l’inevitabile cambiamento che si sta rapidamente avvicinando. Ogni persona informata deve pure divulgare la rallegrante informazione a quanti più può onde possano prepararsi per la vita nel nuovo mondo di Dio.
3. Per fare che cosa è il tempo opportuno?
3 Noi viviamo nel più meraviglioso tempo della storia umana, nella quale abbiamo il privilegio di vedere il trapasso da questo vecchio mondo avviato verso la morte al nuovo mondo datore di vita del quale i profeti ispirati han parlato in così ricchi termini. Ora è il tempo opportuno di giurare la nostra eterna fedeltà al Fondatore, Edificatore e Governatore del nuovo mondo, e illuminare ed esortare altri ad agire così, perché questa azione ci fa guadagnare la vita nel nuovo mondo. Tutte le radiose profezie si accentrano su questo importantissimo periodo di trapasso per mostrarne il grande significato, affinché abbiamo una retta condotta. L’ultimo libro della Bibbia descrive simbolicamente i prodigiosi avvenimenti che hanno contrassegnato o devono ancora contrassegnare questo tempo, e ci consiglia quello che dobbiam fare se desideriamo godere la vita nel mondo a venire. Esso preannunzia ciò che una gran folla di persone farà a tal uopo. Ora tocca a noi decidere se ci vogliamo trovare in quella gran folla che partecipa all’adempimento della profezia. Qui, in Apocalisse 19:6, secondo l’inglese Nuovo Testamento del ventesimo secolo (edizione del 1901), leggiamo: “Allora udii ciò che sembrava come le voci di una gran calca, e come il suono di molte acque, e come il suono di rumoroso rimbombar di tuono, che dicevano tutti: — ‘Lodate il Signore! Il Signore è Re, il nostro Dio, l’Onnipotente”.’ Il Nuovo Testamento in inglese fondamentale (edizione del 1941) legge: “E ai miei orecchi pervenne la voce di un grande esercito, simile al suono di acque, e al suono di rumorosi tuoni, che diceva: ‘Lode al Signore: poiché il Signore nostro Dio, Governatore di tutto. è Re.’
4. Che significa qui “Alleluia”, e dov’è meglio tradotto?
4 Nel testo originale greco della Bibbia la parola “alleluia” ricorre nel versetto citato sopra. La pratica generale dei traduttori è quella di trasferire letteralmente questa parola nella lingua italiana, come, per esempio, nella Versione di Cocorda: “Alleluia! poiché il Signore Iddio nostro, l’Onnipotente, ha preso a regnare”. Tuttavia, avrete notato sopra che il Nuovo Testamento del ventesimo secolo e Il Nuovo Testamento in inglese fondamentale traducono rispettivamente la parola con “Lodate il Signore”, e “Lode al Signore”. Ma “Alleluia” è una parola ebraica e letteralmente significa “Lodate Jah”, come comando a un certo numero di persone. Perciò la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane traduce più direttamente in inglese quando rende Apocalisse 19:6 come segue: “E io udii ciò che era come la voce di una grande folla e il suono di molte acque e il rumore di forti tuoni. Essi dicevano: ‘Lodate Jah poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re.’” Questa traduzione mette pure in chiaro, non solo che Geova regna o governa come re, ma altresì che ha cominciato a regnare come re a un dato momento. Questo concorda con la traduzione inglese della Bibbia Enfatica di Rotherham, la quale rende così il passo: “Alleluia! Perché il Signore [nostro] Dio l’Onnipotente è divenuto re”. Il fatto che il suo regno ha avuto inizio è un motivo per lodarlo.
