-
Usiamo le nostre risorse in modo devotoLa Torre di Guardia 1965 | 1° gennaio
-
-
abitano in altri paesi mandano le loro contribuzioni all’ufficio filiale più vicino. La Società apprezza quando coloro che contribuiscono inviano un biglietto alla Società o ad una delle sue filiali in questo periodo dell’anno dicendo che durante l’anno successivo sperano di poter contribuire direttamente alla Società una certa somma per promuovere la buona notizia. La Società non la considera una promessa, ma, piuttosto, un calcolo approssimativo di ciò che ciascuno darà delle sue risorse pecuniarie se Geova lo farà prosperare conformemente. Questo è di grande aiuto per la Società al fine di predisporre l’opera.
Indipendentemente dalle circostanze, il dedicato cristiano onora Geova coi suoi beni. E noi tutti abbiamo una certa quantità di tempo, energia e risorse pecuniarie con cui onorare Dio. Perciò quando i testimoni di Geova cantano il cantico “Dedicazione”, nelle loro Sale del Regno, vogliono dire proprio questo. Essi usano tutte le loro risorse in modo devoto.
-
-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1965 | 1° gennaio
-
-
Domande dai lettori
● Si può dire che l’angelo di Rivelazione 14:6 che aveva “un’eterna buona notizia da dichiarare” simboleggia la classe dello “schiavo fedele e discreto”? Inoltre, che cosa simboleggiano il secondo e il terzo angelo di Rivelazione 14:8, 9? — R. W., U.S.A.
I tre angeli, considerati ne La Torre di Guardia del 15 marzo 1964, nell’articolo “‘Eterna buona notizia’ per il ‘tempo della fine’” non simboleggiano lo “schiavo fedele e discreto”, il corpo direttivo, la Società Torre di Guardia né altri visibili sorveglianti del popolo di Dio. Invece, il fatto che tutt’e tre annunciano i loro messaggi indicherebbe la partecipazione degli angeli all’opera di predicazione. Questo è indicato, per esempio, riguardo al primo angelo quando è detto, a pagina 174 di quella Torre di Guardia: “Dall’anno 1919 egli, o l’organizzazione angelica che egli simboleggia, ha fatto in modo che la lieta novella fosse portata in questo territorio e alla sua popolazione”. I predicatori del messaggio del Regno che sono sulla terra annunciano le dichiarazioni angeliche scritte nel libro di Rivelazione; fanno questo sotto la guida angelica.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1965 | 1° gennaio
-
-
Domande dai lettori
● Genesi 2:1, 2 (Na) dice: “Furono così compiuti il cielo e la terra e tutto l’esercito loro. Avendo Iddio compiuto, al settimo giorno, l’opera che aveva fatto, cessò il settimo giorno, da ogni opera da Lui fatta”. Significa questo che Geova cessò la sua opera creativa anche nei cieli, dalla fine del sesto giorno creativo? E in tal caso, come si può mettere questo in armonia con le parole di Gesù: “Il Padre mio ha continuato a operare fino ad ora, e io continuo a operare’? (Giov. 5:17) — G. G., U.S.A.
Non v’è disaccordo fra Genesi 2:1, 2 e le parole di Gesù in Giovanni 5:17. Geova Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, lavorava molto tempo prima di creare i nostri cieli e la nostra terra, che erano in relazione con il genere umano. Egli si occupò direttamente per sei lunghi giorni creativi di fare ciò che riguarda l’uomo. Alla fine del sesto giorno creativo egli cessò tale materiale attività creativa per l’umanità. Comunque, tutta la sua attività celeste che è in relazione a tutto il suo invisibile reame angelico continuò come pure qualsiasi altra attività lontana dal reame del genere umano.
Durante il settimo giorno creativo Dio ha lavorato anche rispetto all’umanità; non compiendo un’opera materiale, ma in modo spirituale. Ha fatto questo generando una “nuova creazione”. “Quindi se alcuno è unito a Cristo, è una nuova creazione; le cose vecchie son passate, ecco, cose nuove son venute all’esistenza”. (2 Cor. 5:17) In questo caso l’apostolo Paolo parla di “una nuova creazione”, considerando i 144.000 “chiamati ed eletti e fedeli” dell’umanità che governeranno con Gesù Cristo, non collettivamente, ma come individui. L’opera culminante dell’arte creativa di Geova, “una nuova creazione”, è in realtà una creazione spirituale, il cui reame finale è invisibile agli occhi umani. Inoltre, lo scopo per cui è generata “una nuova
-