Desolata la cristianità dalla “cosa disgustante”
1. In vista di che cosa sorge il dubbio in quanto alla desolazione della cristianità?
LA CRISTIANITÀ è rappresentata dalle sue centinaia di sette religiose. Si elenca che abbia oltre novecento milioni di membri di chiese. Come potrebbe un’organizzazione religiosa così numerosa e potente essere mai desolata, ridotta in rovina? Eppure lo sarà!
2. Chi suggerì una tal cosa quasi incredibile, e come?
2 Chi, però, suggerì una tal cosa quasi incredibile? Fu Colui le profezie del quale non sono finora mai venute meno. Egli è l’Iddio Onnipotente, Geova Dio, l’Autore della Sacra Bibbia. Lo predisse mediante parecchi suoi profeti, perfino mediante il suo Figlio Gesù Cristo. La distruzione della cristianità ebbe il suo quadro profetico millenovecento anni fa. Quel quadro risulterà fra breve una verace profezia. Il lettore può chiedersi: Perché? In che modo?
3. Quale fu nel primo secolo il tipo della cristianità moderna, e come ne fu tipificata la desolazione?
3 Il nome cristianità non si trova in nessuna profezia della Sacra Bibbia. Ma essa ebbe il suo tipo nei passati tempi biblici. Il suo tipo, la figura profetica d’essa, è l’infedele Gerusalemme del primo secolo della nostra Èra Volgare. Tale Gerusalemme fu dai Giudei considerata santa fino alla sua distruzione nel 70 E.V., e fu il tipo, l’esempio ammonitore. (1 Cor. 10:6, 11) La cristianità è l’antitipo o la cosa che fu tipificata tanto tempo fa. Per cui, sebbene non venga direttamente nominata nella profezia biblica, essa è tipificata o raffigurata in maniera profetica. La desolazione dell’incredula Gerusalemme giudaica nell’anno 70 E.V. è un tipo o quadro profetico della desolazione della moderna cristianità, che è similmente incredula riguardo alla Sacra Bibbia e al suo Autore, Geova Dio.
4. Che cosa giunse al pieno termine alla distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V., e come si può mostrare questo?
4 Nella primavera dell’anno 33 E.V. Gesù Cristo diede la sua profezia sulla desolazione della Gerusalemme giudaica che aveva mostrato tale incredulità verso di lui quale Messia o Cristo. Egli dichiarò quella rimarchevole profezia circa il preannuncio del “segno . . . del termine del sistema di cose”. (Matt. 24:3) La desolazione di Gerusalemme nel 70 E.V. pose fine a un sistema di cose giudaico che non è stato mai ristabilito. Il tempio che fu costruito per l’adorazione di Geova come Dio non è stato mai ricostruito e mai lo sarà. Il sacerdozio nella famiglia di Aaronne fratello di Mosè che in quel tempio compiva i servizi religiosi non esiste più. Nessun Giudeo può dar prova di avere i requisiti quale vero membro di quella famiglia sacerdotale. Il patto nazionale con Dio, stabilito in base all’ubbidienza alla legge di Dio come fu fatto per mezzo del profeta Mosè, non esiste più, non è più in vigore. Davvero il sistema di cose giudaico con quegli aspetti giunse al suo pieno termine con la desolazione dell’antica Gerusalemme nel 70 E.V.
5, 6. (a) Per essere conforme al tipo, la desolazione della cristianità deve avvenire entro quale periodo di tempo, e Daniele mise quel periodo di tempo in relazione con lo stabilirsi di che cosa? (b) La cristianità dev’esser desolata in relazione con la fine di quale sistema, e perché?
5 Per corrispondere al tipo, la desolazione della cristianità deve avvenire entro il periodo di tempo in cui un “sistema di cose” perviene al suo pieno termine. In quanto i “fissati tempi delle nazioni” finirono nell’anno 1914 E.V. l’attuale “sistema di cose” mondiale è stato nel suo “tempo della fine”. (Luca 21:24) Il profeta Daniele mette in relazione il “tempo della fine” con lo stabilire la “cosa disgustante che causa desolazione” quando scrive: “Rendi segrete le parole e sigilla il libro, fino al tempo della fine. Molti lo scorreranno e la vera conoscenza diverrà abbondante. . . . è stato rimosso il sacrificio continuo ed è stata posta la cosa disgustante che causa desolazione”. — Dan. 12:4-11; si veda anche 11:40.
