Il più urgente avvertimento che sia mai stato dato
1. Che effetto ha l’avvertimento del pericolo di morte improvvisa sulle altre nostre occupazioni e attività?
INDIPENDENTEMENTE da quanto vi piace quello che state facendo, indipendentemente da quanto siete soddisfatti della vostra situazione e indipendentemente da quali sono i vostri progetti, abbandonereste immediatamente tutto questo e correreste in un luogo sicuro se foste convinti di trovarvi di fronte a un pericolo di morte improvvisa.
2. Dite quattro ragioni per cui l’avvertimento in merito a cui studiamo è il più urgente che sia mai stato dato.
2 Naturalmente, l’avvertimento di una tal cosa, per essere abbastanza forte da spingervi a fuggire, dovrebbe venire da una fonte fidata ed essere accompagnato da altre circostanze che vi convincessero della veracità dell’avvertimento. Questo è esattamente ciò che avviene con l’avvertimento di cui parliamo qui, e ci sono ragioni per cui si può dire veramente che è il più urgente avvertimento che sia mai stato dato. Primo, viene da Dio, che in passato ha dato avvertimenti fidati; e che, come Creatore dell’uomo, si interessa sinceramente del benessere del popolo. Egli stesso lo considera il più importante avvertimento che sia mai stato dato. Secondo, non si limita a una località o neppure a una nazione, ma è mondiale. Non c’è via di scampo all’infuori di quella provveduta da Dio. Terzo, vi occorre tempo per liberarvi dalla pericolosa situazione e giungere al luogo sicuro, anche se date immediatamente ascolto all’avvertimento, e, quarto, il pericolo di cui esso avverte è vicinissimo! La cronologia e la profezia biblica insieme agli avvenimenti in corso che ne dimostrano l’avvicinarsi indicano che l’avvertimento dev’essere dato con la più grande urgenza e con la massima rapidità possibile. Deve venire entro la generazione che ha già visto due guerre mondiali e vi mancano solo alcuni brevi anni.
3. L’avvertimento riguarda quale organizzazione?
3 L’avvertimento si trova nell’ultimo libro della Bibbia. All’apostolo Giovanni era stata appena data la visione di una meretrice dal nome di “Babilonia la Grande”. In recenti articoli di questa rivista abbiamo mostrato che questa meretrice rappresenta un’organizzazione che asserisce d’essere divina e di rappresentare la vera religione. È stato mostrato che rappresenta l’impero mondiale della falsa religione, che si è prostituita avendo mire e ambizioni di potere politico e per secoli si è immischiata nella politica e nei governi del mondo. Nella visione data a Giovanni essa è ora rappresentata da una città. Giovanni scrive:
COLUI CHE HA L’INCARICO DELLA PROCLAMAZIONE
4. Con quali parole l’angelo descrive la rovina di Babilonia la Grande?
4 “Dopo queste cose vidi un altro angelo che scendeva dal cielo, con grande autorità; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. Ed egli gridò con forte voce, dicendo: ‘È caduta! Babilonia la grande è caduta, ed è divenuta luogo di dimora di demoni e luogo di rifugio d’ogni esalazione impura e luogo di rifugio d’ogni uccello impuro e odioso! Poiché tutte le nazioni son cadute vittime del vino della passione della sua fornicazione, e i re della terra han commesso fornicazione con lei, e i commercianti viaggiatori della terra si sono arricchiti a causa della potenza della sua vergognosa lussuria’”. — Riv. 18:1-3.
5. (a) Com’è messa in risalto l’urgenza dell’avvertimento? (b) Come fu raffigurata molto tempo fa l’attuale carica di Gesù Cristo? (c) Com’è illuminata la terra dalla sua gloria?
