La calamità che incombe su tutti i fanatici religiosi del mondo
1. A quanto ammonta la popolazione religiosa del mondo, e che effetto avrà sulle nazioni la caduta di quell’impero religioso?
LA POPOLAZIONE religiosa del mondo è enorme. Secondo le statistiche ammonta a 2.511.417.750 persone. (World Almanac 1980). Include quelli che si professano cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, indù e di altri culti. Quando questo impero religioso internamente diviso crollerà, lascerà attonita la maggioranza degli uomini sopravvissuti. Tale effetto sconcertante è predetto con queste parole: “Al suono di quando Babilonia è stata presa, per certo si scrollerà la terra, e un grido stesso s’udrà fra le nazioni”. “Ascolta! C’è un grido da Babilonia, e un gran crollo dal paese dei Caldei, poiché Geova spoglia Babilonia, e per certo distruggerà da lei la gran voce, e le loro onde effettivamente saranno tumultuose come molte acque. Per certo risuonerà il rumore della loro voce. Poiché deve venire su di lei, su Babilonia, lo spogliatore, e i suoi uomini potenti saranno per certo catturati. I loro archi si devono frantumare, poiché Geova è un Dio di ricompense. Senza fallo ripagherà”. — Ger. 50:46; 51:54-56.
2. (a) Con quale “voce” l’antica Babilonia parla alle nazioni, ma come fu soffocata la sua “voce”? (b) Secondo Rivelazione, cosa cavalca la sua moderna controparte, e cosa le avverrà infine?
2 L’adempimento di questa profezia sarà un evento che cambierà il mondo, un evento senza precedenti. (Ger. 51:2, 60, 64) In qualità di terza potenza mondiale della storia antica, Babilonia parlava con la “gran voce” dell’autorità. Ma nel 539 a.E.V. la sua “voce” fu soffocata dalle tumultuose ondate dei vittoriosi invasori. La sua controparte moderna, Babilonia la Grande, ha parlato con “voce” ancor più prepotente. Il mondo intero l’ha ascoltata. Il libro biblico di Rivelazione, capitolo 17, la descrive mentre cavalca sfrontatamente una bestia selvaggia di colore scarlatto, con sette teste, simbolo di un’organizzazione mondiale. Queste sette teste raffigurano le sette potenze mondiali succedutesi fino all’attuale potenza mondiale anglo-americana. (Riv. 17:1-6) Le dieci corna della bestia “significano dieci re”. (Riv. 17:12) La terza delle sette teste raffigurava l’impero babilonese, e la quarta l’impero medo-persiano. La religiosa Babilonia la Grande si è prostituita con tutt’e sette le potenze mondiali. Ha cercato di cavalcarle come padrona. Esse hanno bevuto la mistura religiosa contenuta nel suo calice d’oro. Stanche di lei, infine la odieranno e se la scrolleranno di dosso.
3. (a) Cosa dichiarò Geova che avrebbe recato contro l’antico protòtipo di Babilonia la Grande, e da dove? (b) Perché venne dato tanto risalto ai medi?
3 Un altro fatto che dovrebbe spingerci a uscire prontamente da Babilonia la Grande è che Geova dichiarò il suo proposito di recare sul suo antico protòtipo “una congregazione di grandi nazioni dal paese del nord”, perché l’attaccassero. Poiché la “congregazione” doveva essere una forza militare unificata sotto un unico comando, si poteva anche chiamare “una nazione dal nord”. (Ger. 50:3, 8, 9) La profezia prediceva correttamente che ‘i re dei Medi’ si sarebbero distinti in quella “congregazione” di nazioni. (Ger. 51:11) I persiani non furono menzionati come parte della congregazione. Non si trattò di una svista, perché Ciro il Grande, che assunse il comando supremo di quella “congregazione”, era in parte di sangue medo. Dopo aver conquistato il regno dei medi, arruolò nel suo esercito principalmente soldati della Media. Ciro salì al potere dopo il tempo di Geremia.
4. Dopo la conquista di Babilonia, chi regnò per primo in quella città, e in che modo Daniele si espresse correttamente su chi avrebbe assunto il dominio dell’impero medo-persiano?
4 Alla caduta di Babilonia nel 539 a.E.V., Dario il Medo, che cominciò a regnarvi, aveva 62 anni. (Dan. 5:30, 31) Riguardo all’impero medo-persiano, Daniele 8:3 mostrò correttamente che la parte persiana si sarebbe fatta avanti in un secondo tempo. Fu Ciro il Persiano a decretare il ritorno in patria degli ebrei esiliati. — Esd. 1:1-4.