6 L’attuale “tempo della fine” è perciò il periodo di tempo in cui la cristianità sarà resa desolata dalla “cosa disgustante che causa desolazione”. La cristianità, si ricordi, è la parte predominante dell’odierno “sistema di cose” mondano e con esso deve dunque inevitabilmente pervenire alla fine.
7. (a) Perché in questo “tempo della fine” la “cosa disgustante che causa desolazione” non è il “popolo” militare dell’Impero Romano? (b) Daniele 11:31 mette la “cosa disgustante” in relazione con quale lotta di potenze, e che cos’è la cosa che è stata messa “nel luogo”?
7 Che cos’è, però, la “cosa disgustante” che presto porterà la cristianità alla completa desolazione? Non è il “popolo” militare, le legioni del pagano Impero Romano. Quell’impero ha cessato di esistere e Roma è oggi il centro della più popolosa e potente parte della cristianità. Secondo la profezia di Daniele, capitolo undici, versetto trentuno, la “cosa disgustante” è qualcosa che è messa nel luogo durante la lotta fra il “re del nord” e il “re del sud”. Questo versetto dice: “E per certo metteranno nel luogo la cosa disgustante che causa la desolazione”. In questo “tempo della fine” sia per il democratico “re del sud” che per il totalitario “re del nord”, questa “cosa disgustante” messa nel luogo è stata l’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza del mondo.
8. Il libro Luce, Volume 2, dell’anno 1930 che cosa identificò che era “l’abominazione che rende desolato”?
8 Dopo la prima guerra mondiale e fino alla seconda guerra mondiale questa organizzazione per preservare la pace fu nota come la Lega delle Nazioni. Nell’anno 1930 fu chiaramente chiamata “l’abominazione che rende desolato” di Matteo 24:15 nel secondo volume del libro intitolato “Luce”, alle pagine 89 e 103, pubblicato (in inglese) nove anni prima della seconda guerra mondiale. Ma con il titolo di “Lega delle Nazioni” questa organizzazione non distrusse la cristianità.
9. Che cosa successe alla Lega delle Nazioni, quando, e chi ne fu la principale promotrice?
9 Oggi questa organizzazione per la pace e la sicurezza è nota come le Nazioni Unite, che nel 1945 successero alla Lega delle Nazioni che non era stata in grado d’impedire la seconda guerra mondiale, essendo realmente uccisa da quel conflitto mondiale. La principale promotrice di questa organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza del mondo fu la Settima Potenza Mondiale, la duplice potenza mondiale anglo-americana.
10. (a) Che cosa ha professato d’essere religiosamente quella Settima Potenza Mondiale, e così quale domanda sorge? (b) Quale ragione c’è, dunque, perché la Bibbia chiama l’organizzazione internazionale per la pace una “cosa disgustante” o un’“abominazione”?
10 Per più di due secoli questa Settima Potenza Mondiale ha professato d’esser cristiana ed è stata la roccaforte della cristianità. Come avrebbe potuto l’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza da essa promossa essere l’“abominazione” o la “cosa disgustante”? Ebbene, le odierne Nazioni Unite non possono chiamarsi un’organizzazione cristiana, poiché circa la metà delle 127 nazioni membri di cui è composta non professano d’esser cristiane. Ma primariamente la causa per cui la Bibbia la chiama “disgustante” o abominevole è il fatto che fu messa “nel luogo” del messianico regno di Dio per cui s’insegna ai cristiani di pregare. (Matt. 6:9, 10) Infatti, nel dicembre del 1918 il Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America fu pubblicamente a favore dell’allora proposta Lega delle Nazioni come “l’espressione politica del regno di Dio sulla terra”.
IDENTIFICATA NEL DESOLATORE
11. (a) Chi, dunque, ciò indica che causa la desolazione della cristianità? (b) Com’è implicata in ciò Babilonia la Grande, e in effetti chi è essa?