5 L’urgenza dell’avvertimento è messa in risalto dal fatto che l’annunciatore angelico della caduta e della distruzione di Babilonia ha grande autorità ed è impiegato come principale agente di pubblicità nella dichiarazione di questo avvertimento. Per identificarlo personalmente, in effetti egli non è altro che l’arcangelo di Geova, il glorificato Signore Gesù Cristo. Egli occupa un incarico raffigurato dal re Ciro il Persiano, che conquistò l’antica Babilonia nel 539 a.E.V., dopo di che la città andò gradualmente in declino fino alla sua completa distruzione e desolazione. Per circa quarantotto anni, sin dal 1919 E.V., le persone sono fuggite dalla falsa religione babilonica, poiché a quel tempo perdette il suo potere di mantenere il controllo sopra quelli che erano in essa e che erano ingannati e tenuti in una condizione di schiavitù dalle sue false dottrine. Come Ciro conquistò Babilonia ed essa andò in seguito in declino, così il più grande Ciro farà in modo che Babilonia la Grande sia completamente distrutta. Come arcangelo di Dio, il suo nome in cielo è Michele, che significa “Chi è simile a Dio?” Questo lo addita come rivendicatore del nome di Dio, colui che deve togliere il biasimo recato da questo grande falso impero religioso su Dio, sulla vera adorazione e su quelli che praticano la vera adorazione. “La terra fu illuminata dalla sua gloria”. (Riv. 18:1) La distruzione di Babilonia la Grande avrebbe migliorato immensamente la situazione terrestre del popolo di Geova, i suoi testimoni cristiani, poiché essi sono stati mal rappresentati, diffamati e perseguitati dall’impero mondiale della religione babilonica. — Dan. 10:21; 12:1; Riv. 12:7; 1 Tess. 4:16, 17.
POTETE ESSERE IN PERICOLO
6. Perché nessuno, specialmente un cristiano professante, può permettersi di prendere alla leggera l’avvertimento?
6 Se siete affiliati a un sistema religioso della cristianità, sarebbe un deliberato diniego della vostra professione del cristianesimo ignorare l’avvertimento e mancare di contemplare la rovina della religione mondana descritta qui dal principale angelo di Geova. Non è qualche cosa da scartare con leggerezza. Geova è serio e intende fare ciò che dice e ci dà benignamente l’opportunità di sfuggire a quello a cui va incontro la grande organizzazione religiosa di questo mondo. Egli descrive che essa diviene come una città in rovine senza abitante umano o animale domestico, una rovina frequentata da fantasmi nella cui desolazione solo gli animali selvaggi, che rammentano i demoni, porrebbero il loro luogo di dimora. Egli portò effettivamente l’antica città di Babilonia a questo stato degradato. Il linguaggio di Rivelazione segue strettamente ciò che Geova disse all’antica Babilonia e che nel suo caso si avverò letteralmente:
7. Paragonate il linguaggio riguardante la distruzione dell’antica Babilonia a quello riguardante la distruzione di Babilonia la Grande.
7 “E Babilonia, l’adornamento dei regni, la bellezza dell’orgoglio dei Caldei, deve divenire come quando Dio rovesciò Sodoma e Gomorra. Essa non sarà abitata, né risiederà di generazione in generazione. E l’Arabo non vi pianterà la sua tenda, e i pastori non vi faranno giacere i loro greggi. E per certo vi giaceranno i frequentatori delle regioni senz’acqua, e le loro case dovranno esser piene di gufi. E vi dovranno risiedere gli struzzi, e vi salteranno gli stessi demoni a forma di capri. E gli sciacalli dovranno ululare nelle sue dimore turrite, e la grossa serpe sarà nei palazzi di squisito diletto. E il tempo per lei sta per venire, e i suoi stessi giorni non saranno rimandati”. — Isa. 13:19-22.