5. Perché è rivolto questo invito a lodarlo, e in quale serie di inviti?
5 Il nome “Jah” è un’abbreviazione di “Geova” o “Iaveh”. L’invito a lodarlo è qui l’ultimo d’una serie di cinque inviti a lodarlo per i mirabili avvenimenti che fa adempiere, avvenimenti che oggi vediamo adempiersi. Perché si comprenda la disposizione di questa serie d’inviti citiamo l’intero passo (Apocalisse 19:1-6) dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “Dopo queste cose io udii ciò ch’era come una potente voce d’una gran folla nel cielo. Essi dicevano: ‘Lodate Jah [margine: Essi dicevano: ‘Alleluia’]! La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, perché i suoi giudizi son veraci e giusti. Poiché egli ha eseguito il giudizio sulla gran meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi schiavi dalla mano di lei.’ E subito dopo dissero per la seconda volta: ‘Lodate Jah [Alleluia]! E il fumo di lei continua a salire per i secoli dei secoli. E le ventiquattro persone d’età avanzata e le quattro creature viventi si prostrarono e adorarono Dio seduto sul trono e dissero: ‘Amen! Lodate Jah [Alleluia]!’ Anche dal trono uscì una voce e disse: ‘Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi schiavi, che lo temete, piccoli e grandi.’ E io udii ciò che era come la voce di una grande folla e il suono di molte acque e il rumore di forti tuoni. Essi dicevano: ‘Lodate Jah [Alleluia] poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re.’”
6. In vista di che cosa è certamente giusto lodarlo ora?
6 Per migliaia d’anni fedeli uomini dell’antichità, da Abele il primo martire fino a Giovanni Battista, attesero lo stabilimento del regno di Dio nelle mani della sua Progenie, il Messia o Cristo. Per diciannove secoli i seguaci cristiani del Messia, Gesù Cristo, hanno innalzato la preghiera ch’egli ci ha insegnato: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:9, NM) E ora che il Padre celeste ha cominciato a regnare come re in adempimento della sua antica promessa e come esaudimento delle preghiere dei Cristiani, non è forse giusto lodarlo? Certissimamente sì! Poiché il suo reale dominio significa la nostra liberazione da questo mondo oppressivo e indicibili benedizioni nel libero nuovo mondo. Ma come si spiega che, nel nostro primo paragrafo. noi diciamo ch’egli ha cominciato a regnare come re nel 1914 d.C.? Ecco come.
NASCITA DEI REGNI DEL VECCHIO MONDO
7. Quale rovesciamento è proclamato in connessione col suo regnare come re? Chi fa stupire questo?
7 Notiamo in Apocalisse, capitolo 19, che la proclamazione che Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re è fatta in connessione col rovesciamento della grande Babilonia mistica. Apocalisse 19:2 la descrive come la “gran meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione”. L’angelo che portò la rivelazione all’apostolo Giovanni chiama Babilonia la “gran meretrice che siede su molte acque, con la quale i re della terra han commesso fornicazione, mentre quelli che abitano la terra furono inebriati col vino della sua fornicazione”. Giovanni ci dice: “Sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: ‘Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose ripugnanti della terra.’” (Apoc. 17:1, 2, 5, NM) Questo avvenne più di seicento anni dopo che la letterale città di Babilonia sul fiume Eufrate fu abbattuta dai re Dario e Ciro nel 539 a.C. secondo il decreto di Geova Iddio. Quando l’antica Babilonia fu rovesciata dalla sua posizione di terza potenza mondiale della storia biblica, Iddio manifestò così la sua onnipotenza ma non cominciò allora a regnare sopra tutta la terra. La Babilonia mistica, l’organizzazione mondiale di Satana, rimase ancora. È quando Iddio ha effettivamente cominciato a regnare come re ch’egli abbatte e distrugge la grande mistica Babilonia di potenza e influenza mondiale. Questo moderno atto di Dio quando sarà stato completato stupirà tutta la terra molto più del suo rovesciamento dell’antica Babilonia.
