Liberato il genere umano nel nuovo ordine di Dio
“Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra”. — Isa. 65:17.
1, 2. (a) Quali suggerimenti sono dati a causa del vecchio detto: “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole”? (b) Quali domande suscitano le condizioni suggerite?
C’È UN vecchio detto: “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole”. (Eccl. 1:9) Ma che dire se sulla terra non ci fossero più guerre, nemmeno preparativi bellici, né disastri naturali, né incidenti mortali, né carestie e pestilenze? Che dire se non ci fossero schiaccianti pesi di onerosi governi, né oppressione governativa, né rivoluzioni e violente cadute di governi? Sarebbe molto bello, non è vero? Ma non fermiamoci qui!
2 Che dire se non ci fossero più snobistiche distinzioni sociali né pregiudizi nazionali, né discriminazioni razziali? Che dire se nessuno di noi invecchiasse, con la conseguente perdita della vista, dell’udito, dei capelli, dei denti e delle buone funzioni corporali, ma arrivassimo al fiore e alla freschezza della bella gioventù, conservandola in perpetuo? Che dire se nessuno si ammalasse e morisse, ma, invece, le persone tornassero dalle tombe e fossero riportate in vita in mezzo a noi finché l’ultimo cimitero fosse vuotato? Che dire se ci fosse universale istruzione intorno all’accurata verità circa la religione e vivessimo tutti in armonia con tale verità? Che dire se vivessimo in pace su una terra simile a un giardino, sotto un solo governo per tutta la terra? Sarebbe qualche cosa di nuovo per tutto il genere umano, non è vero?
3. (a) Solo quale specie di ordine distinguerebbero tali condizioni? (b) Che dire di aspettarsi qualche cosa da parte dei medici e degli esperti sanitari riguardo alla morte?
3 Sì, davvero. E un ordine di cose sotto il quale prevalessero in tutta la terra simili condizioni, insieme a tali perfette relazioni fra tutta la famiglia umana, sarebbe realmente un nuovo ordine. Anche l’idea di un tale ordine di cose sulla terra è oggi nuova per innumerevoli milioni di menti. La storia umana rivela che fino a questo tempo presente il genere umano non è mai stato sotto un ordine di tale specie. Ciò che tutti noi conosciamo bene è ora un “vecchio ordine”, questo “presente ordine”. La razza umana è su questa terra da migliaia d’anni, eppure la superficie terrestre non è pienamente popolata, con cibo in abbondanza per tutti. Questo è avvenuto per il fatto che la morte, per molte svariate cause, ha continuamente preso il suo pedaggio di vite umane. Essa ha impedito che la famiglia umana si moltiplicasse anche più rapidamente di quanto non abbia fatto in questi ultimi due secoli. La morte è stata un aspetto sempre presente in questo vecchio ordine, e la moltitudine dei nostri odierni medici ed esperti sanitari non ci danno nessun motivo per aspettarci che eliminino la morte finché sussisterà questo vecchio ordine.
4, 5. (a) Come la pensano alcuni circa il presente ordine, ma quale domanda sorge su ciò che vogliono? (b) In chi gli uomini d’azione ripongono fiducia, e che cosa fanno quindi riguardo al futuro?
4 Il genere umano ne ha avuto abbastanza di questo “presente ordine”, o “disordine”, come molti preferiscono chiamarlo. È tempo di cambiare. Sì, ma chi è destinato a cambiarlo? Chi c’è che può cambiarlo? Per lungo tempo gli uomini hanno avuto l’opportunità di cambiarlo in meglio. Ma finora il miglioramento della situazione umana non è divenuto realtà.
5 Gli uomini d’azione del presente ordine sono ancora poco propensi a smettere di riporre fiducia negli uomini, nella capacità umana, specialmente ora che abbiamo tutto il progresso scientifico di questo ventesimo secolo. Si stanno facendo febbrili progetti di lunga portata per il futuro. Gli uomini di governo guardano verso la fine di questo secolo. Parlano già dell’anno 2000, e immaginano ottimisticamente come saranno allora le condizioni della terra grazie all’ingegnosità umana. Si aspettano grandi cambiamenti. Vedono il bisogno di molti drastici cambiamenti. Sperano di conseguire la gloria portando una più elevata civiltà che offra a tutto il genere umano vantaggi più grandi che mai, che renda la vita più degna d’essere vissuta. Ma che dire di noi nel frattempo?
