Lo Sposo e la Sposa rivolgono l’attenzione alla crescita della famiglia
1. Perché è impossibile che un uomo cresca dovutamente una famiglia mentre è in guerra?
L’ALLEVAMENTO dei figli è una felice ma grave responsabilità. Richiede tenera cura, continua attenzione, l’espressione di molto amore, disciplina, correzione, unione, associazione e partecipazione familiare alla ricreazione. Perciò, quando un uomo è in guerra ha difficilmente il tempo di prestare attenzione alla crescita della famiglia. Le nazioni in genere riconoscono questo ed esentano gli uomini con famiglia dal servizio militare a meno che la situazione nazionale non divenga estrema. Quando un uomo da poco sposato torna dalla guerra è molto felice di essere con la sua sposa ed ella con lui. La loro felicità è massima perché ora possono lavorare insieme, possono pensare di formare una famiglia e cominciare ad adempiere il primario scopo del matrimonio, l’allevamento dei figli. È qualche cosa che Dio ha provveduto. Noi della razza umana siamo grati a Dio che ha disposto così le cose, poiché in tal modo abbiamo ottenuto la vita.
2. Qual è il proposito di Dio per il genere umano, e come ce lo illustra?
2 Affinché potessimo capire i propositi di Geova verso di noi Dio si è servito di questa medesima circostanza per illustrarci quello che sta per fare a favore della razza umana. Egli ama la famiglia umana e vuole che abbiamo la vita, non solamente per alcuni brevi anni con gran parte di questi anni pieni di afflizioni e sofferenze, ma la vita per sempre in una condizione in cui non ci sarà nessuna mancanza di continua felicità. Egli ci ha ripetutamente detto mediante la sua Parola d’aver provveduto il Messia, il suo unigenito Figlio Gesù Cristo, come mezzo per la vita del genere umano. In che modo ci rechi questi benefici qui sulla terra lo rende chiaro usando la medesima comprensibile illustrazione di uno sposo e una sposa che prestano attenzione alla crescita della famiglia.
3. Chi è lo Sposo? la sposa?
3 Gesù Cristo è lo Sposo. (Giov. 3:28, 29) Egli è spirituale, immortale, in cielo. (1 Piet. 3:18; 1 Tim. 6:14-16) Chi è la sposa e che genere di persona è ella? Ebbene, la Bibbia dice che la sua sposa è la congregazione cristiana. (Col. 1:18) Naturalmente, ella non è una donna individuale ma è una sposa composta, un’organizzazione formata di persone. La sposa che debba sposare uno sposo spirituale dev’essere spirituale, ed ella è tale, essendo l’Israele di Dio, o Israele spirituale, figli generati da Dio per mezzo dello spirito. Questa sposa composta è anche menzionata come il “piccolo gregge” a cui Dio darà il Regno (Luca 12:32), e che saranno re e sacerdoti con Cristo. (Riv. 20:4, 6) In armonia col fatto che sono un “piccolo gregge” la Bibbia indica che il loro numero è di soli 144.000. (Riv. 14:1) Lo Sposo e la sposa appartengono alla famiglia del grande Padre celeste, Geova Dio. Avendo sposato il Figlio, ciascun membro della composta sposa ha sulla fronte il nome di Cristo quale Marito e anche il nome del Padre suo.
COMBATTIMENTO PER PROTEGGERE IL NOME DELLA SPOSA E DELLA FAMIGLIA
4. Che cosa deve fare lo Sposo prima che egli e la sua sposa rivolgano l’attenzione alla crescita della famiglia? Perché?
4 Ora, lo Sposo e la sua sposa si occupano di crescere una famiglia degna dell’illustre nome del Padre Geova, ubbidiente e pienamente rispettosa verso il nome della famiglia. In difesa di questo nome della famiglia e anche per proteggere la sua sposa, lo Sposo deve combattere una guerra prima che possa godere piena pace e prestare indivisa attenzione alla crescita della famiglia. Questa guerra è contro i nemici del Padre suo, capeggiata dal principale oppositore di Dio, Satana il Diavolo. Satana si è servito sulla terra di uomini opposti al vero cristianesimo per tentar di distruggere la sposa e contaminarla moralmente e spiritualmente così che ella non fosse idonea al matrimonio dello Sposo celeste. Per questa ragione lo Sposo combatte la battaglia di Armaghedon, schiacciando completamente tutti i nemici terrestri e sconfiggendo quindi Satana e i suoi malvagi demoni. Ciò che risulta da questa azione è descritto nella Bibbia come la fuga della terra e dei cieli, così che non si troverà più posto per loro. (Riv. 20:11) Ogni ostacolo sarà in tal modo rimosso per la completa pace, così che non rimarrà nessuna minaccia per la sposa. Lo Sposo ha ora stabilito condizioni del tutto favorevoli per la sua sposa: “E vidi un nuovo cielo e una nuova terra; poiché il precedente cielo e la precedente terra erano passati, e il mare non è più”. — Riv. 21:1.
