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Sfidata la vera adorazioneLa Torre di Guardia 1968 | 1° settembre
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incontro i testimoni di Geova mentre s’addensavano le minacciose nubi della seconda guerra mondiale? Poiché ora sia nei paesi democratici che in quelli totalitari c’era la controversia del nazionalismo, Geova rafforzò amorevolmente il suo popolo con “il cibo a suo tempo”. L’articolo “Neutralità” ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1939, aiutò molti a tenere una condotta senza compromessi durante le nazionalistiche tempeste della seconda guerra mondiale. I testimoni di Geova rigettarono la dottrina secondo cui dovevano uccidere i loro conservi cristiani che abitavano in una nazione diversa. A costo di biasimi, imprigionamento e anche della vita stessa, mantennero la loro neutralità cristiana, mostrando un ‘amore fra loro’ che superò ogni barriera nazionalistica. Mostrarono di non essere “parte del mondo” del moderno Sennacherib. La loro risoluta difesa del principio biblico provvide una completa risposta ai propagandisti. Il nome di Geova fu onorato! — Giov. 13:34, 35; 17:14.
29. (a) In modo corrispondente al tipo, quale temporaneo sollievo ottennero i testimoni di Geova alla fine della seconda guerra mondiale? (b) Ma perché dobbiamo aspettarci ulteriori difficoltà?
29 Dal racconto risulta che Sennacherib non mise immediatamente in atto la vanagloriosa sfida di Rabsache. Questo poté esser dovuto a una temporanea sconfitta subìta per mano di Tiraca, governante d’Egitto a sud. Questo poté ben corrispondere alle nazioni democratiche che inghiottirono il “fiume” totalitario, vomitato da Satana col principale intento di sommergere l’unto rimanente, che rappresenta l’organizzazione di Geova, simile a una donna, sulla terra. Ma questo sollievo ottenuto alla fine della seconda guerra mondiale è al massimo solo temporaneo. Gog di Magog è ancora sciolto! La profezia dice di lui: “E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. (Riv. 12:15-17) E il risultato finale? Ora lo vedremo!
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Santifichiamo “il Santo d’Israele”La Torre di Guardia 1968 | 1° settembre
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Santifichiamo “il Santo d’Israele”
“E farò conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo Israele, e non farò più profanare il mio santo nome; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova, il Santo in Israele”. — Ezec. 39:7.
1. Quale situazione si presenta ora al genere umano, e in particolare ai testimoni di Geova?
SEBBENE siano passate due guerre mondiali, recando indicibile afflizione al genere umano, il comunista “re del nord” e il democratico “re del sud” hanno di nuovo riempito la terra di propaganda nazionalistica. Mentre si guardano in cagnesco al di sopra dei loro rispettivi arsenali nucleari, ora ‘si impegnano in uno scontro’ per mezzo di guerre “fredde” e di guerre in piccole proporzioni. (Dan. 11:40) Parlano di coesistenza competitiva, ma ciascuno è deciso a far cessare l’altro d’esistere. Mentre le tensioni aumentano, le lealtà nazionalistiche sono istigate fino al parossismo in tutta la terra. L’ideatore di tutto ciò, il degradato Satana, o “Gog di Magog”, si mette così in posizione di lanciare il suo finale attacco agli unti testimoni di Geova, i rappresentanti sulla terra della “città del gran Re”, la celeste Gerusalemme dove Geova risiede per mezzo del suo spirito. — Sal. 48:2.
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