6. (a) Che cosa accade ai nostri attuali problemi? (b) Che cosa vogliamo dunque, e quando vogliamo che avvenga?
6 Oggi ci sono problemi di portata mondiale. I problemi diventano più gravi e complessi man mano che passa il tempo. Ciò avviene nonostante tutte le promesse e le assicurazioni che sono state fatte dai dittatori politici e dai capi del mondo di dare al popolo un roseo “nuovo ordine”. Oh, certo, avvengono alcuni superficiali cambiamenti nell’aspetto esteriore delle cose, ma è rimasto lo stesso “vecchio ordine” con le sue guerre, le sue oppressioni, le sue ingiustizie, le sue rivalità razziali e nazionali, fame per milioni di persone, violenza, incertezza, dolore, infermità, vecchiaia e la discesa nella tomba. Vogliamo qualche cosa di diverso. Vogliamo un ordine che sia veramente un “nuovo ordine”. Nel nostro naturale desiderio di sopravvivenza vogliamo che cominci nella nostra generazione. Quindi noi stessi potremo trarne durevole beneficio. Chi può portarlo?
7, 8. (a) Dopo migliaia d’anni di esperienza umana, che cosa disse il salmista in quanto a riporre la nostra fiducia? (b) Che cosa dice il salmista sul lato positivo della cosa?
7 Erano già passate migliaia d’anni di esperienza umana quando un uomo ispirato scrisse: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. I quasi tremila anni di tempo trascorsi da quando furono scritte tali parole hanno mostrato la validità di tale consiglio. Ebbene, dunque, se non possiamo saggiamente confidare nell’uomo terreno, neppure nei nobili che dovrebbero essere migliori dell’uomo comune, in chi altro possiamo confidare?
8 Certo il summenzionato consigliere non doveva parlare semplicemente in modo negativo lasciandoci perplessi. Ragionevolmente doveva controbilanciare quel consiglio negativo dandoci qualche consiglio positivo per dirci in chi all’infuori dell’uomo possiamo confidare senza rimanere delusi. Egli ce lo dà, dicendo: “Felice è colui che ha l’Iddio di Giacobbe per suo aiuto, la cui speranza è in Geova suo Dio, Fattore del cielo e della terra, del mare, e di tutto ciò che è in essi, Colui che osserva la verità a tempo indefinito, Colui che esegue il giudizio per i defraudati, Colui che dà pane agli affamati”. — Sal. 146:3-7.
9. Che cosa disse Geova a Geremia circa il confidare nell’uomo, e fino a che punto è avvenuto questo secondo la storia umana?
9 C’è qualcuno propenso a ridere di tale ispirato consiglio? Non è il solo ad avere questa attitudine. La stragrande maggioranza ha rifiutato di prestare attenzione a questo consiglio, anche se lo conosceva. Hanno tratto beneficio o sono stati benedetti per aver fatto questo? La storia umana lo mostra. Essa indica la veracità di ciò che lo stesso Creatore dell’uomo disse al suo profeta Geremia: “Maledetto è l’uomo robusto che confida nell’uomo terreno ed effettivamente fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si diparte da Geova stesso. Ed egli diverrà per certo come un albero solitario nella pianura del deserto e non vedrà quando viene il bene, ma deve risiedere in luoghi aridi del deserto, in un paese salato che non è abitato”. (Ger. 17:5, 6) Una maledizione è l’opposto di una benedizione, e secondo ogni indicazione gli uomini non sono stati benedetti per avere confidato negli uomini e non in Dio.
10. Come agiscono gli uomini sicuri di sé riguardo agli obblighi verso Dio? (b) Come potrebbe agire Dio verso di loro di conseguenza, e perché?