5. (a) Quando la sposa e lo Sposo cominciano a crescere la famiglia? (b) Che cosa sono il “nuovo cielo” e la “nuova terra”?
5 Essendo il vecchio cielo di Satana e dei suoi demoni scomparso, insieme allo spirito di Satana, il quale è lo spirito del mondo che esercita la propria forza malvagia per volgere la mente delle persone alla malvagità, un nuovo corpo amministrativo assumerà il pieno potere, cioè Gesù Cristo e i suoi 144.000 associati re e sacerdoti. La Bibbia ci aiuta a stabilire il tempo in cui lo Sposo e la sua sposa rivolgono l’attenzione alla crescita della famiglia, quando ci dice che questa amministrazione dominerà per mille anni. (Riv. 20:4) Questo tempo felice è all’inizio del regno millenniale di Cristo. La “nuova terra” su cui questa amministrazione dominerà non sarà un nuovo globo terrestre che viaggi per lo spazio, come il “nuovo cielo” non sostituirà il cielo di Dio. È ciò che sostituisce permanentemente la vecchia, corrotta, terrena disposizione umana di Satana, proprio come i nuovi cieli sostituiranno permanentemente i vecchi cieli satanici che han corrotto e dominato la società umana. La “nuova terra” è una terrestre società umana completamente giusta e nuova. Il simbolico “mare” degli irrequieti, ribelli, empi popoli, da cui la simbolica bestia selvaggia ascese molto tempo fa onde il Diavolo se ne servisse, sarà scomparso. (Riv. 13:1, 2; Isa. 57:20) I nostri mari letterali rimarranno. Ma come verrà a costituirsi tale giusta e nuova società terrestre? L’apostolo Giovanni vide come nella sua visione:
SCENDE LA NUOVA GERUSALEMME
6. Che cos’è la Nuova Gerusalemme, e in che senso scende dal cielo?
6 “E vidi la città santa, la Nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, e preparata come una sposa adorna per il suo marito”. (Riv. 21:2) Questo è un tempo molto felice per lo Sposo, un tempo in cui egli comincerà il suo glorioso regno di mille anni con la sua sposa. Naturalmente, è un tempo felice anche per lei, ed ella è descritta come splendidamente adorna per l’occasione. È paragonata a una città, Gerusalemme, che al tempo del glorioso regno del re Salomone era un luogo di stupenda bellezza, alta sul colle Sion col suo magnifico tempio che si vedeva di lontano, rifulgente alla luce solare ed esaltante la vera adorazione di Geova Dio. La città è spesso usata nelle Scritture per rappresentare un’organizzazione. Questa sposa è un un’organizzazione tenuta insieme in completa unità nell’amore dello Sposo e del suo Padre Geova e del tutto preparata per il servizio, “preparata come una sposa adorna per il suo marito”, e pronta a fare i desideri del suo marito. Insieme ora rivolgono l’attenzione alla terra, poiché servono da nuova organizzazione capitale, la nuova organizzazione. Essi sono il completo seme di Abraamo per mezzo del quale “tutte le nazioni della terra di certo si benediranno”. — Gen. 22:18; Riv. 3:12.
7. Chi sono i figli della sposa e dello Sposo, e come divengono tali?
7 Come possono allora quelli che sono sulla terra, avendo almeno un po’ di vita per il fatto che sono della stirpe di Adamo, divenire figli dello Sposo e della sposa? O, chi sono i figli generati? Ebbene, quelli che allora sono sulla terra vivranno rettamente, essendo sopravvissuti alla battaglia di Armaghedon, ma non sono perfetti; hanno ancora l’eredità adamica del peccato; morirebbero col passar del tempo. Armaghedon non ha cambiato i loro corpi, benché abbia spazzato via i loro nemici. Hanno dunque bisogno che si infonda in loro vera vita. Hanno bisogno di divenire, anziché figli del peccatore Adamo, figli del “Padre eterno” Gesù Cristo. (Isa. 9:6) Questo significa che c’è molto lavoro per la sposa e lo Sposo, poiché avranno la responsabilità di mostrare a queste persone una grande quantità di amore e tenera cura e di infondere in loro la vera vita. Oltre a ciò ci sono milioni di individui che non hanno affatto la vita. Son morti e privi di esistenza. Questi fanno parte delle nazioni e delle famiglie della terra che il seme abraamico deve pure benedire, e devono dunque riportarsi in vita, devono stare di nuovo su questa terra per avere l’opportunità di divenire posteri della sposa e dello Sposo, permanenti membri della famiglia. (Gen. 12:3) Come la sposa e lo Sposo faranno quest’opera? A questa domanda Giovanni ebbe successivamente la risposta nella sua visione:
LA FAMIGLIA DELLO SPOSO
8. (a) Come la tenda di Dio sarà allora col genere umano? (b) Quale sarà la situazione alla fine dei mille anni?