11 Or dunque, è il ‘desolatore’? Intendiamo forse che i membri delle Nazioni Unite renderanno fra breve desolata l’organizzazione della cristianità? Questo è quasi incredibile! Ma questo strano avvenimento fa parte di qualche cosa di più grande, cioè della distruzione di Babilonia la Grande come viene raffigurata nell’ultimo libro della Sacra Bibbia, al capitolo diciassette di Rivelazione. Lì quella vecchia meretrice religiosa, Babilonia la Grande, è raffigurata a cavallo di una bestia selvaggia di colore scarlatto che ha sette teste e dieci corna. Essa è una religiosa meretrice internazionale, poiché i “re della terra” commettono fornicazione spirituale con lei e i capi commerciali della terra fanno con lei commercio. Infatti, si dice che è “la gran città che ha il regno sopra i re della terra”. (Riv. 17:1-6, 18) Già nel 1930 la pubblicazione Luce, Volume II, alle pagine 87-93, spiegò che essa era la “religione cristiana organizzata” o il “cristianesimo organizzato” come è esemplificato nella cristianità. Ma, come ora vediamo, Babilonia la Grande è in effetti l’impero mondiale della falsa religione babilonica, di cui la cristianità è la parte più popolosa e potente. Ciò che influisce dunque su Babilonia la Grande deve influire anche sulla cristianità. Necessariamente, quindi, la desolazione di Babilonia la Grande deve comprendere anche la desolazione della cristianità.
12. Che specie di organizzazione è raffigurata dalla bestia di colore scarlatto che ha sette teste e dieci corna?
12 Che cosa è raffigurato, però, dalla bestia selvaggia di colore scarlatto che ha sette teste e dieci corna e che Babilonia la Grande cavalca? A somiglianza di altre bestie selvagge usate come simboli in Rivelazione e nella profezia di Daniele, quella disgustante, abominevole specie di bestia selvaggia rappresenta un’organizzazione politica. È un’organizzazione composta, poiché le sue sette teste simboleggiano le sette potenze mondiali della storia umana, cioè gli antichi Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia, Roma e la duplice potenza mondiale anglo-americana. Come l’angelo spiegò le sette teste al cristiano apostolo Giovanni: “Vi sono sette re: cinque sono caduti, uno è [cioè, la Roma imperiale], l’altro [la Potenza Mondiale Anglo-Americana] non è ancora arrivato, ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per breve tempo. E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo re, ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione”. — Riv. 17:9-11.
13. Che cosa spiegò l’edizione (inglese) de La Torre di Guardia del 15 luglio 1926 che era la bestia selvaggia di colore scarlatto, e com’è essa un “ottavo re”?
13 Proprio così, l’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza del mondo viene dalle precedenti sette potenze mondiali o da ciò che di esse sopravvive, ed è essa stessa un’ottava potenza mondiale. Molto tempo fa La Torre di Guardia nella sua edizione (inglese) del 15 luglio 1926, a pagina 215, spiegò questo col titolo “La Lega predetta”. In quel tempo l’organizzazione per la pace e la sicurezza ancora era; non aveva cessato d’essere, come accadde durante la seconda guerra mondiale. (Riv. 17:7, 8) Dopo la seconda guerra mondiale ascese dall’abisso come Nazioni Unite, l’“ottavo re” o potenza mondiale.
14, 15. (a) Come stanno le cose riguardo all’amore per la cristianità fra le nazioni membri delle Nazioni Unite? (b) In che cosa si muterà qualsiasi amore, e chi lo dice, e dove?
14 Dei 127 membri delle Nazioni Unite provano forse amore per la cristianità le molte nazioni non cristiane? No, benché provino ancora amore per i vari elementi religiosi non cristiani di Babilonia la Grande. L’amore per la cristianità non si approfondirà né si estenderà. Piuttosto, l’odio prenderà il posto dell’amore verso di lei. Infatti, l’odio porterà presto alla distruzione il babilonico impero mondiale della falsa religione. Quel distruttivo odio deve perciò colpire la cristianità, l’ipocrita organizzazione cristiana. Tutti i governanti politici raffigurati dalle dieci corna, sì, in effetti, l’intero sistema politico raffigurato dalla bestia selvaggia di colore scarlatto la odierà. Chi dice questo?