8. Perché è appropriato che a quell’evento egli debba essere annunziato come re regnante?
8 Come è appropriato che, quando Geova Iddio rovescia e distrugge la Babilonia mistica d’oggi, egli debba essere annunziato come Re regnante! Il primo luogo dove fu stabilito un regno contro Geova dopo il diluvio dei giorni di Noè fu Babilonia o Babele. Il primo re di quella città fu Nimrod, il ribelle avversario del vero Dio. Genesi 10:8-10 c’informa: “Cush [il nipote di Noè] generò Nimrod: egli cominciò a essere un potente nella terra. Egli fu un potente cacciatore dinanzi a [o, in opposizione a] Geova: perciò si dice: Come Nimrod un potente cacciatore dinanzi a Geova. E il principio del suo regno fu Babele, ed Erec, e Accad, e Calne, nel paese di Scinear”. (SA; Enciclopedia inglese di McClintock e Strong) Il regno di Nimrod a Babele o Babilonia non fu mai autorizzato da Geova ma fu fondato in isfida a lui e a disprezzo del suo nome e della sua sovranità universale. Molti secoli dopo, quando Babilonia divenne una potenza mondiale più potente dell’Egitto e dell’Assiria, essa manifestò sfrontatamente la sua ostilità verso Geova Dio distruggendo Gerusalemme e deportandone il popolo in esilio.
9, 10. Chi fu il primo re umano che Geova approvò? Perché?
9 L’Iddio Altissimo trattenne la sua benedizione dai re di Babilonia, ma suscitò e approvò Melchisedec, il re di Salem che in seguito divenne Gerusalemme. Il suo nome rivela la ragione, perché esso significa “re di giustizia”, e il nome della sua città Salem significa “pace”. Melchisedec non ereditò il suo regno dal suo padre terreno o mediante la sua madre, e non ebbe successori al suo trono. Perciò egli servì nella storia profetica per prefigurare il giusto Re del nuovo mondo, il Figlio di Geova, Gesù Cristo.
10 Melchisedec incontrò il fedele Abrahamo dopo la sua vittoria sul re della babilonica Scinear e sui suoi alleati. A questo proposito leggiamo: “E Melchisedec, re di Salem, fece portar del pane e del vino. Egli era sacerdote dell’Iddio altissimo. Ed egli benedisse Abramo, dicendo: ‘Benedetto sia Abramo dall’Iddio altissimo, padrone de’ cieli e della terra! E benedetto sia l’Iddio altissimo, che t’ha dato in mano i tuoi nemici!’ E Abramo gli diede la decima d’ogni cosa”. (Gen. 14:18-20) E sul fatto che Melchisedec prefigurò Gesù Cristo leggiamo: “Gesù, che è divenuto sommo sacerdote a somiglianza di Melchisedec in eterno. Perché questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote dell’Iddio Altissimo, che incontrò Abrahamo di ritorno dal massacro dei re e lo benedisse e al quale Abrahamo diede una decima di tutte le cose, è prima di tutto, per traduzione, ‘Re di giustizia’, e poi è anche re di Salem, cioè ‘Re di pace’. Essendo senza padre, senza madre, senza genealogia, non avente né principio di giorni né fine di vita, ma essendo stato fatto simile al Figlio di Dio egli rimane sacerdote in perpetuo”. (Ebr. 6:20 fino a 7:3, NM) Melchisedec rappresentò Geova come Re.
11. Su quale nazione Geova assunse in passato la sua autorità di re? Com’è attestato questo?
11 Secoli dopo Geova Dio prese a regnare sopra una nazione, quella d’Israele. La città di Gerusalemme divenne la sua capitale, e il re Davide fu il primo a regnarvi. Ma secoli prima d’allora, Iddio era stato il loro vero Re, quantunque invisibile. Il profeta Mosè ne diede testimonianza al Mar Rosso, quando Iddio affogò gli eserciti egiziani che inseguivano da presso i fuggitivi Israeliti. Mosè allora cantò: “Geova regnerà per i secoli dei secoli. Poiché i cavalli di Faraone entrarono con i suoi carri e con i suoi cavalieri nel mare, e Geova fece tornar le acque del mare su di loro; ma i figliuoli d’Israele camminarono su terreno asciutto nel mezzo del mare”. E quando furono giunti ai confini della Terra Promessa, chiamando Israele “Jeshurum” o “Colui che è Giusto”, Mosè cantò: “Ed egli è stato re in Jeshurum, quando i capi del popolo si radunavano, tutte le tribù d’Israele insieme”. (Eso. 15:18, 19 e Deut. 33:5, SA) Gedeone, il liberatore degl’Israeliti dai predoni Madianiti, riconobbe questo fatto vitale. Perciò, quando il popolo volle farlo re visibile, Gedeone disse: “Io non regnerò su voi, né il mio figlio regnerà su voi: Geova regnerà su voi”. — Giud. 8:23, SA.
