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Uniti contro le nazioni nella valle della decisioneLa Torre di Guardia 1962 | 1° luglio
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luogo del combattimento Cristo e i suoi santi angeli.
54. (a) Dove sono sfidate ad andare le nazioni, e perché è appropriato il nome dato a tale luogo? (b) Come ha Geova sin dal 1919 annullato l’influenza delle nazioni sul suo popolo, e perché li ha ora mandati?
54 In Gioele 3:12 (NM); 4:12 (Na) prosegue il messaggio di giudizio di Geova sul mondo di Satana: “Si affrettino e salgano le genti alla valle di Giosafat, poiché lì Io siedo a giudicare tutte le genti dei dintorni”. La valle della battaglia è opportunamente chiamata “valle di Giosafat”, perché il nome Giosafat significa “Geova è Giudice”. Inoltre, in tale simbolica valle della battaglia Geova siede come giudice ed esegue il suo giudizio o la sua decisione giudiziaria su tutte le nazioni che hanno maltrattato e disperso il suo popolo dedicato, i suoi fedeli testimoni. Dal 1919 Geova ha liberato prima il rimanente e più recentemente la “gran folla” di “altre pecore” dalla cattività spirituale o religiosa e li ha uniti insieme, come un solo gregge sotto il suo unico Pastore Gesù Cristo. (Giov. 10:16) Ora li manda come suo unito esercito di locuste simboliche a sfidare tutte le nazioni a far guerra a Geova, che è l’“Iddio Onnipotente”.
55. (a) In senso figurativo, dove si troveranno i testimoni di Geova quando avrà inizio la battaglia? (b) In senso figurativo, che cosa hanno prodotto le nazioni, e come sarà opportunamente usata la valle di Giosafat?
55 Gioele 3:13-17 4:13-17 ci pone profeticamente nella valle dell’esecuzione della decisione giudiziaria di Geova proprio nel tempo in cui ha inizio la battaglia universale. Sulla vetta delle montagne che circondano la valle, gli uniti testimoni di Geova sostano come spettatori in attesa, poiché hanno fedelmente terminato la loro opera di avvisare le nazioni. Le nazioni sono state come vigneti che non hanno prodotto nient’altro che amara uva selvatica, i frutti peggiori, “le opere della carne”. Come viti che ingombrano il suolo devono essere tagliate per liberare il suolo. I loro enormi grappoli d’uva d’empietà devono essere schiacciati. La valle di Giosafat è il luogo adatto per servirsene come di un grande torchio da vino. Perciò siano le nazioni gettate in esso! Dio grida ai suoi angeli:
56, 57. (a) Che cosa grida Geova ai suoi angeli, e perché? (b) Da dove ruggisce Geova, e dietro suo ordine che cosa comincia nella valle?
56 “Date mano alla falce, perché la messe è matura; venite, mescete, perché il torchio è pieno e i tini straboccano. . . . tanto grande è la loro malizia! Quante turbe, quante turbe nella Valle della Decisione, poiché il giorno del Signore [Geova] è vicino nella Valle della Decisione! Il sole e la luna si oscurano, e le stelle perdono il loro splendore. Il Signore [Geova] ruggisce da Sion e da Gerusalemme fa sentire la sua voce: tremano i cieli e la Terra! Ma il Signore [Geova] è un rifugio al suo popolo una fortezza ai figli d’Israele. Voi saprete che Io sono il Signore [Geova], Iddio vostro, che abito in Sion, monte della mia santità e Gerusalemme sarà luogo santo; non più gli estranei [nazioni nemiche] passeranno per essa”. — Gioe. 3:13-17, NM; 4:13-17, Na.
57 Sarà davvero un periodo di tenebre, sia di giorno che di notte, quello in cui Geova come Giudice farà eseguire la sua decisione giudiziaria sulle nazioni che sono state radunate per essere spazzate via dall’esistenza. Dalla sua celeste dimora, Sion, la Gerusalemme celeste, egli ruggirà emettendo un grido di battaglia abbastanza forte da fare tremare il cielo e la terra a causa dell’urto prodotto dalle onde. Ordinerà al suo Re, Gesù Cristo, di calpestare i suoi nemici, che sono stati resi uno sgabello per i suoi piedi. Il Re, con il suo esercito di santi angeli, si lancerà nella valle della decisione, come in un grande torchio da vino. SCHIACCIATI! Le nazioni, compresa la cristianità, cominciano ad essere calpestate. La “valle di Giosafat”, la “Valle della Decisione”, diverrà il “gran tino dell’ira d’Iddio”. Il suo reale Figlio, Gesù Cristo, capeggerà la distruzione. “È Lui che calca il tino del vino del furore dell’ira d’Iddio Onnipotente”, dice Apocalisse 19:15 (Na).