15 L’angelo di Dio, che disse all’apostolo Giovanni: “E le dieci corna che hai viste significano dieci re. . . . E le dieci corna che hai viste, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco. Poiché Dio ha messo nei loro cuori d’eseguire il suo pensiero”. (Riv. 17:12, 16, 17) L’adempimento di questa parte della profezia ha luogo dopo che la bestia selvaggia di colore scarlatto è ascesa dall’abisso, e perciò qualche tempo dopo l’anno 1945, in cui fece la sua ascesa dall’abisso.
16. (a) Noi attendiamo di vedere che i membri delle Nazioni Unite agiscano insieme verso la cristianità come che cosa? (b) Nonostante quale fatto la cristianità è andata più avanti di tutti nel cavalcare le Nazioni Unite, e perché?
16 Per necessità, l’adempimento di questa profezia significa “grande tribolazione” per la cristianità, la parte più riprovevole di Babilonia la Grande. Tale tribolazione significa per lei l’assoluta distruzione! Con eccitazione attendiamo di vedere come i membri dell’organizzazione mondiale agiranno insieme quale “cosa disgustante che causa desolazione”. Nel lontano anno 70 E.V. alla tribolazione che si abbatté su Gerusalemme furono le forze armate della Sesta Potenza Mondiale (Roma imperiale) ad agire come la “cosa disgustante che causa desolazione”. Alla “grande tribolazione” avvenire giacché influirà sull’infedele Gerusalemme antitipica (la cristianità), saranno i membri dell’Ottava Potenza Mondiale a compiere l’opera della “cosa disgustante che causa desolazione”. E sono questi membri dell’Ottava Potenza Mondiale armati? Essi son tutti armati, con armi più pesanti e più distruttive che non le nazioni di tutta la storia precedente. Ma, ciò nonostante, la cristianità è andata più avanti di tutto il resto dei suoi associati in Babilonia la Grande nel cavalcare la potentemente armata Ottava Potenza Mondiale (La Lega delle Nazioni e le Nazioni Unite), per avere possibilmente un regno su di essa.
17, 18. (a) Che cosa accadde alla Gerusalemme giudaica diciannove secoli fa, e perché l’antitipo di ciò deve influire su Babilonia la Grande? (b) Perché l’adempimento di Rivelazione 17:16 significa “grande tribolazione” per la cristianità, e come il suo desolatore è simile a quello dell’antica Gerusalemme giudaica?
17 Diciannove secoli fa “grande tribolazione” venne sull’antica Gerusalemme giudaica. In modo simile, per adempiere quel tipo profetico, “grande tribolazione” deve venire sul suo antitipo, la cristianità. L’antica Gerusalemme giudaica non fu un tipo di Babilonia la Grande ma fu un tipo della parte più preminente e potente di Babilonia la Grande, cioè la cristianità. Quindi ciò che influisce sulla parte più importante influirà anche sul resto o sulla parte rimanente di Babilonia la Grande.
18 Quando Rivelazione 17:16 predice dunque che la simbolica bestia selvaggia e le sue dieci corna odiano la religiosa meretrice e la rendono “devastata e nuda” e ne mangiano “le sue carni” e la ‘bruciano completamente col fuoco’, significa che questo trattamento sarà subìto e condiviso dalla cristianità, l’infedele Gerusalemme antitipica. Essa, come il resto di Babilonia la Grande, “non sarà più trovata”. (Riv. 18:21) Questa sarà una “grande tribolazione” per la cristianità, una tribolazione che non sarà risparmiata a tutto il resto di Babilonia la Grande in questo “tempo della fine”. Per essere conforme al tipo di diciannove secoli fa, chi deve avere una mano nel portare questa “tribolazione”? La “cosa disgustante”!
LA “GRANDE TRIBOLAZIONE” AVVOLGE TUTTO IL SISTEMA DI COSE
19. (a) La profezia di Gesù circa la “cosa disgustante” fu data quando predisse il “segno” di che cosa? (b) È alla desolazione di Babilonia la Grande (compresa la cristianità) che quel “sistema di cose” finisce?
