Capitolo III
Lo spirito del presente vecchio ordine
1. Quale domanda sorge circa lo spirito che ha pervaso il presente vecchio ordine di cose, e cosa dobbiamo concludere?
IL PRESENTE ordine di cose è vecchio, vecchio di migliaia d’anni. In tutti questi millenni uno spirito ha pervaso l’ordine di cose umano. È stato lo spirito santo? Nessuno parlerà così contrariamente ai fatti della storia da asserire che lo spirito santo di Geova Dio sia stato l’invisibile forza che ha spinto tutta la società umana nelle sue imprese o nel suo modo di vivere. Se in tutto questo tempo fosse stato lo spirito santo a sostenere e motivare questo vecchio sistema di cose, i risultati sarebbero ben diversi dall’odierna condizione del mondo.
2. (a) Da quale specie di leggi devono essere controllati quelli che seguono questo vecchio ordine? (b) Quali sono le “opere della carne”, e in che cosa consiste il “frutto dello spirito”?
2 Lo spirito santo di Geova Dio, quando opera nella vita delle persone, produce frutti che le distinguono. A giudicare dai frutti che ha avuto molto tempo per produrre, questo vecchio ordine non è condotto dallo spirito santo di Dio. La massa del genere umano che segue questo vecchio ordine mostra di aver bisogno di leggi restrittive emanate per gente dalla mentalità criminale, leggi che impongono quindi di astenersi da ogni sorta di trasgressione. Millenovecento anni fa ci fu un uomo che un tempo era stato sotto un tale codice di leggi. Egli scrisse una lettera per mostrare che abbiamo bisogno di una guida migliore, di una forza superiore che operi nella nostra vita, se vogliamo esser diversi dal presente vecchio ordine. Abbiamo bisogno dello spirito, dell’invisibile forza attiva che viene da Colui che è moralmente assai migliore di questo vecchio ordine mondiale, assai migliore di qualsiasi legislatore della società umana. Chi scrisse la lettera indicò la santa forza che ci può spingere ad agire bene, dicendo:
“Continuate a camminare mediante lo spirito e non seguirete nessun desiderio carnale. Poiché la carne è contro lo spirito nel suo desiderio, e lo spirito contro la carne; poiché questi sono opposti l’uno all’altro, così che non fate le cose stesse che vorreste fare. Inoltre, se siete condotti dallo spirito, non siete sotto la legge.
“Ora le opere della carne sono manifeste, e sono fornicazione, impurità, condotta dissoluta, idolatria, pratica di spiritismo, inimicizie, contesa, gelosia, eccessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, gozzoviglie e simili. Circa queste cose vi preavverto, come vi preavvertii, che quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio.
“D’altra parte, il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé. Contro tali cose non c’è legge”. — Galati 5:16-23; si noti anche 1 Timoteo 1:8-11.
3. Quali opere non praticano quelli che attendono di ereditare le benedizioni del regno di Dio?
3 Una bella lista di opposti, non è vero? Certamente quelli che producono il frutto dello spirito di Dio non praticano le cose chiamate “opere della carne”. Attendono il regno di Dio col sincero desiderio di ereditarne le benedizioni.
4. Perché non abbiamo bisogno di indicare noi i difetti del vecchio ordine, e perché tale vecchio ordine non aiuterà a ereditare il regno di Dio?
4 Che dire però del presente vecchio ordine? Non dobbiamo mettere in risalto noi i difetti. Lo fanno già le notizie dei giornali, gli articoli delle riviste, le registrazioni della polizia, l’insicurezza generale dovuta alla crescente incidenza di delitti, i costosi ospedali per disturbi mentali come pure le paventate malattie sociali, la tensione politica insieme alla crescente minaccia di una guerra nucleare mondiale. Si potrebbero citare innumerevoli altre cose per incriminare il vecchio ordine che abbonda di “opere della carne”. Questo vecchio ordine non aiuterà mai nessuno a ‘ereditare il regno di Dio’. Non ha nessuna relazione con il regno di Dio. Non è pervaso, motivato o sostenuto dallo spirito santo di Dio. Non è affatto santo, nemmeno quella sua parte chiamata cristianità.
5, 6. Perché il naturale desiderio della carne di fare le cose che sono contrarie allo spirito del Creatore non è da attribuire a Dio?
