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CarneAusiliario per capire la Bibbia
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del termine “carne” a proposito dell’intero corpo. (Lev. 17:14; I Re 21:27; II Re 4:34) Si usa anche riferito alla persona o al singolo come essere umano di carne. (Rom. 7:18; Col. 2:1, 5) Tutta l’umanità, specie dal punto di vista di Dio che è Spirito, è chiamata “carne” (Gen. 6:12; Isa. 66:16; Luca 3:6), termine che a volte include anche la creazione animale. (Gen. 7:16, 21) La Bibbia spesso fa un contrasto fra la carne e Dio che è Spirito, mettendo in risalto quanto sia insignificante l’uomo in paragone. (Gen. 6:3; II Cron. 32:8; Sal. 56:4) Tuttavia Geova nella sua superiorità riconosce e tiene conto di questo fatto trattando il genere umano con ineguagliata amorevole benignità e misericordiosa longanimità. — Sal. 78:39; confronta Salmo 103:13-15; I Pietro 1:24, 25; vedi CORPO.
CORPO CARNALE DI GESÙ CRISTO
Gesù, che era la “Parola” di Dio venuta “dal cielo”, si spogliò della natura spirituale e ‘divenne carne’. (Giov. 1:1; I Cor. 15:47; Filip. 2:5-8; Giov. 1:14; I Tim. 3:16) Nascendo come uomo non era più spirito, e non si limitò ad assumere un corpo carnale, come avevano fatto angeli in passato (Gen. 18:1-3; 19:1; Gios. 5:13-15), fatto attestato dall’apostolo Giovanni, il quale dice che chi nega che Gesù Cristo sia venuto “nella carne” è un anticristo. (I Giov. 4:2, 3) Al fine di provvedere il riscatto per l’umanità, e quindi aiutare quelli che avrebbero avuto con lui la chiamata celeste, la Parola divenne carne nascendo proprio come un essere umano, non essendo un’incarnazione. La Bibbia ci dice: “Siccome i ‘fanciullini’ sono partecipi del sangue e della carne, egli pure partecipò similmente delle stesse cose”. (Ebr. 2:14-16) Del tempo in cui rimase sulla terra si parla come dei “giorni della sua carne”. (Ebr. 5:7) “Il pane che darò è la mia carne a favore della vita del mondo”, disse Gesù, e proseguì dichiarando che coloro la cui speranza era di restare uniti a lui dovevano ‘mangiare la sua carne e bere il suo sangue’. Non riconoscendo il significato simbolico, spirituale delle sue parole, alcuni le ritennero un invito al cannibalismo e ne furono scandalizzati. — Giov. 6:50-60.
La cortina del santuario davanti al Santissimo, che rappresentava il cielo stesso, come viene spiegato era simbolica, rappresentava la carne di Gesù; infatti prima del sacrificio del suo corpo carnale, non era aperta la via alla vita celeste. — Ebr. 9:24; 10:19, 20.
L’UOMO NELLA SUA IMPERFEZIONE
“Carne” spesso nella Bibbia indica l’uomo nella sua imperfezione, ‘concepito nel peccato’ essendo progenie del ribelle Adamo. (Sal. 51:5; Rom. 5:12; Efes. 2:3) Negli esseri umani che cercano di servire Dio ‘lo spirito [inclinazione mentale] è desideroso, ma la carne è debole’. (Matt. 26:41) Nei servitori di Dio c’è un costante conflitto interiore: lo spirito santo di Dio è una forza che tende alla giustizia; la carne peccaminosa lotta continuamente contro l’influenza dello spirito e fa pressione onde indurre l’individuo a compiere le opere della carne. (Rom. 7:18-20; Gal. 5:17) Le opere della carne peccaminosa sono contrapposte ai frutti dello spirito in Galati 5:19-23.
L’apostolo Paolo ci dice inoltre che la Legge data a Israele per mezzo di Mosè era “debole a causa della carne” (NW). La Legge sotto cui prestava servizio il sacerdozio aaronnico era spirituale, da Dio, e condannava, anziché dichiarare giuste, le persone carnali ‘vendute sotto il peccato’. (Rom. 7:14) I sommi sacerdoti della discendenza carnale di Aaronne, nominati secondo la Legge, non erano in grado di offrire un adeguato sacrificio per il peccato. — Rom. 8:3; Ebr. 7:11-14, 23; 10:1-4.