19 La profezia di Gesù riguardo alla “cosa disgustante” egli la diede quando predisse il “segno della [sua] presenza e del termine del sistema di cose”. (Matt. 24:3-15) Questo attuale “sistema di cose” non finisce esso stesso con la desolazione della Gerusalemme antitipica (la cristianità) e del rimanente di Babilonia la Grande. La cristianità e il rimanente di Babilonia la Grande sono solo una parte, la parte religiosa, di questo “sistema di cose” vecchio di secoli. Il sistema comprende anche la parte politica, militare, secolare, che ora include l’Ottava Potenza Mondiale. Così la “grande tribolazione” non sarà finita alla desolazione di Babilonia la Grande (compresa la cristianità). Con lei gli elementi non religiosi di questo “sistema di cose” han commesso fornicazione in senso spirituale, partecipando con lei ai delitti che ha commessi contro il fedele popolo di Geova Dio e contro tutto il resto delle sue terrene creature umane. In tutta giustizia l’intero sistema deve finire!
20. È per affetto verso Dio che la bestia selvaggia di colore scarlatto distrugge Babilonia la Grande (compresa la cristianità)?
20 La bestia selvaggia di colore scarlatto e le sue “dieci corna” devasteranno Babilonia la Grande (compresa la cristianità), ma non perché vogliano glorificare Geova Dio e perché provino amore verso di lui ora che si sono volte a odiare la meretrice religiosa. Nonostante che siano impiegate come uno strumento per portare la devastazione su Babilonia la Grande, non ne ricevono nessuna ricompensa. Perché no?
21, 22. (a) Perché la bestia selvaggia di colore scarlatto non guadagna una ricompensa per essere stata usata come uno strumento nel devastare Babilonia la Grande? (b) Come Rivelazione 17:12-14 descrive gli sforzi finali della “cosa disgustante”?
21 Perché ancora combattono contro il messianico regno di Dio, giacché cercano di continuare a occupare la terra con la loro potenza armata. Sì, la bestia selvaggia di colore scarlatto con dieci corna è ancora la cosa che Babilonia la Grande acclamò come sostituto del messianico regno di Dio. Quelli che costituiscono dunque la bestia selvaggia si oppongono a quelli che praticano il vero cristianesimo e che predicano e fedelmente sostengono il messianico regno di Dio, in cui l’Agnello di Dio, Gesù Cristo, rende servizio sotto di Lui in qualità di Re. Conformemente, circa gli ultimi sforzi della “cosa disgustante che causa desolazione”, leggiamo, in Rivelazione 17:12-14:
22 “E le dieci corna che [tu, apostolo Giovanni,] hai viste significano dieci re, che non hanno ancora [nel giorno di Giovanni] ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia [l’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza del mondo; la cosa disgustante che causa desolazione]. Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia [la cosa disgustante]. Questi combatteranno con l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E, quelli che son chiamati ed eletti e fedeli vinceranno con lui”.
23. (a) Come si chiama quella battaglia, e dove si combatte? (b) Così la “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo” comincia e finisce su chi?
23 Quella battaglia sarà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” nella situazione mondiale chiamata Har-Maghedon, come fu predetto in Rivelazione 16:13-16 e come fu simbolicamente descritto in Rivelazione 19:11-21. Secondo la descrizione che lì viene fatta, questa trionfante guerra da parte dell’Agnello di Dio porterà “grande tribolazione” sugli ex patrocinatori e consorti di Babilonia la Grande (compresa la cristianità). Essa porterà alla fine il totale sistema di cose attuale. Sarà il grande termine della “grande tribolazione”. Durante quel termine “essa [cioè, la bestia selvaggia di colore scarlatto che ascese dall’abisso nell’anno 1945] se ne va nella distruzione”. (Riv. 17:11) Di conseguenza, dall’inizio della “grande tribolazione” sulla Gerusalemme antitipica (la cristianità) e sino alla sua fine sul resto del “sistema di cose”, quel tempo di afflizione risulterà d’essere la “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”.
24. Che cosa significa per il “sistema di cose” la necessità di abbreviare i giorni perché della carne sia salvata?
24 E, come Gesù aggiunse: “Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati”. (Matt. 24:21, 22) Questo significa senz’altro che l’intero sistema di cose, compresa l’infedele Gerusalemme antitipica, sarà annientato, per non essere mai restaurato.