10 Gli uomini sicuri di sé, fieri delle loro moderne imprese, si comportano come se non dovessero nulla a Dio. Non sentono nessuna responsabilità verso di lui e non tengono conto delle leggi che ha rese note. Se non negano la sua esistenza o non dicono addirittura che “Dio è morto”, agiscono come se non esistesse per quanto riguarda le attività umane. Benché essi debbano tutto a Lui, Dio il Creatore non deve nulla all’uomo. Tutto ciò che l’uomo ha e gode, lo deve a Dio. E ora che l’uomo volge ingrato le spalle a Dio e non sente nessun obbligo verso di Lui, d’esserGli ubbidiente come Fonte della vita e delle giuste leggi per vivere, Dio non deve nulla all’uomo ribelle. Potrebbe lasciare che il genere umano mangiasse l’amaro frutto della sua propria volontaria linea di condotta. Sì, potrebbe lasciare il genere umano a morire o anche a distruggersi prima di allora con l’impiego di tutti i suoi moderni mezzi di violenta autodistruzione.
11, 12. (a) Che cosa disse il saggio riguardo all’inizio dell’uomo, e in che modo questo era vero? (b) In quale caso non ci sarebbe stato nessun bisogno di un “nuovo ordine”, ma oggi che cosa abbiamo imparato circa i passati piani umani?
11 Il più saggio re dei tempi antichi, considerando la storia del genere umano dal suo inizio fino all’undicesimo secolo avanti la nostra Èra Volgare, disse: “Solo questo ho trovato, che il vero Dio fece il genere umano retto, ma essi stessi han cercato molti piani”. (Eccl. 7:29) Il vero Dio creò la prima coppia di sposi umani retti, perfetti di corpo, mente, cuore, moralità, e li pose in un delizioso giardino quale dimora con provviste di cibo per rimanere eternamente in vita nella perfetta salute.
12 Se avessero usato rettamente il loro libero arbitrio e si fossero mantenuti retti e avessero allevato i loro figli nella rettitudine e avessero gradualmente allargato la loro dimora paradisiaca così che abbracciasse tutto questo globo terrestre, ci sarebbe oggi bisogno di un “nuovo ordine”? No! Il perfetto paradisiaco stato di cose sulla terra sarebbe continuato finora e non sarebbe sorto nessun bisogno di riportare il genere umano a ciò che era prima quando Dio lo aveva creato. Ma quando la sua perfetta ubbidienza al suo Creatore e Legislatore fu messa alla prova, la prima coppia umana cercò i suoi propri piani. (Gen. 1:26 a 5:5) Oggi, circa seimila anni dopo, sappiamo tutti quali sono stati i risultati dei loro piani.
LA CERTEZZA DEL NUOVO ORDINE
13. Chi può stabilire un ordine realmente nuovo, e c’è alcun obbligo di stabilirlo?
13 In quanto alla nostra capacità di annullare gli effetti di quei cattivi piani, il genere umano si è danneggiato in maniera irreparabile. Ora è più tardi di quanto si pensi. Se le persone continueranno dunque a confidare negli uomini imperfetti e morituri perché stabiliscano un nuovo ordine esente da tutte le nocive caratteristiche di questo presente ordine, non avranno altro che una disastrosa delusione, e presto! Solo il nostro Creatore, l’Iddio Onnipotente, può stabilire un nuovo ordine. Lo stabilirà? Non è obbligato a stabilirlo, anche se l’uomo non chiese di venire all’esistenza e non si mise su questa terra. Ma perché Dio non ha nessun obbligo? Perché l’uomo ha abbandonato Dio. L’uomo ha scelto di seguire la sua propria via nella ribellione contro il suo Creatore e Legislatore. Per di più, se giudichiamo l’uomo dai suoi pensieri, dai suoi piani e dai suoi sforzi, egli non vuole il nuovo ordine di Dio. Perché? Ebbene, l’uomo non vuole soddisfare le esigenze di tale nuovo ordine.
14. Qual è dunque la domanda, e dove possiamo trovare sicure informazioni?
14 Ora l’importante domanda è dunque questa: È l’Onnipotente Dio propenso a stabilire il nuovo ordine tanto necessario? Ha Egli deciso di stabilirlo? Dove possiamo ottenere fidate, autorevoli risposte a tali domande? In nessun altro posto che nella scritta Parola di Dio, la Sacra Bibbia!
15, 16. (a) Mediante il suo profeta Isaia che cosa disse Dio circa il suo proposito di far questo? (b) Come mostra l’apostolo Giovanni se Dio ha cambiato idea a questo riguardo, e perché fu detto a Giovanni di scriverlo?