58. Quanto sarà grande il massacro, e come lo mostra Apocalisse 14:20 (Na)?
58 Nella storia dell’uomo non saranno mai state uccise prima tante creature umane. Il sangue, che raffigura le vite umane sacrificate, scorrerà in grande quantità e fino a grande distanza. Apocalisse 14:20 (Na) descrive l’orrendo spettacolo dicendo: “E il tino fu pigiato fuori della città [l’organizzazione di Dio] e uscì dal tino tanto sangue, che giungeva fino all’altezza delle briglie dei cavalli, per un tratto di 1600 stadi [o 320 chilometri]”.
59. (a) Quale carne non sarà in quel luogo privata del suo sangue? (b) Quale fatto dice Geova che dovranno conoscere, e come lo conosceranno?
59 La decisione giudiziaria di Geova sarà perfettamente mandata ad effetto. Le nazioni e l’uva della loro empietà saranno calpestate e distrutte, perché la terra divenga un luogo purificato che i giusti possano abitare e godere. Non ogni carne sarà in quel simbolico torchio. Non ogni carne sarà privata del suo sangue vitale. Vi sono coloro che hanno Geova come rifugio e fortezza. Essi saranno portati in salvo e preservati, mentre Geova mediante il suo Re Gesù Cristo schiaccerà i loro e i Suoi nemici nel torchio o “Valle della Decisione”. Il rimanente degli Israeliti spirituali e la “gran folla” dei loro dedicati compagni che si uniscono ad essi nell’invocare il nome di Geova onde ottenere la salvezza saranno preservati. (Gioe. 3:5, Na) Ad essi egli disse profeticamente: “Voi saprete che Io sono il Signore [Geova], Iddio vostro, che abito in Sion, monte della mia santità”. Al sicuro su luoghi elevati essi avran guardato con riverente timore nella valle della decisione e saran stati testimoni della stupenda vittoria ottenuta da Geova mediante Cristo su tutte le alleate nazioni della visibile organizzazione di Satana.
60. Che cosa faremo quindi al momento della sua vittoria, ma fino ad allora che cosa faremo onde ubbidire agli ordini?
60 Al momento della Sua vittoria che rivendicherà la sua sovranità universale noi testimoni canteremo con esultanza le sue lodi e lo riconosceremo quale nostro Dio per tutti i tempi e per tutta l’eternità. Siamo vicini al momento della sua battaglia e della sua trascendentale vittoria. Fino a quel momento egli ci ordina di continuare a servirlo unitamente. Faremo questo mentre dichiareremo il suo giorno di vendetta e predicheremo e insegneremo la buona notizia della salvezza eterna che si ottiene mediante il regno retto dal suo Cristo.
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Nulla è contrario alla scienza nella BibbiaLa Torre di Guardia 1962 | 1° luglio
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Nulla è contrario alla scienza nella Bibbia
Nel suo Studies in Creationism, Frank Lewis Marsh, professore di biologia nell’Union College di Lincoln, nel Nebraska, osserva: “Quando gli scienziati fanno un attento studio del Libro guida della religione cristiana, riscontrano che in effetti non v’è fondamento per un qualsiasi conflitto tra i fatti scientifici e la religione cristiana. Benché la Bibbia contenga alcune delle maggiori verità, non è tuttavia un trattato scientifico. Questa situazione nella Bibbia è la più meritevole di attenta considerazione. Se Mosè avesse scritto le migliori opinioni scientifiche dei suoi giorni, la scienza progredita ne avrebbe scoperto molto tempo fa l’inesattezza. Ma i fatti scientifici espressi in linguaggio non scientifico migliaia di anni fa sono ancora assolutamente esatti dal punto di vista scientifico. Questa è una delle meraviglie della Bibbia. Che Mosè, che ‘era erudito in tutta la sapienza degli Egiziani’, e che Daniele, in cui i Babilonesi pensavano dimorassero gli spiriti degli dèi della sapienza, non inserissero nulla nei loro messaggi degli accettati princìpi delle dottrine dei loro giorni pone la Bibbia al di fuori delle fonti naturali. Furono dichiarate solo quelle cose che evidentemente sono sempre vere. Fino ad oggi non è stata scoperta alcuna inesattezza scientifica. La vera scienza non può aver nulla in contrasto con un libro simile”. — Pagine 206, 207.
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