LA CONDOTTA DEGLI “ELETTI”
25. (a) Quale segnale fu dato agli “eletti” di diciannove secoli fa perché fuggissero subito dalla Giudea? (b) Quale domanda fa sorgere questo riguardo agli “eletti” di oggi?
25 Che dire, però, del rimanente degli “eletti” di Dio a motivo dei quali i giorni della sovrastante “grande tribolazione” saranno “abbreviati”, affinché della carne si salvi non avendo una tribolazione troppo lunga? Diciannove secoli fa, quando Gesù diede questa profezia, gli “eletti” comprendevano gli apostoli ai quali parlava. A loro egli disse: “Quando scorgerete perciò la cosa disgustante che causa desolazione, dichiarata per mezzo del profeta Daniele, stabilita nel luogo santo . . . quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti. . . . Continuate a pregare che la vostra fuga non avvenga d’inverno né in giorno di sabato; poiché allora vi sarà grande tribolazione”. (Matt. 24:15-21) Ubbidientemente, i discepoli di Gesù che erano nella Giudea fuggirono in effetti da quella provincia dopo aver visto il grande esercito del generale Cestio Gallo assediare la “città santa” di Gerusalemme e ritirarsene quindi all’improvviso. Avranno gli “eletti” di Dio d’oggi ancora un segnale simile per fuggire e venir fuori dall’infedele Gerusalemme antitipica, la cristianità? Che cosa indicò Gesù? Egli non indicò nessuna data moderna parallela all’anno 66 E.V., né alcun periodo di tempo moderno di tre anni e mezzo che corrisponda al periodo dal 66 al 70 E.V.
26. (a) Che cosa mostra la storia circa la domanda se gli “eletti” hanno atteso finora per fuggire dalla Gerusalemme antitipica? (b) Quale ne è stata la ragione?
26 La fuga dall’infedele Gerusalemme antitipica (la cristianità) è stata per loro la cosa giusta da fare in qualsiasi tempo dalla fine della prima guerra mondiale nel 1918. Tale fuga dalla cristianità ha significato anche fuggire da Babilonia la Grande, poiché la cristianità è pure una parte integrale della religiosa Babilonia la Grande. E, come la storia moderna mostra, gli unti “eletti” di Geova Dio son fuggiti dalla schiavitù della cristianità e di Babilonia la Grande dall’anno 1919 E.V., l’anno in cui la “cosa disgustante che causa desolazione” fu messa nel luogo, sebbene quell’anno non comprendessero che la Lega delle Nazioni era quindi “l’abominazione della desolazione” o “la cosa disgustante che causa desolazione”. Ma in effetti capirono il comando di Dio: “Uscite da essa, o popolo mio”, cioè da Babilonia la Grande, compresa la cristianità. Quindi sin dal 1919 essi son fuggiti dall’infedele Gerusalemme antitipica. (Riv. 18:4) Non aspettarono fin dopo l’anno 1945 né fin dopo aver visto correttamente ciò che è la “cosa disgustante”.
27, 28. (a) Fino a quando gli “eletti” di millenovecento anni fa attesero prima di fuggire dalla Giudea? (b) Ci doveva essere qualche cosa di simile per gli “eletti” d’oggi, e che cosa mostrano su ciò le parole di Gesù in Matteo 24:29-31?
27 Diciannove secoli fa gli unti “eletti” effettivamente attesero finché videro la “cosa disgustante” stare nel luogo santo prima di ritenere consigliabile e urgente fuggire da Gerusalemme e da tutta la Giudea, cioè dal 66 E.V. in poi. Comunque, la profezia di Gesù indicava qualche cosa di diverso nel caso degli unti “eletti” dell’attuale “tempo della fine” in cui la “grande tribolazione” s’avvicina per l’infedele Gerusalemme antitipica (la cristianità). Questo qualche cosa di diverso non limita le cose a un moderno periodo di tre anni e mezzo parallelo al periodo del 66-70 E.V. In Matteo 24:29-31 Gesù disse:
28 “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scosse. E allora il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo, e allora tutte le tribù della terra si percuoteranno con lamenti, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria. Ed egli manderà i suoi angeli con gran suono di tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli”.
