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Governanti della terra per mille anniLa Torre di Guardia 1974 | 1° maggio
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essere sicuri che non lasceranno entrare la corruzione nel governo? (Poiché la minima deviazione dai giusti princìpi può infine estendersi corrompendo un intero governo e il suo popolo. “Un po’ di lievito fa fermentare tutta la massa”. [Gal. 5:9]) Come fanno questi governanti a essere qualificati per tali importanti cariche?
Gesù Cristo, naturalmente, si preoccupa molto della qualità dei re che avrà con sé. Questi re sono ripetutamente menzionati nella visione che egli diede al suo apostolo Giovanni. Giovanni narra:
“Vidi dei troni, e vi eran quelli che sedettero su di essi, e fu data loro la potenza di giudicare. Sì, vidi le anime di quelli che furono giustiziati con la scure per la testimonianza che avevan resa a Gesù e per aver parlato intorno a Dio, e quelli che non avevano adorato né la bestia selvaggia né la sua immagine e che non avevano ricevuto il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Ed essi vennero alla vita e regnarono col Cristo per mille anni. (Il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti). Questa è la prima risurrezione. Felice e santo è chiunque prende parte alla prima risurrezione; su questi non ha autorità la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. — Riv. 20:4-6.
I troni che Giovanni vide erano lassù in cielo, non sulla terra, poiché il trono di Cristo è in cielo. (Riv. 3:21) E non erano di numero indefinito. Il numero era 144.000, corrispondente ai 144.000 Israeliti spirituali che erano suggellati con il “suggello dell’Iddio vivente” e che “continuano a seguire l’Agnello [Gesù Cristo] ovunque vada”. (Riv. 7:1-8; 14:1-5) Ivi Giovanni vide l’inizio del glorioso giorno di giudizio della durata di mille anni. Di questo giorno si parlò alla Corte dell’Areopago, in Atene, più di diciannove secoli fa, con queste parole:
“[Dio] ha fissato un giorno, in cui giudicherà la terra con giustizia, per mezzo di un Uomo, che egli ha designato, dandone sicura prova a tutti col risuscitarlo dai morti”. — Atti 17:31, La Sacra Bibbia di F. Nardoni.
“GIUSTIZIATI CON LA SCURE”
Come possiamo essere sicuri che questi 144.000 governanti saranno fedeli e leali alla giustizia come lo è il loro Condottiero, il messianico Re Gesù Cristo? La visione ci dice che prima d’essere risuscitati per divenire re, sono stati “giustiziati con la scure”. Perché? “Per la testimonianza che avevan resa a Gesù e per aver parlato intorno a Dio”. (Riv. 20:4) Come Gesù, ottennero la vittoria sul mondo rifiutando di infrangere la loro lealtà a Dio. Continuarono a rendere testimonianza al regno di Dio, a Gesù come suo Re e a Dio come suo Creatore, e al suo futuro dominio della terra. Solo la morte poté far cessare la loro leale testimonianza.
La scrittura non vuol dire che ognuno dei 144.000 futuri re sarebbe stato giustiziato con una scure letterale, o decapitato. L’apostolo Giacomo fu ucciso con la spada per ordine di Erode Agrippa I. (Atti 12:1, 2) Secondo la tradizione, l’apostolo Paolo fu decapitato a Roma, in Italia. (2 Tim. 4:6-8) Altri furono uccisi con diversi metodi di esecuzione, mentre alcuni morirono in modo “normale”.
Tutti, comunque, dovettero essere fedeli sino alla morte. (Riv. 2:10) Dovettero morire per ricevere un cambiamento di natura dalla natura umana a quella “divina” (simile a Dio, spirito) mediante la risurrezione, come fece Cristo. (2 Piet. 1:4) Dovettero morire di “una morte simile alla sua” per “conseguire la risurrezione dai morti che ha luogo più presto”. (Filip. 3:10, 11) Essi dunque non muoiono per i loro peccati. La loro morte è perciò considerata come una morte di “sacrificio” con Cristo. Paolo scrive: “Se siamo stati uniti a lui nella somiglianza della sua morte, saremo certamente anche uniti a lui nella somiglianza della sua risurrezione”. — Rom. 6:5.