5. (a) Per quanto riguarda gli atti di distruzione, con quale punto cardinale viene associato Geova? (b) Chi disse Geova che avrebbe usato come una mazza per frantumare nazioni e regni?
5 Come nel caso della distruzione di Gerusalemme avvenuta nel 607 a.E.V., la distruzione doveva abbattersi su Babilonia “dal nord”. (Ezec. 1:4; 9:2; Ger. 50:41; 51:48) Per quanto riguarda i punti cardinali, Salmo 75:6, 7 sembra associare Dio col nord, perché dice: “Né dall’est né dall’ovest, né dal sud è l’esaltazione. Poiché Dio è il giudice. Egli abbassa questo, ed esalta quello”. Nel 609 a.E.V. il re di Babilonia Nabucodonosor marciò contro Gerusalemme e il suo re ribelle, Sedechia, scendendo dal nord. Due anni dopo, “l’abitatrice di Sion” poté esclamare: “Nabucodonosor re di Babilonia . . . mi ha inghiottita come una grossa serpe [o dragone]”. (Ger. 51:34, 35) In quanto alla relazione fra Geova Dio e la distruzione di Gerusalemme, Geremia cita Geova mentre nel 614 a.E.V. pronuncia le seguenti parole riguardo a Nabucodonosor quale suo strumento esecutivo: “Tu sei per me una mazza, armi da guerra, e per certo mediante te frantumerò le nazioni [Giuda, Egitto, Moab, Ammon, Edom e altre], e mediante te ridurrò regni in rovina. . . . e mediante te frantumerò i governatori e i governanti delegati”. — Ger. 51:20-23.
6. Cosa dichiarò poi Geova che avrebbe ripagato agli abitanti della Caldea?
6 Cosa avrebbe poi fatto Geova? “Di sicuro ripagherò a Babilonia [non a Nabucodonosor] e a tutti gli abitanti della Caldea tutta la loro malizia che hanno commessa in Sion [Gerusalemme] dinanzi ai vostri occhi”. — Ger. 51:24, 59, 60.
7. Quale grido di guerra Geova levò contro Babilonia nel 614 a.E.V., e chi rispose?
7 Ai giorni di Nabucodonosor e dei suoi successori, l’impero medo si trovava oltre il Fiume Tigri, a est e a nord dell’impero babilonese. In adempimento della profezia, Ciro il Grande, accompagnato da Dario il Medo, scese dal nord contro il paese dei caldei e la sua capitale Babilonia. Quei depredatori di Babilonia risposero al grido di guerra già lanciato da Geova nel 614 a.E.V.:
“Alzate un segnale nel paese. Suonate il corno fra le nazioni. Santificate contro di lei le nazioni. Adunatele contro i regni di Ararat, Minni e Aschenaz [a nord]. Costituite contro di lei un ufficiale reclutatore. Fate salire i cavalli come setolose locuste. Santificate contro di lei le nazioni, i re di Media, i suoi governatori e tutti i suoi governanti delegati e tutto il paese del dominio di ciascuno. E sobbalzi la terra e sia in penoso dolore, poiché i pensieri di Geova si sono levati contro Babilonia per fare del paese di Babilonia un oggetto di stupore, senza abitante”. — Ger. 51:27-29.
8. Chi è santificato da Geova per intervenire contro Babilonia la Grande, e quando giungerà la distruzione di lei? Dopo la liberazione di chi?
8 Geova ‘santificò’ il persiano Ciro il Grande perché eseguisse militarmente il Suo giudizio contro Babilonia. Le parole di Geova riportate in Isaia da 44:28 a 45:7 menzionano Ciro per nome e lo chiamano “il mio pastore” e “unto”. Egli prefigurò il più grande Pastore di Geova, Gesù Cristo, per mezzo del quale Geova distruggerà ciò che fu prefigurato dall’antica Babilonia, cioè Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. Dal 1919 in poi, Geova ha già liberato, per mezzo del suo più grande Ciro, il suo dedicato popolo dalla schiavitù sotto l’impero di Babilonia la Grande. La sua completa distruzione avverrà per mezzo di questo più grande Ciro nell’imminente “grande tribolazione” predetta in Rivelazione 7:13, 14.
“DÈI” E “DEE” IMPOTENTI
9. Quali divinità aveva l’antica Babilonia, e cosa presagisce la loro impotenza davanti alla calamità per quanto riguarda Babilonia la Grande durante la “grande tribolazione”?
