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Come la risurrezione reca beneficio a tutti i morti nell’infernoLa Torre di Guardia 1973 | 15 ottobre
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e nell’inferno lì chiusi per sempre? O deve prima farsi versare denaro dai parenti e dagli amici dei morti, perché usi le chiavi e faccia uscire quelli che sono nella morte e nell’inferno? Come sarebbe egoistico e commercialista se approfittasse in questo modo del fatto che ha le “chiavi della morte e dell’inferno”!
34 Rigettando totalmente tale idea, Gesù disse ai suoi apostoli: “Il Figlio dell’uomo . . . non è venuto per essere servito, ma a servire e a dar la sua vita in redenzione dei molti”. (Matt. 20:28, Nardoni) Quando fu sulla terra come uomo, Gesù Cristo non fece mai pagare un solo denaro d’argento per destare dai morti alcuna delle persone morte che riportò in vita. Il risuscitato Gesù Cristo si propone di usare le “chiavi della morte e dell’inferno” non per tenere i morti chiusi per sempre, ma per liberarli amorevolmente e per affrancarli. Dio stesso, che risuscitò suo Figlio Gesù Cristo dall’“inferno”, gli affidò quelle “chiavi” proprio a tale scopo.
35. (a) Che cosa disse Gesù riguardo al tempo gioioso in cui avrebbe usato la chiave dell’“inferno”? (b) Perché o come lo scopo della risurrezione è quello di recare beneficio?
35 Attendendo quel tempo per lui gioioso, Gesù Cristo disse ai Giudei: “Come il Padre ha in sé la vita, così pure ha dato al Figlio il potere di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo, perché vien l’ora in cui tutti quei che sono nei sepolcri udranno la sua voce, e ne usciranno: quelli che hanno operato il bene, risusciteranno alla vita; quelli invece che fecero il male, risusciteranno per la condanna”. (Giov. 5:26-29, Nardoni) È chiaro che tale risurrezione di tutti quei morti dall’“inferno” sarà per il loro beneficio. Solo dopo che i risuscitati dall’“inferno” saranno tornati volontariamente a fare il male la loro risurrezione finirà con un giudizio di condanna alla distruzione eterna. Lo scopo della risurrezione è dunque quello di recare beneficio, in vista del benessere eterno dei morti. Essa dà loro l’opportunità di godere per sempre la vita eterna nel nuovo ordine di Dio.
36, 37. A chi fu data una visione di quando l’“inferno” non sarà più, e come descrisse egli la scena?
36 In quella stessa Rivelazione o Apocalisse all’apostolo Giovanni, il risuscitato Gesù Cristo fece una raffigurazione del tempo in cui l’“inferno” non sarà più. Questo avverrà dopo che sarà stato distrutto questo vecchio sistema di cose mondano, e che Dio avrà creato nuovi cieli e nuova terra, cioè un nuovo governo celeste e una nuova società umana terrestre. Descrivendo la meravigliosa scena, Giovanni scrive:
37 “E vidi un trono grande e candido, e uno che sopra di esso sedeva, dalla vista del quale fuggì la terra e il cielo, né più comparirono. E vidi i morti grandi e piccoli, stare davanti al trono, e si aprirono i libri: e un altro libro fu aperto, che è quello della vita: e furon giudicati i morti sopra di quello che era scritto ne’ libri, secondo le opere loro. E il mare rendette i morti che riteneva dentro di sé: e la morte e l’inferno [latino, infernus] rendettero i morti che avevano”. — Apoc. 20:11-13, Martini.
38. (a) Come dunque l’“inferno” cesserà d’esistere, e come lo raffigura Rivelazione? (b) Come la “morte” e la malvagità saran fatte cessare?
38 Ah, sì, quando l’“inferno” (Ades o Sceol) avrà reso l’ultimo morto che contiene, mediante la risurrezione di tutti i morti per i quali Gesù Cristo diede la sua vita umana come redenzione, allora l’inferno non ci sarà più. In tutta la terra, gli abitanti non vedranno un solo cimitero o pietra tombale. La comune tomba del genere umano sarà stata distrutta per sempre. Perciò Apocalisse 20:14, 15, Martini, prosegue, dicendo: “E l’inferno [latino, infernus] e la morte furono gittati in uno stagno di fuoco. Questa è la seconda morte. E chi non si trovò scritto nel libro della vita, fu gittato nello stagno di fuoco”. Quale glorioso giorno di giudizio sarà quello! L’“inferno” riceverà un colpo mortale. La morte che tutto il genere umano ha ereditata dai peccatori Adamo ed Eva sarà messa a morte, cesserà di esistere perché tutto l’ubbidiente genere umano sarà portato alla perfezione della vita umana in un restaurato paradiso di delizie. Si porrà fine alla trasgressione distruggendo tutti quelli che volontariamente saranno divenuti malvagi e che dovranno subire la pena della seconda morte.
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Quelli che ricevono il beneficio della risurrezione dall’“inferno”La Torre di Guardia 1973 | 15 ottobre
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Quelli che ricevono il beneficio della risurrezione dall’“inferno”
1, 2. (a) Quale patriarca ebreo disse di attendersi di andare nell’“inferno”? (b) Come Gesù, difendendo la dottrina della risurrezione, diede l’assicurazione che Giacobbe ne avrebbe tratto beneficio?
CHI CI sarà fra quelli che son morti nell’“inferno” e che riceveranno il beneficio della risurrezione dai morti? Ricordiamo che il patriarca Giacobbe si attendeva di andare nell’“inferno” o Sceol. (Gen. 37:35) Sarà egli fra quelli che ne riceveranno il beneficio? Sì, ricordiamo le parole di Gesù Cristo, il quale, prima di destare il suo amico Lazzaro dallo stato di morte in cui era da quattro giorni, disse alla sorella Marta: “Sono Io la Risurrezione e la Vita; chi crede in me, anche se fosse morto, vivrà”. (Giov. 11:25, Nardoni) Solo alcune settimane dopo, Gesù dovette difendere l’insegnamento della risurrezione dinanzi a certi increduli Giudei, i Sadducei. Ciò facendo, si riferì
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