5 Come mai lo spirito di Dio non sostiene alcuna parte di questo vecchio ordine? Come la carne umana pervenne allo stato in cui desidera naturalmente fare opere contrarie allo spirito di Dio? La carne umana non fu così all’inizio. A quel tempo era stimolata dallo spirito del Creatore. Dio non avrebbe mai impartito alla carne appena creata ciò che è male e contrario a lui. Egli non è la Fonte del male. Sostenendo la causa della giustizia, il profeta Mosè scagionò Geova Dio da ogni responsabilità per le errate tendenze della carne umana. Mosè disse: “La sua attività è perfetta, poiché tutte le sue vie sono dirittura. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; egli è giusto e retto. Da parte loro hanno agito rovinosamente; non sono suoi figli, è il loro proprio difetto”. — Deuteronomio 32:4, 5.
6 I difetti del genere umano non sono da attribuire a Dio. Egli creò il primo uomo perfetto, a onore della sua attività creativa. In Dio non c’è nessun difetto. Con la cooperazione del suo unigenito Figlio, Dio fece il primo uomo “a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”. Il primo uomo, Adamo, fu un’immagine della perfezione divina, e quindi, per essere una vera immagine, dovette esser perfetto. — Genesi 1:26-28; 2:7, 8.
7. Quando Adamo era in Eden, quale condizione esisteva fra cielo e terra che rendeva Dio felice?
7 Nel paradisiaco Giardino di Eden il primo uomo camminò secondo lo spirito santo di Dio. Ogni tanto fece conversazione con Dio. In un modo invisibile agli occhi umani eppure percettibile all’uomo Adamo, Dio camminava in quel bel Giardino di Eden. Fra Dio e l’uomo c’era unità. In quel tempo c’era unità fra le cose celesti e le cose terrestri. Perché? Perché lo spirito di Dio pervadeva ogni cosa. Tutto ciò rendeva felice Geova Dio. Egli è ‘l’Iddio felice’. — 1 Timoteo 1:11.
8. A causa di quale specie di peccato non abbiamo oggi sulla terra un ordine di cose perfetto, e da chi fu commesso tale peccato?
8 Qui c’era ora la base per la formazione di un perfetto ordine di cose che non sarebbe mai divenuto vecchio e sul punto di scomparire. Ma oggi non abbiamo un ordine di cose puro, giusto, perfetto. Perché mai? Perché fu commesso un peccato contro lo spirito santo. Da chi fu commesso? Da colui che Gesù Cristo identificò parlando a uomini che erano ansiosi d’ucciderlo perché diceva la verità di Dio. A questi potenziali assassini Gesù disse: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e desiderate fare i desideri del padre vostro. Egli fu omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché in lui non vi è verità. Quando dice la menzogna, parla secondo la propria disposizione, perché è bugiardo e padre della menzogna”. — Giovanni 8:44.
9. Chi è il padre spirituale di chi pratica il peccato, e perché?
9 Il primo peccatore contro lo spirito santo è pure identificato dal discepolo di Gesù chiamato Giovanni, che scrive: “Chi pratica il peccato ha origine dal Diavolo, perché il Diavolo ha peccato dal principio”. (1 Giovanni 3:8) Chi pratica il peccato non potrebbe avere nessun altro padre spirituale se non colui che ve lo iniziò.
10. Come il primo mentitore fece di se stesso un Diavolo?
10 Il fatto che questo primo mentitore di tutta la creazione fu chiamato diavolo indica che la sua menzogna fu contro Dio, poiché il nome Diavolo significa Calunniatore. Egli lasciò la verità e coltivò dentro di sé la disposizione alla menzogna. Contraddicendo in modo calunnioso ciò che Dio aveva detto ad Adamo, il Diavolo disse a Eva, moglie di Adamo, che se avessero mangiato dell’albero proibito la pena non sarebbe stata la morte: “Positivamente voi non morrete. Poiché Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”. (Genesi 3:1-5) Il mentitore fece di se stesso un Diavolo, primariamente rispetto a Dio.
11. Come il Diavolo avrebbe potuto tramar d’impedire a Dio di adempiere la sua parola se Adamo ed Eva avessero peccato?
11 Il Calunniatore che parlò contro Dio non poté garantire che Adamo ed Eva positivamente non sarebbero morti se avessero mangiato il frutto proibito dell’albero della conoscenza del bene e del male. La sua parola non era più potente di quella di Dio. (Ebrei 4:12; Genesi 2:16, 17) Ma probabilmente il Diavolo pensò di poter mettere Geova Dio in una posizione imbarazzante nella quale Dio sarebbe stato incoerente mettendo a morte Adamo ed Eva, specialmente se il Diavolo avesse indotto la coppia peccaminosa a mangiare dell’“albero della vita” prima che la sentenza divina potesse essere pronunciata su di loro. — Genesi 2:9; 3:22, 23.