8 “Allora udii un’alta voce dal trono dire: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro’”. (Riv. 21:3) Avviene in questo modo. Dio la grande Fonte della vita non si attenda o non risiede personalmente col genere umano sulla terra, a diretto contatto con loro, perché anche quelli che compongono la sposa, mentre erano ancora sulla terra, non ebbero Dio a dimora personalmente con loro. Gesù Cristo serviva da Mediatore fra Dio e gli uomini a favore dei 144.000, la sposa. È venuto dunque il tempo che il resto del genere umano si riconcili pienamente con Dio. (1 Tim. 2:5, 6; 2 Cor. 5:20) Durante la loro riconciliazione Dio dimora con loro solo in maniera rappresentativa, nell’aspettativa del tempo in cui i mille anni del regno millenniale termineranno. In quel tempo tutti gli ubbidienti della terra saranno stati tratti nella famiglia dello Sposo, “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”, e allora avrà coltivato in loro le sue proprie giuste qualità. Essi mostreranno i tratti familiari di Gesù Cristo l’“ultimo Adamo”, invece dei degradati, degenerati tratti del loro originale padre il “primo uomo Adamo”. (1 Cor. 15:45) Per mezzo della loro fede nello sparso sangue dell’Agnello di Dio, con la loro ubbidienza a Cristo come Padre eterno, i benefici del suo sacrificio perfetto opereranno su di loro per recare loro la vita, in contrasto col peccato ereditato da Adamo, che ha operato per la loro morte. — Giov. 1:29, 36; Rom. 5:12.
9. In quanto a Dio che risiede fra il suo popolo, quale parte hanno la sposa e lo Sposo?
9 Nell’antico Israele la tenda nel deserto aveva un compartimento interno chiamato Santissimo in cui Dio dimorava in maniera rappresentativa fra il suo popolo. La luce tra i cherubini sull’arca del patto e la nuvola che stava al di sopra del tabernacolo erano prove della favorevole attenzione di Geova verso di loro. La classe della sposa di 144.000 membri, ricordiamo, è una classe spirituale, un tempio spirituale in cui Gesù Cristo è la pietra angolare di fondamento, il luogo in cui Geova Dio abita con lo spirito. (1 Piet. 2:5; Efes. 2:19-22) Come il marito è il fondamento della famiglia, così Cristo lo è della sua sposa. Quando scendono dal cielo, il che significa che rivolgono la loro attenzione e le loro attività e la loro potenza a questa terra e a quelli che vi abitano, Dio prende a risiedere con gli uomini per mezzo di questa classe del tempio. Esso è il centro dell’adorazione verso cui tutto il popolo deve venire, proprio come nell’antico Israele il centro dell’adorazione fu il tabernacolo (e in seguito il tempio). Essi saranno in tal modo riconciliati con Dio e diverranno veramente “suoi popoli”.
10. Descrivete i risultati allorché il genere umano è riconciliato con Dio dallo Sposo e dalla sposa.
10 Quale sarà il risultato per i suoi popoli allorché si avvicineranno sempre più alla completa riconciliazione con Dio? Giovanni ci dice: “Ed egli [Dio] asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. (Riv. 21:4) Quale meravigliosa, ristoratrice, rafforzante, vivificante disposizione per il genere umano! Mentre esprimono ubbidienza e mentre Cristo e la sua sposa amorevolmente li assistono a fare progresso in senso spirituale e applicano loro i benefici del riscatto per la guarigione dei loro corpi, ci saranno sempre meno dolore, sempre meno ragioni di lagrime. Non ci sarà più la morte. La morte ereditata da Adamo cesserà di estendersi ulteriormente allorché i figli cesseranno di nascere. I viventi sulla terra, una volta raggiunta la perfezione, non avranno più il peccato adamico operante in loro. La morte ricevuta come eredità da Adamo sarà completamente spazzata via, per non esistere mai più. — Rom. 5:12, 18, 19.