29, 30. (a) Che cosa indicano quelle parole citate circa gli “eletti” di ora? (b) Che cosa non significano le parole “immediatamente dopo”, e che cosa dice il dott. A. T. Robertson su “immediatamente”?
29 Queste parole danno enfasi non a una fuga per trovare scampo in vari luoghi di sicurezza, ma a un radunamento degli “eletti” per opera degli angeli.
30 Le parole di Gesù, “immediatamente dopo”, non significano subito dopo la “grande tribolazione” dell’antica Gerusalemme nel 70 E.V. Sulla parola “immediatamente” il dott. A. T. Robertson dice nei suoi commentari:
“Questa parola, comune nel Vangelo di Marco come euthus, causa difficoltà se si mette in risalto l’elemento del tempo. Il problema è quanto tempo intercorre fra ‘la tribolazione di quei giorni’ e i vivaci simbolismi del versetto 29. L’uso di en tachei [‘fra breve’] in Rivelazione 1:1 dovrebbe indurre a soffermarcisi prima di decidere. Qui abbiamo un panorama profetico come quello con una prospettiva di scorcio. Il quadro apocalittico del versetto 29 pure induce a un sobrio giudizio”.a
31. Da quando dopo la “grande tribolazione” dell’antica Gerusalemme si è compiuto questo radunamento degli “eletti”, e sotto quale guida?
31 Dalla “tribolazione di quei giorni” sull’antica Gerusalemme sono passati diciannove secoli. La storia degna di fiducia ora prova che il radunamento degli unti “eletti” di Geova Dio cominciò nel 1919, o dopo la prima guerra mondiale, e che esso continua, almeno in certa misura, fino a ora. Il loro radunamento si è compiuto senza dubbio sotto l’attiva guida dei celesti angeli mandati dall’invisibilmente presente Gesù Cristo.
32. (a) In che senso quest’opera di radunamento si è compiuta come con “gran suono di tromba”? (b) In quale tempo si sarà radunato il completo numero di persone, permettendo a Dio di fare che cosa?
32 Altri testi biblici contribuiscono ad additare tale guida. Inoltre, il radunamento è stato compiuto con l’annuncio e avvertimento mondiale, simile a un “gran suono di tromba”, per mezzo della testimonianza data sia oralmente che per mezzo di pubblicazioni stampate in molte lingue dalla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati. Al tempo in cui la “grande tribolazione” deve cominciare sull’infedele Gerusalemme antitipica (la cristianità), gli angeli avran radunato tutti gli “eletti” secondo il numero preordinato da ogni associazione con questo condannato “sistema di cose”. Per questo motivo Dio potrà allora ‘abbreviare’ il numero dei giorni della “grande tribolazione”, affinché della “carne” sia in tal modo salvata.
33. (a) Quale altro radunamento si è compiuto sotto la guida angelica dal 1935 E.V.? (b) Quale salvezza avranno essi riguardo alla tribolazione avvenire?
33 Per giunta, come fu predetto nella parte finale della profezia di Gesù, tutte le nazioni sono state radunate dinanzi al Figlio dell’uomo, Gesù Cristo, intronizzato nei cieli. Per mezzo dei suoi angeli egli separa gli individuali membri delle nazioni proprio come un pastore orientale separa le sue pecore dalle capre. Così dal 1935 E.V. una “grande folla” di persone paragonabili a pecore sono state separate dalle persone paragonabili a capri che non fanno il bene agli unti “eletti”, i fratelli spirituali di Gesù Cristo. Quelli paragonabili a pecore, che si radunano alla destra del Re Gesù Cristo, costituiranno la “carne” che sarà salvata abbreviando i giorni della tribolazione a motivo degli “eletti” di Dio. Questi che sono simili a pecore non si uniranno dunque alle nazioni per battersi con lamenti quando il Figlio dell’uomo renderà evidente a tutto il popolo della terra che egli, sebbene invisibile come se fosse avvolto con le nubi del cielo, viene con potenza e gran gloria a distruggere le persone simili a capri. — Matt. 24:30; 25:31-46.