12. Come il Diavolo divenne omicida, e che cosa lo attende ora?
12 Nonostante tutti questi stratagemmi, il Diavolo risultò mentitore. Le sue vittime in effetti morirono come anime umane, perché Geova Dio il Giudice le condannò a morte e impedì loro di raggiungere “l’albero della vita” scacciandole dal paradisiaco Giardino di Eden. (Genesi 3:17-24) Avendo freddamente provocato la morte del primo uomo e di sua moglie, il Diavolo divenne “omicida”. Per questo meritava d’esser messo a morte secondo la regola dichiarata dal Fondatore del cristianesimo: “Ma chi farà inciampare uno di questi piccoli che credono, sarebbe più utile per lui se gli si mettesse intorno al collo una macina da mulino . . . e che fosse lanciato effettivamente nel mare”. (Marco 9:42) Proprio così, la distruzione eterna attende l’omicida, il Diavolo.
13. A che cosa Geova paragonò il Diavolo, e prima che sia messo a morte cosa gli è stato concesso di generare?
13 Tale fine del Diavolo fu indicata quando il Giudice di tutti, Geova, lo paragonò al serpente che era stato impiegato per ingannare la donna Eva affinché mangiasse il frutto proibito contrariamente al comando di Dio. Rivolgendo in realtà le parole al simbolico Serpente, Geova disse: “Perché hai fatto questo, sei il maledetto fra tutti gli animali domestici e fra tutte le bestie selvagge del campo. Striscerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa e tu gli ferirai il calcagno”. (Genesi 3:14, 15) Così il Diavolo divenne maledetto da Dio. Spetta dunque a Dio far mettere a morte questo maledetto. Ma ciò non sarebbe accaduto prima che il maledetto Serpente avesse l’opportunità di avere un “seme”, una progenie in senso figurativo o spirituale. Quale spirito, il Diavolo non ha nessuna innata facoltà di riproduzione come ce l’ha l’uomo.
14. Cosa significa per il Diavolo quale grande Serpente il figurativo strisciare sul ventre, e in seguito chi si unì a lui nella sua degradazione?
14 Geova paragonò il Diavolo a un serpente che striscia sul proprio ventre e mangia cibo impolverato da particelle di terreno. Così indicò la profonda degradazione in cui ora veniva gettato il maledetto Diavolo. Poiché era la più bassa condizione esistente, fu paragonata al luogo in seguito chiamato Tartaro. Col tempo al Diavolo si unirono in questo luogo altri spiriti, altri angeli che rinunciarono alla Paternità di Dio e adottarono la paternità del Diavolo. Questi spiriti divennero il suo “seme”.
15. Cosa dicono Pietro e Giuda degli angeli che si unirono al grande Serpente peccando?
15 In riferimento a questo seme spirituale dell’originale Serpente, l’apostolo cristiano Pietro scrisse: “Dio non si trattenne dal punire gli angeli che peccarono, ma, gettandoli nel Tartaro, li consegnò a fosse di dense tenebre per esser riservati al giudizio”. (2 Pietro 2:4) Il discepolo cristiano Giuda si riferisce allo stesso “seme” angelico del Serpente, quando scrive: “Gli angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora egli li ha riservati al giudizio del gran giorno con legami sempiterni, sotto dense tenebre”. — Giuda 6.
16. Perché il Diavolo agì da solo inducendo Eva a peccare, e perché alcuni pensano che egli fosse un cherubino?
16 Al tempo in cui il Diavolo ingannò la moglie di Adamo, Eva, facendola ribellare contro Dio, suo Padre celeste, non c’era nessun “seme” del grande Serpente. Il Diavolo agì da solo. Non scelse d’avere un socio angelico che sarebbe potuto divenire un rivale pretendendo di dominare la progenie di Adamo ed Eva. Concupì l’esclusivo dominio su tutto il genere umano. Quale posizione egli occupasse nell’originale organizzazione di Dio non lo sappiamo con precisione. Molti studenti biblici hanno compreso che la profezia di Ezechiele 28:11-19 relativa al re dell’antica Tiro si applicasse anche a Satana il Diavolo, e quindi ragionano che colui che fece di se stesso il Diavolo era stato in origine un “cherubino” fra i celesti “figli di Dio”. In questo caso il livello della sua degradazione quale grande Serpente è ancora più basso.