RAGIONE DELLA CALAMITÀ PER LA FALSA RELIGIONE
8. Che cos’ha fatto Babilonia per meritare tale completa distruzione da Geova?
8 Perché Dio porta una rovina così completa sul sistema religioso mondiale? Egli risponde: “Poiché tutte le nazioni son cadute vittime del vino della passione della sua fornicazione”. Non c’è dubbio che essa ha provato piacere nella “vergognosa lussuria”, tenendo nel timore le persone. Essa intrattiene lussuriosamente e amichevolmente i governanti per promuovere il potere politico e il guadagno monetario, tenendo nello stesso tempo il popolo nell’ignoranza. Guardate le ricche cattedrali ornate dei più eccellenti materiali e delle cose più preziose, mentre intorno ad esse molte persone vivono nell’abietta povertà e nell’analfabetismo. I suoi ecclesiastici hanno signoreggiato sopra i loro parrocchiani come padroni del gregge. Hanno richiesto titoli come Reverendo, Padre, Reverendissimo, Santo Padre e Somma Santità. Quando delle sette cattoliche e protestanti sono andate in luoghi dove le persone osservano la religione babilonica del tipo pagano, queste cosiddette organizzazioni cristiane sono state disposte a far conservare alle persone molte loro usanze, cerimonie e norme morali pagane per farle divenire membri delle loro chiese. In effetti, Babilonia la Grande ha attuato un ricatto religioso e ha confuso le persone oneste, avendo perciò gran parte della responsabilità nelle guerre, nella miseria e nella sofferenza dei popoli della terra.
9. Che cosa prova che la desolazione descritta in Rivelazione 18 si applica all’organizzazione religiosa mondiale?
9 Come prova che la visione della desolazione qui si applica effettivamente alla falsa organizzazione religiosa del mondo, l’angelo specifica i re della terra e i mercanti della terra coi quali Babilonia ha commesso fornicazione e che ha arricchiti. Notate, comunque, che non è menzionato nessun sacerdote, poiché Babilonia la Grande stessa rappresenta l’impero mondiale della falsa religione coi suoi sacerdoti, ecclesiastici, frati, suore, astrologi, spiritisti e stregoni. Questi hanno prostituito le loro organizzazioni ai re e ai mercanti della terra. Questi hanno promosso l’unione fra religione e Stato e hanno incoraggiato le persone a sostenere la bestia di colore scarlatto, l’organizzazione umana per la pace e la sicurezza, le cui corna si volgeranno contro di lei e la denuderanno. — Riv. 17:3-5, 16.
LA COSA SAGGIA DA FARE
10. Di fronte alla distruzione dell’impero religioso, dovrebbe una persona religiosa divenire atea, o che cosa?
10 Se avete legami con organizzazioni religiose di questo mondo e vedete queste cose, che potete fare? Significa che dovete abbandonare ogni religione ed essere atei? Niente affatto. Ma se vedete che la vostra religione fa le cose descritte da Rivelazione, agite in base all’avvertimento:
11. Come ci informa l’angelo della gravità e subitaneità del giudizio della Grande Babilonia?
11 “E udii un’altra voce dal cielo dire: ‘Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe. Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio s’è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia. Rendetele come essa stessa rese, e fate a lei il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui essa mise un miscuglio mettete il doppio del miscuglio per lei. Quanto si glorificò e visse in vergognosa lussuria, tanto datele di tormento e cordoglio. Poiché in cuor suo continua a dire: “Siedo regina, e non son vedova e non farò mai cordoglio”. Perciò le sue piaghe verranno in un sol giorno, morte e cordoglio e carestia, ed essa sarà completamente bruciata col fuoco, perché Geova Dio, che l’ha giudicata, è forte’”. — Riv. 18:4-8.
12. In che modo gli Israeliti che uscirono da Babilonia provvidero un modello per noi oggi?
12 Potete fare proprio come fecero gli Israeliti al tempo della caduta dell’antica Babilonia quando furono avvertiti: “Fuggite di mezzo a Babilonia [al monte Sion in Giuda, e uscite pure dal paese dei Caldei, e divenite come gli animali che conducono dinanzi al gregge. Poiché, ecco, io desto e faccio salire contro Babilonia una congregazione di grandi nazioni dal paese del nord, e per certo si schiereranno contro di lei. Di là sarà catturata. Le frecce di uno sono simili a quelle di un uomo potente che fanno orbare di figli, il quale non torna senza risultati”. (Ger. 50:8, 9) Sì, il popolo di Dio nell’antica Babilonia fu avvertito di non guardare con bramosia alcun vantaggio offerto da Babilonia né di permettere che l’amore per le sue vie lo trattenesse, né di confidare nella sua apparente forza. Alcuni Giudei erano così contenti delle cose materiali di Babilonia che non vollero partire. Ma rimanere in Babilonia era pericoloso. Di che beneficio era il guadagno materiale in considerazione della profezia che si avverò: “Fuggite di mezzo a Babilonia, e provvedete scampo ciascuno alla sua propria anima. Non siate resi inanimati per il suo errore. Poiché è il tempo della vendetta che appartiene a Geova. C’è il trattamento ch’egli le ripaga”. — Ger. 51:6.