Come si può, dunque, dire che sono “giustiziati con la scure”? Ebbene, nell’Impero Romano il potere esecutivo era simboleggiato dalla scure avvolta dentro un fascio di verghe, chiamato fascio. Benito Mussolini rese popolare questo simbolo durante il suo regime “fascista” in Italia.
In effetti, lo stato politico giustizia 144.000 eredi del Regno, giudicandoli indegni di vivere sotto la sua autorità. Li condanna a morte, per così dire. Questo avviene perché il mondo li odia. (Giov. 17:14; Matt. 24:9) Sono “indesiderabili” agli occhi dei capi religiosi e politici del mondo, come lo furono gli apostoli. — 1 Cor. 4:13.
NON ADORANO LA “BESTIA SELVAGGIA”
Possiamo anche essere sicuri che questi 144.000 continueranno a essere re fedeli considerando un’altra ragione per cui furono “giustiziati con la scure”. Fu perché “non avevano adorato né la bestia selvaggia né la sua immagine” e “non avevano ricevuto il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano”. — Riv. 20:4.
Pertanto non furono “giustiziati con la scure” per fanatiche attività religiose o rivoluzionarie né per essersi immischiati nella politica. Fu perché erano neutrali verso la situazione politica in tutte le sue varie espressioni e attività in ogni parte della terra. Erano a favore del regno di Dio come sola speranza per il genere umano. Né i rimanenti di questi eredi del Regno in questo ventesimo secolo hanno adorato l’organizzazione delle Nazioni Unite per la pace e la sicurezza del mondo.
Non ‘adorare’ lo stato politico né la sua “immagine”, le Nazioni Unite, significa non trasferire a questi strumenti umani la speranza nel regno di Dio e la fedeltà verso di esso. Invece, questi spirituali fratelli di Cristo continuano a proclamare il Regno. Non hanno “il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano”. Cioè non hanno l’identificazione di schiavi dello stato e non gli porgono una mano attiva per compierne le attività mondane, spesso bestiali. Non si presentano come candidati a incarichi politici, né votano per i candidati politici. Rifiutano di partecipare alla sua sanguinaria guerra.
Ma questi cristiani testimoni della sovranità di Dio non interferiscono mai con lo stato politico in queste cose. Essi ‘rendono a Cesare le cose di Cesare’ conformandosi alle leggi sui censimenti o sulle tasse e ubbidendo a tutte le leggi del paese che non sono contrarie alle leggi di Dio esposte nella Bibbia. Solo quando “Cesare” chiede ciò che appartiene a Dio, cioè l’adorazione, la devozione o qualsiasi cosa diminuisca il loro riconoscimento della sovranità di Geova, essi devono rifiutare, scegliendo di “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. Questo provoca la loro simbolica, e talvolta letterale, ‘esecuzione con la scure’. — Matt. 22:21; Atti 5:29.
Essi non si sottomettono a questa ‘esecuzione con la scure’ di loro spontanea volontà. Non cercano la persecuzione e il martirio. Ciò nondimeno, sanno in anticipo che incorreranno nell’odio del mondo perché recano testimonianza a Gesù come Cristo e Re e parlano di Dio come del legittimo governatore dell’universo (inclusa la nostra terra). Sanno che devono seguire le orme di Cristo fino a una morte di integrità verso Dio, come lo fu la sua. — 1 Piet. 2:21.