17. In che modo gli angeli ribelli condividono con il Diavolo le tenebre tartaree?
17 Gli altri angeli che si ribellarono contro Dio, divenendo il “seme” del Serpente, condividono con lui le tenebre tartaree, come maledetti serpenti. Non hanno più la luce del favore e dei consigli di Dio. Alla loro ribellione Dio ritrasse da loro il suo spirito santo.
18. (a) Perché per il Diavolo e i suoi angeli il futuro è nero come la pece? (b) Qual era il mistero che ora suscitava curiosità?
18 Il futuro del grande Serpente e del suo “seme” angelico è nero come la pece. Il giorno del giudizio di Dio li attende, con la prospettiva che sia loro ‘ferita la testa’. Dio impiegherà il “seme” della sua “donna” per arrecare la ferita. (Genesi 3:15) La ferita che sarà inferta non sarà una semplice scalfittura superficiale. La testa sarà stritolata, con conseguente morte del grande Serpente e del suo “seme”. In questo non c’è da sbagliare, poiché in Romani 16:20 ai discepoli di Cristo è scritto: “L’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”. Questa è una valida ragione per l’inimicizia di Satana e del suo “seme” verso il “seme” della “donna” di Dio. Quando Dio menzionò il “seme” della sua “donna”, sia al cielo che alla terra si presentò un mistero. Il mistero o sacro segreto che ora suscitò la curiosità universale era: Chi è questo seme della donna?
UN “SEME” TERRENO DEL SERPENTE
19. Perché i cristiani sono esortati a essere l’opposto di Caino, il figlio primogenito di tutto il genere umano?
19 Il misterioso “seme” della “donna” di Dio non fu il figlio primogenito di Eva, che essa chiamò Caino. Che fosse il figlio primogenito di tutto il genere umano non gli diede il diritto di essere quel promesso “seme”. Inoltre, il calcagno di Caino non fu mai ferito dal grande Serpente, il Diavolo. In quanto a ferire qualcuno alla testa, Caino assassinò il fratello Abele, che aveva timore di Dio, forse colpendolo in modo da schiacciargli la testa. Invece di essere benedetto da Dio e di ricevere lo spirito santo di Dio, Caino divenne il secondo che nella Bibbia è chiamato “maledetto”, poiché il simbolico Serpente o Diavolo era stato il primo. (Genesi 3:14; 4:11) In tal modo Caino divenne parte del “seme” terreno del grande Serpente, il Diavolo, che egli aveva imitato mentendo e commettendo omicidio. Egli non amò né suo fratello, che poteva vedere, né Dio, che non poteva vedere. Nelle seguenti parole, i seguaci di Cristo sono esortati a essere l’opposto di Caino:
“Dobbiamo avere amore gli uni per gli altri; non come Caino, che ebbe origine dal malvagio e scannò il suo fratello. E per quale motivo lo scannò? Perché le sue opere erano malvage, ma quelle del suo fratello erano giuste”. (1 Giovanni 3:11, 12) “Guai a loro, perché sono andati nel sentiero di Caino”. — Giuda 11.
20, 21. Caino imitò il Diavolo commettendo quale specie di peccato, e in vista di quale manifestazione questo fu possibile a Caino?
20 Caino imitò il Diavolo, suo padre spirituale, “il malvagio”, peccando contro lo spirito santo di Dio. Questo non significa che Caino, primo figlio di Adamo ed Eva, avesse mai avuto lo spirito santo. I suoi genitori terreni avevano perduto lo spirito santo perché avevano volontariamente infranto il comandamento di Dio. Ma Caino vide operare lo spirito santo. Quando e come?
21 Questo avvenne al tempo in cui Caino presentò a Dio un’offerta dai suoi prodotti agricoli, mentre suo fratello minore Abele presentò a Dio un sacrificio dagli animali scannati del suo gregge di pecore. Furono le offerte di entrambi i fratelli accettevoli a Dio? Genesi 4:4-7 ci narra: “Or mentre Geova guardava con favore ad Abele e alla sua offerta, non guardò con alcun favore a Caino e alla sua offerta. E Caino si accese di grande ira, e il suo viso era dimesso. Allora Geova disse a Caino: ‘Perché ti accendi d’ira e perché il tuo viso è dimesso? Se ti volgi per fare il bene, non ci sarà un’esaltazione? Ma se non ti volgi per fare il bene, il peccato è in agguato all’ingresso, e la sua brama si volge verso di te; e tu, da parte tua, lo padroneggerai?’”