13. Perché e quando migliaia di persone son potute uscire della stretta della Grande Babilonia?
13 Migliaia di persone ubbidiscono all’avvertimento di fuggire oggi da Babilonia la Grande. Molti testimoni di Geova precedentemente erano membri di queste organizzazioni. Specialmente dall’anno 1919 hanno visto venire su di lei la sua condanna e hanno ubbidito al comando divino di uscirne. La ragione di questo è che Gesù Cristo è invisibilmente presente e regna dal suo trono in cielo. Mediante la luce che egli ha recato per mezzo della rivelazione dell’intendimento della Bibbia e grazie all’azione angelica, ha fatto aprire le porte di Babilonia la Grande per liberare quelli che vogliono uscirne.
14. Dalla caduta della Grande Babilonia nel 1919 in che modo l’unto rimanente ha mantenuto la sua libertà da lei?
14 In altre parole, Babilonia la Grande cadde nel 1919, per quanto riguarda il suo potere di trattenere i prigionieri. Le sue impure dottrine e malvage pratiche sono smascherate così che essa non può continuare a tenere alcun membro onesto. Da quel tempo gli unti seguaci di Cristo sulla terra, noti nella Bibbia come rimanente (rimanenti sulla terra) dei 144.000 eredi del Regno, hanno vigorosamente adempiuto il comando di predicare in ogni luogo la buona notizia del vittorioso regno di Dio. (Matt. 24:14) Sono persone libere e hanno continuato a mantenere questa libertà di parola nonostante l’opposizione che hanno incontrato in ogni paese. (Giov. 8:31, 32) Hanno visto che Dio esegue ora sulla terra le simboliche sette ultime piaghe descritte in Rivelazione 15:1 fino a 16:21, prima che vengano le letterali distruttive piaghe o colpi, e non desiderano ricevere parte di queste piaghe rimanendo in Babilonia la Grande e condividendo i suoi peccati, poiché queste piaghe giungeranno al colmo con la sua completa distruzione.
15. Perché Dio deve agire per vendicarsi di Babilonia la Grande?
15 Dio dice che i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo. Questi peccati sono stati commessi in nome della religione, che li rende immensamente peggiori, poiché essa ha ammassato contro Geova Dio questo monte di peccato ed egli non può ignorarlo. (Ger. 50:14; 51:9) Come Dio di giustizia non può lasciare che l’ingiustizia di lei continui o rimanga impunita. Una delle principali ingiustizie che essa ha commesso è la persecuzione del popolo di Dio che ha costituito il suo tempio spirituale e la sua spirituale Sion dai giorni degli apostoli fino al nostro presente giorno. Così, come Dio eseguì la vendetta nei tempi antichi contro Babilonia per il suo tempio a Gerusalemme e la vendetta per la sua città di Sion, così farà nel nostro giorno. — Ger. 50:28; 51:11, 35, 36.
DOPPIA RETRIBUZIONE
16. Perché Geova comanda che le sia reso il doppio di ciò che ella rese?
16 Poiché Babilonia si è fatta un passato così straordinariamente delittuoso, l’angelo comanda: “Rendetele come essa stessa rese, e fate a lei il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui essa mise un miscuglio mettete il doppio del miscuglio per lei”. (Riv. 18:6) Nel suo breve periodo stabilito di “un sol giorno” egli la ripaga di tutti i peccati che ha commesso contro di lui e contro i suoi testimoni in un periodo di quattromila anni. Perciò, la sua vendetta contro di lei dev’essere molto intensa. Questo spiega perché egli comanda alle sue forze esecutrici di darle il doppio di ciò che ella rese al suo popolo e farle bere un calice doppiamente inebriante pieno di afflizioni, dolori, miserie, pene e insulti che la renderanno stordita e intontita e dai quali effetti non ritornerà mai in sé.