9 L’antica Babilonia aveva le sue divinità, come Bel, Merodac (Marduk), Succot-Benot, Nebo, la dea Ishtar (Astoret) e altre, come pure sacerdoti che praticavano la magia. (Ger. 50:2; 51:44; II Re 17:30; Isa. 46:1, 2) Perché non vennero in soccorso dell’antica Babilonia? La risposta è che quelle divinità idolatriche non erano affatto dèi. (I Cor. 8:5, 6) La loro impotenza prefigurò l’incapacità di tutte le divinità di Babilonia la Grande di salvarla dalla calamità che l’attende nella “grande tribolazione”. In essa dèi e dee non scarseggiano. L’induismo dice di avere 330.000.000 di divinità, inclusa la trinità composta da Brahma, Visnu e Siva. (The Americana, pagina 196, edizione del 1929). Ci sono poi gli dèi delle tribù africane e dei vuduisti, le divinità dei buddisti e dei confuciani, senza dimenticare il “Dio trino” della cristianità. Non hanno alcun potere di salvare.
10. Chi mostrerà fra breve di essere il vero Dio?
10 Fra breve l’Onnipotente Dio Geova mostrerà la sua Divinità contro tutti gli dèi e dee dell’impero mondiale della falsa religione babilonica. Satana il Diavolo, l’invisibile dio di questo sistema di cose, non sarà in grado di dimostrare che le divinità di Babilonia la Grande sono quelle a cui rivolgersi per ottenere salvezza. (Efes. 2:2; II Cor. 4:4) Solo Geova uscirà vittorioso come unico vivente e vero Dio, il Salvatore.
11. Chi sarà visibilmente impiegato da Geova per distruggere Babilonia la Grande, e cosa dice Rivelazione 17:11 di questo strumento?
11 Nell’imminente ‘sfida fra dèi’, Geova non impiegherà il suo più grande Ciro, Gesù Cristo, per rovesciare visibilmente Babilonia la Grande. Lascerà che siano i visibili rappresentanti dell’ottava potenza mondiale della storia biblica ad aggredire Babilonia la Grande. Quell’ultima potenza mondiale è lo strumento che le nazioni del mondo hanno ideato e impiegato dal 1919 per salvaguardare la pace e la sicurezza mondiali, e che ora porta il nome di Nazioni Unite. Questa istituzione umana rappresenta attualmente una “congregazione” di 152 nazioni. È raffigurata come una bestia di colore scarlatto con sette teste e dieci corna, riguardo alla quale Rivelazione 17:11 dice: “È anch’essa un ottavo re, ma viene dai sette [le sette teste], e se ne va nella distruzione”. Prima che questa ottava potenza mondiale sia distrutta nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, Dio lascia che essa riporti una schiacciante vittoria, ma non contro di lui. — Riv. 16:14, 16.
12. Da quando ne fu proposta l’istituzione nel 1919, da chi si è lasciata manovrare la “bestia selvaggia”, ma secondo Rivelazione 17:15-17 cosa farà la “bestia” a colei che la cavalca?
12 La simbolica bestia di colore scarlatto, da che ne fu proposta l’istituzione nell’anno postbellico del 1919, ha lasciato che la “meretrice” religiosa Babilonia la Grande, la cavalcasse e la guidasse come una regina. (Riv. 17:18) Durante la “grande tribolazione”, quando scoccherà l’ora stabilita da Dio, si avvereranno le parole di Rivelazione 17:15-17: “Le acque che [tu, Giovanni,] hai viste, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue. E le dieci corna che hai viste, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco. Poiché Dio ha messo nei loro cuori d’eseguire il suo pensiero, e d’eseguire il loro comune pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”.
13, 14. (a) Secondo la sua prescienza, cosa permetterà Geova agli elementi politici di fare alla “meretrice”? (b) Subito dopo, cosa faranno quei vincitori ai testimoni di Geova, ma con quale risultato?
13 Come predetto, le nazioni che entrarono a far parte prima della Lega delle Nazioni e poi delle Nazioni Unite diedero a questa organizzazione un potere deterrente per mantenere la pace e la sicurezza mondiali. Geova non le spinse a farlo, ma previdentemente indicò nella sua Parola scritta quanto preconosceva. Predisse inoltre che quelle nazioni, unite come una “congregazione”, si sarebbero stancate del peso della meretrice, Babilonia la Grande, che dappertutto si è intromessa nella politica. Quando quell’organizzazione internazionale per la pace se la scrollerà di dosso e infine la brucerà col fuoco, i cristiani testimoni di Geova non rimarranno scossi dalla sua “calamità”. Dalla Parola di Dio sanno che sulla terra essi rappresentano il celeste “Signore dei signori e Re dei re”, Gesù Cristo, e che, per questa stessa ragione, i conquistatori di Babilonia la Grande, inebriati dalla vittoria, si volgeranno contro di loro come unico ostacolo che ancora sussisterà al loro esercizio del dominio mondiale. I testimoni di Geova ne sono avvertiti in anticipo dalla profezia di Rivelazione 17:13, 14:
14 “Questi [gli elementi politici rappresentati alle Nazioni Unite] hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno con l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E, quelli che son chiamati ed eletti e fedeli vinceranno con lui”.