15 Ascoltate, mentre Egli parla al suo profeta Isaia nell’ottavo secolo avanti la nostra Èra Volgare: “Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; e le cose precedenti non saranno richiamate alla mente, né saliranno in cuore. Ma esultate e gioite per sempre di ciò che io creo”. (Isa. 65:17, 18) ‘Oh!’ potrebbe dire qualche ascoltatore, ‘questo fu detto e scritto circa ventisette secoli fa, e ora è una cosa superata e oggi non ha valore’. Ma ascoltate, ora, la rivelazione che Dio diede al cristiano apostolo Giovanni più di ottocento anni dopo. Scrivendola, Giovanni dice: “E vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. Dalla sua presenza fuggirono la terra e il cielo, e non fu trovato luogo per loro. . . . E vidi un nuovo cielo e una nuova terra; poiché il precedente cielo e la precedente terra erano passati, e il mare non è più”. (Riv. 20:11 a 21:1) Pertanto dopo oltre otto secoli lo stesso Dio non aveva cambiato idea. E Giovanni scrisse ulteriormente:
16 “E colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’”. — Riv. 21:5.
17. Quindi, oggi, dopo millenovecento anni, qual è la buona notizia a questo riguardo?
17 Di conseguenza, questo Dio sul suo trono celeste non potrebbe mantenere la sua parola e contemporaneamente cambiare idea riguardo al suo dichiarato proposito di creare un nuovo ordine con nuovi cieli e nuova terra dove non ci sarà più un mare dell’umanità estraniata da Dio a causa del peccato ereditato dai nostri primogenitori umani. Quindi, benché Dio non debba nulla al genere umano, è propenso a stabilire un desiderabile nuovo ordine, e non ha cambiato idea, neppure dopo millenovecento anni. Non è questa una buona notizia?
CHE COSA OSTACOLA GLI SFORZI UMANI?
18. Che cosa ci vuole, prima che possa esserci una “nuova terra”?
18 Notiamo che Dio promette di creare non solo una “nuova terra”, ma anche “nuovi cieli”. Questo mostra appropriatamente che Dio sa qual è la cosa più essenziale perché il morituro genere umano abbia un nuovo ordine. Non può esserci una “nuova terra” senza che ci siano prima “nuovi cieli”! Nuovi sole, luna, stelle, pianeti e galassie sopra di noi nel raggio visivo dell’uomo? No! Questi visibili materiali non intelligenti corpi celesti non hanno e non possono avere nessun effetto sull’umano ordine di cose come hanno insegnato gli astrologi dai giorni dell’antica Babilonia. Ma con l’espressione “nuovi cieli” Geova Dio intende nuove invisibili intelligenze spirituali che abbiano il sovrumano celeste controllo del genere umano.
19. Come fu indicato questo significato dell’espressione “nuovi cieli” dal profeta Daniele, e anche da Gesù Cristo?
19 Questa fu l’idea del profeta Daniele quando usò la parola “cieli” interpretando il sogno del re dell’antica Babilonia circa un grande albero e disse: “Passeranno su di te sette tempi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che egli lo dà a chi vuole. E perché dissero di lasciare il ceppo dell’albero, il tuo regno ti sarà sicuro dopo che avrai conosciuto che i cieli dominano”. (Dan. 4:25, 26) Questa idea dell’invisibile, intelligente dominio e controllo celeste del genere umano era contenuta anche nelle parole di Gesù Cristo, quando proclamò: “Il regno dei cieli si è avvicinato”. — Matt. 4:17.
20, 21. (a) Che cosa indica l’espressione “nuovi cieli”, e come questo spiega l’incapacità dell’uomo di cambiare in meglio la situazione? (b) Come i saggi del mondo ingannano se stessi a questo riguardo?
20 Che Dio prometta “nuovi cieli” indica che ci sono vecchi “cieli” i quali dominano sopra il genere umano e governano invisibilmente il presente ordine di cose. Questi simbolici vecchi cieli sono un sovrumano ostacolo che impedisce tutti i sinceri sforzi degli uomini e delle donne di cambiare in meglio il presente ordine e di attuare durevoli riforme nella speranza di salvare il genere umano dall’autodistruzione. Per il genere umano questi vecchi “cieli” sono un invisibile nemico capace di superare continuamente in astuzia gli uomini e le donne sicuri di sé, come ha ripetutamente mostrato la storia umana finora.