22. Quale manifestazione dello spirito santo osservò Caino?
22 Naturalmente in questa occasione Dio non apparve a Caino e ad Abele. Come guardò con favore ad Abele e alla sua offerta di sacrificio, non ci viene detto. Ma dovette esserci qualche prova visibile. Fu l’operato dello spirito santo di Dio. Caino lo vide e, inoltre, senza alcuna parola da Dio. Quindi si accese di grande ira e il suo viso fu dimesso. Egli non reagì con umiltà e pentimento al visibile operato dello spirito santo dell’Iddio a cui faceva un’offerta non accettevole.
23. Quale forma assunse il peccato di Caino contro lo spirito santo, e perché?
23 È chiaro che Caino non agiva giustamente. Dall’invisibile la voce di Dio gli spiegò la situazione. Troppo orgoglioso per umiliarsi, Caino non si pentì e non si volse per fare il bene, nonostante che il peccato fosse in agguato come alla porta di casa sua bramando di afferrarlo come sua vittima. Egli non volle padroneggiarlo, qualsiasi cosa gli indicasse lo spirito santo di Dio. Non volendo l’esaltazione del suo viso, tramò contro colui che era approvato da Dio e lo uccise. Così peccò contro lo spirito santo.
24. Cosa può dirsi in risposta alla domanda se colui che ora è il Diavolo ebbe lo spirito santo e ne vide l’operato?
24 Questo dispiacque a Dio e recò la sua maledizione su Caino. Ma fece piacere al grande Serpente, al Diavolo, poiché ora vide un suo figlio terreno agire proprio a imitazione del suo padre spirituale. Il Diavolo stesso aveva peccato contro lo spirito santo. Oltre a vedere egli stesso Dio, colui che ora era il Diavolo aveva visto tutto l’operato dello spirito santo nel reame celeste e nella creazione della terra e dell’uomo perfetto su di essa. (Giobbe 38:7) Finché era stato libero da ogni allettamento egoistico, egli stesso aveva avuto una certa misura dello spirito del suo Padre celeste. Sapeva ciò che questo spirito santo gli aveva consentito di fare. Vide anche che Dio espresse ad Adamo ed Eva lo “spirito dell’immeritata benignità”, provvedendo loro di godere la vita umana perfetta su una terra paradisiaca. Eppure che cosa fece il celeste ‘figlio di Dio’? — Ebrei 10:29.
25. Come quel ‘figlio di Dio’ compì l’azione peccaminosa contro lo spirito santo e così che cosa divenne?
25 Egli travisò lo “spirito dell’immeritata benignità” dicendo a Eva che il motivo di Dio era l’egoismo. Inoltre, che il motivo della proibizione divina di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male era il timore di Dio che le creature umane acquistassero la capacità di prendere decisioni indipendentemente da Lui, decisioni su ciò che è giusto e su ciò che è errato, su ciò che è bene e su ciò che è male. Così, quando lo spirituale ‘figlio di Dio’ volontariamente e premeditatamente torse i chiari fatti del caso e mentì per ingannare Eva inducendola al peccato, egli peccò contro lo spirito santo, commettendo un peccato imperdonabile. Si era lasciato allettare dalla prospettiva egoistica di assumere la sovranità sulla terra e sui suoi abitanti umani e quindi agì per impadronirsi di tale sovranità. Allora perse lo spirito santo di Dio. Nella sua vita il frutto dello spirito santo di Dio avvizzì e morì. Egli fece di se stesso un Diavolo, adatto solo alla distruzione. — Ebrei 12:29; 6:7, 8.
26. Come il Diavolo divenne il “governante dei demoni”, e perché quelli che praticano lo spiritismo non avranno parte nel regno di Dio?