15, 16. (a) Cosa significherà in effetti quello scontro finale per il dominio mondiale? (b) Che descrizione fa l’apostolo Giovanni di quell’avvenimento e del suo esito?
15 Quell’intervento militare significherà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” nella situazione mondiale chiamata Har-Maghedon. (Riv. 16:13-16) Sotto la protezione di Geova, i suoi testimoni sulla terra saranno testimoni della “guerra” descritta in Rivelazione 19:11-21. Per dare un’idea di questo finale scontro sulla controversia del dominio mondiale, l’apostolo cristiano Giovanni descrive così l’esito della guerra:
16 “Vidi la bestia selvaggia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che sedeva sul cavallo [il comandante in capo dell’esercito di Geova, Gesù Cristo] e al suo esercito [di celesti angeli]. E la bestia selvaggia fu presa, e con essa il falso profeta [la potenza mondiale anglo-americana] che aveva compiuto davanti ad essa i segni coi quali aveva sviato quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine [le Nazioni Unite]. Mentre erano ancora viventi, furono entrambi scagliati nel lago di fuoco che brucia con zolfo. Ma gli altri furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo, la quale spada usciva dalla sua bocca. E tutti gli uccelli [menzionati ai versetti 17 e 18] si saziarono delle loro carni”.
17. A cosa porrà fine quella calamità sugli elementi politici ateistici, e cosa succederà quindi agli elementi invisibili?
17 Quella distruzione di tutti gli elementi ateistici di questo sistema di cose dominato dal Diavolo porrà fine alla “grande tribolazione” menzionata in Rivelazione 7:14. Ad essa farà seguito l’incatenamento e l’inabissamento per i successivi mille anni dell’invisibile governante del mondo, Satana il Diavolo, e di tutti i suoi angeli demonici. — Riv. 20:1-3.
18. Secondo la Parola di Dio, la più grande guerra di tutti i tempi lascerà forse la terra completamente spopolata?
18 La più grande guerra di tutti i tempi, quella di Har-Maghedon, lascerà forse la terra totalmente priva di vita umana? La fine del mondo antico nel diluvio dei giorni di Noè non lasciò la terra spopolata, perché otto persone scamparono al diluvio mondiale. (II Piet. 2:5) L’Iddio di Noè, Geova, formò la terra “per essere abitata”. (Isa. 45:18) Tramite il profeta Isaia, Geova predisse per nome l’arrivo del conquistatore persiano Ciro il Grande, e questo liberatore dei giudei esiliati fu suscitato per prefigurare il più grande Liberatore, Gesù Cristo. Nell’imminente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, Gesù Cristo riporterà la vittoria su tutti i nemici terreni di Geova e del suo popolo, uccidendo tutti quei nemici del regno di Dio. Gesù Cristo non compirà quest’opera d’esecuzione a danno di tutti i componenti del rimanente dei suoi unti seguaci generati dallo spirito ancora sulla terra, perché in quel caso la vittoria della parte del regno di Dio non sarebbe completa. Che dire inoltre della “grande folla” di fedeli amici dell’unto rimanente? Rivelazione 7:9-15 afferma chiaramente che questa “grande folla” sopravvivrà alla “grande tribolazione” che culminerà ad Har-Maghedon.
AVVERTIMENTO DELL’IMMINENTE “CALAMITÀ”
19, 20. (a) Prima della calamità mondiale, chi dev’esserne avvertita? (b) In che modo Geova illustrò tale avvertimento ai giorni di Geremia?