21 I saggi del mondo in questa scientifica Èra dei Cervelli rifiutano di credere all’esistenza di tale invisibile, sovrumano, intelligente nemico spirituale e se ne fanno beffe. Ma questo medesimo nemico sa che non c’è stolto più grande di chi inganna se stesso. Ma noi non siamo stolti quando chiediamo: Chi è quel nemico rappresentato dai vecchi “cieli”?
22, 23. In che modo uno che venne dal cielo e vi tornò disse agli uomini chi è questo nemico?
22 Una persona che scese dal cielo e visse come uomo sulla terra per oltre trentatré anni prima di tornare negli invisibili cieli spirituali ci dice chi è quel nemico. In un’occasione sulla terra settanta uomini che aveva mandati come evangelizzatori a proclamare il regno di Dio tornarono e riferirono: “Signore, anche i demoni ci son sottoposti con l’uso del tuo nome”. Rispondendo, che cosa disse Gesù Cristo a quegli esultanti evangelizzatori? Questo: “Vedevo Satana già caduto dal cielo come un lampo”. (Luca 10:1-18) In un’illustrazione figurativa che fece alla fine della sua profezia sul termine di questo sistema di cose predisse il tempo in cui avrebbe detto queste parole alle persone simili a capri: “Andatevene da me, voi che siete stati maledetti, nel fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli”. (Matt. 24:3; 25:31-33, 41) Tre sere dopo, parlando ai suoi fedeli apostoli del suo prossimo tradimento e della sua morte violenta su un palo di esecuzione, Gesù Cristo disse:
23 “Ora vi e il giudizio di questo mondo; ora il governante di questo mondo sarà cacciato fuori”. “Viene il governante del mondo. Ed egli non ha presa su di me”. (Giov. 12:31; 14:30) “Ecco, Satana ha richiesto di avervi per vagliarvi come il grano”. — Luca 22:31.
24. Che cosa mostrò pertanto Gesù circa i “cieli” che ora controllano il genere umano, e, secondo Paolo, il mondo del genere umano chi adora?
24 Lì abbiamo la parola di niente meno che Gesù Cristo stesso come autorità sul soggetto: Satana il Diavolo e i suoi angeli demonici sono quelli che formano i simbolici vecchi cieli, i presenti sovrumani “cieli”, che dominano e controllano il genere umano in questo presente vecchio ordine. Invece di adorare il vero Dio che promette “nuovi cieli e nuova terra”, la stragrande maggioranza del genere umano adora il Diavolo e i suoi demoni. Il Diavolo è subdolo e scaltro nel nascondere le sue operazioni e i suoi inganni a danno del popolo, poiché il cristiano apostolo Paolo scrive: “L’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”. (2 Cor. 4:4) Con tale descrizione l’apostolo Paolo intendeva il falso dio, Satana.
25. Chi indusse Adamo ed Eva a cercare piani contrari alla volontà di Dio?
25 Per giunta, Gesù Cristo riconobbe in Satana il Diavolo l’invisibile che indusse i retti Adamo ed Eva a cercare piani contrari alla volontà di Dio. Pertanto Satana recò su tutti noi questa moritura, imperfetta condizione.
26. Come Satana divenne ciò che Gesù lo chiamò, “omicida”?
26 In un’occasione Gesù si rivolse a certuni del suo uditorio che volevano ucciderlo e disse loro: “Voi siete dai padre vostro il Diavolo e desiderate fare i desideri del padre vostro. Egli fu omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché in lui non vi è verità. Quando dice la menzogna, parla secondo la propria disposizione, perché è bugiardo e padre della menzogna”. (Giov. 8:44) Nell’originaria dimora dell’uomo, il Giardino d’Eden, Satana il Diavolo chiamò Geova Dio bugiardo; e la prima donna, Eva, credette al Diavolo, e dopo ciò suo marito, Adamo, si schierò dalla parte di lei e si unì a lei nel disubbidire a Dio. Perciò Geova pronunciò la sentenza di morte sui nostri primogenitori; e poiché Satana il Diavolo causò questo risultato, divenne ciò che Gesù lo chiamò, “omicida”. Egli uccise anche noi, poiché abbiamo ereditato dai peccatori Adamo ed Eva la nostra condizione moritura. — Gen. 2:7–5:5.