Dicendo che la “carne . . . non è sottoposta alla legge di Dio, né, infatti, può esservi”, l’apostolo Paolo non voleva dire che la carne di per sé deve per forza essere corrotta. Egli ci rivela che Gesù Cristo, pur essendo partecipe del sangue e della carne, divenendo “simile ai suoi ‘fratelli’”, era “semplice, incontaminato, separato dai peccatori”, “provato sotto ogni aspetto come noi, ma senza peccato”. (Rom. 8:7; Ebr. 2:14, 17; 4:15; 7:26) Geova ha dimostrato che la carne umana può essere senza peccato: “Dio, mandando il proprio Figlio nella somiglianza della carne peccaminosa e riguardo al peccato, condannò il peccato nella carne”. (Rom. 8:3) Alla fine, grazie al provvedimento del sacrificio di Cristo, ogni carne che esercita fede diventerà perfetta, e allora il carnale genere umano osserverà alla perfezione le giuste leggi di Dio. — Riv. 21:4.
I CRISTIANI NON COMBATTONO PERSONE DI CARNE
Non un ragionamento carnale, ma lo spirito di Geova rivela i propositi di Dio agli uomini di fede, e li guida. (Matt. 16:17; I Cor. 2:9, 14; Efes. 3:5) Quindi i cristiani non combattono la loro guerra cristiana “secondo [la] carne”, né combattono persone di carne e sangue; e neppure impugnano armi carnali contro alcuno. Il loro combattimento è contro “le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. (II Cor. 10:3, 4; Efes. 6:12) Non confidano nel ‘braccio di carne’, ma in Geova che è Spirito. (Ger. 17:5; II Cor. 3:17) Si sforzano, con l’aiuto di Dio, di purificarsi “da ogni contaminazione di carne e di spirito”, e Dio li vede e li giudica non secondo ciò che sono nella carne, come spesso fa l’uomo, ma secondo ciò che sono spiritualmente. — I Cor. 4:3-5; II Cor. 5:16, 17; 7:1; I Piet. 4:6.
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CarroAusiliario per capire la Bibbia
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Carro
[ebr. ‘aghalàh, da ‘aghàl che significa rotolare].
Nell’antichità il carro era un veicolo semplice, di solito di legno, con ruote piene o a raggi. (I Sam. 6:14) Certi carri aperti consistevano di alcune assi montate su due ruote con una sbarra o palo orizzontale davanti. Altri erano muniti di sponde, e a volte erano coperti, come i sei carri coperti (tirati da una coppia di buoi ciascuno) che servivano per trasportare gli arredi del tabernacolo. (Num. 7:2-9) Le “carrozze” di Rivelazione 18:13 potrebbero essere carri a quattro ruote.
In Israele, specie nei primi tempi, il carro di solito veniva tirato da buoi più che da cavalli, essendo questi ultimi usati principalmente per i carri da guerra e in combattimento. (II Sam. 6:3, 6; 15:1; I Cron. 13:7, 9; Prov. 21:31) Carri servivano per trasportare persone (Gen. 45:19, 21, 27; 46:5), grano e altri carichi. (I Sam. 6:7-14; Amos 2:13) Quelli usati in guerra (menzionati nel Salmo 46:9) potevano essere carri militari adibiti al trasporto di bagagli. All’epoca di Isaia, quando gli israeliti avevano molti cavalli (Isa. 2:7), carri tirati da cavalli servivano per trebbiare. — Isa. 28:27, 28.
Il profeta Isaia condannò coloro che ‘trascinavano il peccato come con corde da carro’, forse a indicare che erano attaccati al peccato come animali legati con funi al carro che tiravano. — Isa. 5:18.
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Carro da guerraAusiliario per capire la Bibbia
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Carro da guerra
Veicolo a due ruote trainato da cavalli, destinato più al campo di battaglia che al trasporto delle truppe nelle retrovie. Permetteva
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