19 La calamità mondiale è vicinissima! Babilonia la Grande, elemento predominante nel mondo, deve esserne avvertita. L’avvertimento che le è stato dato fu illustrato ai giorni del profeta Geremia, sì, nel lontano 614 a.E.V. In proposito egli ci dice:
20 “La parola che Geremia il profeta comandò a Seraia figlio di Neria figlio di Maseia quando andò con Sedechia re di Giuda a Babilonia nel quarto anno da che era re; e . . . Seraia [era] capo degli alloggi. E Geremia scriveva in un libro tutta la calamità che sarebbe venuta su Babilonia, pure tutte queste parole scritte contro Babilonia. Per di più, Geremia disse a Seraia: ‘Appena sarai venuto a Babilonia e l’avrai effettivamente vista, dovrai anche leggere ad alta voce tutte queste parole. E dovrai dire: “O Geova, tu stesso hai parlato contro questo luogo, per stroncarlo così che non ci sia alcun abitante, né uomo né animale domestico, ma affinché divenga semplici distese desolate a tempo indefinito”. E dovrà accadere che quando avrai terminato di leggere questo libro, [vi] legherai una pietra, e lo dovrai gettare in mezzo all’Eufrate. E dovrai dire: “Così Babilonia affonderà e non si leverà mai a causa della calamità che io farò venire su di lei; e per certo si stancheranno”’. — Ger. 51:59-64.
21, 22. In che modo quell’azione di Seraia fu profeticamente imitata nel libro di Rivelazione, e con quali parole di spiegazione?
21 Ciò che a Seraia, fratello di Baruc, figlio di Neria, fu comandato di fare per illustrare il rovesciamento dell’antica Babilonia venne copiato nel libro di Rivelazione. Lo scrittore, l’apostolo cristiano Giovanni, prima descrive la distruzione della religiosa “meretrice” internazionale, Babilonia la Grande, e poi prosegue dicendo:
22 “E un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata. . . . non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi commercianti viaggiatori erano gli uomini preminenti della terra, poiché mediante la tua pratica spiritica furono sviate tutte le nazioni. Sì, in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra’”. — Riv. 18:21-24.
23. (a) Perché la gioia degli atei conquistatori di Babilonia la Grande sarà di breve durata? (b) Cosa tenteranno quindi di fare quegli atei, e con quali conseguenze?
23 La gioia dei “re” o governanti politici ateistici per aver fatto sprofondare Babilonia la Grande nel mare della distruzione sarà di breve durata. Davanti a loro avranno ancora molti sopravvissuti adoratori dell’Iddio vivente, Geova, sia dell’unto rimanente della classe di Geremia che dei loro leali compagni, la “grande folla” predetta dall’apostolo Giovanni. Vorranno quindi fare i conti con loro. Quando quei governanti politici cercheranno di cancellare dalla terra ogni forma di religione toccando il rimanente e i loro compagni, sarà come se avessero toccato il loro celeste Signore, Gesù Cristo, il più grande Ciro. Si troveranno quindi in guerra contro di lui ad Har-Maghedon. La guerra che allora scoppierà supererà la guerra radiologica il cui scoppio le nazioni cercano ora di impedire, perché dal reame invisibile Gesù Cristo e il suo esercito di angeli celesti scateneranno la distruzione contro quei presuntuosi assalitori dei testimoni di Geova.
24. Chi saranno quelli che avranno il privilegio di essere testimoni oculari di quella “guerra del gran giorno”, senza dovervi prendere parte, e quali sentimenti proveranno?
24 Che grande privilegio essere testimoni oculari di quella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon! Sotto la sua protezione e senza dover prendere parte al combattimento, il rimanente della classe di Geremia e i suoi devoti compagni riceveranno quel privilegio qui sulla terra, il campo di battaglia. Pertanto la loro proclamazione del “giorno di vendetta da parte del nostro Dio” sarà grandemente ricompensata; non sarà stata vana. (Isa. 61:2) Chi può ora immaginare le proporzioni del loro giubilo e di quello di tutti i santi angeli del cielo al comando di Cristo?
25. (a) Dopo quella guerra, quale opportunità sarà offerta alla “grande folla” di sopravvissuti? (b) Quale incentivo dovrebbe fornire ora questa meravigliosa prospettiva al popolo di Geova?
25 Raggianti di gioia, quei viventi esempi del potere salvifico di Geova entreranno nel suo nuovo sistema di cose sulla terra purificata. Si aprirà loro l’opportunità di iniziare la ricostruzione di un paradiso globale, che la fedele “grande folla” godrà per l’eternità. Quale incentivo dovrebbe fornire questa meravigliosa prospettiva a tutti quelli che ora desiderano essere annoverati fra quelli che Geova chiama “popolo mio”? L’incentivo a ubbidire al suo risonante comando di ‘uscire’ dalla presuntuosa Babilonia la Grande senza indugio, e a mantenere quindi la neutralità cristiana nei confronti di tutti i suoi amanti politici, sostenendo senza compromessi il regno di Geova retto da Cristo, fino al glorioso giorno della vittoria!
(Si conclude così la serie di studi sulla profezia di Geremia).
[Immagine a pagina 24]
La bestia selvaggia si scrollerà presto di dosso la meretrice religiosa, Babilonia la Grande