17. Perché non si può dire che i testimoni di Geova siano severi o che odino il genere umano proclamando questo avvertimento?
17 Ora, può sembrare ad alcuni che i testimoni di Geova siano indebitamente severi facendo questa proclamazione, ma essi hanno sofferto molto per mano di Babilonia. Oltre a ciò, hanno il comando divino di dichiarare in anticipo la futura vendetta di Geova su di lei, aiutando molti a sfuggire alla rovina insieme a lei, altrimenti essi sarebbero colpevoli di spargimento di sangue. Di conseguenza, devono compiere la loro opera di avvertimento nonostante tutte le sue proteste, obiezioni e opposizione alla loro proclamazione del giorno di vendetta di Dio. — Ezech. 33:2-6; Isa. 61:1, 2.
18. Perché non dovremmo provare alcuna simpatia per l’organizzazione religiosa mondiale?
18 Non dovremmo pensare che la vendetta di Geova sia ingiusta o che sia troppo per Babilonia la Grande, né dovremmo essere sorpresi per ciò che Dio le fa né provare simpatia per questo spietato impero mondiale di religione babilonica. Ricordate che per quanto la riguarda, essa siederebbe per sempre come regina sul suo trono, continuando a opprimere il popolo. Ma Dio, che è forte, la giudica. Essa ha disprezzato e sfidato l’Iddio dei testimoni di Geova, pensando specialmente che tali cose non potessero venirle da lui. Per cui Dio ordina:
19. Quali sono gli ordini di Dio stesso riguardo a Babilonia?
19 “Quanto si glorificò e visse in vergognosa lussuria, tanto datele di tormento e cordoglio. Poiché in cuor suo continua a dire: ‘Siedo regina, e non son vedova e non farò mai cordoglio’. Perciò le sue piaghe verranno in un sol giorno, morte e cordoglio e carestia, ed essa sarà completamente bruciata col fuoco, perché Geova Dio, che l’ha giudicata, è forte”. — Riv. 18:7, 8.
20. Come la Grande Babilonia diverrà vedova e conoscerà la carestia?
20 Essa è stata riverita e adorata e ha ricevuto l’abietta servitù dei suoi sudditi come regina o signora, l’imperatrice di un impero religioso. Ma la sua prostituzione e contaminazione l’hanno resa completamente inadatta per tale posizione. Ella diverrà vedova, una persona orbata dei suoi milioni di sudditi religiosi, specialmente dei suoi sacerdoti, clero e altri capi religiosi. Essa avrà motivo di fare cordoglio per tutti questi. Oltre a morte e cordoglio, conoscerà infine la carestia stessa, essendo privata di tutti i mezzi con cui visse in vergognosa lussuria. Infine, affinché non ne rimanga nulla, sarà completamente bruciata col fuoco in una distruzione che consumerà tutto, “poiché il nostro Dio è anche un fuoco consumante”. — Ebr. 12:29.
QUELLI CHE FANNO CORDOGLIO
21. Mostra Rivelazione che Babilonia la Grande avrà alcuni che faranno cordoglio per la sua distruzione? Come?
21 Nonostante il fatto che la grande Babilonia abbia tanto peccato contro Dio, al tempo in cui sarà distrutta alcuni faranno cordoglio. Chi? Sono alcuni di quelli coi quali ha commesso prostituzione e che han potuto trarre da lei grande guadagno. L’angelo indica chi sono. Egli ci dice: “E i re della terra che hanno commesso fornicazione con lei e han vissuto in vergognosa lussuria piangeranno e si batteranno con dolore per lei, quando guarderanno il fumo del suo incendio, mentre staranno a distanza per timore del suo tormento e diranno: ‘Sventura, sventura, la grande città, Babilonia la città forte, perché in un’ora è arrivato il tuo giudizio!’” — Riv. 18:9, 10.