12. Che cosa mostra ch’è saggio oggi riconoscerlo come re?
12 È saggio ora che noi riconosciamo Geova il nostro Dio come re? Sì! È vero che in mezzo a questo mondo di re e principeschi governanti umani occorre fede per riconoscere ch’egli è ora il Re dominante sul suo popolo e come tale dev’essere ubbidito. Ma gl’Israeliti dimostrarono che siam certi di soffrire se rigettiamo o abbandoniamo tale fede. Ai giorni del profeta Samuele essi gli chiesero di eleggere un re visibile sulla loro nazione che corrispondesse ai re di questo mondo. Angosciato Samuele presentò la cosa a Dio in preghiera. “E l’Eterno disse a Samuele: ‘Da’ ascolto alla voce del popolo in tutto quello che ti dirà, poiché essi hanno rigettato non te, ma me, perch’io non regni su di loro”.’ (1 Sam. 8:7) Il riassunto della loro esperienza con dei re umani è nitidamente esposto dalle parole che Geova rivolse agl’Israeliti: “Dov’è dunque il tuo re? Ti salvi egli in tutte le tue città! E dove sono i tuoi giudici, de’ quali dicevi: ‘Dammi un re e dei capi!’ Io ti do un re nella mia ira, e te lo ripiglio nel mio furore”. (Osea 13:10, 11) Il loro ultimo re umano fu tolto nel furore divino quando gli eserciti di Babilonia distrussero Gerusalemme nel 607 a.C. Come lui, gli ultimi re e principeschi governanti della Cristianità saranno tolti nel furore di Dio alla battaglia di Harmaghedon in mezzo alla tribolazione prefigurata dalla distruzione di Gerusalemme.
13. Come divenne Gerusalemme la “città dei gran Re”?
13 Il secondo re unto dal profeta di Geova sopra Israele fu un uomo gradito al suo proprio cuore, Davide il pastore di Betleem. Fu il re Davide che strappò Sion, la cittadella di Gerusalemme, ai suoi occupanti pagani e ne fece la città capitale d’Israele. Egli portò nella città capitale e presso al suo palazzo il simbolo della presenza di Geova col suo popolo, la sacra arca del patto. Fece i preparativi per la costruzione di un glorioso tempio per accoglierla. A causa di questo zelo per l’adorazione del vivente e vero Iddio, Geova fermò con Davide un patto per un regno eterno, per cui uno dei discendenti di Davide sarebbe stato re per sempre. Questo discendente o “figliuol di Davide” doveva essere Gesù Cristo, nato da una vergine la cui stirpe discendeva dal re Davide. I re della linea di Davide regnarono come rappresentanti visibili del vero Re d’Israele, Geova Dio, e si disse pertanto che sedevano sul Suo trono. Com’è scritto del figlio o successore del re Davide: “Salomone si assise dunque sul trono dell’Eterno come re, invece di Davide suo padre; prosperò e tutto Israele gli ubbidì”. Davide, abdicando al trono in favore di Salomone, pregò e riconobbe Iddio come Re, dicendo: “A te, o Eterno, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, o Eterno, il regno; a te, che t’innalzi come sovrano al al disopra di tutte le cose! Da te vengono la ricchezza e la gloria; tu signoreggi su tutto”. (1 Cron. 29:23, 10-12) In armonia col Salmo 48:1, 2, Gesù stesso disse di Gerusalemme: “È la città del gran Re”. (Matt. 5:34, 35) Così, mediante il suo unto re dominante a Gerusalemme, Geova Dio regnò come re sul dominio d’Israele.