11. Quando e come i cimiteri non ci saranno più?
11 I cimiteri hanno recato molta angoscia al genere umano. È una cosa che turba perfino il guardare un cimitero. L’Ades, comune tomba di tutto il genere umano, similmente non sarà più quando la risurrezione di quelli che sono nei sepolcri sarà avvenuta e quando nessuno scenderà più nei sepolcri come risultato del peccato adamico. Allora veramente potrà dirsi: “Le cose precedenti sono passate”.
ASSICURAZIONE DALL’INFALLIBILE FORMULATORE DI PROPOSITI
12. Nonostante tutte le cattive condizioni che esistono ora, come possiamo riporre fede nella promessa di Dio di condizioni migliori?
12 Geova comprende che è difficile agli uomini sulla terra, nelle condizioni che osserviamo oggi, aver visione di tale desiderabile condizione. Sembra troppo buona per esser vera, ma, allora, d’altra parte, non sembra troppo cattiva per esser vera la situazione del tempo attuale sotto Satana il grande nemico di Dio? E non ha la Parola di Dio predetto questo giorno? Dio stesso ci dice che farà avvenire queste buone cose. È impossibile ch’egli menta. (Ebr. 6:18) Giovanni scrive: “E colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’”. (Riv. 21:5) Geova benignamente e comprensivamente ci dà questa ulteriore assicurazione a suo proprio nome. Egli è l’Iddio fedele e verace, e suo Figlio lo Sposo diede la sua vita onde l’uomo ottenesse la vita. Il Figlio si occupa, al di sopra di ogni altra cosa, di adempiere e avverare e realizzare queste promesse di Dio.
13. Spiegate come Dio poté, circa 1.900 anni fa, dire: “È accaduto!”
13 Le cose che Dio si propone di fare sono così sicure che avvengano da chiamare se stesso “Colui che annuncio dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte”. Anche dei suoi servitori Abraamo, Isacco e Giacobbe poté dire, benché fossero morti, che egli era il loro Dio, poiché “non è l’Iddio dei morti, ma dei viventi”. Prima di comandare a Giovanni di scrivere la visione datagli disse ancora a Giovanni: “È accaduto!” perché è sicuro che si compirà. — Isa. 46:10; Matt. 22:32; Riv. 21:6; Rom. 4:17.
14. Quale assicurazione ci dà il titolo di Dio “l’Alfa e l’Omega”?
14 Credete che queste cose si verifichino? Dio, ci mostra ulteriormente come può considerare le cose che non sono come se fossero, dicendo pazientemente: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine”. Nella lingua greca, in cui l’apostolo Giovanni scrisse, la lettera alfa dà inizio all’alfabeto e la lettera omega gli pone fine. Geova qui ci dice, perciò, che quando comincia una cosa, essendo l’Onnipotente e il Formulatore di propositi, la porta con successo alla fine. Nessun ostacolo o interferenza gliela può far lasciare incompiuta. — Riv. 21:6; 1:8; 22:13.
15. Spiegate la dichiarazione di Geova: “A chi ha sete darò della fonte dell’acqua della vita gratuitamente”.
15 Dato che la sua promessa si basa su un fondamento solido, possiamo aver fiducia nell’accettare il suo invito: “A chi ha sete darò della fonte dell’acqua della vita gratuitamente”. (Riv. 21:6) Salmo 36:9, indirizzato a Geova, dice: “Presso di te è la fonte della vita”. Ogni creatura umana che ha sete di vita perfetta e felice dovrà ottenerla per tutta l’eternità dalla grande Fonte o Sorgente di vita Geova Dio, che è l’Alfa da cui ogni cosa buona ha origine. Gli assetati non potranno comprare questa vivificante, sostentatrice acqua con oro, argento o cose materiali. Geova Dio la darà gratuitamente, ma solo secondo i suoi propri termini. Per cui l’acqua della vita dovrà essere accettata tramite suo Figlio Gesù Cristo.
16. A chi e perché Geova rivolge la sua ottava e ultima esortazione alla fedeltà nella Rivelazione?
16 Dio parla quindi al rimanente dei 144.000 eredi spirituali di Dio ancora sulla terra che sono coeredi di Gesù Cristo. Nella sua ottava e ultima esortazione alla fedeltà nella Rivelazione, Geova dice: “Chiunque vincerà erediterà queste cose, e io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio”. (Riv. 21:7; 2:7, 11, 17, 26; 3:5, 12, 21) Per assicurarsi questa eredità celeste il rimanente dei 144.000 deve vincere questo mondo malvagio come fece Gesù Cristo il principale Figlio di Dio. (Giov. 16:33; Riv. 3:21) Devono continuare a vincere il mondo mantenendo l’integrità verso Dio e mantenendo la castità spirituale e morale come coniugata sposa finché l’ardente fine di questo sistema malvagio non lo rimuova fra breve dall’esistenza ed essi entrino vittoriosamente nel nuovo ordine.