27, 28. (a) Da quale condizione d’incapacità gli uomini abili del mondo non ci possono liberare, o che cosa non possono togliere di sopra a noi gli eserciti e i rivoluzionari? (b) Come Paolo diede agli Efesini un’idea di ciò che abbiamo di fronte?
27 Nonostante tutto ciò che possono fare i governanti e i legislatori e i giudici e i medici e gli scienziati, essi non possono toglierci la condanna di morte che ancora grava su tutti noi a causa della peccaminosità e dell’imperfezione ereditate. Non possono riportarci nel Giardino d’Eden da cui i nostri primogenitori furono cacciati a causa della ribellione contro Dio il Creatore. Nonostante tutto ciò che cercano di fare le forze militari e i rivoluzionari sociali del mondo, essi non possono togliere di sopra a noi i demonici vecchi “cieli” che hanno fatto presa sul genere umano. In questo caso gli eserciti e i rivoluzionari del mondo contendono non con altre creature umane, ma con forze sovrumane, invisibili. Tutto il genere umano ha di fronte ciò di cui l’apostolo Paolo ci diede un’idea scrivendo alla congregazione cristiana di Efeso nell’Asia:
28 “Rivestitevi della completa armatura di Dio affinché possiate star fermi contro le macchinazioni del Diavolo; perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. — Efes. 6:11, 12.
29. Benché espellessero demoni, che cosa non cercarono di fare Gesù e i suoi apostoli, con quale risultato oggi?
29 L’apostolo Paolo, nonché Gesù Cristo stesso e gli altri suoi apostoli, espulsero demoni da persone che ne erano ossessionate, liberando così le povere vittime umane. Comunque, Gesù Cristo, quando fu sulla terra, e i suoi apostoli non tentarono mai di rovesciare questi invisibili vecchi “cieli”, formati di governi demonici, autorità, governanti mondiali di queste tenebre e spiriti malvagi che sono nei luoghi celesti. Diciannove secoli fa non era il tempo per tale liberazione del genere umano. Di conseguenza quei malvagi “cieli” demonici hanno continuato a dominare sul genere umano e sulle attività umane finora. Ora la famiglia umana sente i terribili effetti di questo invisibile dominio, ed è assolutamente impotente contro di esso.
30. A chi siamo obbligati a rivolgerci perché provveda un Liberatore, e per evitare d’essere “maledetti” a chi non possiamo rivolgerci?
30 Il genere umano ha un disperato bisogno di Qualcuno che lo liberi da questi dannosi cieli demonici. Geova Dio ha suscitato il necessario Liberatore! Il tempo fissato da Geova per la desiderata liberazione è prossimo! Non possiamo rivolgerci ai “nobili” umani o all’uomo terreno per il Liberatore. Saremmo ‘maledetti’ se lo facessimo! La forza delle circostanze ci obbliga a rivolgerci a Geova per averlo. Chi è?
31. Che cosa sarà in grado di fare colui che Geova ha scelto, e perché questa è un’esigenza fondamentale per un nuovo ordine?
31 È colui che Geova Dio ha scelto, colui che può togliere di mezzo questi vecchi demonici “cieli”. Non ci può essere un nuovo ordine per il genere umano senza eliminare quei “cieli” malvagi che hanno dominato questo vecchio ordine. Non ci può essere un nuovo ordine per il genere umano senza “nuovi cieli”. Questa è un’esigenza fondamentale. È la prima esigenza. Geova Dio ha promesso di creare tali “nuovi cieli”.
32. In che modo quelli dei ‘cieli che sono ora’ saranno controbilanciati da quelli dei “nuovi cieli”, e chi è il più importante ed essenziale dei “nuovi cieli”?
32 Come i malvagi ‘cieli che sono ora’ sono formati di sovrumane, invisibili creature spirituali, così anche i nuovi cieli devono essere formati di sovrumane, invisibili creature spirituali. L’apostolo Pietro incitò i suoi conservi cristiani ad attendere Dio e confidare in Dio scrivendo: “Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. (2 Piet. 3:13) Dio ha già suscitato il principale, il più importante ed essenziale di questi “nuovi cieli”, e questi è il suo fedele Figlio Gesù Cristo il Signore. Acclamate questo Liberatore!
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La liberazione nel nuovo ordine di Dio significherà vivere nella perfetta salute e felicità in una piacevole terra simile a un giardino, sotto un solo governo per tutta la terra