RE DEL MONDO DA QUANDO?
14. Quale castigo prometteva il patto per Il regno? Come fu alla fine inflitto?
14 Nel suo patto con Davide per un regno eterno con cui promise di non rimuovere mai il regno dalla linea di Davide Iddio disse riguardo ai successori di Davide al trono: “Se fa del male, lo castigherò con verga d’uomo e con colpi da figli d’uomini, ma la mia grazia non si dipartirà da lui, come s’è dipartita da Saul, ch’io ho rimosso d’innanzi a te. E la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre, dinanzi a te, e il tuo trono sarà reso stabile in perpetuo”. (2 Sam. 7:14-16) Così dal 621 al 607 a.C. Iddio castigò gl’infedeli successori di Davide, da Joiakim a Sedechia, con la verga degli imperialisti babilonesi. I re Joiakin e Sedechia furono obbligati a lasciare il trono e furon deportati in cattività a Babilonia, e Gerusalemme, i suoi palazzi e il suo tempio furono distrutti.
15. Come il regno di Dio fu sospeso, e quale periodo incominciò allora?
15 In questo modo si adempì la profezia rivolta al re Sedechia: “Così dice il Signore Geova: Leva la mitra, e togli la corona; questa non sarà più la stessa; esalta ciò che è basso e abbassa ciò ch’è alto. lo la rovescerò, la rovescerò, la rovescerò: questa neanche sarà più, finché viene colui del quale è il diritto; e io gliela darò”. (Ezech. 21:26, 27, SA) Così, per sua propria decisione, Geova cessò di regnare come re sopra Israele e sopra il suo dominio. Servendosi degli eserciti dei Gentili, egli rovesciò la rappresentanza visibile del suo regno sulla terra, nel 607 a.C. Nell’autunno di quell’anno, con la completa desolazione di Gerusalemme e di Giuda, i tempi dei Gentili, o “fissati tempi delle nazioni” cominciarono, a decorrere per “sette tempi”, o 2.520 anni. (Dan. 4:16, 23, 25, 32) Fu sospeso così il regno di Dio sopra qualsiasi parte della terra.
16. Quale fu l’attitudine e il comportamento di Gesù in quanto ai “fissati tempi delle nazioni”?
16 Quando il clero giudaico rigettò Gesù davanti a Ponzio Pilato in Gerusalemme l’anno 33 d.C. col grido: “Non abbiamo altro re che Cesare,” i tempi del dominio dei Gentili dovevano continuare il loro corso. Gesù rifiutò d’interporsi alla concessione dei “sette tempi” accordata da Dio al dominio dei Gentili. Per questo non ristabilì allora il regno ad Israele. Egli profetizzò che sarebbero decorsi per tutta la loro durata, che sarebbe giunta fino all’autunno del 1914 d.C. (Giov. 19:15; Atti 1:6; Luca 21:24) “Ma questi offrì un solo sacrificio per i peccati in perpetuo e sedette alla destra di Dio, aspettando d’allora in poi finché i suoi nemici fossero fatti sgabello dei suoi piedi”. (Ebr. 10:12, 13, NM; Sal. 110:1, 2) Questo significa che Gesù dovette aspettare alla destra di Dio fino al 1914, perché Geova Dio non muta ma osserva fedelmente i suoi fissati tempi e stagioni. Nel 1914 giunse per Iddio il tempo di dare il regno al suo fedele Figlio, “colui del quale è il diritto,” e per il Figlio d’entrare nel regno in adempimento del patto col suo antenato Davide. A quella data fu per lui tempo di operare secondo l’invito del suo Padre celeste: “Chiedimi, io ti darò le nazioni per tua eredità e le estremità della terra per tuo possesso. Tu le fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio”. (Sal. 2:7-9) Poiché egli ricevette le nazioni della terra per fiaccarle e ridurle in pezzi come vasellame colpito da uno scettro di ferro, questo indicherebbe che “i fissati tempi delle nazioni” eran terminati.
