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Sacro servizio in questo “tempo della fine”La Torre di Guardia 1981 | 1° febbraio
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dovevano compiere questo “sacro servizio”, il risuscitato Gesù apparve a circa 500 suoi discepoli su un monte della “Galilea delle nazioni” e comandò loro: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine [sintèleia] del sistema di cose”. (Matt. 28:19, 20; 4:15; I Cor. 15:6) Dalla fine dei “tempi dei Gentili” nel 1914, stiamo vivendo nel “termine del sistema di cose”. Perciò tutti noi discepoli dedicati e battezzati del risuscitato Gesù Cristo, investito di pieni poteri, abbiamo il comando di compiere il “sacro servizio” affidatoci. Dobbiamo compierlo sino allo scadere di questo “termine del sistema di cose”, senza mai rallentare.
21. (a) Quali privilegi saranno concessi a quelli che riusciranno a entrare nella celeste Nuova Gerusalemme? (b) Quali favori saranno concessi agli appartenenti alla “grande folla” che si dimostreranno fedeli sino alla fine della “grande tribolazione”?
21 Riguardo ai 144.000 israeliti spirituali che ottengono accesso alla città celeste, la Nuova Gerusalemme, è scritto: “E non vi sarà più alcuna maledizione. Ma il trono di Dio e dell’Agnello sarà nella città, e i suoi schiavi gli renderanno sacro servizio [latrèuein]; e vedranno la sua faccia, e il suo nome sarà sulle loro fronti”. (Riv. 22:3, 4) In quanto agli ubbidienti e fedeli componenti dell’innumerevole “grande folla”, essi saranno benedetti con la “salvezza” dalla “grande tribolazione” con cui terminerà questo “tempo della fine”, e continueranno sotto il regno millenario dell’Agnello di Dio a ‘rendere a Dio sacro servizio’ nei cortili terrestri del suo tempio spirituale. “E Dio asciugherà ogni lagrima dai loro occhi”. — Riv. 7:9-17.
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Rebecca, benedetta da GeovaLa Torre di Guardia 1981 | 1° febbraio
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Rebecca, benedetta da Geova
GEOVA DIO guidò la scelta di Rebecca come moglie d’Isacco, figlio di Abraamo. Perché proprio Rebecca? Evidentemente aveva delle eccellenti qualità dal punto di vista di Dio. Era adatta al Suo proposito di costituirla madre di una nazione che avrebbe portato il nome di Geova.
È dopo la morte della diletta moglie Sara che Abraamo dispone di cercare una moglie per il figlio Isacco, ormai quarantenne. Non volendo che il figlio sposi una donna che non adora Geova, Abraamo chiede all’amministratore della famiglia, molto probabilmente il fedele servitore Eliezer, di fare il lungo viaggio fino alla Mesopotamia superiore. Non dà al servitore istruzioni particolari. ‘Ci penserà l’angelo di Geova’, afferma fiduciosamente Abraamo. È convinto che in qualche modo l’Altissimo sceglierà fra i suoi parenti una moglie adatta per Isacco. — Gen. 24:1-9.
Il servitore di Abraamo prende dieci cammelli carichi di doni preziosi. Accompagnato da altri servi, viaggia per giorni
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