26 Questo primo peccatore contro lo spirito santo fece di se stesso un demonio. Gli angelici “figli di Dio” che in seguito si unirono a lui nella ribellione contro Dio divennero demoni come il Diavolo. Questi demoni divennero il “seme” del grande Serpente, e così il Diavolo divenne il “governante dei demoni”, che finì per essere chiamato Beelzebub. (Matteo 12:24-27) Questi sono i promotori del demonismo, per allontanare le persone dall’adorazione del solo vivente e vero Dio, Geova. Sono definiti “spiriti impuri”. (Matteo 10:1, 8; 12:43-45) La pratica dello spiritismo sotto l’influenza di questi demoni può solo dar luogo all’impurità spirituale di chi lo pratica, rendendolo impuro agli occhi di Dio. La pratica dello spiritismo è una delle opere della carne decaduta e impedirà alla persona di partecipare al regno di Dio e alle sue benedizioni. Gli spiriti impuri sono contrari allo spirito santo di Dio, ed egli condanna chiunque abbia a che fare con gli spiriti impuri. — Deuteronomio 18:9-14; Galati 5:19, 20; Rivelazione 9:20, 21; 21:8.
CHE SPECIE DI “SPIRITO” È
27. Perché ormai dovremmo essere in grado di determinare che specie di spirito è quello del presente vecchio ordine?
27 È della massima importanza che noi conosciamo queste cose. Conoscendole possiamo capire la ragione del presente stato del genere umano. Eccoci oggi, nel nostro ventesimo secolo, un secolo che dal punto di vista umano cominciò in modo molto promettente. Secondo il calcolo del tempo delle Sacre Scritture, sono trascorsi circa seimila anni da quando l’egoistico ‘figlio di Dio’ si ribellò contro la sovranità universale di Geova inducendo Adamo ed Eva a una simile disubbidienza a Dio. Dopo che questi due ribelli umani furono scacciati dal paradiso di Eden, fu istituito sulla terra un nuovo ordine umano, diverso da quello che Dio loro Creatore si era proposto per il nostro pianeta Terra. Ormai dovremmo dunque essere in grado di determinare qual è lo spirito del presente vecchio ordine.
28. Parlando dello spirito del vecchio ordine, che cosa intendiamo per “spirito”?
28 Per “spirito” intendiamo una forza attiva invisibile, una forza che dà vita, energia e vigore, conferendo una comune tendenza alla società umana. Essa influisce sul loro modo di vivere. Spinge in una certa direzione comune. Così le persone in genere si comportano in modo alquanto uniforme quasi inconsciamente, senza darsene veramente pensiero. Le cose che fanno diventano quasi istintive, mosse da uno stimolo interiore così che seguono un programma regolare e intessono un certo modello di vita. Possono esserci lievi variazioni secondo le differenze di personalità individuali, ma la vita e le sue mire hanno un aspetto comune che dà loro la caratteristica impronta della società umana ora sotto il presente sistema di cose.
29, 30. (a) Chi è l’invisibile governante di questo vecchio ordine, ed è stato solo in tale governo? (b) Di quale specie sono stati gli effetti di tale governo invisibile?
29 Tale spirito dell’odierno vecchio ordine di cose ha subìto grandemente l’influsso di personalità sovrumane invisibili che dominano questo ordine di cose e ne hanno assunto l’amministrazione. Non può esserci dubbio su chi ha il predominio e domina l’intero ordine. Già nel quinto millennio del vecchio ordine, Gesù Cristo dichiarò che “il governante di questo mondo” è Satana il Diavolo, col quale non ebbe nessun rapporto amichevole. L’ultima notte della sua vita sulla terra come uomo, Gesù Cristo disse ai suoi apostoli: “Viene il governante del mondo. Ed egli non ha presa su di me”. (Giovanni 12:31; 14:30; 16:11) Nell’invisibile governo del genere umano Satana il Diavolo non è solo. Angeli demonici sono associati a lui quale loro sovrano. Tutte queste potenze demoniche hanno messo mano agli affari del presente vecchio ordine della società umana.
30 Gli effetti del loro dominio sovrumano sono stati micidiali. Lo afferma la profezia scritta dall’apostolo Giovanni circa l’allora futura espulsione dei demoni dai santi cieli. Questa profezia, che si trova in Rivelazione 12:7-12, dice:
“E scoppiò la guerra in cielo: Michele e i suoi angeli guerreggiarono contro il dragone, e il dragone e i suoi angeli guerreggiarono ma esso non prevalse, né fu più trovato posto per loro in cielo. E il gran dragone fu scagliato, l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata; fu scagliato sulla terra, e i suoi angeli furono scagliati con lui. . . . ‘Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo’”.
31. Secondo Rivelazione 13:4, in quale adorazione Satana il “dragone” ha sviato tutta la terra abitata?
31 Una delle cose in cui l’Ingannatore, Satana il Diavolo, ha sviato l’intera terra abitata è quella di rendere l’adorazione a lui stesso. Persone sincere ma ingannate possono sorprendersi a tale rivelazione, ma Rivelazione 13:4 dice di coloro che seguono la politica mondana: “Adorarono il dragone perché aveva dato l’autorità alla bestia selvaggia, e adorarono la bestia selvaggia”.