17. Perché il 1914 fu il tempo propizio perché Geova incominciasse a regnare?
17 Nel 1914, alla fine di questi “fissati tempi”, Geova cominciò a regnare come re. Come lo sappiamo? Ecco, al principio di quei tempi nel 607 a.C. egli cessò di regnare, rovesciando la signoria del re Sedechia a Gerusalemme. Egli lo destituì dal “trono di Geova” e permise che i Gentili Babilonesi riducessero in pezzi Gerusalemme e che questa città fosse calpestata dalle nazioni. Perciò la fine di quei tempi avvenuta nel 1914 segnò esattamente l’opposto. Allora Dio Onnipotente assunse di nuovo il suo gran potere. Egli cominciò a regnare come re, non nella Gerusalemme terrestre o sopra la terra promessa della Palestina, ma sopra tutta la terra e tutte le sue nazioni entro e fuori la Cristianità. Egli fece questo in rammemorazione del suo patto per il regno con Davide e insediando il degno Figlio di Davide, Gesù Cristo, come Re del nuovo mondo. Non come Re sopra un trono materiale in una Gerusalemme terrestre, ma sul “trono di Geova” che è nel cielo dove Gesù ha seduto in attesa che tutti i suoi nemici fossero fatti sgabello dei suoi piedi. “Il cielo è il mio trono, e la terra è lo sgabello dei miei piedi,” dice Geova. (Atti 7:49, NM; Isa. 66:1) Quindi dal 1914 è il tempo in cui le nazioni dei Gentili non devono più star sopra ma sotto i piedi, per essere calpestate dai Governatori celesti finché siano ridotte in polvere e siano spazzate via nella battaglia di Harmaghedon.
18. Quale annunzio e rendimento di grazie fu fatto nel cielo? Quale nascita vi ebbe luogo?
18 Gli angeli in cielo erano perfettamente al corrente di quegli avvenimenti nel 1914: “Si produssero alte voci nel cielo, che dicevano: ‘Il regno del mondo è divenuto il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà come re nei secoli dei secoli.’ E le ventiquattro persone di età avanzata ch’eran sedute davanti a Dio sui loro troni si prostrarono bocconi e adorarono Dio, dicendo: ‘Noi ti ringraziamo, Geova Dio, Onnipotente, colui che è e che fu, perché hai assunto il tuo gran potere e hai cominciato a regnare come re. Ma le nazioni si adirarono, e venne la tua ira, e il tempo fissato . . . di ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”.’ (Apoc. 11:15-18, NM) L’organizzazione celeste di Geova è chiamata la Gerusalemme simbolica. Essa generò Gesù Cristo come colui che doveva essere intronizzato come Re del nuovo mondo di Geova. Perciò il capitolo dodici dell’Apocalisse lo raffigura come la nascita di un bambino: “Ed ella partorì un figliuolo maschio, che è destinato a pascere tutte le nazioni con una verga di ferro. E il figlio di lei fu rapito presso a Dio e al suo trono”. — Apoc. 12:1-5, NM.
19. Come hanno reagito le nazioni alla nascita del regno?
19 La sua verga di ferro significò ira per le nazioni i cui fissati “sette tempi” erano terminati. Perciò il 1914 per le nazioni dei Gentili non fu un tempo di rallegrarsi perché Geova aveva assunto il suo potere di dominare sopra la terra ed era nato il regno del suo Cristo. Esse si adirarono. Gli avvenimenti storici mostrano che questo avvenne esattamente alla data critica del 1914. S’impegnarono fra loro in una guerra mondiale per il dominio del mondo invece di comportarsi come Cristiani e cedere la loro potenza terrena all’intronizzato Re di Geova. Nei trentasei anni trascorsi da allora in poi la loro ira non è diminuita ma è aumentata, com’è dimostrato dalla loro crescente persecuzione contro i testimoni di Geova che annunziano il suo regno mediante il suo Cristo e lo rappresentano come ambasciatori.