ASSICURATO IL GIUSTO GOVERNO
Non possiamo essere assolutamente certi di un retto, giusto, equo e misericordioso dominio da parte di tali re sotto Cristo? Di loro, la Bibbia dice: “Nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”. (Riv. 14:5) Dio è sicuro di loro, e il suo giudizio e discernimento sono perfetti e infallibili. Egli dice che sono ‘santi’, il che significa che sono del tutto puri e giusti. (Riv. 20:6) L’apostolo Paolo, dopo aver descritto che Dio porta a termine il suo Israele spirituale, che forma il completo corpo dei 144.000 eredi del Regno, esclama: “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie!” — Rom. 11:33.
Possiamo almeno avere un’idea del regno millenario? Sì, la Bibbia ce ne dà una visione anticipata. In successivi articoli speriamo di far pregustare alcune di queste cose buone.
Nel frattempo, studiando la Bibbia e associandovi con alcuni di questi eredi del Regno ancor oggi sulla terra insieme ai loro compagni, potete anche pregustare simbolicamente ciò che farà quel giusto dominio per stabilire vera pace, unità e amore fra tutto il genere umano. Ai testimoni di Geova piace questa associazione e confidiamo che piacerà anche a voi. Siete invitati ad assistere alle adunanze nella loro locale Sala del Regno per riscontrarlo personalmente.
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Imitano Gesù CristoLa Torre di Guardia 1974 | 1° maggio
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Imitano Gesù Cristo
INSEGNANDO ai suoi apostoli una lezione d’umiltà, Gesù Cristo disse: “Vi ho dato il modello, affinché come vi ho fatto io, così facciate anche voi”. (Giov. 13:15) I veri discepoli di Gesù devono perciò imitarlo. Altri devono poter vedere che seguono il modello del loro Maestro, Cristo. Si può dir questo degli aderenti delle chiese della cristianità? E che dire dei cristiani testimoni di Geova? Seguono il modello del Maestro? Considerate alcuni esempi:
NON FANNO PARTE DEL MONDO
Gesù Cristo mantenne una rigida neutralità verso gli affari del mondo. Riguardo a sé e ai suoi seguaci poté dire: “Essi non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. (Giov. 17:16) Può dirsi questo degli appartenenti alle chiese della cristianità? Non mostra la storia passata e presente che gli aderenti delle chiese hanno attivamente partecipato a violente guerre politiche e religiose? Non ricorrono, ad esempio, i cattolici e i protestanti dell’Irlanda del Nord a una violenza che rasenta la guerra civile? Ma che dire dei testimoni di Geova che sono lì? Mantengono la neutralità?
Benché a quel tempo non fosse una Testimone battezzata, una donna narra:
“Una sera fui visitata da mia sorella che è cattolica. Mentre parlava dell’odio religioso e politico dilagante nel paese, spiegai come noi testimoni di Geova consideriamo la situazione e come siamo sempre a favore della neutralità cristiana e sosteniamo il regno di Dio. Vidi che dubitava fosse così. Quindi fummo interrotte da un colpo alla porta.
“Dinanzi a me c’erano due uomini che dissero di rappresentare il locale comitato per il mantenimento della pace e volevano alcune informazioni su mio marito, come si chiamava, la sua età, eccetera. Dissero che egli sarebbe stato necessario per proteggere il nostro quartiere dalle attività terroristiche. Dissero pure che sarebbero passati settimanalmente a raccogliere sottoscrizioni con cui provvedere a barricate, bende, torce e simile equipaggiamento. Senza esitare spiegai che non avremmo partecipato a nessun movimento che non fosse basato sulla Parola di Dio. Mostrai pure perché eravamo neutrali e come il regno di Dio risolverà i problemi del genere umano. Uno degli uomini accennò con la testa che comprendeva, come se ne avesse già sentito parlare. A ciò se ne andarono entrambi.
“E la mia sorella cattolica? Ella udì l’intera conversazione e non fu più confusa riguardo a ciò che avevo detto, ma rimase stupita vedendo i nostri princìpi all’opera”.
Un uomo che studiava la Bibbia con i testimoni di Geova nello stesso paese sconvolto narra la sua esperienza con i membri del comitato protestante di vigilanza:
“Un vicino venne a chiedermi di assistere a
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