-
Un inferno freddoLa Torre di Guardia 1965 | 1° marzo
-
-
le “anime dei dannati”. Essendo la comune tomba del genere umano, l’inferno contiene le persone morte. Rivelazione 20:13 dice che l’inferno dà i morti che sono in esso. La comune tomba del genere umano, dove vanno tutte le creature umane a causa della morte adamica, è in effetti l’inferno della Bibbia da cui saranno riportati in vita moltitudini di morti che dormono. — Giov. 5:28, 29.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1965 | 1° marzo
-
-
Domande dai lettori
● Perché Simeone fu omesso nella benedizione di addio di Mosè (Deut. 33:6-24) alle tribù d’Israele? — G. S., U. S. A.
Possiamo senza dubbio comprenderlo per il fatto che la parte di Simeone era inclusa con Giuda. Simeone e Levi erano stati complici in un atto di crudeltà, per cui Giacobbe profetizzò: “Io li dividerò in Giacobbe, e li disperderò in Israele”. (Gen. 49:7, VR) Così, benché Simeone e Levi ricevessero una “parte” in Israele, non era una parte indivisa. Se si guarda una carta geografica della Palestina ai giorni delle dodici tribù d’Israele, si noterà che Simeone è incluso nel territorio di Giuda, così che Simeone non aveva un territorio per conto proprio. Perciò quando Mosè rivolse la sua attenzione a Giuda, ben sapeva che la parte di Simeone era inclusa in quella di Giuda. Giosuè 19:9 (VR) dice: “L’eredità dei figliuoli di Simeone fu tolta dalla parte de’ figliuoli di Giuda, perché la parte de’ figliuoli di Giuda era troppo grande per loro; ond’è che i figliuoli di Simeone ebbero la loro eredità in mezzo all’eredità di quelli”. Non solo Simeone poteva essere incluso nella parte di Giuda ma la benedizione di Mosè era per tutte le tribù d’Israele, e la tribù di Simeone era ivi radunata e fu compresa nella benedizione generale: “Te felice, o Israele! Chi è pari a te, un popolo salvato dall’Eterno?” — Deut. 33:29, VR.
-
-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1965 | 1° marzo
-
-
Domande dai lettori
● In Rivelazione 12:3, 4 è detto che la coda del dragone trascinò giù un terzo delle stelle. Chi sono le stelle, e si deve prendere alla lettera un terzo? — C. S., U. S. A.
I versetti menzionati dicono: “Ecco, un gran dragone color fuoco, con sette teste e dieci corna e sopra le sue teste sette diademi; e la sua coda trascina un terzo delle stelle del cielo, e le scagliò sulla terra”. Nelle Scritture le creature spirituali sono a volte chiamate stelle, come in Giobbe 38:7 (VR): “Quando le stelle del mattino cantavan tutte assieme e tutti i figli di Dio davan in gridi di giubilo”. Sono chiamate stelle appropriatamente, poiché dimorano nei cieli spirituali, come le stelle letterali sono nei cieli letterali.
Le stelle di Rivelazione 12:4 sono creature spirituali che divennero demoni a causa della loro defezione, che fu provocata dal grande Dragone, Satana. Il fatto che li fa unire a sé nella ribellione è raffigurato dal dragone che trascina le stelle con la sua coda, come un grande serpente, quando attacca le vittime, può avvolgerle col suo corpo o con la sua coda. Che la caduta di queste stelle si riferisca alla loro defezione anziché all’essere cacciate al tempo della guerra in cielo è chiaro dal fatto che è detto che il Dragone, Satana, è colui che le getta giù sulla terra, mentre furono Michele e i suoi angeli, Gesù Cristo e le sue schiere angeliche, a gettare giù Satana e i suoi demoni, come si legge in Rivelazione 12:9.
In quanto all’espressione “un terzo delle stelle”, non dobbiamo pensare che questo significhi letteralmente che un terzo di tutti i santi angeli passarono nel corso degli anni dalla parte di Satana, il Dragone. Piuttosto, pare che questo sia un modo simbolico di dire che ve n’erano coinvolti un considerevole numero, ma meno della metà, e quindi definitamente una minoranza. Così riscontriamo che in Rivelazione l’espressione un “terzo” ricorre ripetutamente in relazione alla terra, agli alberi, al mare, alle barche e alle creature che sono nel mare, alle acque, al sole, alla luna, alle stelle, al giorno e agli uomini. — Vedere Rivelazione 8:7-12; 9:15.
-