22. Chi sono quelli che fanno cordoglio, e perché non aiutano Babilonia la Grande nel tempo del suo giudizio?
22 Poiché i “dieci re” rappresentati dalle dieci corna della bestia di colore scarlatto si volgono contro la meretrice e la denudano completamente, mangiandone le carni e bruciandola col fuoco, i re che fanno cordoglio non potrebbero essere le stesse persone dei “dieci re” (dieci corna) della bestia selvaggia di colore scarlatto. No, questi sono re o governanti politici che fornicarono e provarono piacere nella vergognosa lussuria con lei durante il suo periodo di popolarità e che sono stati presi di sorpresa per l’improvvisa svolta degli avvenimenti, perché essi stessi dicono, facendo cordoglio: ‘L’esecuzione del giudizio di Geova su di lei è arrivata in un’ora’. Come si divertivano con lei, ma quando arriva come un ladro il giudizio non possono aiutarla o preservarla per il loro ulteriore impuro piacere. Avendo paura di interferire, stanno a distanza per timore di condividere il suo infuocato tormento. Perciò, il loro tempo di cordoglio per lei sarà molto breve. Anch’essi hanno una parte di responsabilità per i suoi delitti; quindi, dopo di lei, essi subiranno inevitabilmente la pena quando Dio eseguirà il giudizio su di loro.
23. (a) Come l’arcangelo Michele fa proclamare l’avvertimento? (b) Quale vivido quadro storico abbiamo, per provarci che non dovremmo essere addormentati o negligenti verso l’avvertimento?
23 L’arcangelo Michele, il glorificato Gesù Cristo, è responsabile dell’annuncio dell’avvertimento ed egli fa la massima pubblicità possibile della veniente distruzione della grande Babilonia. Per bocca di oltre un milione di proclamatori terrestri è dato l’annuncio. Esso è stato dichiarato in 199 paesi e in 164 lingue. Questo non avviene attraverso i mezzi delle agenzie di informazione del mondo ma mediante zelanti studenti biblici, i testimoni di Geova, che si sono essi stessi valsi dell’avvertimento di fuggire da Babilonia la Grande. Comunque, solo una minoranza udrà, cioè udrà credendo abbastanza da mettere in pratica l’avvertimento. Ci fu una situazione simile ai giorni di Gesù e degli apostoli. Essi avvertirono della completa distruzione di Gerusalemme e, sebbene quest’opera fosse contrastata dall’intera organizzazione giudaica, le persone udirono e furono preavvertite se desideravano cogliere l’occasione. La maggioranza derise e beffò i proclamatori dell’avvertimento; ma anche quando Cestio Gallo e le sue legioni romane ritirarono l’assedio alla città nel 66 E.V., solo i cristiani che vi risiedevano si valsero dell’avvertimento di Gesù: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, sappiate che la sua desolazione si è avvicinata. Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nei luoghi di campagna non entrino in essa, perché questi sono giorni per fare giustizia, onde tutte le cose scritte siano adempiute”. (Luca 21:20-22) All’improvviso, poco dopo, gli eserciti del generale Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, circondarono Gerusalemme. Durante l’assedio quelli che si erano sentiti così al sicuro entro le mura di Gerusalemme sopportarono la fame e il timore della distruzione. Infine, fu praticata una breccia nelle mura di Gerusalemme nell’estate del 70 E.V. e gli eserciti romani vi si riversarono, uccidendo 1.100.000 persone e portando via 97.000 infelici prigionieri per venderli nei mercati di schiavi in tutto l’Impero Romano.
24. Possiamo permettere che una confortevole situazione o l’essere immischiati nelle occupazioni della vita ci faccia mettere l’avvertimento in una posizione secondaria o rimandare per un po’ l’azione? Perché?
24 Perciò, indipendentemente da quello che state facendo, indipendentemente da quanto vi piace quello che state facendo o indipendentemente da quanto possiate sentirvi sicuri nella vostra situazione, non mancate di prestare attenzione a questo avvertimento mondiale che viene dal Creatore dell’universo. Ascoltatelo. Imparate quali passi fare per fuggire dalla grande Babilonia e agite subito, poiché la sua distruzione è allarmante e imminente. Non è solo questione di scampare, ma di liberarsi dalla schiavitù religiosa per un futuro di vita nella perfezione in un nuovo ordine sotto il regno di Dio. I testimoni di Geova vi aiuteranno liberamente a ottenere intendimento della Bibbia così che possiate agire prontamente, con sapienza da Dio.