32. Da quale sua azione verso la luce della buona notizia si comprende chi è l’“iddio di questo sistema di cose”?
32 Abbiamo anche le parole dell’apostolo Paolo, che il Diavolo è colui al quale il mondo del genere umano, consapevolmente o inconsapevolmente, rende l’adorazione. Paolo disse: “Se, ora, la buona notizia che dichiariamo è infatti velata, è velata fra quelli che periscono, fra i quali l’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”. (2 Corinti 4:3, 4) Questo sistema di cose ha un ‘dio’. La sua divinità e anche il suo dominio del mondo devono certo influire sullo spirito del presente vecchio ordine di cose.
33. Come noi tutti abbiamo subìto l’effetto di ciò che “l’Iddio di questo sistema di cose” fece all’inizio della storia umana?
33 Quasi all’inizio della storia umana colui che ora è “l’Iddio di questo sistema di cose” provocò la caduta dei nostri primogenitori umani. Adamo ed Eva furono spinti a disubbidire al loro Creatore. Questo avvenne prima che nascessimo. Noi ne abbiamo tutti sentito i cattivi effetti. In Romani 5:12 l’apostolo Paolo parla veracemente di quanto è accaduto scrivendo: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. Ci trovammo sotto la condanna divina della morte perché avevamo per natura ereditato l’imperfezione, la peccaminosità e la corruzione morale. Eravamo come morti. Dinanzi a Dio non vivevamo.
34, 35. Perché in quel tempo eravamo dinanzi a Dio come morti, e cosa si disse che operava in noi?
34 Per natura, eravamo eredi dell’ira di Dio, “figli d’ira”. Eravamo “alienati dalla vita che appartiene a Dio”. (Efesini 4:18) Come dice anche Colossesi 1:21: “Voi . . . una volta eravate alieni e nemici perché le vostre menti eran volte alle opere malvage”. A causa di tale stato di cose, in quel tempo, Geova Dio non operava in noi. Allora chi o che cosa vi operava?
35 Rispondendo a tale domanda, le parole di Efesini 2:1-5, scritte ai convertiti cristiani, ci dicono: “Eravate morti, a causa dei delitti e dei peccati nei quali vivevate quando seguivate la via di questo mondo, ubbidendo al dominatore che governa l’aria, lo spirito che opera nei ribelli. In passato anche noi eravamo tutti fra loro, vivendo vite sensuali, dominati interamente dai nostri propri desideri fisici e dalle nostre proprie idee; così che per natura eravamo sotto l’ira di Dio quanto il resto del mondo. Ma Dio ci amò di tanto amore che fu generoso con la sua misericordia: quando eravamo morti per i nostri peccati”. — La Bibbia di Gerusalemme, Ediz. inglese; An American Translation.
36. Secondo alcuni traduttori della Bibbia, cosa significa lo “spirito” di cui si parla in Efesini 2:2, e sotto il dominio di chi si trova?
36 Chi è quello “spirito che opera nei ribelli”? È l’originale ribelle di tutti i ribelli contro Geova Dio, cioè il Diavolo, “l’originale serpente”. Ma dovremmo osservare che, in Efesini 2:2, alla parola “spirito” alcuni traduttori della Bibbia attribuiscono un significato impersonale. Lo considerano una forza attiva invisibile sotto il controllo del “dominatore che governa l’aria” e operante in coloro che disubbidiscono a Geova Dio. Per esempio, la traduzione di Young di Efesini 2:2 dice: “in cui una volta camminaste secondo l’epoca di questo mondo, secondo il governante dell’autorità dell’aria, dello spirito che ora opera nei figli di disubbidienza”. (Si veda anche la traduzione di Rotherham). Tale “spirito” impersonale sarebbe sotto il dominio del malvagio che controlla l’“aria”. Infonderebbe energia a quelli che si comportano “secondo il sistema di cose di questo mondo”, disubbidendo a Dio.
37, 38. Come I Giovanni 2:15-17 mostra il modo in cui si manifesta lo spirito del presente vecchio ordine?
