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Le donne possono essere “ministri”?La Torre di Guardia 1981 | 1° agosto
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testimoniandone il nome e il Regno, è in effetti un ministro agli occhi di Dio. (Giov. 12:26) Comunque, nel decidere se presentarsi sempre come “ministri” quando svolgono l’opera di casa in casa, dovranno tener conto delle circostanze, incluso il modo in cui è localmente inteso il termine “ministro”. In ogni caso, l’odierna ‘grande folla di ogni nazione’ è descritta in Rivelazione 7:9-17 mentre ‘rende a Dio sacro servizio giorno e notte nel suo tempio’. Sono tutti ministri di Dio, suoi servitori in senso sacro ed elevato.
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Glorifichiamo il ministeroLa Torre di Guardia 1981 | 1° agosto
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Glorifichiamo il ministero
“Io glorifico il mio ministero”. — Rom. 11:13.
1, 2. Secondo Zaccaria 13:4-6, anziché glorificare il loro ministero, cosa cercheranno di fare in futuro i ministri della falsa religione?
SI AVVICINA il tempo in cui i ministri di tutte le false religioni proveranno vergogna. Cercheranno di nascondere la propria identità. Questo è ciò che indica la profezia biblica. Riferendosi ad essi come a “profeti” o veggenti, Zaccaria 13:4-6 dice:
2 “E deve accadere in quel giorno che i profeti proveranno vergogna, ciascuno della sua visione quando egli profetizzerà; e non indosseranno la veste ufficiale di pelo allo scopo di ingannare. Ed egli per certo dirà: ‘Io non sono profeta. Sono un uomo che coltivo il suolo, perché uno stesso uomo terreno mi ha acquistato sin dalla mia giovinezza’. E gli si deve dire: ‘Che sono queste ferite sulla tua persona fra le tue mani?’ E dovrà dire: ‘Quelle con le quali fui colpito nella casa di chi mi amava intensamente’”.
3. Fino a che punto saranno inferte tali ferite al clero della cristianità?
3 Gli ex amanti del clero religioso gli si rivolteranno infine contro, colpendolo e ferendolo anche mortalmente o fino al punto da indurlo a rinunciare alla sua professione religiosa e all’abito caratteristico. Nell’ultimo libro della Bibbia, Rivelazione, è vividamente descritta la scena degli esponenti mondani che si rivoltano contro quelli della classe religiosa. Il capitolo 17 descrive l’intero impero mondiale della falsa religione, che trae origine dall’antica Babilonia, come una meretrice internazionale chiamata Babilonia la Grande.
4, 5. (a) In Rivelazione capitolo 17, da cosa è simboleggiato l’impero mondiale della falsa religione? (b) Cosa faranno infine, col permesso di Dio, le dieci simboliche corna e la stessa bestia selvaggia di colore regale a colei che la cavalca?
4 Nella descrizione essa siede su una bestia selvaggia di colore scarlatto con sette teste e dieci corna. La bestia scende in un abisso e scompare, per poi ricomparire, proprio come è successo alla Lega delle Nazioni e all’organismo che le è succeduto, le Nazioni Unite. Babilonia la Grande è salita nuovamente in groppa a questa “bestia” politica internazionale riapparsa nel 1945. Da allora Babilonia la Grande ha cavalcato la “bestia” di colore regale per oltre 35 anni. Deve ora essere vicino il tempo in cui, con grande sconcerto dei religionisti, la simbolica bestia si rivolterà contro la “donna” immorale che ha dominato in campo politico per tutta la durata di sette successive potenze mondiali. Cosa seguirà? Rivelazione 17:15-18 ce lo descrive dicendo:
5 “Le acque che hai viste, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue. E le dieci corna che hai viste, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco. Poiché Dio ha messo nei loro cuori d’eseguire il suo pensiero, e d’eseguire il loro comune pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia [l’ottava potenza mondiale], finché le parole di Dio non siano compiute. E la donna che hai vista significa la gran città [la moderna Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione] che ha il regno sopra i re della terra”. — Vedi Rivelazione 18:21-24.
6. In che misura la distruzione di Babilonia la Grande influirà sulla religione, e quale motivo abbiamo per crederlo?
6 L’imminente distruzione di Babilonia la Grande, inclusa la cristianità, significherà forse la totale eliminazione di tutta la religione? Finché esisterà l’unico vivente e vero Dio, no! I suoi adoratori, che non fanno parte della cristianità né del resto di Babilonia la Grande, sopravvivranno all’assalto mondiale contro tutta la religione. Avranno la protezione dell’Iddio Geova e del suo regnante “Signore dei signori e Re dei re”, Gesù Cristo. Successivamente saranno testimoni della distruzione degli empi e irreligiosi governanti che allora domineranno l’intera terra. La “forma di adorazione che è pura e incontaminata dal punto di vista del nostro Dio e Padre” non sparirà mai dalla terra, “sgabello” dei piedi di Dio. — Riv. 17:12-14; Giac. 1:27; Isa. 66:1.
NON MINISTRI DI GOVERNI POLITICI
7. Nella guerra di Har-Maghedon, cosa accadrà ai “ministri” dei governi politici schierati contro Geova?
7 Nella risolutiva “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, i “ministri” in carica negli stati politici che saranno schierati contro l’Iddio Onnipotente verranno distrutti insieme ai loro governi terreni. (Riv. 16:13-16; 19:11-21) I non politici “ministri” del vittorioso Dio Onnipotente Geova saranno da lui preservati attraverso la più grande guerra di tutti i tempi, guerra che porrà fine all’attuale sistema di governi terreni. Che meravigliosa ricompensa sarà quella per la fedeltà da loro mostrata nel compiere il ministero cristiano alla lode di Dio! In molti paesi, comunisti e non, alcuni obiettano al fatto che essi siano chiamati “ministri”. In tali paesi il termine “ministro” è forse riservato agli alti funzionari dello stato. Negli Stati Uniti d’America, invece, un paese di lingua inglese, i membri del Gabinetto del presidente sono chiamati segretari: segretario di stato, segretario agli interni e così via. Ma non per questo sopravvivranno.
8. Nella Grecia moderna, come sono chiamati i membri del Gabinetto del presidente, e a chi è riservato in quella nazione il termine “diacono”?
8 Nella Sacra Bibbia, nelle Scritture Greche Cristiane, il termine “ministro” traduce la parola greca diàkonos, che si pensa significhi letteralmente “attraverso la polvere”, con riferimento a qualcuno che viene mandato o convocato. Nella Grecia moderna il presidente è chiamato pròedros, che significa “colui che siede davanti o dinanzi”. I membri del suo Gabinetto non sono chiamati col termine greco diàkonos (“ministro”), ma col titolo hypourgòs, che letteralmente significa “lavoratore subalterno”, “aiutante”. Questa parola ricorre nella versione greca dei Settanta delle Scritture Ebraiche, secondo i manoscritti Sinaitico e Vaticano N. 1209, dove in Giosuè 1:1 si legge: “Or avvenne dopo la morte di Mosè, il servo del Signore, che il Signore parlò a Giosuè figlio di Nun, ministro [hypourgòs] di Mosè”. (The Jewish Publication Society of America e Bagster) La traduzione a cura di Charles Thomson chiama Giosuè “il luogotenente di Mosè”. Similmente nella Grecia attuale il presidente (pròedros) ha i suoi luogotenenti, assistenti o aiutanti (hypourgòs), e lascia alle organizzazioni religiose del paese il servizio di diàkonos o “diacono”.
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