NON TUTTI DIVERRANNO FIGLI DELLA SPOSA
17. Diverranno tutti sulla terra figli dello Sposo e della sua sposa? Spiegate.
17 Tutto il genere umano sulla terra diverrà forse automaticamente figli della sposa e dello Sposo, assunti infine nella grande ed eterna famiglia di Geova Dio? No. Giovanni descrive quindi quelli che non vi faranno parte: “Ma in quanto ai codardi e a quelli senza fede e a quelli che sono disgustanti nella loro impurità e agli assassini e ai fornicatori e a quelli che praticano lo spiritismo e agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la seconda morte”. (Riv. 21:8) Le persone che praticano queste cose non vincono il mondo, poiché fanno le stesse cose del mondo, le opere della carne. Compiono le opere del peccatore antenato della razza umana, Adamo, e seguono il modello di Babilonia la Grande, “la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. Gli assassini, i fornicatori o sessualmente immorali, quelli che seguono Babilonia la Grande nel praticare lo spiritismo, la stregoneria e la magia, gli idolatri, compresi quelli che adorano la simbolica “bestia selvaggia” e la sua “immagine” del giorno moderno, e i bugiardi che imitano il Diavolo “padre della menzogna”: questa specie non vince il mondo e sarà distrutta ad Armaghedon. Nella nuova terra queste qualità saranno ugualmente detestabili e le persone che le praticassero non potrebbero continuare a vivere. — Giov. 8:44; Riv. 17:5, 6; 18:23, 24.
18. (a) Di quale morte morranno i ribelli? (b) Che cos’è il “lago di fuoco”?
18 La fonte dell’acqua della vita, sebbene aperta a tali persone, è chiusa da loro e perciò non bevono da essa, perdendo la loro propria vita. La morte di cui morranno sarà non la morte adamica, ma una morte causata dalla loro propria volontaria ribellione e malvagità. Sarà una morte eterna, simboleggiata dal “lago che brucia con fuoco e zolfo”, la seconda morte. (Riv. 21:8) Non sarà subìta nessuna così detta “morte di vita cosciente” da un’immaginaria anima umana immortale che sia tormentata con fuoco e zolfo per l’eternità. È una morte da cui non ci sarà nessuna risurrezione. Non c’è nessuna chiave per la seconda morte, sebbene Gesù abbia la chiave per la morte adamica. (Riv. 1:18) La seconda morte è assolutamente distinta dalla morte adamica, poiché il Dragone, l’originale Serpente, Satana il Diavolo, non morì mai della morte adamica ma è scagliato nella “seconda morte”, il simbolico lago di fuoco, e così, inoltre, vi sono scagliati la “bestia selvaggia” e il “falso profeta”. Anche la stessa morte adamica e l’Ades o Sceol sono scagliati nella “seconda morte”. Il “lago di fuoco” simboleggia dunque la distruzione eterna di una persona o cosa. È la morte adamica che non sarà più, non la “seconda morte”. Quelli scagliati nella seconda morte vi rimarranno per sempre, irredenti.
19. (a) Perché lo Sposo e la sposa non si rattristeranno di quelli che non desidereranno esser membri della loro famiglia? (b) Oltre ad allevare una famiglia, quale altra opera faranno lo Sposo e la sposa per la loro famiglia durante i mille anni, e a quale famiglia apparterranno infine quelli sulla terra?
19 Lo Sposo e la sposa non si rattristeranno affatto della morte di tali persone, poiché queste avranno mostrato lo stesso spirito malvagio di Satana e non si verseranno lagrime per la loro scomparsa dalla superficie della terra. Nel regno di mille anni, quando la sposa e lo Sposo si occuperanno di crescere una famiglia, istruiranno anche i loro figli sulla costruzione di bellissime case, cioè di un paradiso terrestre, così che per la fine dei mille anni e dopo la distruzione degli indegni nel “lago di fuoco” ci sarà una grandiosa famiglia di migliaia di milioni di persone, tutte viventi felicemente con la vita eterna sulla terra abbellita. (Sal. 37:10, 11; Rom. 8:21) Il proposito di Dio circa questo benedetto matrimonio del suo diletto, fedele Figlio sarà portato a una gloriosa conclusione, conducendo la famiglia umana nella famiglia del Padre celeste come “figli di Dio”.