LA BABILONIA MISTICA CROLLA
20. Come crollò la Babilonia moderna? Quale sorte le è ancora riservata?
20 L’impero babilonese fu adoperato per distruggere Gerusalemme nel 607 a.C. e per iniziare i “fissati tempi delle nazioni”. Era quindi perfettamente opportuno che alla fine dei tempi fissati nel 1914 la Babilonia moderna, l’organizzazione mondiale del Diavolo, crollasse come risultato del giudizio di Geova contro di essa, e fosse messa sotto i piedi. Come avvenne questo? Mediante l’espulsione del re invisibile della Babilonia mistica, Satana il Diavolo, e della sua organizzazione di demoni dalle sommità celesti dove erano in comunione con i santi angeli già sullo sgabello dei piedi di Dio, la terra. L’azione che doveva adempiere questo cominciò subito dopo la nascita del Regno nel 1914. “Quindi fu gettato giù il gran dragone, l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che sta traviando l’intera terra abitata; egli fu gettato giù sulla terra, e i suoi angeli furono gettati giù con lui. E io udii una gran voce nel cielo dire: ‘Ora è venuta la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché l’accusatore dei nostri fratelli è stato gettato giù . . . Per questo siate lieti, voi cieli e voi che risiedete in essi! Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è disceso a voi, avendo gran furore, sapendo che ha un breve periodo di tempo.’” (Apoc. 12:7-12, NM) Alla battaglia di Harmaghedon, dopo questo “breve periodo di tempo”, la moderna Babilonia o organizzazione mondiale di Satana sarà distrutta e il nuovo mondo sarà completamente introdotto.
21-23. (a) Quale preminenza nel mondo è indice di quel crollo? (b) Quale parabola cantano essi, contro chi e alla lode di chi?
21 Un’indicazione del crollo della Babilonia moderna dalle sommità celesti è la liberazione del fedele consacrato rimanente di Geova e dei loro compagni di buona volontà da quella organizzazione mondiale. Ecco perché i testimoni di Geova sono diventati così notevoli nel mondo dal 1919 in poi. Quando la stessa antica Babilonia fu distrutta come potenza mondiale nel 539 a.C., il rimanente d’Israeliti fu liberato dal suo potere. Fu permesso loro di tornare nella località di Gerusalemme e ricostruirvi il santo tempio mediante decreto del conquistatore di Babilonia, il re Ciro di Persia. E come allora, così oggi il liberato rimanente d’Israeliti spirituali e i loro compagni di buona volontà possono cominciare a cantare la parabola contro Satana, il dio e re della Babilonia mistica:
22 “E il giorno che l’Eterno t’avrà dato requie dal tuo affanno, dalle tue agitazioni e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato, tu pronunzierai questo canto sul re di Babilonia e dirai: . . . Come mai sei caduto dal cielo, o astro mattutino, figliuol dell’aurora?! Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?! Tu dicevi in cuor tuo: ‘Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra delle stelle di Dio; io m’assiderò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulla sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo’. Invece t’han fatto discendere nel soggiorno de’ morti, nelle profondità della fossa!” “Io mi leverò contro di loro, dice l’Eterno degli eserciti; sterminerò di Babilonia il nome, ed i superstiti, la razza e la progenie, dice l’Eterno. . . . La spazzerò con la scopa della distruzione.” — Isa. 14:3-23.
23 Mentre questa è una parabola di riprovazione per l’umiliato dio della Babilonia mistica, essa è un cantico di lode per il Fondatore del nuovo mondo che segue la distruzione di Babilonia. Esso denota che Geova Dio regna, rivendicato sui suoi antichi nemici.