37 Dove possiamo avere qualche idea specifica di ciò che è lo spirito del presente vecchio ordine di cose o di come si manifesta? Ebbene, vediamo ciò che scrive l’apostolo Giovanni. Avvertendo i cristiani di guardarsi dallo spirito del mondo, egli scrive: “Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo. Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio”. — 1 Giovanni 2:15-17.
38 Di conseguenza lo spirito del vecchio ordine spinge i mondani a desiderare le cose molto attraenti ai loro occhi e a desiderare le cose che ritengono molto buone per la carne; e, logicamente, tali desideri inducono ad azioni egoistiche. Poiché desiderano egoisticamente tante cose che piacciono agli occhi e alla carne decaduta, questi mondani accumulano molte cose che costituiscono i loro mezzi di sostentamento, per godersi la vita. Nel loro orgoglio di possedere, fanno una vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento per impressionare gli altri. Ciò induce quelli che non hanno tali mezzi a voler possedere anche loro tali cose.
39. In che modo gli Ebrei del primo secolo si rifiutarono di ricevere lo spirito di Dio, e, secondo Romani 1:26-32, quale fu il risultato d’aver loro permesso di seguire la propria strada?
39 Nel lontano primo secolo della nostra Èra Volgare ci furono Ebrei che preferirono essere imbevuti dello spirito dell’ordine di cose mondiale. Il tempio costruito dal re Erode si ergeva ancora in Gerusalemme, capitale della loro nazione, ed essi conoscevano il codice di leggi dato per mezzo del profeta Mosè. Non vollero ricevere lo spirito di Dio che si esprimeva nel puro cristianesimo allora proclamato in tutta la terra abitata. Pertanto Geova Dio lasciò che andassero per la propria strada, come l’apostata Israele dell’antichità. Con quali risultati? In Romani 1:26-32, l’apostolo Paolo ci informa, dicendo:
“Per questo Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali, poiché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura; e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi, operando ciò che è osceno e ricevendo in sé stessi la piena ricompensa, dovuta al loro errore. E siccome non hanno approvato di ritenere Dio nell’accurata conoscenza, Dio li ha abbandonati a un disapprovato stato mentale, perché facciano le cose sconvenienti, essendo essi pieni d’ogni ingiustizia, malvagità, concupiscenza, malizia, essendo pieni d’invidia, assassinio, contesa, inganno, malignità, essendo sussurratori, maldicenti, odiatori di Dio, insolenti, superbi, millantatori, inventori di cose dannose, disubbidienti ai genitori, senza intendimento, falsi negli accordi, senza affezione naturale, spietati. Benché questi conoscano molto bene il giusto decreto di Dio, che quelli che praticano tali cose sono meritevoli di morte, essi non solo continuano a farle ma anche approvano quelli che le praticano”.
40, 41. Col diffondersi del cristianesimo, fu eliminato lo spirito del vecchio ordine, e cosa predisse Paolo in II Timoteo 3:1-12?
40 In quell’epoca apostolica nel primo secolo E.V. era proclamata la vera fede cristiana, e non avrebbe dunque lo spirito santo di Dio sostituito lo spirito del vecchio ordine di cose mentre si diffondeva il cristianesimo? E non avvenne questo ancor più dopo che la cristianità fu stabilita dall’imperatore romano Costantino il Grande, nel quarto secolo E.V.? Non fu allora infuso nella progressiva società umana uno spirito nuovo, moralmente puro e religiosamente santo? No, non secondo ciò che scrisse l’imprigionato apostolo Paolo, verso l’anno 65 E.V. Nella sua ultima lettera indirizzata a Timoteo, suo compagno da lungo tempo, egli predisse:
41 “Negli ultimi giorni vi saranno tempi difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, senza affezione naturale, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza padronanza di sé, fieri, senza amore per la bontà, traditori, testardi, gonfi d’orgoglio, amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza; . . . Infatti, tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. — 2 Timoteo 3:1-5, 12.
42. Perché non vogliamo avere lo spirito dei sostenitori del vecchio ordine?
42 Tutto il precedente elenco di qualità mostra lo spirito che opera nella massa dell’umanità in genere mentre sostiene il vecchio ordine di cose. È questo lo spirito che desideriamo avere come forza che stimoli e guidi la nostra vita? No; non se dobbiamo giudicare dal frutto di tale spirito che oggi i sostenitori del vecchio ordine raccolgono! Sinceramente noi desideriamo avere uno spirito diverso, uno spirito attivo a favore di un ordine di cose migliore. Questo richiede che abbiamo l’unico altro spirito che c’è, lo spirito santo.