34. (a) Quando nella “grande tribolazione” sarà distrutta la cristianità? (b) Con chi ancora deve Geova Dio fare i conti, e con quale mezzo?
34 Quindi, al tempo predeterminato da Dio, la “grande tribolazione” che supererà ogni cosa della precedente storia umana avrà inizio con sorprendente subitaneità. L’infedele Gerusalemme antitipica (la cristianità) andrà nella desolazione eterna. L’esecuzione di questo giudizio di Geova Dio su di lei sarà compiuto dal moderno strumento della “cosa disgustante che causa desolazione”, l’Ottava Potenza Mondiale. Ma Geova Dio ha un grave conto da regolare con tutto il resto dell’impero mondiale di falsa religione, cioè con Babilonia la Grande. La stessa Ottava Potenza Mondiale sarà il suo strumento a portata di mano per render completa la desolazione di Babilonia la Grande.
35. In seguito come tutte le altre parti del sistema di cose mostreranno di meritare d’esser distrutte?
35 Ma sarà la “grande tribolazione” allora completa? No! Non solo gli aspetti e gli elementi religiosi di questo malvagio “sistema di cose” devono essere resi desolati per sempre, ma tutte le altre parti di quel sistema mondiale devono esser distrutte. Che tali parti meritino d’esser distrutte sarà pure mostrato a tutto l’universo quando il disgustante desolatore, la potentemente armata Ottava Potenza Mondiale, volgerà le sue forze contro il Fondatore del cristianesimo, Gesù Cristo, l’Agnello di Dio ad Har-Maghedon. — Riv. 17:12-16; 19:11-21.
36. (a) Nonostante la distruzione di Babilonia la Grande, che cosa l’Ottava Potenza Mondiale non potrà mai vantarsi d’aver compiuto? (b) I sopravvissuti a quella serie di atti distruttivi si volgeranno e, come lo chiamò Gesù, vedranno che tutto è stato che cosa?
36 Si vanti solo per un po’ l’Ottava Potenza Mondiale d’aver desolato tutta la falsa religione compresa Babilonia la Grande, ma non potrà mai vantarsi di aver desolato la sola vera religione di Dio, il vero cristianesimo che sarà miracolosamente preservato. Eccessivamente fiduciosa per essere stata impiegata allo scopo di distruggere la falsa religione, l’Ottava Potenza Mondiale farà un ultimo tentativo per rendere desolata la vera adorazione di Geova Dio in atto di sfida contro la divinità e la sovranità di Geova. Ma sarà tutto vano! Poiché allora la parte finale della “grande tribolazione” desolerà eternamente il disgustante desolatore di tutta Babilonia la Grande. I sopravvissuti sulla terra guarderanno la desolazione della cristianità e di tutta Babilonia la Grande e la soprannaturale distruzione di tutto il rimanente di questo “sistema di cose” che saranno proprio ciò che Gesù Cristo predisse sarebbe accaduto. Che cosa? Una “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino a ora, no, né vi sarà più”, poiché non c’è bisogno che si ripeta.
37. (a) Quali persone dovrebbero rallegrarsi alla meravigliosa prospettiva che hanno dinanzi? (b) Fra chi è espressa la speranza che si trovino, e quale grido di lode a Geova è loro rivolto?
37 A questa meravigliosa prospettiva si rallegrino tutti quelli che sono paragonabili a pecore, che sperano di sopravvivere nella “carne” attraverso e oltre la “grande tribolazione” secondo la promessa di Dio. (Riv. 7:9-17; Matt. 24:21, 22; 25:46) Siano essi fra quei favoriti ai quali la “grande folla nel cielo” griderà: “Lodate Iah! La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, perché i suoi giudizi sono veraci e giusti. Poiché egli ha eseguito il giudizio contro la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi schiavi dalla mano di lei”. — Riv. 19:1, 2.
[Nota in calce]
a Si veda il Volume 1, pagine 192, 193 del libro Word Pictures in the New Testament, del 1930, del dott. A. T. Robertson.
[Immagine a pagina 369]
La bestia selvaggia di colore scarlatto del capitolo 17 di Rivelazione sono ora le Nazioni Unite. Questa è la “cosa disgustante” che si predice renderà desolata la cristianità